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Sant' Alessandro di Bergamo Martire
Festa: 26 agosto
sec. IV
Patrono di Bergamo, vissuto a cavallo del III e IV secolo. Dopo essere stato comandante di centuria della legione Tebea, utilizzata prevalentemente in Oriente, è spostato in Occidente. Gli viene ordinato di ricercare i cristiani contro i quali è in atto una persecuzione. Di fronte al suo rifiuto e di alcuni compagni segue la decimazione, a cui riesce a salvarsi. Scappa a Milano dove però è riconosciuto e incarcerato. Grazie a san Fedele, che organizza la fuga di Alessandro, si rifugia a Como e infine, passando per Fara Gera d'Adda e Capriate, arriva a Bergamo. Qui, ospite del principe Crotacio, che lo aiuta a nascondersi, inizia la sua opera di predicazione e conversione di molti cittadini, tra cui i martiri Fermo e Rustico. Ma nel 303 Alessandro è nuovamente scoperto e catturato. Condannato alla decapitazione, muore il 26 agosto a Bergamo, dove ora sorge la chiesa di Sant'Alessandro in Colonna.
Patronato: Bergamo
Etimologia: Alessandro = protettore di uomini, dal greco
Emblema: Palma
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Santa Monica Madre di Sant'Agostino
Festa: 27 agosto - Memoria
Tagaste, attuale Song-Ahras, Algeria, 331 - Ostia, Roma, 27 agosto 387
Nata nel 331 a Tagaste (oggi Algeria), da una famiglia cristiana, sposa Patrizio, un pagano dal carattere difficile. Con pazienza e dedizione, riesce a farlo convertire prima della sua morte. Rimasta vedova a 39 anni, cresce da sola i figli, tra cui Agostino, intelligente ma ribelle. Lui la fa soffrire rifiutando l’educazione cristiana e seguendo una religione orientale. Monica non smette mai di pregare per lui, anche quando lui parte per l’Italia lasciandola indietro. Lei lo perdona e lo raggiunge. A Milano, grazie anche all'incontro con Sant’Ambrogio, Agostino cambia strada. Monica, finalmente serena, vede il figlio convertirsi e battezzarsi. Prima di tornare in Africa con lui, si fermano a Ostia, dove Monica si ammala e muore nel 387. Agostino dirà di lei: «Tu madre mi hai generato due volte». Santa Monica è oggi patrona delle madri, delle vedove e delle donne sposate.
Patronato: Donne sposate, Madri, Vedove
Etimologia: Monica = la solitaria, dal greco
Martirologio Romano: Memoria di santa Monica, che, data ancora giovinetta in matrimonio a Patrizio, generò dei figli, tra i quali Agostino, per la cui conversione molte lacrime versò e molte preghiere rivolse a Dio, e, anelando profondamente al cielo, lasciò questa vita a Ostia nel Lazio, mentre era sulla via del ritorno in Africa
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Sant' Agostino Vescovo e dottore della Chiesa
Festa: 28 agosto - Memoria
Tagaste (Numidia), 13 novembre 354 – Ippona (Africa), 28 agosto 430
Sant'Agostino nasce in Africa a Tagaste, nella Numidia - attualmente Souk-Ahras in Algeria - il 13 novembre 354 da una famiglia di piccoli proprietari terrieri. Dalla madre riceve un'educazione cristiana, ma dopo aver letto l'Ortensio di Cicerone abbraccia la filosofia aderendo al manicheismo. Risale al 387 il viaggio a Milano, città in cui conosce sant'Ambrogio. L'incontro si rivela importante per il cammino di fede di Agostino: è da Ambrogio che riceve il battesimo. Successivamente ritorna in Africa con il desiderio di creare una comunità di monaci; dopo la morte della madre si reca a Ippona, dove viene ordinato sacerdote e vescovo. Le sue opere teologiche, mistiche, filosofiche e polemiche - quest'ultime riflettono l'intensa lotta che Agostino intraprende contro le eresie, a cui dedica parte della sua vita - sono tutt'ora studiate. Agostino per il suo pensiero, racchiuso in testi come «Confessioni» o «Città di Dio», ha meritato il titolo di Dottore della Chiesa. Mentre Ippona è assediata dai Vandali, nel 429 il santo si ammala gravemente. Muore il 28 agosto del 430 all'età di 76 anni.
