:eek:
(spiegone sempre aggratisse, spero :mmh?:)
:lode:
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Axe, scusa, faccio fatica a mettere in relazione il vestito anni '50 indossabile e la pioggia di squali con bacchioli, culi e tette.
guardatelo il film, è bello;
io PPP lo prendo con le molle, ma in questo caso ha reso un servizio prezioso:
https://www.youtube.com/watch?v=hily0QeCTSc
:mumble:
Devo usare il surrogato della coppia di buoi? e poi, con tutto lo psicoblablabla implicito, soggiacente, ellitticoparabolico e dianoetico, funzionerà?
...ed un giullare é considerato borgesabile?
questi dubbi esistenziali mi uccideranno
:wall:
:bua:
Beh una fantasia fa sentire inadeguati laddove si pretende che il partner la soddisfi a tutti i costi.
Se la donna sogna il mr Gray di turno ma sta con Peppino il fornaio, e vorrebbe invece che lui fosse il milionario con l'elicottero, capisci bene che è lei ad avere dei problemi, non Peppino il fornaio.
Idem se Peppino il fornaio sogna Giovannona Coscialunga che gli fa le cosacce ma sta con Peppina la fruttivendola, non può pretendere dalla moglie determinate performance, perché la moglie non è una pornostar.
La filmografia serve a soddisfare la fantasia, senza fare del male a nessuno, e con soddisfazione di chi ne fruisce.
Oggi che di immagini siamo costantemente subissati, come si diceva prima, poi, è più difficile che la fantasia riesca a fare da sola, ed ecco quindi che arrivano i film ad aiutare.
Tendenzialmente la pornografia l'immaginario lo uccide.
la relazione è quella tra:
a) un oggetto originario, concepito per una funzione il vestito da indossare perché bello che imbelloccia, lo squalo che fa paura, raccontato in un certo modo, la scena porno originaria, collocata in un contesto narrativo "normale", per cui eccitava direttamente, e:
b) le successive incarnazioni, che ad un osservatore distratto e concentrato sull'involucro sembrano formalmente connesse dal tema: vestito/squalo/sesso, ma in realtà sono talmente diverse che la loro funzione non può necessariamente più essere la stessa;
i vestiti sono assurdi, comprensibili solo alla cerchia della moda; gli squali a tre teste grotteschi, per nerds del genere; e il porno svuotato delle persone, dei characters, delle motivazioni, per far luogo all'apparecchiatura di genere;
non mi sembra un concetto astruso o tanto complicato, almeno per gente istruita; poi, se uno non ci mette nemmeno due neuroni, tutto è difficile, anche giocare la schedina del totocalcio.
Ma se su youporn ci vanno in tanti, fregherà qualcosa dello svuotamento di characters a chi guarda?
ora, è più difficile che Peppino faccia i soldi di mr. Gray, che Pina impari le cosacce di Giovannona :D
però la situazione che hai descritto è parecchio triste per le implicazioni di rassegnazione e svalutazione che implica; io non potrei stare con una che non mi consideri un assoluto, anche se non il più figo del mondo, e ragioni in termini di: non mi posso permettere di meglio; in questo caso, davvero, meglio le seghe, con o senza porno :D
ecco, questo è vero solo se effettivamente operano meccanismi in quel senso, che non è affatto scontato, e non è scontato anche il senso;Citazione:
La filmografia serve a soddisfare la fantasia, senza fare del male a nessuno, e con soddisfazione di chi ne fruisce.
ecco, questo nesso di causa-effetto in parte mi sfugge; da un lato è ovvio che l'inflazione di immagini depotenzia il linguaggio che se ne avvaleva; se sotto casa ho un culo con un filo interdentale di marca tra le chiappe, difficilmente mi impressiona il film di Tinto Brass; quasi 40 anni fa, nel mio plotone avevo il cugino della famosa prima Roberta, il culo più famoso d'Italia, che poi era la fidanzata di Pieraccioni;Citazione:
Oggi che di immagini siamo costantemente subissati, come si diceva prima, poi, è più difficile che la fantasia riesca a fare da sola, ed ecco quindi che arrivano i film ad aiutare.
però:
intanto si dovrebbe capire cosa si intenda per pornografia, a parte la catalogazione dell'età di accesso; un film di grande produzione di 50 anni fa è un altro pianeta rispetto alle clip in elettronico dei siti sarcazzo quali; altro pianeta non per la qualità tecnica, ma proprio per il senso dell'operazione;Citazione:
Tendenzialmente la pornografia l'immaginario lo uccide.
