Il rischio è anche questo secondo me http://www.repubblica.it/2009/06/sez...-facebook.html
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Il rischio è anche questo secondo me http://www.repubblica.it/2009/06/sez...-facebook.html
[QUOTE=mat612000;1053451]Saprai bene a quali mostruosit
[QUOTE=erin;1053533]Certo, la libert
[QUOTE=mat612000;1053716]L'oligopolio dell'informazione cosa c'entra con una legge che dovrebbe proteggere le identit
Ma scusa, se la legge fosse approvata tu cosa vorresti fare?
Incriminare il Papa (che gode dell'immunità come capo di stato) o i parlamentari della Lega che non sono perseguibili per le opinioni espresse nell'esercizio del loro mandato?
Io onestamente non vedo la differenza e ciò deriva dal fatto che nessuno può prevedere le reazioni dello spettatore o del lettore di tali opere o messaggi.Citazione:
Sono tutte opere che hanno una valenza storica.
Tutelare le minoranze non significa non studiare, ad esempio, l'antropologia coloniale che misurava i crani e ha contribuito alla teoria razziale.
Un'altra cosa è pubblicare, oggi, un testo in cui si teorizza come sterminare un'intero gruppo sociale.
Altro motivo che dimostra l'assurdità di voler proibire certe idee.
No.Citazione:
Vabbè, evitiamo di fare una legge perchè qualcuno la vuole usare a sproposito?
Semplicemente evitiamo di approvare una legge che può facilmente prestarsi a degli abusi.
Togliamo gli strumenti a chi può farne un uso repressivo ed ideologico, come già si fa con i vigenti reati d'opinione (che andrebbero sicuramente abrogati).
[QUOTE=mat612000;1053761]Ma scusa, se la legge fosse approvata tu cosa vorresti fare?
Incriminare il Papa (che gode dell'immunit
Riguardo a questa vicenda cosa pensi?
http://www.comedonchisciotte.org/sit...rder=0&thold=0
Oggi su la Repubblica ci sono ben due pagine per chiedere la testa del sig. Caracciolo...
Secondo me sostiene un'assurdità, probabilmente non del tutto in buona fede. Ma si parla di storia, quindi in realtà la questione è un'altra.
Nel senso, non mi metterei a fare le scarpe a chi sostiene che l'omoaffettività non fosse in realtà affatto considerata nell'antica greca.
Io non scendo nemmeno nel merito delle tesi esposte, però visto che su la Repubblica di ieri qualcuno sosteneva che è ora che anche in Italia certe posizioni abbiano una sanzione penale, vedo delle similitudini con chi vorrebbe perseguire penalmente la diffusione di tesi e teorie razziste od omofobe.
Secondo me è assurdo pensare di difendere la democrazia con strumenti autoritari e antidemocratici,
Secondo me è anche assurdo che la democrazia consideri legittimo ciò che per sua stessa definizione dovrebbe evitare.
Ma ho idea che potremmo discuterne ore senza arrivare mai ad una visione comune. :)
[QUOTE=erin;1055461]Secondo me
Aggiungerei, mat, che secondo me tu non tieni affatto conto delle dinamiche di potere.
Se io faccio un'affermazione razzista/sessista ha la valenza che ha (cioè di opinione personale). Se invece la fa un politico o, peggio ancora, un partito (soprattutto se al governo), non è più opinione, bensì diventa una dichiarazione programmatica.
Se poi questo rientra nella campagna elettorale capisci bene che non si può più parlare di "pensiero".
[QUOTE=mat612000;1053498]Il rischio
Secondo me tu stai riducendo concetti diversi ad un'unica ipotesi.
Il progetto di legge in questione riguardava (mi sembra) la creazione di una specifica aggravante per i reati commessi per motivi omofobi o di discriminazione sessuale, se anche fosse stata approvata non avrebbe consentito di incriminare e perseguire programmi politici o discorsi elettorali, avrebbe semplicemente stabilito un aumento di pena per i reati commessi per motivi di quel tipo.
Reati già commessi dunque, non per dichiarazioni d'intenti o altro.
Per quanto riguarda i programmi dei partiti, movimenti o altro bisogna vedere caso per caso, con più che mi sembra evidente che incriminare un Borghezio o Fiore per "discorsi razzisti o sessisti" sia perfettamente inutile.
Per dirla tutta, a me sembra che questa pretesa di tutelare con norme penali le minoranze e le diversità (etniche, sessuali, di genere) sia una grossa illusione e uno specchietto per le allodole.
Il vero problema e il vero nodo da sciogliere è che nessun governo (nessuno) ha affrontato il discorso discriminatorio seriamente a livello di organizzazione sociale, perchè non è in grado o perchè in realtà non lo vuole poco cambia.
Voglio dire che è inutile garantire l'uguaglianza quando nella pratica si sa perfettamente che le discriminazioni esistono, che una quota di conflitto e incomprensione è inevitabile, se il lavoro non parte dall'amministrazione concreta della cosa pubblica (partendo dalle associazioni, dai comuni, dalle province, dalle regioni ecc. ecc.) la legge che cala dall'alto, non solo non serve a niente ma crea addirittura dei precedenti pericolosi (deroghe al principio di uguaglianza e di libertà di pensiero).
Io credo che in realtà l'integrazione pochi la vogliano sia per gli stranieri, sia per le diverse identità sessuali, sperare di risolvere questa realtà con una legge repressiva è un'illusione pericolosa.