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volevo dire che dev'essere un travaglio interiore non da poco... io non conosco ragazzi bisex (dichiarati), ma presumo che uno dentro di sè se lo senta quello che è/vuole... e se l'incertezza è tanta penso che alla fine uno si accetti (e di conseguenza voglia essere accettato) per quello che è.
quelli sposati/fidanzati/single che vanno a trans come li cataloghiamo?
quelli sposati/fidanzati/single che lo danno alle/ai trans come li cataloghiamo?
quelli sposati/fidanzati/single che lo prendono dalle/dai trans come li cataloghiamo?
quelli s/f/s che vanno sia con uomini che donne che con trans come li cataloghiamo?
ecc.
ecc.
ecc.
capisci Rubyn?
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[QUOTE=sagittario78;830386]volevo dire che dev'essere un travaglio interiore non da poco... io non conosco ragazzi bisex (dichiarati), ma presumo che uno dentro di s
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sagittario: hmmm.. il discorso che fai tu sta sulla presenza di piu' orientamenti sessuali in un individuo, cosa normale.. Ma può anche capitare che l'individuo non si senta bene ad essere omosessuale e voglia andare in analisi per far prendere posto alla sua eterosessualità, oppure viceversa, magari è un eterosessuale ma si sente piu' omosessuale, e vuole accettarsi per quello che si sente di essere.
Io penso che dal punto di vista sessuale si possono avere piu' desideri ma non è facile scegliere, come sostieni tu, quello che in fondo si è. Ma lo presumo, perchè non ho mai avuto di questi problemi.
La questione sarebbe: se io sono bisex, ma non convivo bene con la mia omosessualità, nè voglio accettarla, mi fa stare male etc... è giusto premere perchè io accetti la mia omosessualità? E viceversa?
Ripeto, non sto parlando dei bisex-trisex etc.
medea: per quanto mi riguarda non ho mai avuto pulsioni omosessuali, puoi credermi. Ma capisco che gli animali spesso cadono nell'omosessualità per soddisfarsi. Da ciò deduco che se fossimo meno razionali magari non faremo differenza fra ani maschili e femminili. Però, siamo stati dotati di una razionalità non indifferente, e per questo penso sia piu' normale che proviamo attrazione sessuale piu' selettivamente rispetto agli animali. In fondo anche nelle carceri, in mancanza di donne...
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Bella questa visione meccanica della sessualità che proponi: tipo il bidone della pittura per i muri...allora di base sono etero, però mettiamo mezza fialetta di omo, no forse è troppo...vabbè mescola bene prima però...allora vediamo se sta bene all'ingresso...hummm...non so aggiungi un tocco di transgender...ecco...bel pasticcio adesso buttiamo via tutto e mettiamo solo etero, ma non sarà un po' noioso?
si dai, una sfumatura di fetish...
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[QUOTE=rubyn;830359]Il paziente quando
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mat: non capisco cosa vuoi dire, riformula meglio la risposta, se era una risposta.
erin: in parole povere, esiste qualche caso in cui una persona vada dallo psichiatra e quest'ultimo basa la terapia con l'obbiettivo di convincere il paziente che non è omosessuale? La domanda mi sembra chiara e concisa.
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[QUOTE=rubyn;830495]
erin: in parole povere, esiste qualche caso in cui una persona vada dallo psichiatra e quest'ultimo basa la terapia con l'obbiettivo di convincere il paziente che non
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Quindi talvolta è giusto convincere il paziente che non è omosessuale. Questo volevo chiarire.
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[QUOTE=rubyn;830501]Quindi talvolta
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Quindi in ogni caso si deve convincere che è omosessuale?
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Citazione:
Originariamente Scritto da
rubyn
mat: non capisco cosa vuoi dire, riformula meglio la risposta, se era una risposta.
Volevo dire che hai una visione della sessualità umana da uomo delle caverne, puramente quantitativa e non qualitativa che probabilmente è una conseguenza della ristrettezza delle dimensioni della tua massa encefalica...
Così è più chiaro?
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[QUOTE=rubyn;830512]Quindi in ogni caso si deve convincere che
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cos'hai nel cervello le scimmie urlatrici?
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Citazione:
Originariamente Scritto da
mat612000
cos'hai nel cervello le scimmie urlatrici?
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