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Concordo e porto a sostegno un'interpretazione evangelica secondo cui i due insegnamenti di Gesù per i colti e per il popolino ignorante verrebbero a cadere.
Supposto che Gesù abbia rivolto gran parte della sua attività ai Giudei, il suo insegnamento etico come anche le parabole ( una sorta di predicazione omiletica d'uso corrente presso i predicatori rabbinici) erano ugualmente indirizzate a tutti senza distinzione.
Che egli si servisse delle parabole per celare il senso dl suo messaggio (Mc 4,10-12; Mt 13,10-17; Lc 8,9-10; Mc 4,33-34; Mt 13,34-35), è una spiegazione contorta e tendenziosa.
I non Giudei, non abituati ai metodi di insegnamento di Palestina avranno avuto difficoltà a capirne alcune, e saranno stati loro, non i discepoli diretti di Gesù, ad esigere che le parabole fossero decifrate in ogni dettaglio.
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Citazione:
Originariamente Scritto da
conogelato
Potrebbero. Ma DE FACTO non lo sono. Non se ne vedono gli effetti....
Prova a immaginare una scena: Te e il tuo gattino siete sulla spiaggia, davanti a un tramonto estivo. Solo uno dei due trasàle di meraviglia. Mentre l'altro si lecca semplicemente la zampina.
Molto dipende dai linguaggi sonori e di atteggiamento, nonche' la capacita' di interpretarli dipendente dal motivo di farlo.
Per altro la stessa condizione che si porrebbe con un boscimane o un bantu', piuttosto che altri soggetti estranei, con la variante che con questi devi mettere in conto probabili atteggiamenti ostili, molto rari nei gattini.
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E comunque se leghi il possesso dell'anima alle sensazioni basta stare a contatto con i gatti e vedi che le hanno, per altro un umano in stato di vita vegetale non avrebbe questa anima e si pone pure la questione di quando il feto la acquisisce.
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@
Axe-
Tu parli di religione rivelata, o anche discendente,
ma i vangeli non dicono esattamente le stesse cose.
Ad es in Matteo è scritto che il divorzio è vietato,
ma Luca scrive che è vietato, salvo in caso di concubinato,
quindi non è vietato sempre. I protestanti e gli ebrei accettano
il divorzio, ma per la Chiesa era un mezzo per difendere la
donna, che invecchia, ha le rughe, mentre l'uomo, chissà
perchè, dovrebbe essere sempre un mandrillo.
Questi sono i vangeli che ha scelto l'imperatore Costantino,
Pontefice Massimo.
Ma il Cristianesimo nasce da Cristo, sono gli Apostoli
che ci raccontano ciò che hanno udito , visto e toccato, gli Apostoli
hanno
tramandato cio' ai Vescovi che sono i successori degli Apostoli.
Certo, un Dio che muore è un vulnus per ogni religione, nuoce
allì'onnipotenza divina, ciò avveniva anche nella mitologia,
nelle religioni misteriche, Dioniso muore e scende
agli Inferi, persino la Inanna sumerica va nell'Ade, di cui era la
regina la sorella, a reclamare il suo sposo morto, solo che
erano figure mitologiche, mentre il Cristo è realmente esistito.
Il suo abbandono, la sua spoliazione, la sua angoscia in teologia
la sua Kenosis,-
già ne parlai, si trova nella Lettera ai Filippesi, ò scritto, ekenòsen,
è un aoristo da kenoo, e si parla in teologia di
kenosi nella autointerpretazione della missione di Gesù come Servo,
di kenosi come descensus nella soteriologia patristica
di kenosi eterna in Bulgakov, ecc, ecc.
ebbene la sua kenosis è per noi, per alleggerire le nostre croci,
von Balthasar distingue tra teorie kenotiche e sovrachenotiche
ma andremmo OT.
Sarà una questione esoterica, come dici tu, ma si sa che
esistono due papati: 1) Un papato esoterico di Giovanni e
2) Un papato essoterico di Pietro.
Il popolo è ignorante, solo recentemente il papa ha donato in piazza S.Pietro
prima tutto il vangelo e poi la Bibbia, sa che non hanno libri in casa. Molto strano,
fino a non molti secoli fa l'AT e il NT erano all'indice, Lutero si scoccio' e tradus-
se dal greco in tedesco prima il NT, e poi dall'ebraico in tedesco l'AT,
prima si aveva solo ciè che permetteva la Chiesa.
