Originariamente Scritto da
bumble-bee
Domani saranno cinque anni che mio padre non c'è più. E' stato un padre distante, sia emotivamente che fisicamente... e tuttavia mi ha trasmesso dei valori. Serietà, onestà, amore e rispetto per gli altri.
Avrei voluto ripercorrere la sua stessa carriera. Navigare su quelle navi dove mi portava da piccolo. Ma forse aveva capito che non sarebbe stato un bene per me. Del resto lui aveva iniziato a sedici anni perché l'alternativa che aveva, era la strada.
Gli ultimi anni di servizio, dopo ventidue anni consecutivi d'imbarco, li trascorse a terra, presso l' Ufficio Porto di Augusta. Da questo ufficio assisteva le navi militari che approdavano, provvedendo al rifornimento e all' imbarco di materiali quali carburante, provviste, acqua, munizioni, missili e siluri.
Io sto facendo lo stesso. Assisto le navi mercantili che approdano nei porti di Augusta, Siracusa e Santa Panagia, dando loro supporto nelle loro operazioni commerciali e di rifornimento. Inoltre ho avuto anche l'onore ed il piacere di essere l'agente di riferimento per quasi tutta la flotta militare tedesca che durante gli anni 2015-2019 è approdata nei porti di Augusta, Pontile Nato e Palermo. Già, sono stato anche chiamato a servirli in trasferta, a Palermo, appunto, poiché uno degli ufficiali di bordo, quello della "Frankfurt am Main", una nave rifornimento di 20.000 tonnellate di stazza lorda, mi volle personalmente in quel porto. E per ironia della sorte, quella nave portava il nome della città in cui, a vent'anni, mi recai per lavorare, dopo il diploma : "Francoforte sul Meno", dove passai un anno vivendo da solo, quasi come fosse una specie di servizio militare facendo il cameriere in un ristorante italiano.
E lì che imparai a "servire"... e servire lo si può fare in molti modi diversi, ma è fondamentalmente un'unica cosa e cioè saper "offrire" un servizio. Sia che sei un cameriere, un addetto al ricevimento d'albergo, un agente immobiliare, finanziario o marittimo (tutti mestieri che ho fatto), saper offrire dei servizi comporta una particolare dedizione, precisione, attenzione per i particolari, ma soprattutto, andare oltre, fare in modo che il cliente non rimanga solo contento, del servizio ricevuto, ma soprattutto, stupito per tutte quelle attenzioni che vanno oltre il dovuto e che vengano naturali, dal profondo del cuore, tanto da lasciare un'impronta indelebile nella memoria del cliente perché ricevute per senso d'accoglienza e di amicizia e non per semplice dovere.
E così, senza mai navigare, ho lavorato e sto ancora lavorando con le navi, realizzando il desiderio di mio padre, magari, di risparmiarmi i disagi che il mare e la lunga navigazione comporta ai marinai. Anche se così, non si vive appieno l'avventura di questo mestiere, bene inteso. Ma a qualcosa bisogna pur rinunciare.
Quando anch'io mi sono formato una famiglia e avuto dei figli, mi ha trattato poi da uomo, alla pari, riconoscendomi dignità e rispetto per il mio ruolo di capo famiglia con responsabilità come le sue. Ecco perché mi manca. Mi manca quell'uomo che ha assunto un atteggiamento diverso verso un altro uomo, rispettandolo senza pretendere quella condizione di sudditanza di figlio, il quale, qualunque età egli abbia, è e rimane, pur sempre un figlio. Ho cercato di fare il massimo per lui e sicuramente, avrei potuto fare di più. Ma lo capisci solo quando poi è troppo tardi.
Caro papà, mi manchi come quando eri lontano, a navigare. Spero sempre che un giorno o l'altro, una nave ti riconduca in porto, dove sarò in banchina ad aspettarti, come quando facevo da piccolo, quando la tua nave rientrava in porto salutata dal suono delle altre sorelle ferme in banchina.