[QUOTE=artemis;801483]E quando la madre non
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[QUOTE=artemis;801483]E quando la madre non
Nessuno ha MAI obbligato NESSUNA donna ad abortire.
Interrompere la gravidanza è semplicemente LECITO non è incoraggiato o premiato.
Voi invece volete PROIBIRLO e costringere l'Italia a tornare ai tempi dell'aborto clandestino, ve ne rendete conto?
Abolire la pena di morte significa, al contrario, levarla di mezzo e basta senza tornare a situazioni precedenti ben peggiori di quella attuale.
Anzi, decisamente migliori per la civiltà dei popoli.
Se l'embrione è di otto-nove mesi, permettimi di dissentire erin. Rimaniamo al discorso di quando un feto non è sviluppato, allora sono d'accordo cento volte. Ma dopo, decidere di sacrificare un bambino in pancia al posto della madre è solo una convenzione, magari giustificata per l'utilità della madre se ha altri figli o una famiglia, ma non si può dimostrare che i medici facciano bene a sacrificare un feto vivo magari a termine gravidanza, quando dopo dieci giorni che è nato tutti ci scandalizzeremmo alla sola idea di sacrificarlo per salvare lamadre. A questo punto non è più questione di ragione contro superstizione ma di sensibilità individuali.
D'accordissimo sul concetto di vita che non è sopravvivenza, in un thread sull'eutanasia ti farei la ola, qui la situazione non è così netta.
Infatti l'aborto è eseguito entro 90 giorni, salvo casi assolutamente eccezionali.
[QUOTE=Acquerapide;801512]Se l'embrione
Ma :look: mi sebrava che si fosse preso in considerazione il caso di un aborto oltre i normali limiti di tempo per salvare la vita alla madre, forse tu non ti riferivi a questo in particolare, pardon..
sbagliato,
[QUOTE=Ranko;801311]E chi lo dice che
Stavamo pensando: poiché parliamo di bambini, anzi! Di infanti pre-nascituri, non possiamo considerarli innocenti, in quanto manchevoli essi del sacramento più importante della cristianità, il battesimo. Ipso facto, essi non possono per definizione essere innocenti, ma anzi, sono da considerarsi come ricettacoli del germe diabolico, dello stesso Diavolo in persona che su di essi può rivendicare la condizione del peccato originale, il più abominevole e disgustoso fra i peccati di cui l'uomo regge il peso da quel fatidico venerdì mattina di seimila anni fa. Perciò, lungi dal non meritarsi punizione alcuna, essi dovrebbero essere fustigati con verghe di rosmarino asperso d'olio bollente e soppressi in quanto flagelli della morale e dell'etica e perciò non vedo motivo per definire l'aborto come negativo bensì come terapeutico per il nerbo spirituale dell'Italia, e quindi generalizzabile come pratica a tutti i bambini non nati.
Oppure a somministrare perette di acqua battesimale in situ , fatta da un prete ad ogni rapporto.
Se non altro elimineremo la disoccupazione sacerdotale, dovendone assegnare uno per coppia.
La vita inizia col concepimento nel seno della madre. Anche se ancora informe, il feto ha in pienezza tutte le caratteristiche che lo renderanno persona. E il primo diritto della persona e' quello di nascere. Poi, come e' stato detto, l'aborto rimane una ferita profonda nel cuore della madre, una scelta angosciante, piena di risvolti psicologici e morali che la seguiranno per sempre.
Ranko usa statistiche molto personalizzate...
Si parla di pena di morte giustamente da abolire perch