quello che dici lo sento dire da svariati decenni, ma ha senso solo se quell'immaginario che sostieni essere ucciso contiene i genitali, e non altro; ma questa cosa non è affatto scontata; lo è se parti da quel presupposto, che è un canone estetico come gli altri;
la generazione dei Fellini e Tinto Brass aveva il mito del casino, la puttana di buon cuore, i velluti e le giarrettiere, la puppona, un po' mamma un po' porca, come dice il Liga; che poi, è il volto e la personalità di Sandrocchia, no ?
ma a uno come me, cosa vuoi che dica quell'atmosfera ?
poi, col paradosso che in effetti il porno è talmente vuoto che se uccide l'immaginario è perché non offre alcun aggancio "umano" di riferimento che renda interessante quell'intimità a cui ti fa accedere; per questo sostengo che non eccita; è come paragonare una foto di Sophia Loren nuda a una creata dall'IA;
l'equivoco della tua affermazione è che identifica nel dettaglio esplicito la rimozione dell'immaginario, mentre il vero minus che uccide quell'immaginario è l'assenza di relazione con la persona-personaggio che compie l'atto; ma questa tesi è solo un condizionamento morale e del pudore, legato a stereotipi dell'epoca;
sotto il profilo strettamente tecnico-narrativo non c'è nessun motivo per cui l'azione esplicita debba essere necessariamente preclusiva di una pregevolezza, qualità; chiaramente, oggi nella maggior parte dei casi è così; ma solo perché in effetti si è prodotta la ghettizzazione dell'esplicito nel bestiario del porno, con tutta una serie di conseguenze.
Ma se non eccita perché lo guardano? E se non eccita, perché si accendono certe aree ne cervello e aumenta la dopamina?
Sull'uccisione dell'immaginario avrei dei dubbi.
Finché non vedi, non è mica scontato che una certa atmosfera o situazione non possa piacerti per nulla.
Non ho capito la deviazione delle pulsioni.
Tutto questo tempo sprecato in chiacchiere.... avremmo potuto organizzare tre orge!!! :no:
dipende da chi vede cosa; un iraniano si eccita per la pubblicità dell'intimo; noi no, ordinariamente;
l'immaginario è una costruzione, che necessita di fondamenta, pilastri, ecc... un mestiere, che è quello dello scrittore;Citazione:
Sull'uccisione dell'immaginario avrei dei dubbi.
è il percorso con cui si incista una parafilia, per cui un dettaglio diventa essenziale e spodesta la funzione primaria come feticcio; nel cinema di genere, in forma blanda, ovviamente, sono gli effetti speciali, lo stile;Citazione:
Finché non vedi, non è mica scontato che una certa atmosfera o situazione non possa piacerti per nulla.
Non ho capito la deviazione delle pulsioni.
nella vera parafilia sessuale il soggetto si eccita e gode solo se c'è quel dettaglio su cui ha elaborato la fissazione feticistica;
sono schemi molto ridondanti, nel collezionismo o nella fandom per una star del pop, fissazioni blande e non invalidanti;
io posso vendere una rara variante di un disco a 5mila euro a uno che ha già 50 copie di quel titolo; all'inizio era mosso dalla musica; poi si è pervertito, e quel disco non viene ascoltato, ha cambiato funzione;
l'utente del porno può anche credere che gli piaccia guardare l'ennesima gang bang, ma in realtà sta sviluppando una perversione di quella pulsione primaria, anche se lui non lo sa.
Certo che dipende da chi guarda cosa, ma se il film porno o youporn vengono guardati, non sarà perché alla gente fa schifo quello che vede.
Tanto vi sarete segati sul Postalmerket!:D
Da una situazione che può intrigare alla parafilia o una perversione ci starà un pò di divario, no?
Per quanto riguarda lo scrittore, parli di farsi in sostanza il film in testa, che ognuno si fa una narrazione con un certo contenuto?
"Fatti" non parole!! :D
A proposito di eccitazione... ho appena rivisto, dopo almeno trent'anni, il film con Dustin Hofman "Il piccolo grande uomo"... e ho trovato molto eccitanti le scene in
cui lui, salvato dagli indiani, viene adottato da una coppia di "timorosi" di Dio, lui predicatore e lei, la moglie e mamma adottiva, una donna dedita alla purezza ed
alla "frustrazione" della carne, la quale geme e brama per portarsi a letto il figlio adottivo. Dopo tante peripezie, rimasta vedova, finisce per praticare in un
bordello e ritrova il figlio adottivo al quale rivela le sue peccaminose intenzioni del passato e si mostra pronta a portarle a compimento....
