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https://www.repstatic.it/content/naz...ef31db8f31.jpg
Foto famosissima degli anni cinquanta (in questi giorni lei è morta): a me sguardi così indiscreti e fissi paiono molesti, ma lei ha detto di essersi divertita.
http://www.repubblica.it/cultura/201...C6-P21-S1.6-F6
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Citazione:
Originariamente Scritto da
follemente
Anche perché la foto non é spontanea, ma preparata ad arte dall'amica Ruth Orkin.
Lo stesso motivo (ragazza che attraversa la strada accompagnata dagli sguardi di più uomini...) é stato poi ripreso da altri fotografi usando altre modelle.
Di questa ragazza si trova in rete anche una foto mentre si fa un giro in lambretta con il tipo a destra che ha il piede sul marciapiede.
Si potrebbe aprire un tread sulla manipolazione della realtá da parte dei media, ma poi non la finiamo piú e diventiamo complottisti...
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Non sapevo fosse stata preparata prima, nemmeno nell’articolo lo si spiega: allora cambia tutto!
Però anche Wikipedia dice che la foto non è stata organizzata. Mi puoi indicare le tue fonti che sembrano più precise?
Un tema come la manipolazione mediatica affiora di tanto in tanto in vari thread, uno degli ultimi quello sulla violenza alle donne e il maschilismo: ci sono persone che non credono affatto ai dati riportati dai giornali o non li ritengono importanti.
Ecco, la giusta dose di criticità nei confronti delle fonti ci deve essere, ma da questo a considerare delle bufale le notizie anche da fonti affidabili su un argomento discutibile, ce ne passa…
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https://www.youtube.com/watch?v=8OyrNM2ORuo
Questa della lezione di educazione sessuale è la più divertente: l'(in) esperienza delle ragazze stampata sulle loro facce
http://digita.org/wp-content/uploads...29-631x484.jpg
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Citazione:
Originariamente Scritto da
follemente
Non sapevo fosse stata preparata prima, nemmeno nell’articolo lo si spiega: allora cambia tutto!
Però anche Wikipedia dice che la foto non è stata organizzata. Mi puoi indicare le tue fonti che sembrano più precise?
Un tema come la manipolazione mediatica affiora di tanto in tanto in vari thread, uno degli ultimi quello sulla violenza alle donne e il maschilismo: ci sono persone che non credono affatto ai dati riportati dai giornali o non li ritengono importanti.
Ecco, la giusta dose di criticità nei confronti delle fonti ci deve essere, ma da questo a considerare delle bufale le notizie anche da fonti affidabili su un argomento discutibile, ce ne passa…
http://www.pensierocritico.eu/manipo...mediatica.html
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Citazione:
Originariamente Scritto da
follemente
Non sapevo fosse stata preparata prima, nemmeno nell’articolo lo si spiega: allora cambia tutto!
Però anche Wikipedia dice che la foto non è stata organizzata. Mi puoi indicare le tue fonti che sembrano più precise?
“I spoke only to the two men on the motor scooter,” she told the Times in 1995. “I yelled to them to tell the others not to look at the camera.”
https://www.washingtonpost.com/local...=.b19b59d7db5a
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Citazione:
Originariamente Scritto da
Magiostrina
La foto é molto interessante e molto ben riuscita. Sembra che ogni ragazza risponda in modo diverso allo stesso stimolo. L'incredulitá delle due ragazze a destra si accompagna con l'espressione della terza ragazza che invece sembra imbarazzata come chi é stato colto sul fatto e aveva pensato di averla fatta franca. Piú smaliziate, a livelli diversi le ragazze nelle file superiori, qualcuna divertita, qualcuna addirittura annoiata...
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Qualcuno - o qualcuna - potrebbe essere curioso di sapere *cosa* hanno davanti le ragazze della foto di cui sopra.
Non è difficile da trovare, e non si tratta di organi di riproduzione maschili o femminili, bensì di tassonomia dei primati:
che evidentemente desta qualche stupore nelle ragazze
Va infatti precisato che davanti a quella classe di un college universitario femminile, il neo-assunto professor Gilmore (Frederic March) sta tenendo la sua prima lezione di antropologia; una classe in cui con sorpresa vede Stella (Clara Bow), la misteriosa ragazza con cui aveva avventurosamente diviso una cuccetta in treno poche sere prima.
Il film, The Wild Party (aka Stella's merits) del 1929, è una commedia pre-Code, quindi piuttosto scollacciata per quei tempi, e le ragazze della classe di Stella hanno molta più voglia di divertirsi che di studiare: in ogni caso direi che non hanno certo bisogno di lezioni di educazione sessuale...
Il film (in inglese) si può gustare per intero qui: https://archive.org/details/StellasM...neDayJackOakie
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Cioè è la scena di un film?:azz:
Praticamente una fake news...
