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dietrologo
Che te ne fai delle impressioni dopo della vita dopo la morte rispondo :
quello che io ho sperimentato sono stati gli effetti delle mie azioni sugli altri , ho sentito su di me ciò che io ho provocato , anche cose che io ritengo banali mi sono apparse importanti , altre cose senza effetto ininfluenti. Il concetto del tempo scompare perché in 10 secondi di perdita di ciscienza ho rivissuto 30 anni della mia vita anche nei minimi particolari.
grazie per la spiegazione, ma non ho capito il nesso necessario e concludente, esclusivo, con la condizione di pre-morte, o quello che è stato;
ma mi va bene comunque la risposta; dopodiché, la domanda è:
quale è stata la conseguenza esistenziale di quel sentire su di te ciò che hai provocato ?
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axeUgene
grazie per la spiegazione, ma non ho capito il nesso necessario e concludente, esclusivo, con la condizione di pre-morte, o quello che è stato;
ma mi va bene comunque la risposta; dopodiché, la domanda è:
quale è stata la conseguenza esistenziale di quel sentire su di te ciò che hai provocato ?
Il nesso che cambia la percezione del tuo vissuto .
la conseguenza invece di sentire che la vita ha enorme importanza per il senso che ne deriva , prima dell'esperienza me la giocavo con spensieratezza e non senza rischio
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Originariamente Scritto da
dietrologo
Il nesso che cambia la percezione del tuo vissuto .
la conseguenza invece di sentire che la vita ha enorme importanza per il senso che ne deriva , prima dell'esperienza me la giocavo con spensieratezza e non senza rischio
ho capito;
ma, in concreto, cosa cambia nel tuo modo di agire, e riguardo cosa o chi ?
scusa se rompo i coglioni, ma su queste cose cerco di restare il più terra-terra possibile, perché già sono concetti parecchio volatili di loro; se non ho un appiglio ad una fattispecie concreta davvero ho difficoltà a capire.
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Beh, io sono convinto che se cominci a percepirti come essere eterno e non rinchiuso in una piccola vita insignificante qualche cosa ti cambia DENTRO. Man mano che questa sensazione si fa largo in me (per studi, per esperienze vissute in gruppo) la paura della morte che mi ha sempre ossessionato si fa meno forte e un senso di serena fiducia si fa avanti. E' difficile da spiegare, ma a un certo punto impari a fare dei COLLEGAMENTI fra quello che ti accade e il tuo processo evolutivo. Ti sembra che le cose non avvengano mai "a caso", ma per tutto ci siano dei motivi che si possono rintracciare. Perché se tutto avvenisse "a caso" ogni cosa che ti accade sarebbe dovuta unicamente a fortuna o sfortuna. Ma allora non varrebbe la pena vivere.
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Originariamente Scritto da
Spirit
Beh, io sono convinto che se cominci a percepirti come essere eterno e non rinchiuso in una piccola vita insignificante
perché insignificante ? ieri ero al mare e mi sono fatto tre o quattro bagni bellissimi; come può essere insignificante tutto questo ?
Citazione:
qualche cosa ti cambia DENTRO. Man mano che questa sensazione si fa largo in me (per studi, per esperienze vissute in gruppo) la paura della morte che mi ha sempre ossessionato si fa meno forte e un senso di serena fiducia si fa avanti. E' difficile da spiegare, ma a un certo punto impari a fare dei COLLEGAMENTI fra quello che ti accade e il tuo processo evolutivo. Ti sembra che le cose non avvengano mai "a caso", ma per tutto ci siano dei motivi che si possono rintracciare. Perché se tutto avvenisse "a caso" ogni cosa che ti accade sarebbe dovuta unicamente a fortuna o sfortuna. Ma allora non varrebbe la pena vivere.
ecco, questa è una cosa che non capisco;
perché il caso, la fortuna e la sfortuna, dovrebbero implicare un mancato valore della vita ? tornando al mare, in acqua ero felice; perché devo a tutti i costi cercare un "senso" al tutto ?
senso di che, poi ?
magari sono io quello grezzo che non capisce, ma davvero ho difficoltà a seguire un nesso oggettivo, del tipo: se ti occupi di questa cosa, coltivi questo pensiero o disciplina, avrai un beneficio; se non lo fai, non avrai quel beneficio.