Ecco nel film "Il Piccolo Grande Uomo", interpretato da Dustin Hoffman, declina con eleganza.... ebbene io avrei sostituito lui con Rocco Siffredi o Andrea (si chiama Andrea? Non ricordo) TRENTALANCE....
e lei con la "Meravigliosa", "Divina", "Epica".... Moana Pozzi... e, piuttosto che declinare l'invito alla "consumazione"....
sarebbero venute fuori delle scene entusiasmanti ed il film si sarebbe arricchito di contributi "anatomici" che avrebbero tirato su generazioni e generazioni di adolescenti educati sulla storia degli STATI UNITI...
ma soprattutto sulla scienza e l'arte dello.... STARE UNITI!!! :D
Buonanotte!!
:mmh?:
sì, ma è parecchio diverso da quello che pensi; così come l'anestesia del dentista non serve a niente se hai un ascesso, mentre l'antibiotico ti risolve anche in poche ore; vallo a spiegare a quello che arriva dal dentista e pretende, ma non sa il perché il dente gli fa male;
certo; siamo tutti dei pervertiti, in misura modica, chi per una cosa, chi per un'altra; il "genere", di qualsiasi cosa si tratti, fissa la perversione; diventa parafilia quando si sostituisce alla vita normale e la rende impossibile;Citazione:
Da una situazione che può intrigare alla parafilia o una perversione ci starà un pò di divario, no?
e veniamo al mal di denti:Citazione:
Per quanto riguarda lo scrittore, parli di farsi in sostanza il film in testa, che ognuno si fa una narrazione con un certo contenuto?
a prescindere dalla consapevolezza dello spettatore, i meccanismi che presiedono alla produzione di un'emozione sono di tipo artigianale, e valgono per qualsiasi messaggio ed emozione, ma sono anche facilmente fraintendibili;
vedo che con il porno, chi per un motivo, chi per un altro, intervengono troppi bias cognitivi e inibizioni, e capire è un po' più difficile se ci sono pre-giudizi di tanti tipi, non necessariamente moralisti, come non lo sono i tuoi;
la prendo alla larga: a me piacciono molto i film "di fuga"; ogni volta che incrocio un Jason Bourne mi fermo e lo guardo; per lo stesso motivo mi piace tantissimo il primo Rambo, ma mi fanno altrettanto cagare i successivi; mia madre era un po' bacchettona sulla violenza; avesse visto quei film, li avrebbe bollati come violenti;
ma, a ben vedere, la violenza non è l'oggetto emotivo del plot, benché occupi meta dell'azione; l'osservatore distratto fraintende facilmente;
le due emozioni - di solito, nel cinema commerciale sono due tracce; nel cinema d'autore anche di più - sono la fuga e la sensazione di controllo e capacità del fuggitivo a gratificare lo spettatore che si immedesima nel protagonista;
in A History of Violence, c'è anche la traccia della violenza vera e propria: Viggo Mortensen appartiene ad una famiglia mafiosa a cui si è ribellato e si è fatto una vita altrove; gli ex-compari lo cercano per farlo fuori, ma lui fa fuori loro; c'è una sottotraccia che riguarda l'istinto, perché anche il figlio e la moglie, altrimenti persone miti, nel momento critico tirano fuori un istinto omicida di difesa; e infatti lì la violenza è narrativamente "forte", non plasticona, come negli ordinari action movie;
un minuto di accoltellamento in Atlantic City di Louis Malle ti farebbe star male più di tutte le scene violente che hai visto messe assieme;
quanti omicidi abbiamo visto sullo schermo ? miliardi; ma è tutto stilizzato, astratto e irrealistico; poi, vedi la scena finale di Gomorra, il film, in cui i due scugnizzi, pure armati ma ingenui, vengono fatti fuori da due killer, che non sono i due sopra le righe di Pulp Fiction, ma due panzoni in canotta e ciavatte con lo sguardo inespressivo che si disfano con mestiere in pochi istanti dei due ragazzi, per poi buttarli via come monnezza, con assoluta indifferenza; una scena potente, che a me ha turbato; fatta con mestiere;
