[QUOTE=kitsunegari]"butterfly kiss", nn l'ho visto ma mi hanno detto che
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[QUOTE=kitsunegari]"butterfly kiss", nn l'ho visto ma mi hanno detto che
Ah, mi è appena venuto in mente... "Fragola e cioccolato", una storia di amicizia tra un gay e un giovane militante del regime castrista a Cuba, con conseguente reputazione compromessa per il ragazzo ed esilio per l'eccentrico amante dell'arte.
Molto carino.
D.E.B.S - Spie in minigonna.
Film stupido, ma mi ha stupito perchè riservato probabilmente ad un pubblico di 14enni eppure incentrato su una storia lesbica. E' stato pure censurato.
Poi un altro terribile, mi pare si intitolasse "Iron ladies", la storia di una squadra giapponese di non mi ricordo che sport completamente formata da ragazzi gay.
Era il premio che ci aspettava dopo la manifestazione Pacs a Roma, tornando verso Bologna con il pullmino del Cassero... :rolleyes:
[QUOTE=erin]Ho visto per caso una scena e mi sono bloccata l
Pallavolo.Citazione:
Originariamente Scritto da erin
[QUOTE=Neve_che_vola]Peccato perch
IO HO VISTO LA MALA EDUCATION DI ALMODOVAR...
Solo perchCitazione:
Originariamente Scritto da erin
“Quei due” di S. Donen con R. Burton e R. Harrison (1969)
Due galline starnazzanti, che litigano per una manciata di mais e non si accorgono che, lì vicino, un rozzo fattore si sta preparando a tirare loro il collo.
E così sono diviso tra due opposti sentimenti. Il divertimento che segue lo scambio, incessante, di battute tra i due protagonisti e la malinconia di fronte alla vita reale che il film, con i suoi paradossi, vuole solo velare senza nulla nascondere.
Il cinismo, quello delle burle e dei dispetti, quello di un’esistenza grigia e strampalata, priva di valori forti e sicuri, quello di una natura poco madre e molto matrigna i cui disegni rimangono oscuri ed insondabili, percorre ogni singola inquadratura e finisce per costituire l’unica vera ossatura di tutta la pellicola, l’unico elemento riconoscibile che possiamo prendere per quello che è.
Tutto il resto ci lascia incerti.
Siamo incerti se accettare o non accettare in cuor nostro – e non stiamo parlando di condivisione – la diversità sessuale dei due protagonisti. Siamo incerti se provare pietà o disprezzo per la loro mancanza di carattere, per le loro fisime, per il loro presente opaco o per l’insicurezza del loro avvenire. Siamo incerti se sia corretto e possibile paragonare le loro tribolazioni e le loro disgrazie alle nostre. Non siamo in grado di riconoscere l’amore, così come ce lo avevano mostrato altri film più sdolcinati, ma non siamo neanche certi della sua assenza. Né riusciamo a distinguere il dolore e la disperazione dall’ostentazione e dal manierismo di un’incessante teatralità che nasconde le pulsioni più vere.
Le paure, quelle invece sono continuamente avvertibili. In primo luogo la paura del tempo che passa e che corrompe ogni cosa. In secondo luogo la paura della solitudine – la cui analisi rappresenta forse l’elemento più espressivo di tutto il film.
Tra le scene maggiormente significative credo che vada menzionato il terribile inseguimento tra madre e figlio all’interno dell’ospizio dove la prima è ricoverata: penso che, da sempre, i difficili rapporti familiari siano, per gli omosessuali, motivo di gravissime frustrazioni.
La passeggiata al mare – loro, vestiti di tutto punto, che si punzecchiano fra i bagnanti in costume, perfettamente isolati nella folla – conclusasi a causa di un improvviso acquazzone è un’altra sequenza di particolare bellezza: tutti cercano riparo dall’acqua, solo gli innamorati non si curano della pioggia ed i nostri protagonisti, per qualche istante, li osservano con invidia.
[QUOTE=Ares]Ehm...il film a cui fai riferimento non
..ma dai...
Film pessimo:
My summer of love
Film pieno di tutti gli stereotipi omosessuali femminili possibili.
C'
[QUOTE=Vega]Oltre ad alcuni film gi
Mi sembra di vedere che non è stato citato:
Fire, questo lo consiglio vivamente:
Il film narra la storia d'amore fra due donne in India: lo sterile matrimonio di Radha è scosso dall'arrivo della nuova moglie del fratello di suo marito, Sita, la cui estrema apertura e modernità portano Radha a mettere in dubbio molti aspetti della sua educazione. Il film ben evidenzia lo scontro fra tradizione e modernità, fra oriente e occidente, spiritualità e materialismo in un'India scossa da profondi cambiamenti.
Fire è stato girato in Canada, dove Deepa Mehta attualmente vive. Ha riscosso un enorme successo all'Indian Film Festival ed ha ricevuto premi in vari festival in Gran Bretagna, Germania, America e Canada. Per assicurarsi una distribuzione in Gran Bretagna, la produzione ha sottolineato che il film parla di come opporsi agli uomini, mettendo in secondo piano l'amore lesbico.