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axeUgene
ho capito;
ma, in concreto, cosa cambia nel tuo modo di agire, e riguardo cosa o chi ?
scusa se rompo i coglioni, ma su queste cose cerco di restare il più terra-terra possibile, perché già sono concetti parecchio volatili di loro; se non ho un appiglio ad una fattispecie concreta davvero ho difficoltà a capire.
Sostanziale cambiamento nelle possibili conseguenze generate di ogni mia azione nei rapporti con chiunque non sono concetti volatili . Se prima m'importava una sega di quello che provavi ora mi importa , chiaro il concetto ?
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Originariamente Scritto da
axeUgene
perché insignificante ? ieri ero al mare e mi sono fatto tre o quattro bagni bellissimi; come può essere insignificante tutto questo ?
ecco, questa è una cosa che non capisco;
perché il caso, la fortuna e la sfortuna, dovrebbero implicare un mancato valore della vita ? tornando al mare, in acqua ero felice; perché devo a tutti i costi cercare un "senso" al tutto ?
senso di che, poi ?
magari sono io quello grezzo che non capisce, ma davvero ho difficoltà a seguire un nesso oggettivo, del tipo: se ti occupi di questa cosa, coltivi questo pensiero o disciplina, avrai un beneficio; se non lo fai, non avrai quel beneficio.
una cosa che non capisco io invece , perché dovresti dare un senso simile a ciò che ho sperimentato io o spirit o chicchessia ? il percorso di vita che stai facendo nessuno può stabilire come deve essere fatto se non tu stesso , tu solamente puoi essere giudice di te stesso come io giudico la mia vita e nessun altro potrà giudicare la mia
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Originariamente Scritto da
dietrologo
Sostanziale cambiamento nelle possibili conseguenze generate di ogni mia azione nei rapporti con chiunque non sono concetti volatili . Se prima m'importava una sega di quello che provavi ora mi importa , chiaro il concetto ?
certo che è chiaro, e pure intuitivo; ma i pensieri tuoi li devo lasciar esprimere a te;
vedi che alla fine sempre su un crinale etico si ritonfa; che in sostanza è la regola argentea del non fare agli altri quello che non ti piace subire, no ?
cioè, tutto il percorso spirituale, alla fine si appoggia necessariamente su un postulato etico, che è a parte;
altrimenti, uno potrebbe dire tranquillamente: sì, capisco la tua sofferenza, ma io me ne sbatto i coglioni; e non è una cosa astratta;
se mi dicono macella il maiale, io smetto di mangiare il capocollo e il prosciutto, perché sono sensibile a quella sofferenza;
ma se mi dicono: pescati i gamberi e le seppie, io gli chiedo una rete in regalo, ci vado di corsa e me ne sbatto le palle del resto.
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Originariamente Scritto da
dietrologo
una cosa che non capisco io invece , perché dovresti dare un senso simile a ciò che ho sperimentato io o spirit o chicchessia ?
non ho mica scritto questo;
ho risposto a spirit, il quale sosteneva che la vita senza quell'esperienza che descriveva e l'idea di essere governato dal caso gli sembrava senza senso, e gli ho chiesto il perché:
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Spirit
Beh, io sono convinto che se cominci a percepirti come essere eterno e non rinchiuso in una piccola vita insignificante
...
Ti sembra che le cose non avvengano mai "a caso", ma per tutto ci siano dei motivi che si possono rintracciare. Perché se tutto avvenisse "a caso" ogni cosa che ti accade sarebbe dovuta unicamente a fortuna o sfortuna. Ma allora non varrebbe la pena vivere.
cioè, lui ha enunciato un valore: vale la pena vivere solo se le cose non sono frutto del caso;
a te sembra una tesi ovvia ? a me no; per questo gli ho chiesto...