Invece i bmbini ebrei, fin dall'asilo, studiano la Torah, hanno un melamed che insegna
loro, ovvio da grandi, se appassionati, con il codice Atbash e altri codici
scopriranno i segreti delle lettere del Pentateuco, col quale, dicono, è stato creato
l'Universo.
Buonanotte.
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Citazione:
Originariamente Scritto da
Lilia
Certo, un Dio che muore è un vulnus per ogni religione, nuoce
allì'onnipotenza divina, ciò avveniva anche nella mitologia,
nelle religioni misteriche, Dioniso muore e scende
agli Inferi, persino la Inanna sumerica va nell'Ade, di cui era la
regina la sorella, a reclamare il suo sposo morto, solo che
erano figure mitologiche, mentre il Cristo è realmente esistito.
non confondiamo: un Gesù storico è molto probabilmente esistito, non il Cristo dei vangeli, che sono testi apologetici e non storicamente attendibili; in nessuna facoltà di storia antica, nemmeno di università rette da religiosi, troverai insegnata una tesi che avvalori la storicità del Gesù evangelico;
con ogni probabilità, il Gesù storico era una specie di zelota, magari di frequentazioni ed idee eccentriche, e sono gli stessi vangeli a rafforzare involontariamente - un indizio di notevole peso per le scienze storiche - questa versione: gli apostoli armati, Giuda il sicario, iskariot, il discepolo prediletto che mozza orecchi a colpi di spada...
poi, nella stessa rappresentazione apologetica dei primi secoli hai un Gesù guaritore, solare e apollineo, noto agli storici dell'arte, ecc...
Citazione:
Sarà una questione esoterica, come dici tu, ma si sa che
esistono due papati: 1) Un papato esoterico di Giovanni e
2) Un papato essoterico di Pietro.
Il popolo è ignorante, solo recentemente il papa ha donato in piazza S.Pietro
prima tutto il vangelo e poi la Bibbia, sa che non hanno libri in casa. Molto strano...
esoterica è quell'idea che l'ambiguità di quei testi sacri vada risolta da sapienti iniziati; che è pure un'ipotesi, ma non congruente alla traduzione in "legge", prescrizione, perché un precetto deve essere dotato di una sua intima coerenza nel suo quadro di principi; e qui arriviamo all'esempio concreto, uno dei tantissimi possibili:
Citazione:
Originariamente Scritto da
Lilia
Tu parli di religione rivelata, o anche discendente,
ma i vangeli non dicono esattamente le stesse cose.
Ad es in Matteo è scritto che il divorzio è vietato,
ma Luca scrive che è vietato, salvo in caso di concubinato,
quindi non è vietato sempre. I protestanti e gli ebrei accettano
il divorzio, ma per la Chiesa era un mezzo per difendere la
donna...
ecco, questa è un'interpretazione sensata, ma implica un'esegesi che relativizzi il precetto; operazione poco compatibile con la cristallizzazione divinizzata dell'interprete autentico; varrebbe allo stesso modo per tanti altri casi; prendiamo la castità pre-matrimoniale, saggia e sensata in un'epoca, relativamente recente, in cui ci si sposava appena puberi, ma grottesca oggi; o il celibato dei preti, motivato, tra il IX e l'XI secc., dall'esigenza di incamerare i loro beni di mano morta;
mi spiego sull'esegesi:
ogni filosofia morale - non solo quella giuridica - che esprima precetti in dettaglio, come quelli in oggetto, rimanda ad una ratio generale ed astratta a cui dà traduzione concreta; ora, nella fattispecie quella difesa della donna che citi rimanda all'amare il prossimo come sé stessi - non più di sé stessi;
col paradosso per cui nella realtà concreta l'applicazione della lettera può - come di fatto è avvenuto e avviene - produrre molteplici effetti che contraddicono la stessa ratio generale ispiratrice: dall'impedimento al divorzio consensuale - inflizione di una sofferenza non necessaria - fino alla più comune condizione afflittiva di chi sia costretto a sopportare un coniuge che non ama, o addirittura malvagio, violento, fedifrago, ecc... sempre la donna;
la psiche dei femminicidi trova una sponda essenziale nell'immaginario proprietario innestato sulla nozione per cui l'abbandono sarebbe contrario alla volontà di Dio, non al proprio comodo e tornaconto;
e trova un'altra sponda concettuale in quell'abominevole dottrina ufficiale dei carismi, la quale, due secoli dopo Gobineau e un secolo dopo Hitler e Rosenberg è l'unica rimasta a postulare un determinismo razzista sulle attitudini morali di un gruppo, nella fattispecie di genere, con le conseguenti attribuzioni di ruolo e potere;
sia chiaro: non sto giudicando il merito di queste dottrine; ognuno scelga liberamente per sé ciò che - lecito - ritiene di pregio morale, e non mi passa per l'anticamera del cervello di andare a ficcanasare nelle scelte esistenziali altrui; se una donna si vuol sposare e sottomettere nell'esercizio della sua libertà, esclusivi fatti suoi;
sto solo facendo presente che l'auto-costituzione della Chiesa cattolica in ente divino, esclusivo e autocratico, via mandato petrino - e non mera congregazione di pastori, fallibili, il cui parere è facilmente emendabile o discutibile, in un contesto pluralista - inibisce, per dirla con un concetto a te familiare, l'acetilazione di tutti quei veleni e scorie di opportunismo politico dei tempi;
con la difesa di un preteso primato che non è più comunque di fatto da secoli, si producono quelle contraddizioni grottesche che inficiano una reale credibilità morale nel suo complesso, per cui si ha un guazzabuglio di precetti contraddittori tra i quali ogni fedele pesca ciò che più gli piace, ignorando quello che non si trova conveniente; l'opposto della categoricità degli imperativi morali di fede;
vale la pena ?
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@ Axe.
Ma io soo stata in una pontificia università, mentre finivo
la facoltà di medicina e preparavo la tesi, andavo lì,
come uditrice, non avevo tempo per studiare teologia-
Da quello che ho capito si dà molta importanza alla storicità
di Gesù, si è realmente incarnato, è realmente esistito,
la nostra è una religione incarnata, i vangeli non sono testi
apologetici perchè si basano sulla testimonianza degli Apostoli
che videro, toccarono, udirono il Cristo, e che trasmisero cio'
ai vescovi, i loro successori.
Certo, la questione non è così semplice, si è molto scavato sulla
vita di Gesè, uno zelota dici? Perchè gli apostoli erano armati?
Ma facevano i pescatori, alcuni pesci vanno uccisi subito e se-
zionati, servono spade e pugnali, comunque Israele era sempre
in guerra con i suoi confinanti, Dio veniva chiamato Dio degli eserciti
perchè lì fin da epoche più remote tutti prestavano servizio militare
dai 16 ai 60 anni .
Certamente, scavando, le cose si fanno più complesse, e a dire il
vero non siamo certi nemmeno del luogo natale di Gesù.
Risaliamo alla celebre e tormentata profezia di Michea 5, 2-5 (ebr 1-4)
che dice: "Così dice il Signore: E tu, Betlemme di Efrata così piccola
per essere fra i capoluoghi di Giuda, da te mi uscirà colui che deve
essere il dominatore di Israele; le sue origini sono dall'antichità, dai
giorni più remoti."
Il testo di questa Lettura è tra i più noti, ma contiene molte difficoltà.
Il suo significato messianico, ammesso pacificamente da tutti ( ebrei
e cristiani), lo ha reso così familiare che nemmeno ci accorgiamo delle
incongruenze stulistiche dell'originale ebraico, ovviamente. Tutte le
traduzioni, dalla più antica dei LXX alla più recente della CEI, hanno senti-
to l'imbarazzo di questo testo. Il profeta traccia un quadro vastissimo:
predice quello che un giorno accadrà, in tutto il mondo, quando i popoli
si dirigeranno verso Sion, per il desderio di imparare a conoscere Jahwè,
il vero Dio ( 4, 1-8).
Nel corso dei secoli, però, durante i duri anni di attesa, si sentì il bisogno
di determinare più accuratamente quello che il profeta aveva detto in modo
sfumato. Venne così il desiderio di determinare geograficamente il nome
del luogo di origine
di questo ultimogenito e siccome si trattava del casato di Davide, pareva
logico indicare Betlemme. Venne così aggiunta, nel testa ebraico, la sempli-
ce terminazione "lehem": ma essendo il testo" Beth Efratah", ne risultò
" Beth lehem Efratah".
E qui successe il guaio. Infatti la espressione " Beth Efratah" significa sem--
plicemente " casato di Efrata", cioè il clan al quale appartenne Davide: in
ebraico di genere maschile. Invece l'espressione" Beth lehem Efratah"
indica la città di Betlemme, un luogo geografico, e come tale in ebraico
di genere femminile. E con ciò? Semplice, non è più possibile avere una concor-
danza grammaticale, in ebraico: infatti la frase iniziale " E tu, Betlemme" contie-
ne il pronome di seconda persona "tu" maschile, senza alcun dubbio. In questa
prima proposizione dunque abbiamo un soggetto maschile, ma la sua apposi-
zione ( Bethlehem Efrata) è femminile. In italiano, come in latino, non si sente
lo stridore perchè tu è maschile e femminile.
Quindi leggendo il testo ebraico con chiarezza abbiamo, " E ora a te, casato di Efrata,
da te mi uscirà un ultimogenito ( nel testo zai'r che oltre che piccolo significa
anche ultimo nato) che sarò dominatore in Israele, le sue origini sono dall'anichità,
da tempi immemorabili".
Quindi Gesù nacque dal casato di Efratah, ma non si sa se sia Betlemme, insomma non vi
è certezza sul luogo di nascita, figuriamosci sul resto, però la Chiesa crede nella storicitò
dei vangeli.
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@ Axe.
Ma io soo stata in una pontificia università, mentre finivo
la facoltà di medicina e preparavo la tesi, andavo lì,
come uditrice, non avevo tempo per studiare teologia-
Da quello che ho capito si dà molta importanza alla storicità
di Gesù, si è realmente incarnato, è realmente esistito,
la nostra è una religione incarnata, i vangeli non sono testi
apologetici perchè si basano sulla testimonianza degli Apostoli
che videro, toccarono, udirono il Cristo, e che trasmisero cio'
ai vescovi, i loro successori.
Certo, la questione non è così semplice, si è molto scavato sulla
vita di Gesè, uno zelota dici? Perchè gli apostoli erano armati?
Ma facevano i pescatori, alcuni pesci vanno uccisi subito e se-
zionati, servono spade e pugnali, comunque Israele era sempre
in guerra con i suoi confinanti, Dio veniva chiamato Dio degli eserciti
perchè lì fin da epoche più remote tutti prestavano servizio militare
dai 16 ai 60 anni .
Certamente, scavando, le cose si fanno più complesse, e a dire il
vero non siamo certi nemmeno del luogo natale di Gesù.
Risaliamo alla celebre e tormentata profezia di Michea 5, 2-5 (ebr 1-4)
che dice: "Così dice il Signore: E tu, Betlemme di Efrata così piccola
per essere fra i capoluoghi di Giuda, da te mi uscirà colui che deve
essere il dominatore di Israele; le sue origini sono dall'antichità, dai
giorni più remoti."
Il testo di questa Lettura è tra i più noti, ma contiene molte difficoltà.
Il suo significato messianico, ammesso pacificamente da tutti ( ebrei
e cristiani), lo ha reso così familiare che nemmeno ci accorgiamo delle
incongruenze stulistiche dell'originale ebraico, ovviamente. Tutte le
traduzioni, dalla più antica dei LXX alla più recente della CEI, hanno senti-
to l'imbarazzo di questo testo. Il profeta traccia un quadro vastissimo:
predice quello che un giorno accadrà, in tutto il mondo, quando i popoli
si dirigeranno verso Sion, per il desderio di imparare a conoscere Jahwè,
il vero Dio ( 4, 1-8).
Nel corso dei secoli, però, durante i duri anni di attesa, si sentì il bisogno
di determinare più accuratamente quello che il profeta aveva detto in modo
sfumato. Venne così il desiderio di determinare geograficamente il nome
del luogo di origine
di questo ultimogenito e siccome si trattava del casato di Davide, pareva
logico indicare Betlemme. Venne così aggiunta, nel testa ebraico, la sempli-
ce terminazione "lehem": ma essendo il testo" Beth Efratah", ne risultò
" Beth lehem Efratah".
