Entrare e uscire da una mantalit� all'altra � il mio talento e mestiere :*
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Entrare e uscire da una mantalit� all'altra � il mio talento e mestiere :*
Omero precorreva e anticipava i tempi, secondo me. E la sua, pi� che letteratura, era filosofia. :shy:
Oh, santocielo. Ora svengo :asd:.
Omero non pu� essere il precursore di nulla, amava la societ� e in questa imperversava. Ti basti pensare che il motivo per cui lui scriveva non era per provocare e nemmeno per diletto e non era nemmeno per s� stesso.
Il mito diventa filosofia quando questo � scritto. Nel caso di Omero non c'� un significato allegorico, specialmente se si tratta di donne. Da Omero tutta la societ� greca viene educata (la tradizione dell'ospitalit�, gli onori funebri..). Non credi che, se l'autore avesse voluto provocare o anche solo guardare al futuro, ci sarebbero stati dei filoni in disaccordo con il suo pensiero? Non ci sono perch� la societ� acconsentiva (e anche di pi�, tutte le regioni si vantavano di aver visto nascere Omero nelle proprie terre) alle sue parole; ergo ti dico che Omero non pensava a nulla di diverso rispetto agli altri.
Se posso chiederti, come mai questa tua tendenza a dare un significato altro ad ogni cosa?
Allora ragazze, punto primo: E' SOLO IL MIO PENSIERO. Tanto di cappello a chi ne s� certamente pi� di me.
Punto secondo: Lungi da me parlare di Omero muovendo dalla nicchia assai angusta della religione. Non vorrei che, anche solo a livello inconscio, ogniqualvolta il sottoscritto interviene (si parli di argomenti seri o dei piatti tipici abruzzesi...) si affacci repentino il pregiudizio.
Punto terzo: Credo si possa convenire che il grande greco non fosse solo un semplice cronista-educatore. Secondo me, ripeto, il suo input...ci� che lo spingeva a scrivere cos� sublimamente, era molto altro. Stop. Non si tratta di avere torto o ragione. Ma di confrontarsi. :)
Anche io sono curiosa di capire cosa ne pensi; per� qui non si tratta di dire quale gusto di gelato ti piace, o meglio, puoi dire se ti aggradano i versi di Omero oppure no, ma nel momento in cui sviluppi una teoria mi permetto di segnalarti come questa crolla.
Se tu credi che Omero abbia voluto provocare o anticipare qualche concetto (ma poi quale concetto, il rispetto della donna? Cosa inconcepibilissima e improbabile per i motivi che ti ho spiegato) devi fornire delle prove per dimostrare a te stesso e agli altri la tua tesi. Cos� funziona lo studio della letteratura nel momento in cui decidi di presumere.
Pu� un semplice cronista descrivere in modo tanto sublime e dettagliato i sentimenti e gli stati d'animo di un Ulisse...di una Nausicaa...di una Penelope? Chiedo soltanto questo, amici. SECONDO ME, Omero volle porre l'attenzione sulle cose grandi e belle della vita. Che n� guerre, n� disavventure, n� tentazioni mondane possono mai vincere e cancellare...
E' un mio pensiero, ci� che ne ho sempre ricavato leggendo e rileggendo il poema. Massimo rispetto per chi lo studia e lo viviseziona con altre riflessioni.
Ma tu al cronistra non ci devi proprio pensare, non etichettare sempre, perch� le etichette appartengono alla nostra mentalit�.
Omero ha trascritto ci� che sono le tradizioni del suo mondo; ha scritto come agisce un uomo greco dinanzi al fato, non come dovrebbe agire.
La chiave di lettura alla tua domanda retorica "ma come, se voleva scrivere la cultura, era necessario articolare il linguaggio in quel modo sublime?" � che nell'antichit� si doveva scrivere bene, non c'era altro modo di scrivere. Per il greco non esisteva ancora un linguaggio aulico e uno basso, non ancora. Scriveva solo il letterato. Ora lo abbiamo, ma se ci fai caso, gran delle parole alte che abbiamo nel nostro italiano dderivano dal latino... E ti ricordo che Omero viene ancora prima.
Comunque se te la senti, puoi trovare altre ipotesi a sostegno della tua tesi, adoro i discorsi filologici.
Ciao, buongiorno! Fammi capire: Dunque anche un Achille, un Agamennone o un Aiace Telamonio hanno lo stesso atteggiamento di Ulisse, di fronte al fato? Non viene evidenziata la particolarit� di quest'ultimo? Descrivendone i complessi e tempestosi drammi interiori, Omero non aveva altro intento che lo scrivere bene? Perdonami.
Mai detto che Achille, Agannone, Menelao, Briseide, Tersite o chicchessia si comportano allo stesso modo dinanzi al fato.
Omero con Ulisse non fa nessun percorso di introspezione (e questo si evince facilmente dal testo), aspetta Petrarca per quello :asd:.
Ti ripeto che Omero non poteva scrivere in modo diverso.
Si, il Petrarca considerava infatti Omero molto pi� che un poeta.
Ok, ti ringrazio Nick. Molto gentile. :)
Ah il Secretum: che opera magnifica, vero?
Ciao, buon fine settimana.
Buon fine settimana a tutti, gente! :)