Patronato: Teologi, Stampatori
Etimologia: Agostino = piccolo venerabile, dal latino
Emblema: Bastone pastorale, Libro, Cuore di fuoco
Martirologio Romano: Memoria di sant’Agostino, vescovo e insigne dottore della Chiesa: convertito alla fede cattolica dopo una adolescenza inquieta nei princípi e nei costumi, fu battezzato a Milano da sant’Ambrogio e, tornato in patria, condusse con alcuni amici vita ascetica, dedita a Dio e allo studio delle Scritture. Eletto poi vescovo di Ippona in Africa, nell’odierna Algeria, fu per trentaquattro anni maestro del suo gregge, che istruì con sermoni e numerosi scritti, con i quali combatté anche strenuamente contro gli errori del suo tempo o espose con sapienza la retta fede.
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Buongiorno Pax, vedo che stai sostituendo degnamente fratel Cono, ancora un po' di preghiere e lunedì verremo esauditi: tornerà fra noi :approved: :D
a proposito di Sant'Agostino...
Cono, indomito guerriero della fede cristiana, beneamato nostro leader e “novello” Mosè che ci guidi nel deserto del peccato per giungere nella “terra promessa”, stasera in quale chiesa reciterai il rosario ?
Nel passato frequentavi quella dei Gesuiti, perché Francesco prima di essere eletto pontefice fece il suo cursus honorum nella “Compagnia di Gesù”. Poi, dopo il suo decesso, hai cambiato parrocchia ed ora in quel di Empoli frequenti quella di Santo Stefano degli Agostiniani, perché l’attuale pontefice, Leone XIV, proviene dall’Ordine religioso degli Agostiniani, come Martin Lutero.
https://upload.wikimedia.org/wikiped...o_esterno..JPG
Empoli, veduta esterna della chiesa dedicata a Santo Stefano
Cono, diletto figlio di Dio, ossequioso al detto: “Morto un papa se ne fa un altro”, da buon cristiano, prima osannavi papa Francesco, adesso, con lo stesso impeto, Leone XIV, ed hai già dimenticato il predecessore. Bravo ! Così si fa. In fondo non ti frega nulla di nessun papa. Ti basta acclamare e citare il potente religioso di turno.
Veniamo all’oggi, 28 agosto, il confratello Pace ci ricorda l’onomastico del teologo e filosofo Agostino. Fu vescovo di Ippona, in quel tempo la località si chiamava "Hippo regius", oggi Annaba, città costiera dell’Algeria, non distante dal confine con la Tunisia.
Agostino fu vescovo di quel luogo dal 395 al 430, anno in cui morì, mentre la località era assediata dai Vandali comandati da Genserico.
Cono, da cristiano emerito qual tu sei mi sarei aspettato in questo diletto giorno la tua visita culturale a Pavia, dove c’è la basilica di San Pietro in Ciel d’Oro, nella quale c’è l’arca funebre con le spoglie di Sant’Agostino.
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Capolavoro della scultura gotica. Fu realizzata dal XIV/esimo al XVI/esimo secolo, su commissione degli Agostiniani.
La struttura è composta da un sarcofago con alto basamento ed è decorata con rilievi scultorei sui quattro lati. Narrano alcuni episodi della vita di Agostino: per esempio la sua conversione e il battesimo ricevuto dal vescovo di Milano, Ambrogio.
A Pavia, dopo la visita a questa chiesa non puoi esimerti dall’andare nella famosa “Certosa di Pavia”, distante 8 km.
E’ un complesso monumentale bellissimo, voluto dal primo duca di Milano, Gian Galeazzo Visconti. I lavori iniziarono nel 1396 e finirono nel 1507.
https://media.istockphoto.com/photos...m6o0hzr5wTInA=
Quando sono a Milano ogni tanto vado a Pavia, le due città sono distanti circa 45 km.