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Originariamente Scritto da
axeUgene
altrimenti, uno potrebbe dire tranquillamente: sì, capisco la tua sofferenza, ma io me ne sbatto i coglioni; e non è una cosa astratta;
se mi dicono macella il maiale, io smetto di mangiare il capocollo e il prosciutto, perché sono sensibile a quella sofferenza;
ma se mi dicono: pescati i gamberi e le seppie, io gli chiedo una rete in regalo, ci vado di corsa e me ne sbatto le palle del resto.
questa cosa dei pesciolini si ma la fetta di salame no è oggetto di discordia con moglie mia , siamo invitati casa di qualcuno rifiuta il piatto anche se c'è un granellino infinitesimo di carne perché in origine era un animale che ha sofferto di morte violenta , ma un branzino lungo un braccio con gli occhi ancora espressivi che ti guardano pietosamente se lo spolpa fino alla coda
che stracazzo di coerenza sarebbe questa già che avete ideali simili ?
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Caro Axe, quella frase "Se tutto avvenisse a caso non varrebbe la pena vivere" riflette ovviamente una visione mia personale della MIA esistenza, perché per me è una conclusione logica. Una vita dominata dal puro e semplice caso è ovvio non abbia alcun senso. Che senso può mai avere la foto di quel bambino che sta morendo di fame con l'avvoltoio che gli si è posato vicino? Poverino, gli ha detto male...ma siamo pazzi? (Penso e spero che il fotografo, dopo aver fotografato, sia intervenuto in qualche modo, comunque ho letto che si è suicidato). Per questo, fino a che ho pensato che la vita fosse dominata dal caso, sono spesso stato vicino al suicidio. Ma se tu accetti la vita come roulette russa padronissimo, ovviamente.
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conogelato
Ci stiamo confrontando, ma il Cristianesimo non è una filosofia amico Doppio. Non è un moralismo....un insieme di regole....
Guarda, ti scandalizzerà, ma non è neppure una Religione. È l'incontro con una Persona: Gesù Cristo. Quando si fa esperienza di Lui, che Lui è vivo, presente, prossimo a te e che ti ama veramente,
Che sia vivo come l'intendiamo noi, cioè come quando, allora, chiamandoli a riva, cucinò il pesce per i suoi amici pescatori, io, cono, non ci credo.
Io credo che oggigiorno viviamo nel suo Spirito, come c'è scritto nel Vangelo,..e non tutti siamo come Tommaso..
Credo che l'incontro con il Cristo avvenga spiritualmente, in un linguaggio spirituale dove ognuno parla per se e tutti si capiscono,.... forse non ci sarebbe neanche bisogno di parlare, basterebbe ben pensare:ciaociao:.
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sempre rientrando in topic ho letto di recente un qualcosa che riguarda l'arte come via iniziatica , credo sia qualcosa di Battiato attraverso Gurdjieff ,
si potrebbe dire che qualsiasi arte ha connessione con lo spirituale, quindi si connette con certe energie che sono molto profonde...la musica può rilassare ma anche eccitare creare o distruggere , quando si parla di verbo nella creazione si intende verbo come vibrazione sonora
è un articolo interessante
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Scusa dietrologo se sono uscito dal topic, ma quello che ha detto cono non mi sembrava convincente del tutto.
Per quanto riguarda l'argomento da te iniziato preferisco stare ai margini perché non ne so molte:ciaociao:.
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Originariamente Scritto da
dietrologo
questa cosa dei pesciolini si ma la fetta di salame no è oggetto di discordia con moglie mia , siamo invitati casa di qualcuno rifiuta il piatto anche se c'è un granellino infinitesimo di carne perché in origine era un animale che ha sofferto di morte violenta , ma un branzino lungo un braccio con gli occhi ancora espressivi che ti guardano pietosamente se lo spolpa fino alla coda
che stracazzo di coerenza sarebbe questa già che avete ideali simili ?
