Visualizzazione Stampabile
-
Citazione:
Originariamente Scritto da
conogelato
Mentre quella di oggi è una cultura di morte. Siamo morti dentro, Astrid. Disponiamo e veneriamo molte cose, ma non sappiamo più quale sia il senso, delle cose. Neanche ce lo domandiamo più.
Ti riferisci alle guerre, Cono?
Perchè la maggior parte delle guerre scoppia per ragioni religiose.
A partire dalle Crociate.
Ma forse è meglio non stare a guardare quale religione... altrimenti ci schiacchiamo le dita nel cassetto.
E chi fa le guerre? Gli uomini.
Io di capi di stato donne che si imbarcano in una guerra non ne ricordo. Tu sì? Dimmi pure... Sono qui per imparare.
Domandiamoci il senso della guerra a Gaza, ad esempio... Tu lo hai colto? Quale sarebbe?
E soprattutto perchè dio non ferma la guerra?
Ricordo che quando scoppiò l'aggressione russa all'Ukraina alcune donne (loro sono quasi tutti ortodossi e molto religiosi) mi raccontarono che passarono la prima settimana a pregare giorno e notte, ma poi "visto che le preghiere non funzionano" si rassegnarono a quel che è accaduto e sta accadendo.
Se diciamo che ci è stata lasciata facoltà di decidere della nostra vita sbaglio? Non credo.
Quando qualcuno vuole decidere per gli altri scoppiano le guerre. Che si tratti di patria, famiglia o persone.
Vale per le nazioni come per i singoli, e anche tra generi.
Nessuno dovrebbe prevaricare o sottomettere un altro.
Ecco: Russia - maschio - vuole sottomettere Ukraina - femmina -. Poevano starsene buoni uno accanto all'altra, continuare a commerciare, collaborare, invece no.
L'Ukraina ha chiesto di avere una sua identità, tutto regolare.
No. La Russia vuole che sia a lei sottomessa. E la sta riempiendo di botte per convincerla a soccombere.
Sta umiliandola, uccidendo, facendo cose indicibili.
Non ascolta nessuno. Va avanti indefessa.
In questo caso che si deve fare Cono?
Divorzio o andiamo avanti a riempirla di botte perchè si sottometta?
Vediamo un po' le tue competenze in geopolitica applicata...