Cristallo di rocca trasparenza dell’essere mio
(Giuseppe Ungaretti)
https://www.fotospass-blende8.de/.cm...?_=189b245e380
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Cristallo di rocca trasparenza dell’essere mio
(Giuseppe Ungaretti)
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Ci sono notti in cui i lupi stanno in silenzio e solo la luna ulula.
(George Carlin)
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“Gli alberi sono poesie che la terra scrive in cielo.”
(Khalil Gibran)
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„E se i turchi verranno a Berlino,
costruiremo per loro moschee”.
(Federico II - il grande)
https://www.fotospass-blende8.de/.cm...?_=18a8a6d0090
Citazioni e foto bellissime, King Kong.
A me piace soprattutto la prima , la natura morta.
A me la foto e la citazione di Gibrain
Quando arrivi in un paese devi sederti da qualche parte e stare zitto.
Nessuna foga di parlare.
Aspettare che il silenzio ti porti qualche dono.
Se hai fretta, in un paese non avrai fortuna.
(Franco Arminio)
https://www.fotospass-blende8.de/.cm...?_=18aff5b7350
Ciao King,
nella tua foto dedicata ad Atri guarda i due campanili sulla destra: le cuspidi a forma di cono forse ti evocano la Lombardia.
https://upload.wikimedia.org/wikiped...-_Duomo_01.jpg
duomo di Atri
La cuspide del duomo di Atri fu progettata da Antonio da Lodi, arrivato in Abruzzo con la famiglia e i collaboratori dopo il devastante terremoto del 1456 che coinvolse l'Italia centro-meridionale.
Questo architetto e costruttore modificò il modo di erigere i campanili, realizzando strutture snelle ed eleganti, con l’aggiunta alle torri campanarie la caratteristica torretta cuspidata poligonale in laterizio.
Altro merito di quel magister fu quello di inserire elementi colorati nell’architettura, mediante l’uso di decorativi con tazze di maiolica invetriata.
In Abruzzo oltre al campanile di Atri intervenne nei campanili del duomo di Teramo, nella chiesa di Santa Maria in Piano, a Loreto Aprutino (prov. di Pescara), nella chiesa cattedrale di Chieti.
https://upload.wikimedia.org/wikiped..._-_Esterno.jpg
Chieti, il duomo, dedicato a San Giustino
La forma dei campanili e il modus operandi delle maestranze lombarde (venute con Antonio da Lodi in Abruzzo) furono imitati dai costruttori locali e nacque la "Scuola atriana". Questa fu artefice di altri campanili (e chiese) con cuspidi a cono nelle province di Ascoli Piceno, Teramo e Chieti.
In quel tempo la provincia di Pescara non esisteva. Nacque nel 1927 per volere del "vate", Gabriele D'Annunzio e del ministro Giacomo Acerbo (di Loreto Aprutino, con l'avallo di Mussolini.
Fu creata togliendo territori alle province di Teramo e Chieti.
Grazie doxa.
Quello che infatti mi ha stupito sia qui che negli altri borghi che ho visitato é stato trovare spesso nelle tavole informative riferimenti all'arte longobarda, o all'impianto urbano longobardo, o anche al sistema amministrativo longobardo. Mi chiedevo quale connessione ci potesse essere.
Buon pomeriggio King,
nel 568 i Longobardi invasero anche il territorio abruzzese, cerniera fra il Ducato di Spoleto (Umbria, Marche) e il Ducato di Benevento (una parte dell’Italia appenninica meridionale).
In Abruzzo ci sono toponimi con tracce della presenza longobarda. I loro prefissi: Fara, Guardia, Scurcola, ecc..
Esempi.
“Fara”: dal tedesco “fahren” (= viaggiare), allude all’organizzazione sociale e militare dei Longobardi. La fara era costituita dall’aggregazione di famiglie della stessa tribù in una località conquistata.
Fara San Martino: in provincia di Chieti. In quella località ci sono gli edifici del pastificio “De Cecco”);
Fara Filiorum Petri, in provincia di Chieti;
Farindola: in provincia di Pescara, nel settore sud-orientale del parco nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga. Farindola è un diminutivo = piccolo insediamento (montano).
Nella provincia aquilana c’è Colle Farello; una località nel Comune di Serramonacesca (prov. di Pescara) si chiama Fara di Ambrile. Ed ancora: Piana di Fara, Torre di Fara.
Guardia , da "warda" (= luogo di avvistamento) deriva il toponimo Guardiagrele, in provincia di Chieti, Guardia Vomano, in provincia di Teramo, Colle della Guardia, ecc..
“Scurcola”: dal longobardo “Skulk” (= posto di guardia); Scurcola Marsicana, in provincia de L’Aquila, Sgurgola, in provincia di Frosinone.
Dal termine longobardo Wasthalden (da cui gastaldato), poi abbreviato in “gasto”, ci fu il passaggio fonetico dalla consonante iniziale “g” alla velare “v” tramite il dialetto locale e “Guasto” diventò “Vuaste”, = l’attuale Vasto.
Un altro toponimo in provincia di Chieti: Guastameroli, deriva da “Guasto di Meroli”, dai parlanti unificato in Guastameroli.
:nyuppi: