ci mette la nonna, a fettine :D
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Ho capito: quindi il problema sono io, è Conogelato da Empoli e tutti i maggiori esperti e studiosi...stanno studiando qualcosa che, nella Realtà, non esiste. :mumble:
In famiglia i rapporti sono caratterizzati «da rapidità ed eccesso: “fammi”, “mi devi dare”, “lo voglio adesso” sono alcune delle parole d’ordine che, secondo il pediatra toscano Paolo Sarti, gli adolescenti utilizzano con successo per ottenere ciò che desiderano da genitori fin troppo impauriti dalle possibili conseguenze di un “no” o dalle frequenti minacce di gesti “estremi” in caso di un possibile banale divieto. Ma è proprio così che i nostri adolescenti gridano con forza la necessità di quei limiti che non sono in grado di autoimporsi e di quelle regole che, se assenti, impediscono loro di ribellarsi a qualcosa, lasciando quindi incompleto il primario compito della propria evoluzione», sottolineano gli autori. «L’iperprotezione familiare e sociale contribuiscono quindi alla fragilità del giovane. Alla deresponsabilizzazione generalizzata si accompagna una richiesta ai ragazzi di assumersi delle responsabilità troppo elevate per il loro livello di capacità e di sviluppo emotivo, cognitivo, ma soprattutto esperienziale. Il vertiginoso aumento di condotte auto ed etero lesive è solo la più eclatante manifestazione di una contraddizione continua di messaggi inviati da un mondo in cui dominano forme di espressione di sé sempre più esasperate».
https://www.avvenire.it/famiglia/pag...Aj1qyPMqWKNlJw
Nostro Signore ci dice "Mettete al primo posto Dio: tutto il resto (il lavoro, il cibo, il vestito, il denaro eccetera) è Dono, Laura. Tutto il resto è conseguenza"
Oggi invece la mentalità del mondo è: "Mettete al primo posto i soldi, accumulate, garantitevi, divertitevi e godete, perché Dio non c'è"
Siamo stolti. L'aggettivo usato da Gesù, ci fotografa.
Per essere Genitori non serve il titolo di studio, Breakthru. Non sono necessari diplomi e lauree.....
A qualunque ceto sociale appartengano, primo loro Compito e Missione è l'Educazione. Mostrare e indicare loro i Valori fondamentali, crescerli con la cultura del Rispetto. In questo caso del loro Corpo e di quello degli Altri. Dei propri sentimenti e di quelli degli Altri.
Insegnare loro la bellezza di essere sempre sé stessi e non l'ansia e l'affanno di essere come gli altri, come tutti....come il branco.
no, non hai capito, o forse mi sono spiegato male io; o forse entrambe le cose;
ognuno di noi, inconsapevolmente, seleziona i dati di realtà che osserva per conformarli a propri pregiudizi e inclinazioni, timori, speranze, ecc...
tu, spessissimo, sottolinei problemi reali e interrogativi importanti; però a questi dai risposte che possono essere non condivisibili, o solo in parte condivisibili;
tuttavia, quando il tuo punto di vista - o un punto di vista qualsiasi - trova una scarsa condivisione nella sensibilità della maggioranza - che, per definizione è la normalità - allora si accende una spia di allarme;
non è questione di assoluti, o di mettere alla gogna qualcuno; tua figlia non si mette il velo come invece è "normale" che i maschi dei paesi islamici pretendano in quei paesi; tu non lo chiedi a tua figlia, perché hai la normale sensibilità di un italiano su questo punto e ritieni la cosa "buon senso";
la normale sensibilità della stragrande maggioranza degli italiani - quindi, le persone normali, nella norma - ma anche il testo esplicito di quegli esperti che citi, sulla libertà sessuale dei giovani è molto diversa dalla tua, come vedi; mo', che ci vuoi fare ?