Tu quando ci vai ? Non essere esitante, lo sai “Peneunt et imputantur” (=le ore passano e sono contate). Questa frase è tratta dall’epigramma 5, XX del poeta di epoca romana Marziale. Di solito è incisa in alcune meridiane.
https://blogger.googleusercontent.co...1.30.36+AM.png
Già, le ore passano e il tempo fugge: “tempus fugit”, menzionato nelle “Georgiche” di Virgilio (libro III, verso 284).
"Sed fugit interea
fugit inreparabile tempus.
singula dum capti
circumvectamur amore"
(= Ma intanto fugge il tempo irreparabilmente,
mentre noi, presi dall'amore (della poesia) indugiamo a descrivere ogni cosa). :D
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Doxaaaaaaa!!!! Come stai mitico? Sei andato in giro per mostre e musei in questo agosto?
No, non ho dimenticato Papa Francesco. Sto cominciando ad amare Papa Leone, ma certo il ricordo e l'opera del suo predecessore resteranno a imperitura memoria nel mio cuore.
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Beata Ingrid Elofsdotter di Skanninge (di Svezia) Vedova, monaca domenicana
Festa: 2 settembre
† Skanninge, 2 settembre 1282
Fondatrice del Monastero di Skanninge.
Visse nella metà del XIII sec. nell'Ostergotland, provincia della Svezia. Dopo aver fatto con sua sorella e altre donne un pellegrinaggio in Terrasanta, vestì l'abito dell'Ordine nella città di Skànninge, in attesa che fosse fondato un convento di suore. Il suo desiderio divenne realtà grazie all'interessamento di fra Pietro di Dacia (1230-1289), che assistette spiritualmente queste religiose. Il 2 settembre 1282 morì, mentre era priora.
Martirologio Romano: A Skänninge in Svezia, beata Ingrid Elofsdotter, che, rimasta vedova, consacrò tutti i suoi beni alla gloria di Dio e dopo un pellegrinaggio in Terra Santa vestì l’abito delle monache dell’Ordine dei Predicatori.
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San Gregorio I, detto Magno Papa e dottore della Chiesa
Festa: 3 settembre - Memoria
Roma, 540 - 12 marzo 604
(Papa dal 03/09/590 al 12/03/604)
Nacque verso il 540 dalla famiglia senatoriale degli Anici e alla morte del padre Gordiano, fu eletto, molto giovane, prefetto di Roma. Divenne poi monaco e abate del monastero di Sant'Andrea sul Celio. Eletto Papa, ricevette l'ordinazione episcopale il 3 settembre 590. Nonostante la malferma salute, esplicò una multiforme e intensa attività nel governo della Chiesa, nella sollecitudine caritativa, nell'azione missionaria. Autore e legislatore nel campo della liturgia e del canto sacro, elaborò un Sacramentario che porta il suo nome e costituisce il nucleo fondamentale del Messale Romano. Lasciò scritti di carattere pastorale, morale, omiletico e spirituale, che formarono intere generazioni cristiane specialmente nel Medio Evo. Morì il 12 marzo 604.
Patronato: Cantanti, Musicisti, Papi
Etimologia: Gregorio = colui che risveglia, dal greco
Emblema: Colomba, Gabbiano
Martirologio Romano: Memoria di san Gregorio Magno, papa e dottore della Chiesa: dopo avere intrapreso la vita monastica, svolse l’incarico di legato apostolico a Costantinopoli; eletto poi in questo giorno alla Sede Romana, sistemò le questioni terrene e come servo dei servi si prese cura di quelle sacre. Si mostrò vero pastore nel governare la Chiesa, nel soccorrere in ogni modo i bisognosi, nel favorire la vita monastica e nel consolidare e propagare ovunque la fede, scrivendo a tal fine celebri libri di morale e di pastorale. Morì il 12 marzo.
(12 marzo: A Roma presso san Pietro, deposizione di san Gregorio I, papa, detto Magno, la cui memoria si celebra il 3 settembre, giorno della sua ordinazione).
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Claudio adesso puoi riprendere tu l'aggiornamento dell'agenda dei Santi.
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Niente affatto Tommy, sei andato alla grande e dunque continui te. :D
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Eh, la sai lunga tu...
