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“The Shrouds” (2024) di David Cronenberg
Un imprenditore ha creato una tecnologia in grado di monitorare attraverso la tomba il corpo della moglie deceduta di cancro anni prima. Osservandone i resti scopre che sulle ossa si stanno sviluppando dei piccoli corpi e il suo sospetto, avvalorato da alcune testimonianze estemporanee, è che il medico che l’aveva in cura abbia effettuato su di lei delle sperimentazioni. Il film era in concorso a Cannes l’anno passato ricevendo recensioni più negative che positive per via di una sceneggiatura un po’ fumosa che si aggroviglia con il passare dei minuti e una conclusione che non soddisfa appieno. E’ il solito Cronenberg che indaga sul momento del trapasso, sulla vita che non si spezza dopo la morte e che si ripropone in altre sembianze. Convincente l’aspetto tecnico, regia, fotografia, come pure l’interpretazione di Vincent Cassel.
The Shrouds ***
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“The Shrouds” (2024) di David Cronenberg
Un imprenditore ha creato una tecnologia in grado di monitorare attraverso la tomba il corpo della moglie deceduta di cancro anni prima. Osservandone i resti scopre che sulle ossa si stanno sviluppando dei piccoli corpi e il suo sospetto, avvalorato da alcune testimonianze estemporanee, è che il medico che l’aveva in cura abbia effettuato su di lei delle sperimentazioni. Il film era in concorso a Cannes l’anno passato ricevendo recensioni più negative che positive per via di una sceneggiatura un po’ fumosa che si aggroviglia con il passare dei minuti e una conclusione che non soddisfa appieno. E’ il solito Cronenberg che indaga sul momento del trapasso, sulla vita che non si spezza dopo la morte e che si ripropone in altre sembianze. Convincente l’aspetto tecnico, regia, fotografia, come pure l’interpretazione di Vincent Cassel.
The Shrouds ***