Originariamente Scritto da
axeUgene
no, appunto, avevo capito, ma l'esposizione non era chiara;
per�, cos� "te la suoni e te a canti", perch� argomenti in luogo del presunto interlocutore;
la filosofia non ha questionato il peccato originale in quanto dogma, perch� per un filosofo i dogmi di fede sono per definizione indiscutibili: ci credi, oppure no;
il problemone nasce invece da una questione di coerenza logica nello stesso ambito del dogma, come per un teorema in cui figuri un'equazione palesemente sbagliata, anche accettandone i postulati:
se Dio � Creatore di Tutto - e quando dico tutto vuol dire proprio tutto, ivi inclusi i sentimenti e il libero arbitrio che con quelli � in relazione - Onnipotente - ossia, pu� tutto al di sopra di tutto e tutti - e Onnisciente - ossia, gli � noto tutto dall'inizio alla fine dei tempi, ivi incluso qualsiasi pensiero o azione in potenza o in atto, evidentemente Egli � anche artefice dello stesso peccato originale e del Male stesso, poich� questo � parte della Creazione;
se invece asserisci che il peccato e il Male non originano da Dio, n� direttamente, n� indirettamente, allora implichi necessariamente che nel Creato vi sia qualcosa di estraneo - pre-esistente ? - e che Dio non sia Creatore di ogni cosa, Onnipotente e Onnisciente;
guarda che da questa alternativa non si scappa, eh ! tertium non datur
insomma, il frutto proibito e il serpentello qualcuno li deve aver messi l�, e le risposte della Dottrina sono sempre elusive sulla questione, per il motivo semplicissimo che la nozione del Creatore e della Creazione, e quella del peccato e del Male sono nate in ere diverse, e non pensate per definire un sistema coerente.