E qui successe il guaio. Infatti la espressione " Beth Efratah" significa sem--
plicemente " casato di Efrata", cioè il clan al quale appartenne Davide: in
ebraico di genere maschile. Invece l'espressione" Beth lehem Efratah"
indica la città di Betlemme, un luogo geografico, e come tale in ebraico
di genere femminile. E con ciò? Semplice, non è più possibile avere una concor-
danza grammaticale, in ebraico: infatti la frase iniziale " E tu, Betlemme" contie-
ne il pronome di seconda persona "tu" maschile, senza alcun dubbio. In questa
prima proposizione dunque abbiamo un soggetto maschile, ma la sua apposi-
zione ( Bethlehem Efrata) è femminile. In italiano, come in latino, non si sente
lo stridore perchè tu è maschile e femminile.
Quindi leggendo il testo ebraico con chiarezza abbiamo, " E ora a te, casato di Efrata,
da te mi uscirà un ultimogenito ( nel testo zai'r che oltre che piccolo significa
anche ultimo nato) che sarò dominatore in Israele, le sue origini sono dall'anichità,
da tempi immemorabili".
Quindi Gesù nacque dal casato di Efratah, ma non si sa se sia Betlemme, insomma non vi
è certezza sul luogo di nascita, figuriamosci sul resto, però la Chiesa crede nella storicitò
dei vangeli.
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Citazione:
Originariamente Scritto da
Lilia
@ Axe.
Ma io soo stata in una pontificia università, mentre finivo
la facoltà di medicina e preparavo la tesi, andavo lì,
come uditrice, non avevo tempo per studiare teologia-
Da quello che ho capito si dà molta importanza alla storicità
di Gesù, si è realmente incarnato, è realmente esistito,
la nostra è una religione incarnata, i vangeli non sono testi
apologetici perchè si basano sulla testimonianza degli Apostoli
che videro, toccarono, udirono il Cristo, e che trasmisero cio'
ai vescovi, i loro successori.
sono apologetici perché postumi di molti decenni e di terza mano, proprio perché unicamente incentrati su quelle testimonianze, senza riscontri collaterali e casuali;
Citazione:
Certo, la questione non è così semplice, si è molto scavato sulla
vita di Gesè, uno zelota dici? Perchè gli apostoli erano armati?
no, perché quella era la circostanza "comune" che turbava la vita pubblica, e - in mancanza di altre fonti coeve di prima mano - la più verosimile, anche come fonte di ispirazione per una narrazione di fantasia, rielaborata ma fondata su personaggi realmente esistiti;
in storia - soprattutto antica, data la lacunosità delle fonti - vige il principio della ridondanza: quando c'è una narrazione, si devono trovare riscontri casuali, non correlati all'ambiente da cui scaturisce la narrazione; es.: le imprese di un mercante normanno, che so, in Turchia, devono trovare qualche traccia locale, carte di pagamento, riferimenti anche imprecisi nel nome, nella qualità delle merci, ecc... per essere prese in considerazione dallo storico;
ma è così anche per le scienze sperimentali: se si ipotizza una correlazione nuova, se questa è fondata l'attenzione sperimentale immediatamente produce una valanga di conferme, magari andando a rileggere in quella chiave l'insieme dell'acquis;
una volta, mi capitò un documento della commissione sanità proprio sulla necessità di questo metodo, in cui si descriveva la casuale scoperta di una relazione tra malattie del metabolismo in età adulta e sottosviluppo fetale dovuto a sottonutrizione della madre; lo sviluppo del cervello lascia indietro gli organi ventrali e l'adulto avrà più probabilità di incorrere in disfunzioni metaboliche; correlazione scoperta per caso tra i nati in Olanda durante la grande fame in occasione dell'occupazione tedesca; immediatamente, i ricercatori sono andati a cercare conferme altrove, trovandole;
il problema con Gesù è che non ci sono fonti coeve che testimonino niente di particolarmente notevole od eccentrico; mentre l'attività degli zeloti e il loro conflitto con le gerarchie religiose che mediavano l'occupazione romana è assai documentata;
per questo, in mancanza di riscontri, la circostanza delle armi e di certe azioni - poco congruenti allo spirito di quella predicazione - per lo storico sono indizi di un leak sfuggito ai narratori, dove trapelano elementi di realtà di cui gli estensori non potevano prevedere il rilievo storiografico;
Citazione:
... però la Chiesa crede nella storicità
dei vangeli.