:rotfl:
vabbè, io che sono un po' azzeccagarbugli potrei dire: se il maiale lo lasci nella porcilaia, muore di vecchiaia, mentre i pesciolini tanto si mangiano tra loro: quindi, mi faccio predatore pure io;
però il punto interessante è che quello che desumi dalla compassione, alla fine è analogo al dogma, perché chiedi una coerenza generale ed astratta, proprio come avviene per una legge;
oh, non c'è niente di male, anzi è "giusto" così, nel senso di funzionante;
il punto che sottolineavo, già anni fa, è che comunque qualsiasi dottrina spirituale, anche se la piglia ariosa e fa il giro lungo, alla fine ti dice più o meno esplicitamente questo si fa, quest'altro no, come per le religioni istituzionali.
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Citazione:
Originariamente Scritto da
Spirit
Caro Axe, quella frase "Se tutto avvenisse a caso non varrebbe la pena vivere" riflette ovviamente una visione mia personale della MIA esistenza, perché per me è una conclusione logica. Una vita dominata dal puro e semplice caso è ovvio non abbia alcun senso.
va bene;
ma quello che ti chiedo è il perché la vita dovrebbe avere un senso riscontrabile oggettivamente in un ordine manifesto, al di là di quello che puoi dargli tu, organizzando gli eventi in modo creativo, tuo:
che senso hanno in sé i Rolling Stones ? io ho un'amica che li segue in tour da 40 anni e ha visto centinaia di concerti; l'altro ieri era a Lione, prima due volte ad Hyde Park... glielo dà lei il senso al tutto, esattamente come - volendo - puoi fare tu con qualsiasi cosa, a prescindere da "segnali" esterni;
Citazione:
Che senso può mai avere la foto di quel bambino che sta morendo di fame con l'avvoltoio che gli si è posato vicino? Poverino, gli ha detto male...ma siamo pazzi?
perché, quello che si trovava nell'auto sbagliata nel momento sbagliato in autostrada; magari il papà ha dimenticato le chiavi e ritardato la partenza di due minuti, o quel tempo è stato perso tra due semafori prima di imboccare l'autostrada;
ora, posso capire l'esigenza di attribuire un'intenzionalità di vertice agli eventi, ma è una questione psicologica;
Citazione:
Per questo, fino a che ho pensato che la vita fosse dominata dal caso, sono spesso stato vicino al suicidio. Ma se tu accetti la vita come roulette russa padronissimo, ovviamente.
per e vale un po' il contrario: vedo tutte le cose belle e penso: ma guarda che culo ho avuto: esiste la figa - anzi, per me, u pilu, te la spiego un'altra volta, direbbe il Gassman/Bruno Cortona del Sorpasso :asd: - la musica, gli amici, il mare, il cibo buono, i bei viaggi, la possibilità di studiare... ho il bicchiere quasi del tutto pieno;
prima o poi è statisticamente probabile che vada storto qualcosa; arrivo ad azzardare che un giorno potrebbe persino capitarmi di morire, guarda te... :asd:
caso o meno, intanto ringrazio, coll'intendimento che persino la fortuna di avere un carattere che mi fa vedere il bicchiere mezzo pieno non è merito mio, ma del caso, cioè dell'insieme di elementi esterni e indipendenti da me che mi hanno formato.
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Originariamente Scritto da axeUgene
caso o meno, intanto ringrazio, coll'intendimento che persino la fortuna di avere un carattere che mi fa vedere il bicchiere mezzo pieno non è merito mio, ma del caso, cioè dell'insieme di elementi esterni e indipendenti da me che mi hanno formato.
Puoi anche pensarla così e nessuno viene qui a vietarlo .
come io la posso pensare diversamente dove tutti gli eventi che ho cercato di forzare si sono ripresentati in formato sempre più convincente , alla fine desisti lo accetti e lo affronti .