io devo considerare in questo modo, perché non ti ritengo affatto stupido; sei perfettamente in grado di capire la differenza tra una persona che "pecca", per usare un tuo concetto, nella coscienza di compiere un atto inopportuno, dalla persona che in buona coscienza compie una scelta; non ti senti in colpa per il bicchierino di vov, benché per il musulmano quello sia un "peccato";
a me piace l'abbigliamento classico; ma se io trovassi immorale che la gente non vada in giro in giacca e cravatta, quando la totalità delle persone trova normale vestirsi in modo informale, il problema sarebbe mio, anche se potrei argomentare la cosa in termini di moralità o convenienza;
quindi, se non sei cognitivamente incapace di comprendere questa cosa, evidentemente operi una rimozione, dovuta a qualche tuo personale problema; il che non significa certamente che tutto quello che dici sia sbagliato o insensato.
e questa è la teoria
e la pratica?
Capisci che se realmente tutti ottemperassero o avessero ottemperato al loro compito e missione dell'educazione ora non ci sarebbe da scrivere libri sul disagio giovanile?**
Dunque come pensi di procedere per sollecitare i genitori a "Mostrare e indicare loro i Valori fondamentali, crescerli con la cultura del Rispetto. In questo caso del loro Corpo e di quello degli Altri. Dei propri sentimenti e di quelli degli Altri.
Insegnare loro la bellezza di essere sempre sé stessi e non l'ansia e l'affanno di essere come gli altri, come tutti....come il branco"?
Perché qualcosa occorrerà fare, iniziare da qualche parte, tu hai un'idea? Come pensi di procedere per sollecitare i genitori?
**disagio giovanile che è ancora da dimostrare se veramente peggiore oggi rispetto ad un tempo
Un pò presuntuoso questo dio che pretende di essere messo al primo posto no?
Di stolto c'è il messaggio che lanci, perché la butti solo sull'avidità, l'accumulo, perché sembra che lavorare e mantenersi sia sbagliato, perché i soldi e beni che poi vengono a mancare, per fare gli splendidi con l'amico invisibile, poi da qualche parte devono sbucare per campare, perché tappi il buco con le frasine fatte bibliche e la realtà è diversa, perché per giocare a fare il povero, poi uno toglie le risorse a chi povero ci si trova per disgrazia.
La fai sempre facile tu, tanto per far rimanere a galla il primato della famiglia, così puoi giustificare l'insegnamento di tante panzane sul mondo, religiose e non.
In realtà i genitori sbagliano anche e sarebbe bene che questi cercassero di informarsi sui come ed i perché del comportamento dei figli, da neonato in sù.
E la domanda nasce spontanea su quali sarebbero i valori fondamentali con la maiuscola. I tuoi forse?
Butti sempre lì due o tre paroloni e via. Fai sempre così.E non si capisce se non riesci a spiegare, ad argomentare o se prendi per i fondelli.
Se la maggioranza si comporta in un certo modo non vuol dire che sia quello migliore....
Il dramma grosso che ci sovrasta Axe, è comprendere a cosa ha portato un costume, un modo di pensare e di agire basato sulla mera fruizione dell'immediato, del bisogno fisico, della competitività, dell'assimilazione al branco, del fare il più in fretta possibile tutte le esperienze.
Ha portato a ciò che vediamo sotto i nostri occhi ogni giorno.
Ha portato a una vera e propria emergenza.
Ha portato a una piaga sociale.
Oggetto ormai della riflessione quotidiana dei più importanti filosofi, studiosi ed esperti in materia.
Il disagio giovanile. Il disorientamento e lo smarrimento di un'intera generazione.
su questo sono d'accordo, ma non è certo questo che ho scritto, ma un'altra cosa:
una sensibilità morale, per definizione, dovrebbe tendere alla maggioranza: se tu non avverti come un problema morale il tuo bicchierino di vov, o il fatto che tua figlia non si copra i capelli, sei in compagnia del 99,9 % degli italiani; ha voglia il musulmano a dire che non importa la maggioranza, se la questione è che quella maggioranza non avverte un disagio morale in quei comportamenti;
la maggioranza può anche lasciare il frigo rotto in strada, ma in quel caso quella stessa maggioranza è anche consapevole che non si dovrebbe; quindi, se tu rimproveri, la cosa ha un senso; capisci la differenza ?
prima di tutto, nessuno di quegli esperti mi pare che indichi una normale sessualità giovanile come un problema;Citazione:
Il dramma grosso che ci sovrasta Axe, è comprendere a cosa ha portato un costume, un modo di pensare e di agire basato sulla mera fruizione dell'immediato, del bisogno fisico, della competitività, dell'assimilazione al branco, del fare il più in fretta possibile tutte le esperienze.