questo per dire che la produzione di un'emozione ha le sue regole; se io mostro dei cazzi e dei culi a un 15enne, probabilmente si arrapa; ma quello si arrapa comunque; ma se io devo eccitare te con delle immagini, o farti paura, ecc... l'emozione - quella - la devo costruire, perché funziona come una molla che va caricata e poi essere liberata; Callaghan uccide un cattivo solo quando lo spettatore ha acquisito che quello è proprio cattivissimo, sadico, pervertito e incorreggibile; allora, e solo allora, lo spettatore gode;
in negativo, se c'è un terrorista che sta per uccidere un ostaggio tra dieci, istintivamente tu sai già che si tratta di quello più "grigio" del mucchio, magari pusillanime o vigliacco, perché lo sceneggiatore non vuole ingombrare la tua concentrazione col dispiacere, se gli basta mostrare la cattiveria del terrorista; tu devi restare incatenata alla paura per gli altri ostaggi;
analogamente, se in un dramma il protagonista buono muore, lo farà da eroe, ma solo alla fine del film, come il cap. Miller/Tom Hanks in Private Ryan;
ora, se un regista deve suscitare emozioni - nel porno, come intendi tu, il desiderio e l'eccitazione in uno spettatore maschio che vedrà una donna piacente che viene trombata in tutte le posizioni - ordinariamente dovrà ricorrere allo stesso metodo di qualsiasi narrazione, caricando quel personaggio di aspettative che rendono pesante l'azione, carica la molla; che è, in effetti, il vero contenuto di erotismo; perché quando si verifica l'evento sessuale lo spettatore deve provare una soddisfazione massima nell'intrusione in quell'intimità; e questo lo posso fare solo in un modulo narrativo più o meno "normale", dove devo creare motivazioni e caratteri, e mostrare con realismo l'azione, per rendere credibile il tutto;
ora, nel porno, questa cosa non si verifica; è assolutamente vero, come dice Dark, che non c'è erotismo; il punto è che il motivo non è il fatto che si mostrino i genitali in azione, ma l'assenza delle persone, individualizzate, per far posto a corpi anonimi, o manichini di ruolo;
il porno professionale, ghettizzato o sdoganato, ha un tale carico di sovrastrutture di genere - estetica, ambienti, abiti, situazioni, luoghi comuni, sopra le righe o grotteschi - e talmente svuotato di carica erotica, che difficilmente può essere associato a desiderio e piacere, nell'accezione primaria della cosa;
ma può verosimilmente incontrare dei bisogni molto più mediati e indiretti, che non sono di eccitazione ma forse di evocazione di altre cose, su cui potrebbe dire meglio uno psicanalista;
se non hai una formazione narrativa, associ facilmente i corpi all'emozione del desiderio sessuale, ma fraintendi; che è esattamente la stessissima cosa che avviene con tutti i generi, dove salta quella corrispondenza di forma e plot principale; hai una certa forma, ma il lepre è cambiato, i fantasmi sono altri; ti può sembrare violenza anche il film di Bud Spencer e Terence Hill che mollano ceffoni, come sarebbe apparso a mia madre;
detto per inciso, questa cosa della forbice tra significanti - segni, forme - e significati, è proprio ubiqua, dappertutto; ora che ho citato mia madre, lei non mi comprava le armi giocattolo, perché le vedeva come educazione alla violenza; ma mi ha regalato il Diario minimo, di Eco; il prof ha scritto proprio un articolo sull'equivoco delle armi giocattolo, che al bambino servono da supporto ad una strutturazione di un io eroico, e non "violento"; anche qui hai la perversione di una funzione primaria del segno/oggetto.
a proposito del mitico postalmarket, mi hai sbloccato un ricordo, ne ho abusato in passato con un gel (prima esperienza con gel e lubrificanti) tipo questo ora vabbe, forse nn era esattamente questo (questo lo uso ora) ma aveva comunque effetto riscaldante, e nn potrei mai pensare di definirmi un pervertito o peggio, solo perchè do sfogo alle mie fantasie con un coadiuvante sessuale.
Cioè, dai, siamo cresciuti a pane e sexy bar con corrado fumagalli :mmh?: e poi se vogliamo il porno può essere educativo, penso oltretutto che la devianza sessuale subentri proprio nei momenti e periodi di estrema privazione (non tiro in ballo la religione ma avete gia capito).
SESSO LIBEROOOOO :mmh?:
Salame di nick e salame di fatto....:Pazienza: