Originariamente Scritto da
dark lady
Se posso dire la mia, tornando in topic... beh, dire che Hitler era pazzo è peccato di ingenuità. Hitler era geniale, per la verità. E vorrei che si evitasse di darmi contro, non lo sto elogiando, ma semplicemente mi limito a fare una lucida e forse un po' spietata analisi dei fatti.
Quell'uomo aveva dalla sua, prima di tutto, un grande carisma. Il carisma che si addice ai veri leader, quelli che sono in grado di muovere folle adoranti, milioni di persone che pendono dalle loro labbra. Dunque lui aveva un forte ascendente sulla sua gente, e l'ha sempre dimostrato. Affermava di perseguire la purezza della razza ariana, un mito che tra i tedeschi era comunque già inneggiato da tempo. Ora, lui questo lo sapeva bene, e su questo ha puntato. E' ovvio che in realtà a lui della purezza della razza importasse in realtà ben poco. Voleva però creare la Grande Germania, quella che avrebbe dovuto "dominare il mondo" (ruolo che invece è toccato, infine, agli Stati Uniti). Se lui avesse vinto, ora la lingua universale sarebbe il tedesco, e non l'inglese.
Ma tralasciando le divagazioni, dicevo che il suo scopo era creare una grande potenza economica. Dunque gli ebrei, che in quegli anni erano i veri detentori della ricchezza e del potere economico, erano i primi avversari da eliminare. Per perseguire il suo scopo ha dunque fomentato l'odio razziale, perseguendo ebrei (requisendo le loro ricchezze) e naturalmente anche altre categorie considerate "impure" (vedi gli omosessuali), sempre nell'ottica di creare il mito della razza pura. Ovviamente nei campi di concentramento dovevano finire anche i prigionieri politici, e tutti coloro che osteggiavano la sua ascesa o che potessero minacciare la sua supremazia di dittatore. E alla fine forse, senza l'intervento degli Usa, sarebbe anche riuscito nel suo intento. Sotto le spoglie del folle dittatore c'era un uomo freddo, calcolatore, e lucidissimo, con un'intelligenza decisamente superiore alla media. Un'intelligenza spietata, purtroppo. Al servizio del bene un uomo di quel calibro avrebbe potuto fare grandi cose. Purtroppo invece ha scelto la via meno bella di mettere a frutto la sua genialità, trasformandosi in un "mostro".