Ha portato a ciò che vediamo sotto i nostri occhi ogni giorno.
Ha portato a una vera e propria emergenza.
Ha portato a una piaga sociale.
Oggetto ormai della riflessione quotidiana dei più importanti filosofi, studiosi ed esperti in materia.
Il disagio giovanile. Il disorientamento e lo smarrimento di un'intera generazione.
tu reiteri questa litania di allarme, ma in effetti pare una tua personale ansia e ossessione per la sessualità, nella quale risulti come eccentrico;
la libertà sessuale altrui è fisiologicamente un problema per tutti, per tanti motivi psicologici; quasi tutti riescono a farci i conti; tu meno, per motivi tuoi; altrimenti troveresti tante persone che la pensano come te, mentre questo non avviene tra persone normali - nella norma - che frequentano il forum, non un circolo di libertini;
alla fine, leggi nei pareri degli esperti quello che loro non scrivono, pur di trovare conferma a quelle tue angosce; ma tutto questo va contro il buon senso:
nessuno perora chissà cosa di sfrenato; ma è più che ovvio, nel buon senso comune, che per avere una vita famigliare serena e stabile è molto meglio avere consolidata esperienza della sfera sessuale perché, piaccia o meno, quella è una circostanza rivelatrice della "verità" psicologica e dell'equilibrio/squilibrio di una persona, e quindi anche della coppia;
il tuo discorso, sensato in una società in cui la gente si sposava a 15, 16 anni e mediamente era condannata ad un precoce abbrutimento, oggi è una follia; è come dare un'auto potente e mandare un neopatentato su una collinare con tornanti e molto frequentata, tipo Porrettana o Faentina, quando quello ha fatto pratica solo nel parcheggio vuoto del Castellani.
Ne stiamo parlando ormai da settimane....
I libri suggeriti non si limitano alla teoria, Breakthru. Offrono consigli pratici. Che Genitori, Insegnanti e Educatori possono far propri e che possono essere riassunti in questi 5 punti:
1) Nonostante il nostro modo di vivere, sempre di corsa e sempre di fretta, trovare comunque un tempo durante la giornata, per parlare coi nostri figli.
2) Capire, fin dalla più tenera età, le tendenze, le inclinazioni, i talenti diversi che ciascun figlio porta con sé, coi suoi tempi e i suoi modi.
3) Amarli di conseguenza per quello che sono e non per quello che dimostreranno di essere o di fare.
4) Via via che crescono, dare loro regole di comportamento. Al contrario di ciò che pensiamo, i figli desiderano e apprezzano le regole. Nel loro intimo, ciò significa essere seguiti...essere importanti...non essere lasciati allo stato brado.
5) Il concetto di Bene e di Male, di Vero e di Falso, di Giusto ed Ingiusto. Non vergognarsi, non aver paura di trasmettere loro l'importanza di saper discernere fra l'una cosa e l'altra.
6) Il rispetto per il proprio Corpo. Fondamentale parlare di questo PRIMA dell'adolescenza e dei cambiamenti fisici. Il Corpo non è fuori di noi, non è qualcosa che possiamo sfruttare, forzare, piegare a comportamenti che possano danneggiare noi stessi e gli Altri.
7) Appunto, il rispetto per il Corpo e la sensibilità degli Altri: della tua ragazza, del tuo ragazzo. Trasmettere loro che la Sessualità è un Dono stupendo. E che non lasci può vivere pienamente senza che prima, a monte, sia presente un sentimento importante.
Se fosse presuntuoso ti obbligherebbe.....
Egli invece ti indica una via, ma ti lascia libera di seguirla oppure no.
