Ragazze, � pi� sacra la libert� individuale o la Vita in s� stessa?
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Ragazze, � pi� sacra la libert� individuale o la Vita in s� stessa?
Senza libert� individuale la vita stessa vale poco o niente.
Ci sono situazioni dove si puo' ragionare sulle priorita', nel nostro caso direi si pone invece la questione di quando comincia ad esistere la vita umana con le caratteristiche che la identificano come tale.
Visti che se non ci sono le caratteristiche il resto decade.
Secondo il cono-ragionamento la liberta' individuale non e' tua ma di dio.
La vita in se' stessa pure di dio e', tu come essere che stai su sta terra ci stai per compiacere lui.
Quanto so comodi sti ragionamenti per sfuggirla la Vita.
Buono per chi ci crede, si campa assai meglio.
io non mi riferivo solo alla "vita" (parlando di quella delle donne), intesa come esistenza dell'indiviudo ed equilibrio psichico. Mi riferivo proprio all'essere vivi, fisiologicamente parlando!! Un aborto clandestino pu� portare a delle complicazioni che portano al decesso!
No Efua, semmai � proprio l'opposto: Facilissimo � eliminare il pi� debole. Chi non pu� difendersi perch� ancora non iscritto all'anagrafe :(
Forse per te che proietti e basta, che cos� vorresti che cos� andasse. Ma se quella gravidanza non � proprio voluta o comporta dei rischi?Citazione:
La Legge sul parto in anonimato � rispettosa della libert� della Donna e del Bambino.
Ci vuole l'una e l'altra possibilit�.
Come se tutte le situazioni permettessero di portare avanti una gravidanza.
Cose proprio dell'altro mondo.
Ma cono vive in un altro mondo, e' proprio dissociato dalla vita, questa vita sulla terra.
E' proiettato nell'aldila', approssimando l'aldiqua' :D
no, perch� costringe a partorire, e pone su un piano di parit� la decisione di una persona sul suo proprio corpo, e l'embrione, che non � un "bambino";
poi, si pu� discutere di tutto, ma non partendo dal postulato automatico per cui un embrione � equiparato ad un essere umano, perch� le implicazioni di una nozione del genere non sono per niente scontate.
Cono, io sar� ripetitiva, ma non stiamo discutendo "aborto, favorevoli o contrari". Stiamo analizzando la pratica dell'aborto (che fino ad ora � consentita e legalizzata). Si sono sviluppate delle circostanze, che stanno favorendo la criminalit� e i rischi per la salute delle donne che hanno fatto questa scelta.
Fare spallucce davanti a questa situazione, non serve a nulla.
Ripetendomi, affermo che io, personalmente, tendo ad escludere l'aborto come opzione davanti a una mia eventuale gravidanza, sebbene in questo periodo mi darebbe molte difficolt�.
In generale, comunque, non voglio fare di tutta l'erba un fascio, per il resto delle donne italiane.
Dietro alla scelta (che � comunque dolorosa) di abortire, non � detto che ci siano necessariamente superficialit�, disinteresse o non voglia di prendersi responsabilit�. A volte, dietro, ci possono essere motivazioni molto gravi, che non possono e devono essere giudicate da nessuno. Una donna ha il grande potere di dare la vita, � una cosa meravigliosa, ma non bisogna per questo vederla come un'incubatrice. Se una gravidanza, portasse dei rischi elevati di morte per madre e bambino, � giusto che la persona, possa decidere di non morire o destinare un bambino a un destino di atroci sofferenze. Questo non � egoismo, � un atto di amore. Perch� non credere che, per una donna, sia facile prendere una decisione di questo tipo.
La vita � un valore importantissimo, a patto che insieme a lei vengano tenuti vivi dignit�, rispetto e tolleranza.
La base della discussione � che l'aborto � un trauma. Sempre. Anche quando sceglierlo potrebbe apparire a volte superficiale.
Una madre che soffoca la vita che porta in grembo, ne porter� sempre e comunque la ferita. Il tuo ultimo pensiero � molto bello e lo condivido in larga parte. Davvero. E te lo dico perch� anche noi, come coppia, abbiam vissuto la lacerazione interiore di fronte alla malattia della bambina. Diagnosticata al settimo mese. Decidemmo di farla nascere. Altre coppie che vivevano lo stesso dramma, decisero il contrario. Ognuno sceglie secondo le sue forze, la sua cultura e la sua coscienza: Siamo liberi. A volte terribilmente, liberi. E dunque, insieme alla 194, consideriamo anche l'obiezione di coscienza come una possibilit�. Del tutto legittima.