Originariamente Scritto da
follemente
Non deve essere accolto, ma descrive uno statu(s) quo.
La citazione è tratta da “La giornata di uno scrutatore” di Italo Calvino, in cui si descrive la storia di Amerigo Ormea che passa una giornata da scrutatore al Cottolengo, un mondo per lui sconosciuto, dove in molti si adoperano a far votare gli handicappati, i deformi, i ritardati, per un partito invece che per un altro: il protagonista si fa un mucchio di domande se sia giusto farli votare, sui confini dell’umano, e vedendo una suora che aveva fatto dell’assistenza ai minorati una missione, per scelta, ed un padre contadino che invece non aveva scelto di avere un figlio idiota e menomato, eppure la domenica veniva al Cottolengo per veder mangiare suo figlio, scrive: “Ecco, pensò Amerigo, quei due, così come sono, sono reciprocamente necessari. E pensò: ecco, questo modo d'essere è l'amore. E poi: l'umano arriva dove arriva l'amore; non ha confini se non quelli che gli diamo.“
Se ci pensi, chi non "dà amore", mette, appunto dei confini molto stretti.