Per i contentini della vita questi si ripresentano tra una prova ed un'altra e sono sempre accettati e graditi
Potresti avere anche un atteggiamento da bicchiere mezzo pieno ma questo non significa non farci caso e non costatare che la vita è una scuola .
prova solo pensare , se non avessi raggiunto gli anni che hai quanto sapere e formato coscienza ti saresti perso
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per e vale un po' il contrario: vedo tutte le cose belle e penso: ma guarda che culo ho avuto @Axe
Eppure proprio tu mi accusasti di egoismo (forse in un discorso che riguardava l'immigrazione). Questo discorso è più che mai da egoisti. NOI possiamo vivere tante cose belle (a parte che ci si può ammalare e morire a pochi anni di età) ma il bambino cui si è avvicinato l'avvoltoio cosa mai si è vissuto di bello? Questo lo chiederei anche a un Cono tutto preso da fervore religioso e amoroso. Dai, l'unica cosa possibile da dire è "Poverino, gli ha detto male".
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Originariamente Scritto da
conogelato
C'è libro e libro....
Se voglio sapere com'è fatto il Corpo dell'Uomo, apro un'enciclopedia medica. Se voglio sapere com'è fatta la sua Anima, apro la Bibbia. C'est tres facile! Non siamo solo Corpo e non siamo solo Anima: ma una splendida interazione!
Te, se mi incontrassi di notte in una strada deserta, non mi uccideresti. Fra l'impulso e l'omicidio, interverrebbe la tua etica. La tua legge morale, per dirla con Kant. Non certo solo i tuoi neuroni o le tue vitamine. Sempre nell'uomo, fra l'istinto e l'azione, entra in gioco la mediazione della Coscienza.
Se vuoi sapere apri i libri, quelli giusti, contenenti quello ci ha portato ad oggi nell'avanzamento delle conoscenze e che ci ha fatto accantonare quello che era da accantonare delle nozioni del passato. L'anima prima la devi dimostrare e tanto ripetere la tiritera dell'etica, della coscienza non ti porta a nulla, solo a ripetere a pappagallo una tiritera, che già ti è stato spiegato cosa entra in gioco nella mente delle persone. Fai solo male a te stesso.
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Originariamente Scritto da
Spirit
per e vale un po' il contrario: vedo tutte le cose belle e penso: ma guarda che culo ho avuto @Axe
Eppure proprio tu mi accusasti di egoismo (forse in un discorso che riguardava l'immigrazione).
improbabile;
prima di tutto perché io ritengo che siamo comunque e sempre mossi dalla ricerca di una gratificazione personale, anche in quello che comunemente appare come "altruismo"; pertanto non è proprio nel mio modo di ragionare l'evocazione dell'egoismo come tratto deteriore, di cui si possa "accusare" qualcuno; infatti:
Citazione:
Questo discorso è più che mai da egoisti.
esatto, e non ho alcun problema a farmene carico; del resto, se ho avuto delle fortune, dovrei ignorare la cosa o indulgere nel chiagni e fotti per non passare da egoista ?
Citazione:
NOI possiamo vivere tante cose belle (a parte che ci si può ammalare e morire a pochi anni di età) ma il bambino cui si è avvicinato l'avvoltoio cosa mai si è vissuto di bello? Questo lo chiederei anche a un Cono
appunto, chiedilo a lui;
però resta la contraddizione;
Citazione:
tutto preso da fervore religioso e amoroso. Dai, l'unica cosa possibile da dire è "Poverino, gli ha detto male".