Santa Rosalia Vergine, eremita di Palermo
Festa: 4 settembre
Palermo XII secolo - † 4 settembre 1160
Vergine eremita del XII secolo, santa Rosalia è divenuta patrona di Palermo nel 1666 con culto ufficiale esteso a tutta la Sicilia. Figlia di un nobile feudatario, Rosalia Sinibaldi visse in quel felice periodo di rinnovamento cristiano-cattolico, che i re Normanni ristabilirono in Sicilia, dopo aver scacciato gli Arabi che se n'erano impadroniti dall'827 al 1072; favorendo il diffondersi di monasteri Basiliani e Benedettini. In quest'atmosfera di fervore e rinnovamento religioso, s'inserì la vocazione eremitica della giovane che lasciò la vita di corte e si ritirò in preghiera in una grotta sul monte Pellegrino, dove, secondo la tradizione, morì il 4 settembre 1160. Nel 1624, mentre a Palermo la peste decimava il popolo, lo spirito di Rosalia apparve in sogno ad una malata, e poi ad un cacciatore. A lui Rosalia indicò la strada per ritrovare le sue reliquie, chiedendogli di portarle in processione per la città. Così fu fatto: e dove quei resti passavano i malati guarivano, e la città fu purificata in pochi giorni. Da allora, a Palermo, la processione si ripete ogni anno. Rosalia, fu inclusa nel Martirologio romano nel 1630 da Papa Urbano VIII.
Patronato: Palermo
Etimologia: Rosalia = dal nome del fiore
Emblema: Giglio, Corona di rose, Teschio
Martirologio Romano: A Palermo, santa Rosalia, vergine, che si tramanda abbia condotto vita solitaria sul monte Pellegrino.
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Diletto Cono, asceta dello stile e stilita della perfezione, perché coinvolgi Pax nell'inutile elenco agiografico.
A nessuno di noi interessa. Il topic è utile soltanto a voi due come esercizio di scrittura giornaliera, altrimenti subìte una "crisi di astinenza" :D
Proponici un altro argomento di interesse collettivo :mumble:
Va bene, scriverò la tua biografia-agiografia come memoria della vita del santo qual tu sei, ma in cambio concedimi di vedere la tua collezione segreta di oggetti liturgici :approved: :eek::nyuppi:
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Citazione:
Originariamente Scritto da
doxa
...omissis....
A nessuno di noi interessa. Il topic è utile soltanto a voi due come esercizio di scrittura giornaliera,
:nono:
caro @doxa, i numeri ti danno torto. Il rapporto visite/post é di circa 425 ed il numero di visite medio giornaliero, di circa 140.
:mumble:
guardando i numeri, io dovrei smettere di scrivere
:wall: :bua:
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Citazione:
Originariamente Scritto da
doxa
Diletto Cono, asceta dello stile e stilita della perfezione, perché coinvolgi Pax nell'inutile elenco agiografico.
A nessuno di noi interessa. Il topic è utile soltanto a voi due come esercizio di scrittura giornaliera, altrimenti subìte una "crisi di astinenza" :D
Proponici un altro argomento di interesse collettivo :mumble:
Va bene, scriverò la tua biografia-agiografia come memoria della vita del santo qual tu sei, ma in cambio concedimi di vedere la tua collezione segreta di oggetti liturgici :approved: :eek::nyuppi:
Te non ce l'hai il contatore? Vedo che sono molti quelli che leggono. Il topic serve anche per augurare il buon onomastico, non è solo agiografia.
