Originariamente Scritto da
axeUgene
ma, allora, in che consisterebbe il dono, che tu hai ricevuto e io no ?
è ovvio che si può credere solo in qualcosa che è stato predicato; ma, se la predicazione basta, sei nel credere per sola ragione; cioè, non si capisce in che consista il dono di cui io sarei privo, se non esattamente di un moto esogeno - immeritevole - determinato da Dio stesso in te e non in me di fronte a quella predicazione, per cui tu credi e io no;
non capisci che la collaborazione umana indica esattamente una "correzione", cioè la permanenza nel peccatore di un tratto divino, nonostante la corruzione del peccato; il lavacro che affermi implica una rigenerazione imposta da Dio, che è il senso della tua preghiera per i peccatori;
chiedi di intercedere affinché Dio decida di convertire chi ha scelto diversamente, contro la sua volontà;
debolezza irredimibile, evidentemente; dove vedi la libertà ?
il solito gioco delle tre carte; tu dici che 2+2 = 5; ti si chiede di dimostrare, e tu pensi di farlo riaffermando che 2+2=5;
il problema di voi catechizzati è che per secoli vi hanno insegnato ad enunciare, senza la dimostrazione, per l'eliminazione del contraddittorio;
poi, però, non sapete spiegare nulla, citate Dio indurisce chi vuole, e quelli che il Padre mi manda, rimuovendone il senso, col risultato di apparire come ciarlatani;
per me va pure bene, se credi; ma poi il tuo problema sono i cristiani altri, che non ci credono - non quattro gatti - e i tuoi stessi che ti contraddicono, perché tutta la questione porta a quel primato della coscienza per cui viene disconosciuta - dai credenti - la sensatezza del Magistero, e a testa alta, non nascondendosi come Caino; col risultato che la tua dottrina diventa, appunto, solo una tra tante, come è evidente, e ti relega a tifoso di curva che intona slogan e cori;
vabbè, e allora ?