tu, proprio come Cono, dichiari necessario che l'esistenza abbia un senso; e non attribuito da te autoritativamente, ma proprio espresso dall'ordine sensibile del Creato, che si può manifestare nei modi più diversi;
e sostieni pure che senza quell'ordine esogeno e oggettivo, l'esistenza sarebbe insostenibile, al limite di spingerti al suicidio;
mo', fai attenzione a questo nodo concettuale, altrimenti ci perdiamo e si parte per la tangente, perché le implicazioni sono piuttosto articolate; ma tu hai certamente gli strumenti intellettuali per affrontare la questione, se vuoi leggere attentamente; mi sforzo di essere il più chiaro e succinto possibile:
hai evocato il caso di un piccolo sfortunato;
ora, nel sistema antropo-culturale tuo, di Cono e dell'Ivan Karamazov; se non c'è Dio - ossia, un nesso causale agli accadimenti manifesto nel creato attraverso esperienze materiali o "spirituali", come l'episodio riportato da dietrologo - tutto è possibile - ossia, non c'è morale, necessità di porsi nei panni altrui;
bene, per me le cose sono del tutto disgiunte; io posso tranquillamente pensare che siamo governati dal caso, ma constatare che comunque ho una propensione alla simpatia e all'empatia umana, animale, o quello che ti pare, motivata come ti pare;
in effetti, la necessità di un ordine morale manifesto nella natura, nel mondo sensibile, è un lascito pagano che la cultura cattolica ha introiettato, per vari motivi storici e teologici, e ha esattamente la funzione di vincolare la psiche ad un meccanismo di retribuzione esogena; questo è il punto che Arco comprende, ma rifiuta, perché è proprio l'archetipo del catto-pagano;
cioè, è Dio che remunera ex-post tramite il mondo, anche se questo non spiega il destino del piccolo sfortunato, e il Catechismo deve ammettere come "mistero" la circostanza che Dio onnipotente permetta il Male;
ma se uno espunge "Dio", inteso come senso dell'esistenza, dal mondo sensibile, e accetta che questo in sé non esprima alcunché di morale, quello che ti resta non è affatto il nulla, che ti orba di un senso all'esistenza, visto che hai comunque un senso forte nella tua coscienza, che può prescindere da qualsiasi remunerazione che viene dal mondo naturale;
cioè, non è che se uno crede che non ci sia nulla dopo la morte e che il creato non esprima in sé alcun senso causale, karmico o quello che ti pare, necessariamente verrà meno un istinto solidaristico, di simpatia, empatia, ecc...
del resto, puntualmente i catto-tipi della nostra antropologia ragionano in automatico secondo la dicotomia: credente = morale, altruista, probo... non credente = amorale, poiché privo di soggezione ad un'autorità vigile e ineludibile che retribuisce, premia o punisce;
nel mondo protestante, della predestinazione, servo arbitrio, ecc... questa mentalità è molto marginale, perché il loro percorso li ha portati alla virtù come premio di se stessa, che è Lutero, ma poi Kant, in versione laica;
per gli italietti chierichetti - consapevoli o meno - è difficilissima da capire questa cosa; non mi dilungo oltre, ma è illuminante la reazione di Arco quando ho cercato di spiegargliela:
lui non concepisce il fatto di essere una brava persona come premio, nonostante le sfortune di Giobbe; per lui quella virtù è in automatico non un fine, ma un mezzo - sembrare una brava persona agli occhi di un dio-giudice - per ottenere una remunerazione che si manifesta in modo sensibile, non importa se nel creato terreno o ultraterreno;
non so se sono stato abbastanza chiaro su questa dicotomia tra ancoraggio e disancoraggio al mondo sensibile che si produce quando si evocano esperienze "spirituali" di tramite sensibile al semplice sentimento.
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tu, proprio come Cono, dichiari necessario che l'esistenza abbia un senso; e non attribuito da te autoritativamente, ma proprio espresso dall'ordine sensibile del Creato, che si può manifestare nei modi più diversi;
e sostieni pure che senza quell'ordine esogeno e oggettivo, l'esistenza sarebbe insostenibile, al limite di spingerti al suicidio;
Certo, ma non pretendo, come Cono, di ritenere ciò verità assoluta. E' quello che sento, sarò padrone di avere delle opinioni, delle sensazioni? E poi...il fatto che tu dichiari il tuo egoismo va bene, anch'io ho presente il mio, ma qui il discorso non era partito dall'egoismo, ma della necessaria spiegazione che deve esistere per il bambino e l'avvoltoio
ora, nel sistema antropo-culturale tuo, di Cono e dell'Ivan Karamazov; se non c'è Dio - ossia, un nesso causale agli accadimenti manifesto nel creato attraverso esperienze materiali o "spirituali", come l'episodio riportato da dietrologo - tutto è possibile - ossia, non c'è morale, necessità di porsi nei panni altrui;
Aridaje, io mi sento lontano anni luce da Cono. Parto da considerazioni che sono di semplice LOGICA, al di là di una pretesa "morale". Guarda che vengo da una famiglia comunista...
bene, per me le cose sono del tutto disgiunte; io posso tranquillamente pensare che siamo governati dal caso, ma constatare che comunque ho una propensione alla simpatia e all'empatia umana, animale, o quello che ti pare, motivata come ti pare;
Bene, anch'io, e allora? Non era questo il punto. Non è che senza un'idea di Assoluto non possano esistere sentimenti come amore, amicizia, solidarietà a livello personale, NO!
