Hasta la vista, chico! Io sto' finendo "Noi", l'ultimo libro di Veltroni. Decisamente bello.
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Hasta la vista, chico! Io sto' finendo "Noi", l'ultimo libro di Veltroni. Decisamente bello.
Il paradiso delle signore - Emile Zola.
E' uno dei miei scrittori preferiti. In ogni caso, nonostante sia superiore a tanti altri libri che ho letto, non è all'altezza di altre sue opere. E' comunque da leggere.
54 - Wu Ming
Bello, divorato in pochi giorni
:D
leggiti Q, boyakki!
un po' OT
qualcuno ha letto o sta leggendo la raccolta di racconti inediti di d.f.wallace?
sono giorni che mi fa l'occhiolino, ma ho il terrore che abbiano preso tutte le peggio *ate che ha scritto in vita, dalla lista della spesa in su giusto per monetizzare il suo suicidio.
ed io.. ecco non vorrei rovinarmi il ricordo di lui dato che è morto prima di deludermi.
Quello che contiene la ragazza dai capelli strani, dici?
no, dico questo
http://www.einaudi.it/speciali/David...esta-e-l-acqua
"Piu' scuro di mezzanotte"
di Salvo Sottile
classico
hemingway - il vecchio e il mare
chi l'ha letto dichi pure...
Non l'ho letto.
Che geni i Wu ming.
La Dea Bianca - Robert Graves
Ancora.
Abbiate pietà di me, è un mattone.
Mmmh, di Robert Graves ho letto alcuni libri ed il più interessante e divertente è stato "El Conde Belisario". Mi piacciono assai i romanzi storici, ma anche ho letto "Las islas de la imprudencia" (Le isole senza saggezza) e dei quanti anni fa davo un'occhiata ai miti greci. Davvero interessanti. Tuttavia, con "El vellocino de oro" (Il vello d'oro) non ce l'ho fatta, rimasi annoiato prima di arrivare alla pagina cento. Forse dovrò dargli un'opportunità in futuro. :sisi:
Beh, insomma volevo dire che leggendo il tuo messaggio mi hai ricordato che avevo in sospeso la lettura di un altro libro di Robert Graves, "El sello de Antigua" (Il francobollo di Antigua) e che ho cominciato ieri sera a leggerlo. :)
Asd.
Comunque Graves ha dato il meglio di sé come mitografo, anche se "La Dea Bianca", come dicevo qualche giorno fa con qualcuno, è un lavoro eminentemente asistematico che rispecchia più le sue inclinazioni di poeta che di studioso; en passant, forse proprio per questo risulta particolarmente intrigante, in quanto esuberante ed esente da pedanteria. I suoi romanzi storici sono trascurabili, come lui stesso ammetteva era roba che scriveva per guadagnarsi da vivere.
Ipse dixit :asd:
caos calmo; so che non
Diego Cugia - "Jack l'uomo della folla".
A suo modo, veramente interessante.
dici? non l'ho ancora letto.
Cmq consiglio di seguirli anche su carmillaonline :sisi:
Io attualmente sto leggendo un giallo, ma francamente e' una ciofeca mostruosa.......e' dei classici mondadori, il titolo e' L'IDOLO AZTECO
francamente non e' scorrevole, intreccia le idee, e dulcis in fundo(o come se dise) e' proprio noioso a morte lenta....ma purtroppo sono una che deve finire cio che inizia, mi auguro solo di non arrivare prima alla pensione................P.S - non lo leggete fa propo cacare
..................
[UNA DISCESA NEL MAELSTROM
"Una discesa nel Maelstrom" fu scritto dal Poe nel 1833 ma pubblicato nel 1841. Questo racconto narra di un gruppo di pescatori che incappa con la propria barca in un
"Qualunque cosa succeda" è il titolo del libro scritto da Umberto Ambrosoli che ripercorre le vicende del padre Giorgio, liquidatore della Banca Privata Italiana di Michele Sindona. E' uno spaccato dell'Italia degli anni settanta tra crisi economica, valutaria e politica; terrorismo, massoneria, P2 e mafia che mi fa pensare che quello che attualmente stiamo vivendo nel nostro paese sia niente rispetto a quel periodo.
Giorgio Ambrosoli tra il 1974 e il 1979 non si limita a liquidare i beni della banca in favore dei creditori, ma mette sotto scacco il finanziere smascherando, insieme alla magistratura americana, le attività illecite di Sindona, più interessato a finanziare altre sue imprese in giro per il mondo, oltrechè la politica di casa nostra e addirittura il golpe dei generali in Grecia alla fine degli anni sessanta, invece di fare gli interessi dei suoi clienti.
Ambrosoli però viene lasciato solo perchè finisce per scontrarsi con centri di potere giganteschi, stimolati dall'infaticabile Sindona che muove tutte le sue conoscenze per cercare di uscirne pulito, ovvero scaricare sulla collettività italiana il buco lasciato dalla sua banca e annacquare le prove delle sue attività illecite.
Ambrosoli non si piega e a Sindona non rimane che assoldare un killer per ammazzarlo, ma solo dopo che era arrivata l'estradizione dagli Usa.
Sono rimasto colpito dal fatto che Ambrosoli sin da subito intuisce che avrebbe fatto una brutta fine, ma va avanti anche se avrebbe potuto ammorbidire il risultato del suo lavoro per cercare di non colpire in maniera così pesante una persona che muoveva interessi ai massimi livelli. E lo fa perchè, come scrive in una lettera che mai consegnò alla moglie, voleva fare qualcosa per il suo paese.
Ho cominciato a leggere:
"Aspetta primavera, Bandini" di John Fante (colpa tua Spleen :asd: )
"Cagnanza e padronanza", di Peppe Fiore.
Ho finito da poco questo:
http://www.illibraio.it/imagesfe/Omb...mo2797_img.gif
Carino, con qualche sfondo storico tipico di Sepulveda.
Ora ho incominciato "Bravi ragazzi" di Richard Marinick, storia di malavita nella periferia di Boston, mi piace.
Ho appena terminato 'Venuto al mondo' di Margaret Mazzantini.
Come in Non ti muovere la parola amore fa rima con dolore: una visione molto vicina alla mia.
Bellissimo, ma se amate le storie a lieto fine evitatelo.