beh, quando fa teologia, la assume, per fede; crede, appunto;
ma se tu vai sul sito delle facoltà di storia antica delle più prestigiose università cattoliche e prendi i testi monografici in uso sulla storia della Palestina romana, non troverai assunzioni di storicità del Gesù dei vangeli, così come in nessun testo omologo;
del resto, se ci fossero elementi in tal senso, ci sarebbe qualcosa ogni giorno e ogni settimana su tutta la stampa, data la popolarità dell'argomento e le entità interessate a divulgarlo; qualsiasi fonte storica coeva che minimamente rimandi alla vicenda di Gesù sarebbe l'oggetto o il documento più noto del Pianeta; no ?
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Citazione:
Originariamente Scritto da
Lilia
Certo, la questione non è così semplice, si è molto scavato sulla
vita di Gesè, uno zelota dici? Perchè gli apostoli erano armati?.
Lc 22,36 Ed egli soggiunse: «Ma ora, chi ha una borsa la prenda, e così chi ha una sacca; chi non ha spada, venda il mantello e ne compri una.
Lc 22,49 Allora quelli che erano con lui, vedendo ciò che stava per accadere, dissero: «Signore, dobbiamo colpire con la spada?».
Mt 26,51 Ed ecco, uno di quelli che erano con Gesù impugnò la spada, la estrasse e colpì il servo del sommo sacerdote, staccandogli un orecchio.
Gv 18,10 Allora Simon Pietro, che aveva una spada, la trasse fuori, colpì il servo del sommo sacerdote e gli tagliò l'orecchio destro. Quel servo si chiamava Malco.
Gv 18,11 Gesù allora disse a Pietro: «Rimetti la spada nel fodero: il calice che il Padre mi ha dato, non dovrò berlo?»
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Citazione:
Originariamente Scritto da
Vega
Cono per favore, scendi dalle nuvole. Hai postato un articolo, tra l'altro dai soliti siti poco scientifici, di una teoria che, seppur intrigante, non ha l'avallo della scienza, non ha piantato nessuna bandiera di conquista scientifica.
Tu poi te ne esci con la solita sicumera da tuttologo per dire che gli animali no non ce l'hanno e non se ne vedono gli effetti, quando nemmeno sai se penrose e Hameroff hanno parlato di animali, possessori come noi di cervello, attività cerebrale, possibilità di immagazzinare ricordi e di citoscheletro nelle cellule. E senza contare che, se fosse vera la coscienza quantistica, potrebbe non essere analoga all'anima che se ne va all'inferno o in paradiso, ma restare come effetto fisico nell'universo.
Ma ti rendi conto di che cavolo viene a raccontare tutti i santi giorni?
Te l'ho detto: Quello è un dipiù. L'Anima non ha bisogno certo di essere dimostrata in qualche modo. Basta l'evidenza. La semplice osservazione di ciò che siamo, come ci muoviamo, in base a che cosa facciamo le nostre scelte o prendiamo le nostre decisioni: Solo istintivamente?
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Citazione:
Originariamente Scritto da
Breakthru
Lc 22,36 Ed egli soggiunse: «Ma ora, chi ha una borsa la prenda, e così chi ha una sacca; chi non ha spada, venda il mantello e ne compri una.
Lc 22,49 Allora quelli che erano con lui, vedendo ciò che stava per accadere, dissero: «Signore, dobbiamo colpire con la spada?».
Mt 26,51 Ed ecco, uno di quelli che erano con Gesù impugnò la spada, la estrasse e colpì il servo del sommo sacerdote, staccandogli un orecchio.
Gv 18,10 Allora Simon Pietro, che aveva una spada, la trasse fuori, colpì il servo del sommo sacerdote e gli tagliò l'orecchio destro. Quel servo si chiamava Malco.
Gv 18,11 Gesù allora disse a Pietro: «Rimetti la spada nel fodero: il calice che il Padre mi ha dato, non dovrò berlo?»
«Rimetti la spada nel fodero, perché tutti quelli che mettono mano alla spada periranno di spada. Pensi forse che io non possa pregare il Padre mio, che mi darebbe subito più di dodici legioni di angeli? Ma come allora si adempirebbero le Scritture, secondo le quali così deve avvenire?». (Matteo 26)
Il cristiano, nella sua vita, è chiamato al combattimento: Sempre! Ecco perchè Gesù Cristo parla della spada, Breakthru.
Discorso poi ripreso da San Paolo nella lettera agli Efesini, al capitolo 6:
"Prendete perciò l'armatura di Dio, perché possiate resistere nel giorno malvagio e restare in piedi dopo aver superato tutte le prove. State dunque ben fermi, cinti i fianchi con la verità, rivestiti con la corazza della giustizia, e avendo come calzatura ai piedi lo zelo per propagare il vangelo della pace. Tenete sempre in mano lo scudo della fede, con il quale potrete spegnere tutti i dardi infuocati del maligno; prendete anche l'elmo della salvezza e la spada dello Spirito, cioè la parola di Dio."
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Citazione:
Originariamente Scritto da
conogelato
Te l'ho detto: Quello è un dipiù. L'Anima non ha bisogno certo di essere dimostrata in qualche modo. Basta l'evidenza. La semplice osservazione di ciò che siamo, come ci muoviamo, in base a che cosa facciamo le nostre scelte o prendiamo le nostre decisioni: Solo istintivamente?
Di più di che? Non sai nemmeno di cosa parlano, se è un fenomeno reale e per di più se potrebbe avere attinenza con l'anima intesa nel senso religioso.
Tu tiri somme e conclusioni attraverso le tue fissazioni.
Mi spiace per te ma anche un cane nel suo piccolo due valutazioni le fa.
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Citazione:
Originariamente Scritto da
conogelato
«Rimetti la spada nel fodero, perché tutti quelli che mettono mano alla spada periranno di spada. Pensi forse che io non possa pregare il Padre mio, che mi darebbe subito più di dodici legioni di angeli? Ma come allora si adempirebbero le Scritture, secondo le quali così deve avvenire?». (Matteo 26)
Il cristiano, nella sua vita, è chiamato al combattimento: Sempre! Ecco perchè Gesù Cristo parla della spada, Breakthru.
Discorso poi ripreso da San Paolo nella lettera agli Efesini, al capitolo 6:
"Prendete perciò l'armatura di Dio, perché possiate resistere nel giorno malvagio e restare in piedi dopo aver superato tutte le prove. State dunque ben fermi, cinti i fianchi con la verità, rivestiti con la corazza della giustizia, e avendo come calzatura ai piedi lo zelo per propagare il vangelo della pace. Tenete sempre in mano lo scudo della fede, con il quale potrete spegnere tutti i dardi infuocati del maligno; prendete anche l'elmo della salvezza e la spada dello Spirito, cioè la parola di Dio."
La domanda era : ma gli apostoli andavano in giro armati? Secondo quello che c'è scritto nei passi che ho riportato, la risposta è affermativa
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Citazione:
Originariamente Scritto da
Vega
Di più di che? Non sai nemmeno di cosa parlano, se è un fenomeno reale e per di più se potrebbe avere attinenza con l'anima intesa nel senso religioso.
Tu tiri somme e conclusioni attraverso le tue fissazioni.
Mi spiace per te ma anche un cane nel suo piccolo due valutazioni le fa.
Ahahahahahahaha ma è guidato dal suo istinto cara! Ce l'hai anche te, l'istinto. Ma ti differenzi da lui perchè metti in campo molte più variabili, prima di agire. Dài Laurina, non precipitarmi così in basso. Per favore.
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Citazione:
Originariamente Scritto da
Breakthru
La domanda era : ma gli apostoli andavano in giro armati? Secondo quello che c'è scritto nei passi che ho riportato, la risposta è affermativa
Sentirsi minacciati dalle circostanze e dal clima che si era creato intorno a loro, non li autorizzava certo ad andare in giro armati: Infatti il Maestro li rimprovera subito aspramente e guarisce all'istante il soldato colpito.
«Rimetti la spada nel fodero, perché tutti quelli che mettono mano alla spada periranno di spada. Pensi forse che io non possa pregare il Padre mio, che mi darebbe subito più di dodici legioni di angeli? »