Originariamente Scritto da
axeUgene
sai, se è per questo, oggi ti capita di prendere una coltellata per i motivi più futili, ivi inclusa la cedibilità di un centravanti; se vai al di là del tuo naso, ti può capitare un fanatico che ti accoltella in nome del Profeta, che è certamente storicamente importante; questo basta a convertirti all'Islam, a testimoniare una verità più vera della tua ?
ma poi, continui in questa confusione lessicale per cui l'espressione "documento storico" equivale ad attendibilità storica, che è tutt'altra cosa;
certamente i Vangeli sono un documento storico, così come la donazione costantiniana o un manuale di storia in uso nell'URSS; ma documentano solo di se stessi, cioè del fatto che qualcuno abbia scritto quelle cose; il fatto che siano documenti storici non testimonia affatto dell'attendibilità di ciò che vi è scritto, che invece deve essere verificata dagli storici veri;
infatti, oggi la Chiesa stessa ammette che la donazione di Costantino è un falso, perché lo devono dire anche gli storici di fiducia sulla base di tutti i documenti, dopo secoli e secoli di inganno su cui si è fondato il potere temporale;
e lo steso vale per la presenza di Pietro a Roma, "fondata" su quei testi pasticciati e incoerenti, scritti da soggetti interessati ad avvalorare una certa tesi, ma confutati dalla storia, quella vera e seria, degli studiosi accademici di tutte le fedi e opinioni;
ma la cosa si risolve semplicemente: vai sul sito di un'università cattolica - la Cattolica, la Loyola, ecc... - e cerca l'istituto di storia antica: prendi nota dei testi, generali e monografici, sulla Palestina romana del I° secolo e consultali;
lì trovi la Storia con la S maiuscola, quella vera, degli storici che si controllano a vicenda sulle fonti, tutte citate e consultabili a loro volta, secondo logica ferrea e scientifica, il tutto pagato e certificato da quella stessa istituzione religiosa a cui credi;
che vuoi di più ?
ma, se proprio la cosa ti pesa tanto, basterebbe una riflessione proprio terra terra: se esistesse un qualsiasi reperto storicamente attendibile delle narrazioni evangeliche - che so, un documento coevo in cui si parla inequivocabilmente del Gesù evangelico e delle sue parabole - data la popolarità dell'argomento e la potenza degli interessati, su tutti i giornali e riviste, da quelle scientifiche ai rotocalchi popolari non si parlerebbe d'altro, ogni giorno e ogni settimana; sarebbe il reperto o la reliquia più popolare del pianeta, con milioni di testi in biblioteca, scritti da chiunque, dagli storici di professione fino a crepuscolo o Arcobaleno.