"Se vuoi, osserverai i comandamenti. l'essere fedele dipenderà dal tuo buonvolere.
Egli ti ha posto davanti il fuoco e l'acqua;
là dove vuoi stenderai la tua mano.
Davanti agli uomini stanno la vita e la morte;
a ognuno sarà dato ciò che a lui piacerà."
(Siracide 15)
La presunzione già c'è nell'esortazione a metterlo al primo posto. Poi c'è il giochino delle scelte con le punizioni o i premi a seconda che uno si cali o meno le brache.
Certo e come convinci i genitori a leggere i libri ed ad applicare quello che c'è scritto? Ripeto, non mi pare che ad oggi li abbiano letti ed applicati, se la situazione è tanto drammatica quanto viene scritto
Mi rispondi? Tu, proprio tu, cosa proponi di fare? Attivamente che strategie attueresti per convincere i genitori ad applicare quanto scritto sui libri?
Vedrai che non tutto per tutti collima allo stesso modo.Citazione:
5) Il concetto di Bene e di Male, di Vero e di Falso, di Giusto ed Ingiusto. Non vergognarsi, non aver paura di trasmettere loro l'importanza di saper discernere fra l'una cosa e l'altra.
Parlare di bene e male, giusto ed ingiusto, vero e falso quando si spacciano per vere cose che non lo sono o si distorcono sempre i fatti...ci andrei piano a fare il paladino.
posto che questo lo fa anche il dio degli islamici, ma tu lo rifiuti, la questione dovrebbe essere risolta dalle parole del papa - il tuo papa; quando quello dice:
Dio perdona il non credente che obbedisce alla sua coscienza - perché questo ha esattamente detto il papa,
significa, logicamente, che seguire la via indicata non è dirimente; a meno che il papa non parli a vanvera; parla a vanvera il papa ?
se tu volessi impiegare i tuoi neuroni per ragionare su tutta la cosa, certamente capiresti, visto che non sei scemo:
se la fede è un dono di Dio, elargita ad alcuni e non ad altri, il Libero arbitrio diventa irrilevante, perché è Dio a decidere chi sarà buono e chi no; ci sei ?
siccome il papa dei cattolici quel libero arbitrio lo deve salvare a tutti i costi, altrimenti pure gli stessi cattolici, come i protestanti, non si sentirebbero vincolati all'obbedienza al Magistero - eh, non sono io a decidere... - deve per forza ampliare la responsabilità a coloro che non abbiano ricevuto quel dono della fede, e accettare l'idea che nella coscienza è già presente un sentimento di giustizia divina; che poi è quello che dice Paolo nella Romani, niente di nuovo;
è un po' una ritirata sul Piave rispetto al Nulla Salus, un salviamo il salvabile; anche se la maggior parte vede un fiume e pensa che sia ancora l'Isonzo :D
Fa sempre comodo girare la frittata e non notare lo schifo, che tra l'altro posti pure, come il fatto che hai scritto vuole essere messo al primo posto.
Lo dicesse una persona, saresti subito a criticare.
Non si sa se non ti rendi conto o prendi per i fondelli.
Ti consiglio di leggere "De gratia et libero arbitrio" di un certo Agostino di Ippona: vanno di pari passo, vanno sempre a braccetto Grazia e Libertà. Ne abbiamo discusso infinite volte.
https://it.m.wikipedia.org/wiki/De_g...ibero_arbitrio
Ciao, a lunedì :approved:
È il Primo Comandamento, Laura:
"Non avrai altro Dio all'infuori di me"
Oggi idolatriamo il denaro (il dio-denaro viene detto), il potere, la carriera, il successo, l'ammirazione degli altri....
Come l'antico popolo, dimentichiamo Dio e ci prostriamo davanti a tanti vitelli d'oro.
più dettagli per favore, tu ad esempio, hai fatto qualcosa in parrocchia? Nella tua parrocchia avere qualcosa tipo un ciclo di conferenze per cresimandi e genitori di cresimanti sull'educazione affettiva? Avete invitato esperti a parlare di educazione alla sessualità? Il gruppo giovani ha fatto richiesta di un qualcosa del genere? Qualcuno lo ha proposto loro?
guarda che Agostino è stato costretto a ripudiare le sue tesi di negazione del Libero arbitrio; poi è scappato e le ha riconfermate :D
anche qui, non hai capito perché vuoi solo enunciare slogan; non ho rilanciato sulla questione del libero arbitrio; ho capito che la logica non è il tuo forte;
ho scritto altro, e cioè:
siccome il papa deve difendere l'idea che l'uomo sia libero ma, nel contempo quella per cui la fede sia un dono divino - nel senso che la ragione, da sola, non può; quindi, in ultima analisi, sempre da Dio dipende tutto - la libertà e la capacità di intendere deve essere attribuita anche a chi non creda, che alla fine viene equiparato nella sostanza;
mi rendo conto che sia una cosa difficile da accettare, ma è pur sempre la sostanza del Concilio; non cambia se non ci arrivi o rifiuti di capire e non vuoi studiare.
Primo, secondo o ultimo chi se ne frega, quello è il concetto e la volontà che esprimerebbe il tuo dio, quindi mi sembra tutto chiaro, no?
Ed anche chi se ne frega del dio denaro e compagnia bella, non cambia il fatto che dio affermerebbe di essere messo davanti a tutto e tutti. Una bella pretesa direi, che non ha nulla a che fare con l'amore, la libertà, il disinteresse. Direi che è lampante.
Però se hai difficoltà con l'italiano o ad ammettere che è così, il problema è tuo.
vabbè, al di là delle sgradevolezze, sciocchezze e polemiche, qui sarebbe utile partire da alcune considerazioni di fondo, verificabili:
a) una religione è un sotto-sistema del più grande insieme dei sistemi morali; i quali
b) sono tutti arbitrari, nel senso che postulano tutti valori assoluti, indipendentemente da qualsiasi interfaccia mitologico su cui si possono appoggiare;
c) analogamente alla legge - che deriva comunque da postulati morali assoluti - la funzione sociale dei sistemi morali è quella di fornire una guida ai comportamenti delle persone; soprattutto nei casi in cui non tutti gli aspetti o le conseguenze di una determinata circostanza sono immediatamente percepibili, e quindi si rischia di comportarsi in un modo di cui non si sono ben valutate le conseguenze;
d) tutti siamo soggetti ad una morale, consapevoli o meno; e questa morale è ab-soluta, indipendente da qualsiasi ragione che possa imporsi logicamente e, sostanzialmente, una "fede"; infine
e) oltre all'aspetto sociale, ce n'è un altro, pure correlato, ma distinto e assolutamente fondamentale:
la vita si fonda sul desiderio;
il desiderio può essere agito solo se incontra dei limiti; questi limiti possono essere materiali, oppure morali;
se la capacità di desiderare non incontra limiti, il desiderio non riesce ad individuare un oggetto e crea pulsioni di morte, angoscia;
la funzione dei sistemi morali - incluse le religioni - perciò è quella, come si constata chiaramente, quella di delimitare i comportamenti leciti e offrire uno spazio di agibilità al desiderio;
ovviamente, tutta la pippa può essere vissuta in modo modicamente nevrotico, come ogni altra ideologia dell'esistenza; ma non è che in tutto questo sia rilevante un "vero" o "falso", qualcosa di confutabile, ecc... a prescindere dalla maggiore o minore sofisticatezza dei sistemi mitologici;
secondo me, l'unico modo adulto di porsi nei confronti della questione è affrontare direttamente i postulati morali, in termini di sensatezza approssimativa e pragmatica dei problemi che vengono posti;
se non è chiaro, spiego.
Il discorso è molto più semplice e si tratta di esprimere un concetto facendolo passare per quello che non è, girare la frittata o fare i finti tonti.
non capisco: visto che siamo comunque nell'arbitrario, non è molto rilevante quello che è o non è - da cui, l'opportuno o meno in vista di un fine condiviso - ma il contenuto che viene propugnato in termini di doverosità, come assoluto, e tutti i correlati eventuali;
tutto il resto è poco o nulla rilevante.