Pi� che costruire una religione gi� fatta secondo me � il metodo di approcciare il divino che conta, ovviamente se nel divino ci si creda
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Pi� che costruire una religione gi� fatta secondo me � il metodo di approcciare il divino che conta, ovviamente se nel divino ci si creda
6Una tema puo' dare origine a varianti come per altro e' avvenuto visto che su una base semplice come in un sistema lego poi sono derivate parecchie religioni principali e infinite varianti personali che non risultano, ma comunque esistono dato che fra i gruppi di credenti poi l'omologazione e' relativa.
L'approccio ad un problema senza soluzione puo' essere qualunque visto che ogni ipotesi esistendo solo come tale e' buona, basta crederci e tanto basta a farla esatta.
Infatti esistono centinaia di religioni "vere" contradditorie tra loro, tutte risultato di un qualche approccio personale che basandosi su convinzioni proprie e autoreferenziali le rendono del tutto corrette, per chi ci crede, unico elemento fondamentale per farle esistere, da cui lo sforzo di credere e far credere.
Se si perde credito e' finita' quella vera verita'.
Come quando si doveva tenere acceso il fuoco sacro per non perdere il fuoco, poi fu inventato l'accendino e vestali e sacerdoti furono licenziati.
Io non capisco questa smania di convincere; se un credente cerca Dio volendolo anche sperimentare non vedo la necessit� di doversi riunire con schemi obbligati. In fondo se si cerca Dio � per uscire dall'intorcigliamento delle leggi esistenti e dagli obblighi mentali autogeneratisi; ma la ricerca a mio modesto parere � del tutto personale, ci� che va bene per uno potrebbe non andare per due, non tanto per la cosa in s� quanto perch� quella cosa e quel metodo si formano personalmente nella mente.
Pero' ammetterai che il testo mitologico incoraggia molto il proselitismo senza il qu�le ci sarebbe forse uns filosofia del divino ma non quella struttira organizzata che l'ideatore dell'epoca intendeva ottenere.
crep, serve per l'identit�;
il sentimento religioso � un fatto privato, intimo;
tutto quello che si declina in pubblico - soprattutto se si ostenta, come nella maggior parte dei casi - serve a dire agli altri: io sono questo, per costringere quelli a riflettere quell'identit� desiderata;
� ovvio che per strutturare un'identit� forte servono delle chiese e dei miti alla base di queste, esattamente come servono i club delle tifoserie organizzate a chi vuole rafforzare l'identit� del tifoso, altrimenti labile;
e i modi di esprimersi, il fanatismo e settarismo, del resto si assomigliano parecchio;
� lo stesso persino il sentimento di comunit� con i seguaci di altre fedi, in contrapposizione ai tiepidi o agli agnostici, ai non tifosi, per non parlare delle forze dell'ordine;
il bisogno di identit� � la molla pi� forte per tutti, perch� allontana dalla paura di estinguersi, di morire, che consiste esattamente nella perdita dell'identit�.
Infatti � proprio con il bisogno d'identit� che si generano gli antagonismi che spesso sfociano in guerre. Il bisogno d'identit� esiste in qualsiasi maniera, patriottismo, sport come tu hai indicato,classi, scuole, lavori, ovunque c'� il bisogno d'identit�, ma nel rapporto con il divino proprio non lo ammetto, anche se a volte � commovente.
Beh fra mitologico e mitico c'e' una certa differenza ed e' evidente che ciascuno mitizza i suoi personaggi preferiti che nel virtuale realizzano il proprio sistema preferito.
Ci sono infiniti mitici, uno per ogni proiezione del proprio su un qualche soggetto che sembra dargli corpo con successo.
In effetti se pensi a tutto l'immaginario collettivo che precedette la scrittura non c'� da meravigliasi per i forti strascichi mitologici prima e mitici poi. Anche il nostro attuale linguaggio riflette per il 90% il tempi passati.
Il passato e' fatto di tante cose, pure fondamentali nel loro momento di gloria, ma poi piu' adatte ai musei che ad un vissuto quotidiano.
Il colosseo tanto apprezzato e visitato sarebbe folle rimetterlo in attivita' in ossequio a passate storie.
Nessuno � in grado di giudicare chi si salver� e chi no, Gatto. Certo al proposito le Parole di Ges� Cristo si prestano a poche interpretazioni: Saremo giudicati sull'Amore. Nient'altro che sull'Amore. Lo scoprire il senso della vita v� di pari passo con la nostra capacit� di dare e ricevere Amore. Al netto dell'essere credenti oppure no.
Se l'uomo perde il senso, della sua esistenza o, peggio, non l'ha mai trovato, tende a rinchiudersi, a odiare gli altri e la vita in s� stessa. Fino al suicidio, a volte.
"Quando il Figlio dell'uomo verr� nella sua gloria con tutti i suoi angeli, si sieder� sul trono della sua gloria. 32 E saranno riunite davanti a lui tutte le genti, ed egli separer� gli uni dagli altri, come il pastore separa le pecore dai capri, 33 e porr� le pecore alla sua destra e i capri alla sinistra. 34 Allora il re dir� a quelli che stanno alla sua destra: Venite, benedetti del Padre mio, ricevete in eredit� il regno preparato per voi fin dalla fondazione del mondo. 35 Perch� io ho avuto fame e mi avete dato da mangiare, ho avuto sete e mi avete dato da bere; ero forestiero e mi avete ospitato, 36 nudo e mi avete vestito, malato e mi avete visitato, carcerato e siete venuti a trovarmi. 37 Allora i giusti gli risponderanno: Signore, quando mai ti abbiamo veduto affamato e ti abbiamo dato da mangiare, assetato e ti abbiamo dato da bere? 38 Quando ti abbiamo visto forestiero e ti abbiamo ospitato, o nudo e ti abbiamo vestito? 39 E quando ti abbiamo visto ammalato o in carcere e siamo venuti a visitarti? 40 Rispondendo, il re dir� loro: In verit� vi dico: ogni volta che avete fatto queste cose a uno solo di questi miei fratelli pi� piccoli, l'avete fatto a me. 41 Poi dir� a quelli alla sua sinistra: Via, lontano da me, maledetti, nel fuoco eterno, preparato per il diavolo e per i suoi angeli. 42 Perch� ho avuto fame e non mi avete dato da mangiare; ho avuto sete e non mi avete dato da bere; 43 ero forestiero e non mi avete ospitato, nudo e non mi avete vestito, malato e in carcere e non mi avete visitato. 44 Anch'essi allora risponderanno: Signore, quando mai ti abbiamo visto affamato o assetato o forestiero o nudo o malato o in carcere e non ti abbiamo assistito? 45 Ma egli risponder�: In verit� vi dico: ogni volta che non avete fatto queste cose a uno di questi miei fratelli pi� piccoli, non l'avete fatto a me. 46 E se ne andranno, questi al supplizio eterno, e i giusti alla vita eterna�. MATTEO 25
Una interpretazione come tante altre che rispondono molto ai propri criteri e ben poco illustrano di un ipotetico mondo degli spiriti che esiste solo per fede specialmente nella forma di reame gerarchizzato con il quale "gli esperti" pretendono di propinarlo.Citazione:
Certo al proposito le Parole di Ges� Cristo si prestano a poche interpretazioni: Saremo giudicati sull'Amore.
Te perch� vivi? Qual � il senso della tua vita, Giampiero?