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Santa Teresa di Calcutta (Agnes Gonxha Bojaxiu) Vergine, Fondatrice
Festa: 5 settembre - Memoria Facoltativa
Skopje, Macedonia, 26 agosto 1910 - Calcutta, India, 5 settembre 1997
Agnes Gonxhe Bojaxhiu, nata nell’attuale Macedonia da una famiglia albanese, a 18 anni concretizzò il suo desiderio di diventare suora missionaria ed entrò nella Congregazione delle Suore Missionarie di Nostra Signora di Loreto. Partita nel 1928 per l’Irlanda, un anno dopo giunse in India. Nel 1931 emise i primi voti, prendendo il nuovo nome di suor Maria Teresa del Bambin Gesù (scelto per la sua devozione alla santa di Lisieux), e per circa vent’anni insegnò storia e geografia alle allieve del collegio di Entally, nella zona orientale di Calcutta. Il 10 settembre 1946, mentre era in treno diretta a Darjeeling per gli esercizi spirituali, avvertì la “seconda chiamata”: Dio voleva che fondasse una nuova congregazione. Il 16 agosto 1948 uscì quindi dal collegio per condividere la vita dei più poveri tra i poveri.Il suo nome è diventato sinonimo di una carità sincera e disinteressata, vissuta direttamente e insegnata a tutti. Dal primo gruppo di giovani che la seguirono sorse la congregazione delle Missionarie della Carità, poi espanse in quasi tutto il mondo. Morì a Calcutta il 5 settembre 1997. È stata beatificata da san Giovanni Paolo II il 19 ottobre 2003 ed infine canonizzata da Papa Francesco domenica 4 settembre 2016.
Martirologio Romano: A Calcutta in India, beata Teresa (Agnese) Gonhxa Bojaxhiu, vergine, che, nata in Albania, estinse la sete di Cristo abbandonato sulla croce con la sua immensa carità verso i fratelli più poveri e istituì le Congregazioni delle Missionarie e dei Missionari della Carità al pieno servizio dei malati e dei diseredati.
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senza alcuno spirito polemico
Citazione:
Originariamente Scritto da
PACE
...estinse la sete di Cristo abbandonato sulla croce con la sua immensa carità verso i fratelli più poveri...
Non ho capito il significato della frase.
Cosa vuol dire?
Ti sarei grato se potessi spiegarmela, magari con una parafrasi.
Grazie per l'attenzione e la risposta.
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Nel vangelo, l'espressione "Ho sete" è pronunciata da Gesù sulla croce; questo momento - parte delle ultime parole di Cristo - ha un duplice significato: indica sia il bisogno fisico di bere, alleviato con aceto e una spugna, sia una sete più profonda e simbolica, legata al compimento della sua missione di salvezza e al desiderio di portare le anime a Dio. Lo stesso desiderio che animò tutta l'opera della piccola suora di Calcutta
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Citazione:
Originariamente Scritto da
PACE
Nel vangelo, l'espressione "Ho sete" è pronunciata da Gesù sulla croce; questo momento - parte delle ultime parole di Cristo - ha un duplice significato: indica sia il bisogno fisico di bere, alleviato con aceto e una spugna, sia una sete più profonda e simbolica, legata al compimento della sua missione di salvezza e al desiderio di portare le anime a Dio. Lo stesso desiderio che animò tutta l'opera della piccola suora di Calcutta
Grazie.
La metafora l'avevo compresa. So' de coccio, ma non a 'sto punto.
Il punto dubbio é "estinse".
Dopo di lei, finito? niente più sete?
Questo non mi é chiaro.
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In soldoni: quando esercitiamo la carità, ogni nostro piccolo gesto contribuisce ad estinguere la sete di Cristo
Allora i giusti gli risponderanno: Signore, quando mai ti abbiamo veduto affamato e ti abbiamo dato da mangiare, assetato e ti abbiamo dato da bere? Quando ti abbiamo visto forestiero e ti abbiamo ospitato, o nudo e ti abbiamo vestito? E quando ti abbiamo visto ammalato o in carcere e siamo venuti a visitarti? Rispondendo, il re dirà loro: In verità vi dico: ogni volta che avete fatto queste cose a uno solo di questi miei fratelli più piccoli, l'avete fatto a me. E chi avrà dato da bere anche un solo bicchiere d’acqua fresca a uno di questi piccoli, perché è mio discepolo, io vi dico in verità che non perderà la sua ricompensa».