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Originariamente Scritto da
Vega
Se vuoi sapere apri i libri, quelli giusti, contenenti quello ci ha portato ad oggi nell'avanzamento delle conoscenze e che ci ha fatto accantonare quello che era da accantonare delle nozioni del passato. L'anima prima la devi dimostrare e tanto ripetere la tiritera dell'etica, della coscienza non ti porta a nulla, solo a ripetere a pappagallo una tiritera, che già ti è stato spiegato cosa entra in gioco nella mente delle persone. Fai solo male a te stesso.
Ahhhhh....e dunque i soli libri "giusti" sono quelli scientifici ahahahahaha ma lo sai che sei proprio divertente Laurina? Ahahahahaha io farò male a me stesso, ma te fai male a quel poco di intelligenza che pensi di avere ahahahahaha
Questa le supera tutte. Nei tuoi anni di militanza qua dentro, questa è proprio una perla.
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Ma anche di storia e di altro se vuoi ampliare gli argomenti.
Mai quanto te Cono, mai quanto te.
Tu ridi ma intanto l'anima la puoi sventolare ai quattro venti sol col fiato dalla dentiera e nient'altro, lo stesso anche per altri argomenti.
Non hai mai portato nulla, un argomento valido, una prova di quello che ti ostini a ribattere, solo tiritere e copia-incolla.
Avresti la possibilità di incollare la foto di una o più pagine dei libri dei tuoi figli dove, se fosse valida la tua idea, ci potrebbe essere scritto che le vitamine non influenzano il sistema nervoso e l'umore, certi ormoni lo stesso, le emozioni non si producono nel cervello ecc... ecc...
Se dopo tanto e tanto tempo non hai trovato nulla di meglio da fare che copiare ed incollare, ripetere gli stessi discorsi, vuol dire che non hai nulla in mano e che sai magari anche bene che non avviene davvero quello che racconti, ma ormai devi per forza continuare a dire così. Salvo sempre eventuali prese di giro.
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Citazione:
Originariamente Scritto da
Spirit
tu, proprio come Cono, dichiari necessario che l'esistenza abbia un senso; e non attribuito da te autoritativamente, ma proprio espresso dall'ordine sensibile del Creato, che si può manifestare nei modi più diversi;
e sostieni pure che senza quell'ordine esogeno e oggettivo, l'esistenza sarebbe insostenibile, al limite di spingerti al suicidio;
Certo, ma non pretendo, come Cono, di ritenere ciò verità assoluta. E' quello che sento, sarò padrone di avere delle opinioni, delle sensazioni?
chi ha mai detto il contrario ?
ho solo fatto presente che derivare un senso morale dal mondo sensibile è un'impresa a cui si è rinunciato da secoli; cioè, se affidi il tuo umore a quello che accade nel mondo naturale in senso lato, difficilmente ne cavi le gambe;
Citazione:
E poi...il fatto che tu dichiari il tuo egoismo va bene, anch'io ho presente il mio
guarda che non è una gara, eh... ho solo sostenuto che anche i vari altruismi comportano una gratificazione, e quindi non esprimo giudizi in quel senso;
Citazione:
ma qui il discorso non era partito dall'egoismo, ma della necessaria spiegazione che deve esistere per il bambino e l'avvoltoio
ecco, questa cosa mi interesserebbe capire; tu, che spiegazione trovi ?
Citazione:
Aridaje, io mi sento lontano anni luce da Cono. Parto da considerazioni che sono di semplice LOGICA, al di là di una pretesa "morale". Guarda che vengo da una famiglia comunista...
e che cambia ?
io sarei proprio interessato a quella logica, se me la vuoi spiegare in relazione all'esempio del bambino, perché ancora non ho capito cosa hai in mente, come si articola il tuo discorso.
