Originariamente Scritto da
sandor
"ci credi perché ti conviene" è pascal, il quale ritiene che credere in dio sia come una scommessa vinta in partenza. se dio non esiste non perdi niente a crederci. se esiste tanto di guadagnato. per quanto riguarda kant la sua formulazione del postulato "tu devi" mi pare essere abbastanza debole. quando kant dice che bisogna agire come se la propria condotta potesse essere universalmente accettata, dice qualcosa di scontato e indimostrabile perché le teste sono tante e le "morali" sono una per ciascun individuo. un po' come dire con il buon jeshua "non fare ad altri ciò che non vorresti fosse fatto a te". se ribaltiamo tale formula potremmo a ben diritto affermare che se io augurassi a me stesso un qualcosa di male allora dovrei augurare il male anche ad altri e magari compierlo, sempre perché secondo jeshua il comandamento dell'amore è assoluto. invece si presta ad essere "rovesciato" in favore dei malvagi con questo piccolo espediente dialettico e quindi può legittimare il male.
può modificare anche i terremoti, come quello di lisbona che fece accapponare la pelle a Voltaire e dubitare del proprio credo gli illuministi? no. Allora l'uomo ha dei limiti. Quello della divinità è un concetto che consente di scrollarsi di dosso molte responsabilità, innanzitutto da parte del singolo "credente". ecco spiegato il successo della idea di "dio".
la separazione da dio avvenne per volere di dio. ti dirò di più: dio allontanò l'uomo dal paradiso perché non mangiasse oltre al frutto del peccato anche il frutto della immortalità, divenendo esttamente uguale a dio. il serpente aveva ragione, un po' come prometeo che portò il "fuoco" nelle case dei pagani, nei miti tradizionali di questa religione, la quale mi pare presenti tutti caratteri di una fede a tutti gli effetti.
non mi pare. non conosco protestanti, qui in sud italia almeno. so che ci sono comunità valdesi e ugonotte e calviniste in nord italia, ma mi pare anche che ogni forma di religiosità nei tuoi paraggi sia stata lentamente conculcata dal credo comunista, che qualcuno, a mio parere non a torto ha definito "religione".
no, guarda. anche gli operai sono atei. una volta erano proletari, oggi potrebbero dirigere una azienda, laddove lo sviluppo coscienziale che prougnava uno come marx ha fatto il suo corso. in maniera indolore e per gradi, come volevano i socialisti vecchio stampo. è un fatto che in italia anche il comunismo non sia mai stato massimalista, a differenza che ad esempio in urss.
guarda che i pagani avevano una religiosità molto raffinata. la puoi leggere nei loro poemi, che non hanno nullla da invidiare ai testi sacri cristiani e prima ancora ebraici. e ci metterei anche musulmani, induisti e buddhisti.
i religiosi cristiani conoscono le persone meglio di chiunque, e se mandi un ragazzo a studiare dai preti stai sicuro che ne trarrà giovamento. ecco, la gerarchia mi pare una buona cosa, che informa la società a parametri di equità ma anche di meritocrazia, insomma a ciascuno il suo.
il tenore marxiano è semplicemente parte della cultura personale di ogni persona che si interessi di storia o filosofia o economia. tanto di cappello a marx ma insomma...dopotutto siamo nel 2020.