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Natività della Beata Vergine Maria
Festa: 8 settembre - Festa
Oggi le chiese d’Oriente e d’Occidente celebrano la nascita di Maria, madre di Gesù. Secondo il Protovangelo di Giacomo, Maria nacque a Gerusalemme da Gioacchino e Anna; qui nel IV secolo fu costruita la basilica di sant’Anna, e la festa della sua nascita si diffuse poi a Costantinopoli e in Occidente. Dante e i Padri della Chiesa vedono in Maria la realizzazione del piano eterno di Dio: la sua nascita prepara il grembo umano per l’incarnazione del Verbo. Maria, fin da bambina, rappresenta l’umanità nuova, pronta ad accogliere Dio. La sua nascita viene celebrata non solo come quella di un santo, ma come l’inizio della salvezza, il compimento dell’amore divino. Come il tempio di Salomone accolse la gloria di Dio, Maria diventa il tempio vivente del Verbo incarnato, luce per le genti e simbolo della redenzione.
Martirologio Romano: Festa della Natività della Beata Vergine Maria, nata dalla discendenza di Abramo, della tribù di Giuda, della stirpe del re Davide, dalla quale è nato il Figlio di Dio fatto uomo per opera dello Spirito Santo per liberare gli uomini dall’antica schiavitù del peccato.
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Citazione:
Originariamente Scritto da
PACE
In soldoni: quando esercitiamo la carità, ogni nostro piccolo gesto contribuisce ad estinguere la sete di Cristo
Allora i giusti gli risponderanno: Signore, quando mai ti abbiamo veduto affamato e ti abbiamo dato da mangiare, assetato e ti abbiamo dato da bere? Quando ti abbiamo visto forestiero e ti abbiamo ospitato, o nudo e ti abbiamo vestito? E quando ti abbiamo visto ammalato o in carcere e siamo venuti a visitarti? Rispondendo, il re dirà loro: In verità vi dico: ogni volta che avete fatto queste cose a uno solo di questi miei fratelli più piccoli, l'avete fatto a me. E chi avrà dato da bere anche un solo bicchiere d’acqua fresca a uno di questi piccoli, perché è mio discepolo, io vi dico in verità che non perderà la sua ricompensa».
Inutile che tu ripeta la metafora: l'ho compresa.
"Contribuire a estinguere" é una cosa, "Estinguere", un'altra.
Grazie, comunque dell'attenzione.
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San Nicola da Tolentino Sacerdote
Festa: 10 settembre
Castel Sant’Angelo (ora Sant’Angelo in Pontano, Macerata), 1245 - Tolentino, Macerata, 10 settembre 1305
Nacque nel 1245 a Castel Sant'Angelo in Pontano nella diocesi di Fermo. A 14 anni entrò fra gli eremitani di sant'Agostino di Castel Sant'Angelo come oblato, cioè ancora senza obblighi e voti. Più tardi entrò nell'ordine e nel 1274 venne ordinato sacerdote a Cingoli. La comunità agostiniana di Tolentino diventò la sua «casa madre» e suo campo di lavoro il territorio marchigiano con i vari conventi dell'Ordine, che lo accoglievano nell'itinerario di predicatore. Dedicava buona parte della sua giornata a lunghe preghiere e digiuni. Un asceta che diffondeva sorriso, un penitente che metteva allegria. Lo sentivano predicare, lo ascoltavano in confessione o negli incontri occasionali, ed era sempre così: veniva da otto-dieci ore di preghiera, dal digiuno a pane e acqua, ma aveva parole che spargevano sorriso. Molti venivano da lontano a confessargli ogni sorta di misfatti, e andavano via arricchiti dalla sua fiducia gioiosa. Sempre accompagnato da voci di miracoli, nel 1275 si stabilì a Tolentino dove resterà fino alla morte il 10 settembre 1305.
Etimologia: Nicola = vincitore del popolo, dal greco
Emblema: Cesto di pane, Pane, Stella
Martirologio Romano: A Tolentino nelle Marche, san Nicola, sacerdote dell’Ordine degli Eremiti di Sant’Agostino, che, dedito a una severa astinenza e assiduo nella preghiera, fu severo con se stesso, ma clemente con gli altri, e spesso imponeva a sé le penitenze altrui.