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io sarei proprio interessato a quella logica, se me la vuoi spiegare in relazione all'esempio del bambino, perché ancora non ho capito cosa hai in mente, come si articola il tuo discorso. @Axe
Se vuoi lo faccio privatamente, non perché io voglia fare il misterioso, ma semplicemente perché non mi va di imbarcarmi in discorsi inutili con qualcuno. Non parlo comunque di un ordine MORALE, ma di un ordine semplicemente RAZIONALE che per me esiste. Va bene pure dargli la caratteristica dell'AMORE, ma questo rimane a livello di vissuto individuale. Una persona come Vega vorrebbe che uno gli spiegasse pure le leggi che governano i movimenti di un bambino che corre ad abbracciare il padre. Ma come si fa a vivere così?
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Citazione:
Una persona come Vega vorrebbe che uno gli spiegasse pure le leggi che governano i movimenti di un bambino che corre ad abbracciare il padre
E con questo discorsino che cosa vorresti dire?
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Boh, magari non gli piace la teoria dell'attaccamento, pure io ho diverse remore rispetto a molte teorie psicologiche, ma non credo che conoscerle infici la qualità della vita.
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Citazione:
Originariamente Scritto da
Spirit
io sarei proprio interessato a quella logica, se me la vuoi spiegare in relazione all'esempio del bambino, perché ancora non ho capito cosa hai in mente, come si articola il tuo discorso. @Axe
Se vuoi lo faccio privatamente, non perché io voglia fare il misterioso, ma semplicemente perché non mi va di imbarcarmi in discorsi inutili con qualcuno.
peccato, perché se la discussione fosse ordinata, diventerebbe interessante, proprio su questo punto:
Citazione:
Non parlo comunque di un ordine MORALE, ma di un ordine semplicemente RAZIONALE che per me esiste. Va bene pure dargli la caratteristica dell'AMORE, ma questo rimane a livello di vissuto individuale. Una persona come Vega vorrebbe che uno gli spiegasse pure le leggi che governano i movimenti di un bambino che corre ad abbracciare il padre. Ma come si fa a vivere così?
col paradosso per cui sembri proprio replicare il fraintendimento che rimprovero alla stessa Vega;
e cioè pensare che il mondo sensibile esprima dei suggerimenti, oppure un ordine desumibile in grado di spiegare qualcosa in termini di intenzionalità e non di caso;
tu la esprimi in termini più tradizionali;
lei, semplicemente, contrapponendo il sapere al volere, la dianoetica all'etica, dicono quelli studiati :asd:
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Citazione:
Originariamente Scritto da
Vega
Io cosa?
tu, nel fraintendere come essenziali certe interfaccia narrative dei religiosi, il raccontino, la cazzata, ecc... controbatti in termini fattuali, come se il dato sensibile, osservabile, possa surrogarsi all'affermazione morale, ne contenesse una autonoma e alternativa;
il paradosso è che si tratta della stessa catto-deformazione della religiosità "bassa", popolare, e della relativa reazione dello spiritualismo meno formale, che cerca in natura, nelle "esperienze spirituali" la manifestazione di qualcosa che, sgranato tutto il rosario, deve comunque appoggiarsi su un valore arbitrario;
cioè, una strada lunghissima e tortuosa per arrivare allo stesso punto di chi dica: è così perché lo dice Dio, o perché lo dico io, che ho il bastone e se non ti sta bene te lo do in testa, tipo Nietzsche :asd:
io non mi stupisco troppo, perché sono in gioco investimenti identitari potenti;
altrimenti, sarebbe inspiegabile il tutto; cioè, si tratta di organizzare un pensiero di sistema a partire da vincoli semplicissimi; se l'argomento fosse qualcosa che riguarda questioni quotidiane o basiche, come quale auto comprare posti alcuni vincoli, tutti qui realizzerebbero il punto e gli eventuali valori, anche irrazionali;
so che mi servirebbe un'auto più spaziosa, ma sticazzi, il coupé mi sfizia troppo e rinuncio al bagagliaio...