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Santi Cornelio e Cipriano Papa e Vescovo, martiri
Festa: 16 settembre - Memoria
† 253 e 258
Emblema: Palma
Martirologio Romano: Memoria dei santi martiri Cornelio, papa, e Cipriano, vescovo, dei quali il 14 settembre si ricordano la deposizione del primo e la passione del secondo, mentre oggi il mondo cristiano li loda con una sola voce come testimoni di amore per quella verità che non conosce cedimenti, da loro professata in tempi di persecuzione davanti alla Chiesa di Dio e al mondo.
I santi Cornelio e Cipriano sono ricordati dalla Chiesa nello stesso giorno.
SAN CORNELIO, originario di Roma, fu eletto papa nel 251 per la sua umiltà e la sua bontà, dopo un periodo di sede vacante a causa della violenta persecuzione di Decio. L'eretico Noviziano lo contrastò scatenando uno scisma ma Cornelio fu riconosciuto da quasi tutti i vescovi, primo fra tutti S. Cipriano. Morì nel 253, imprigionato a Civitavecchia, durante la persecuzione di Gallo.
SAN CIPRIANO, vescovo e martire, nacque a Cartagine verso il 210. Dopo tre anni dalla sua conversione al Cristianesimo, fu eletto vescovo della sua città. Ritiratosi in clandestinità durante la persecuzione di Valeriano, venuto a conoscenza di essere stato condannato a morte, tornò a Cartagine per dare testimonianza di fronte ai propri fedeli e venne decapitato nel 258.
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Sant' Ildegarda di Bingen Vergine, Dottore della Chiesa
Festa: 17 settembre - Memoria Facoltativa
Kreuznach, castello di Böckenheim, Germania, 1098 - Bingen, Germania, 17 settembre 1179
Nasce a Bermesheim nel 1098, ultima di dieci figli. Il suo nome di battesimo, tradotto letteralmente, significa «colei che è audace in battaglia». Tra il 1147 e il 1150, sul monte di San Ruperto vicino a Bingen, sul Reno, Ildegarda fonda il primo monastero e, nel 1165, il secondo, sulla sponda opposta del fiume. È una persona delicata e soggetta alle malattie, tuttavia, raggiunge l'età di 81 anni affrontando una vita piena di lavoro, lotte e contrasti spirituali, temprata da incarichi divini. Figura, intellettualmente lungimirante e spiritualmente forte, le sue visioni, trascritte in appunti e poi in libri organici, la rendono celebre. È interpellata per consigli e aiuto da personalità del tempo. Sono documentati i suoi contatti con Federico Barbarossa, Filippo d'Alsazia, san Bernardo, Eugenio III. Negli anni della maturità intraprende numerosi viaggi per visitare monasteri, che avevano chiesto il suo intervento e per predicare nelle piazze, come a Treviri, Metz e Colonia. Muore il 17 settembre 1179. LA sua conferma di culto risale al 26 agosto 1326. Seppur già presente nel Martirologio Romano con il titolo di Santa, Papa Benedetto XVI ha proclamato la sua canonizzazione equipollente il 10 maggio 2012, per poi dichiararla "Dottore della Chiesa" il 7 ottobre dello stesso anno, insieme a San Giovanni d'Avila. Papa Francesco nel 2021 ha annoverato Santa Ildegarda di Bingen nel Calendario Romano Generale, collocando la sua memoria facoltativa al 17 settembre
Etimologia: Ildegarda = coraggiosa in battaglia, dal tedesco
Martirologio Romano: Santa Ildegarda di Bingen, vergine e dottore della Chiesa, esperta di scienze naturali, medicina e musica
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San Giuseppe da Copertino Sacerdote
Festa: 18 settembre
Copertino (Lecce), 17 giugno 1603 – Osimo (Ancona), 18 settembre 1663
Giuseppe Maria Desa nacque il 17 giugno 1603 a Copertino (Lecce) in una stalla del paese. Il padre fabbricava carri. Rifiutato da alcuni Ordini per «la sua poca letteratura» (aveva dovuto abbandonare la scuola per povertà e malattia), venne accettato dai Cappuccini e dimesso per «inettitudine» dopo un anno. Accolto come Terziario e inserviente nel conventino della Grotella, riuscì ad essere ordinato sacerdote. Aveva manifestazioni mistiche che continuarono per tutta la vita e che, unite alle preghiere e alla penitenza, diffusero la sua fama di santità. Giuseppe levitava da terra per le continue estasi. Così, per decisione del Sant'Uffizio venne trasferito di convento in convento fino a quello di San Francesco in Osimo. Giuseppe da Copertino ebbe il dono della scienza infusa, per cui gli chiedevano pareri perfino i teologi e seppe accettare la sofferenza con estrema semplicità. Morì il 18 settembre 1663 a 60 anni; fu beatificato il 24 febbraio 1753 da papa Benedetto XIV e proclamato santo il 16 luglio 1767 da papa Clemente XIII.
Patronato: Aviatori, Passeggeri di aerei, Astronauti
Etimologia: Giuseppe = aggiunto (in famiglia), dall'ebraico
Martirologio Romano: A Osimo nelle Marche, san Giuseppe da Copertino, sacerdote dell’Ordine dei Frati Minori Conventuali, che, nonostante le difficoltà affrontate durante la sua vita, rifulse per povertà, umiltà e carità verso i bisognosi di Dio.
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San Gennaro Vescovo e martire
Festa: 19 settembre
Napoli? III sec. – Pozzuoli, 19 settembre 305
Gennaro era nato a Napoli (?), nella seconda metà del III secolo, e fu eletto vescovo di Benevento, dove svolse il suo apostolato, amato dalla comunità cristiana e rispettato anche dai pagani. Nel contesto delle persecuzioni di Diocleziano si inserisce la storia del suo martirio. Egli conosceva il diacono Sosso (o Sossio) che guidava la comunità cristiana di Miseno e che fu incarcerato dal giudice Dragonio, proconsole della Campania. Gennaro saputo dell'arresto di Sosso, volle recarsi insieme a due compagni, Festo e Desiderio a portargli il suo conforto in carcere. Dragonio informato della sua presenza e intromissione, fece arrestare anche loro tre, provocando le proteste di Procolo, diacono di Pozzuoli e di due fedeli cristiani della stessa città, Eutiche ed Acuzio. Anche questi tre furono arrestati e condannati insieme agli altri a morire nell'anfiteatro, ancora oggi esistente, per essere sbranati dagli orsi. Ma durante i preparativi il proconsole Dragonio, si accorse che il popolo dimostrava simpatia verso i prigionieri e quindi prevedendo disordini durante i cosiddetti giochi, cambiò decisione e il 19 settembre del 305 fece decapitare i prigionieri.
Patronato: Napoli
Etimologia: Gennaro = nato nel mese di gennaio, dal latino
Emblema: Bastone pastorale, Palma
Martirologio Romano: San Gennaro, vescovo di Benevento e martire, che in tempo di persecuzione contro la fede, a Pozzuoli vicino a Napoli subì il martirio per Cristo.
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Allegati: 1
Citazione:
Originariamente Scritto da
PACE
San Gennaro Vescovo e martire
Declassato a "Memoria facoltativa"
Allegato 37789
"Oggi 19 settembre alle 10.07 si è rinnovato il miracolo di san Gennaro a Napoli. C'era grande attesa nel Duomo di Napoli per il prodigio della liquefazione del sangue del santo patrono della città. L'arcivescovo di Napoli, il cardinale don Mimmo Battaglia, si è recato nella Cappella del Tesoro con l'abate, monsignor Vincenzo De Gregorio, il sindaco Gaetano Manfredi (che presiede la Deputazione di San Gennaro) e il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca. Poi è stata aperta la cassaforte che custodisce le ampolle con il sangue. Le reliquie sono state portate all'altare maggiore della cattedrale per la celebrazione eucaristica, sino all'annuncio della liquefazione del sangue. "
Agenzia adnkronos
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Si, bellissimo; e mi fa piacere che l'evento di san Gennaro unisca sotto lo stesso tendone blu del cielo, credenti e non credenti, devoti e agnostici, prelati e politici. Proprio come la frase che ho messo in firma
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Buongiorno Tommy!!! Hai letto? La festività di San Francesco, 4 ottobre, tornerà ad essere festa nazionale dal 2026. Disegno di legge approvato da tutte le forze politiche....
Buona giornata, ciao :)