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mio padre aveva uno di questi aggeggi...vi ricordate i radioamatori? La preistoria della comunicazione social.
https://s1.qwant.com/thumbr/0x0/2/2/...=0&b=1&p=0&a=1
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http://recebiporemail.com.br/wp-cont.../manicomio.jpg
40 anni dalla legge Basaglia e dalla chiusura dei manicomi. Il video è un po’ lungo, ma ne vale la pena.
https://video.repubblica.it/webserie...-C6-P5-S1.6-T2
La libertà è terapeutica, qualsiasi malattia trae origine dalla sottomissione.
Franco Basaglia
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Grazie Folle
Visti tutti i 3 video della webserie e quello del manicomio dei bambini mi ha colpito come un pugno (mi sono appena comprata il libro)
Conosco persone intelligenti e studiate, e che non hanno in famiglia "pazzerelli" da "gestire", che maledicono la legge 180 e inneggiano alla riapertura dei manicomi. Inoltre i fatti di cronaca e il clima del sospetto dilagante contribuiscono a rinfocolare la stigmatizzazione del disturbo mentale
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Non avrei guardato quel video sull’ospedale psichiatrico dei bambini, se non me l’avessi segnalato, grazie. Anche le foto del giornalista dell’Espresso sono terribili, inconcepibili al giorno d’oggi. Come si può rinchiudere un bambino in un manicomio, legarlo nudo mani e piedi? Posto il video per tutti.
https://video.repubblica.it/webserie...-C6-P5-S1.6-T1
Non ho capito che libro hai preso.
Mi stupisce che persone di un certo spessore rivogliano i manicomi. Perché?
Io conosco storie di persone che venivano rinchiuse semplicemente perché scomode, come ad esempio delle ragazze madri. Non vederle e non preoccuparsene più, delegare ad altri, era la via più agevole, ma non la più valida anche per loro.
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il manicomio dei bambini
Storie di istituzionalizzazione
A. Gaino
il libro si fa leggere tutto d'un fiato, un pò un viaggio degli orrori nell'Italia fine anni '50 e anni 60'-70' (gli anni che precedono la legge 180), e non solo, quando bimbi di madri singole/vedove/povere ma pure di famiglie disagiate con molti figli, lasciavano/erano costrette a lasciare il diverso (bambini con ritardi, bambini e basta, epilettici, ciechi e sordomuti, chissà quanti autistici ecc.) alle care istituzioni, in questo caso la cosiddetta Villa Azzurra... Medici burocrati, compiacenti e a dir poco insensibili, infermieri nerboruti e carcerieri, e suore aguzzine: tutto personale con profonda conoscenza e specializzato nella difesa del proprio status quo.
Alcune storie.
Il tour prosegue fino ai giorni nostri con il disagio dilagante dei nostri bambini/adolescenti, anche qui spesso e non a caso collegato a concomitanti problematiche di disagio sociale ed economico, e dei tanti ragazzi migranti che approdano nel nostro paese soli e con l'unico bagaglio di traumi e situazioni al limite
Questo in sintesi e semplificato.
Bella scrittura, senza fronzoli ma non senz'anima
E' l'istituzionalizzazione, anche oggi, che mi inquieta
così come quelle famiglie che vivono il dramma di un famigliare con malattia mentale e chiedono aiuto
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Bella recensione!
Ma i malati non vengono seguiti dai medici e dagli psicologi dei CSM? Non c'è una squadra al loro servizio?
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Visto che ci sono, posto anche il video del manicomio di Genova: mi sembra inammissibile che questi edifici vengano abbandonati e non riconvertiti ed ammodernati, come si è fatto a Trieste.
https://video.repubblica.it/webserie...-C6-P4-S1.6-T2
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Citazione:
Originariamente Scritto da
follemente
Ma i malati non vengono seguiti dai medici e dagli psicologi dei CSM? Non c'è una squadra al loro servizio?
:sticazzi: bisognerebbe chiedere a chi direttamente o indirettamente ha a che fare con questa forma di assistenzialismo istituzionale
se funziona e se funziona e in modo non dico efficiente ma quantomeno accettabile, e in tutta Italia(?), tra le fasce sociali più deboli e indifese, al netto di ghettizzazioni, contenimenti terapeutici con farmaci che sono le moderne catene per il matto "socialmente pericoloso", interventi e interventismi inadeguati o addirittura controproducenti, Inadeguati per il matto eh. Non saprei, dovrei documentarmi un pò su cose che ignoro.
Sicuramente quella foto della bimba nuda e legata nel manicomio dei bambini, mai vista prima e a distanza di 40 anni, mi ha colpito particolarmente. Forse proprio perché una bambina e quindi vittima magari anche della discriminazione di genere, chissà
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Questa immagine ha girato parecchio ultimamente. Alla fine il governo s'è fatto.
http://www.artribune.com/wp-content/...-1-696x464.jpg
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Becker ha dichiarato fallimento e mette all'asta la sua carriera per coprire i debiti. Sta vendendo anche le storiche coppe che ha vinto. Che peccato, era il mio preferito all'epoca...
https://s2.qwant.com/thumbr/0x0/4/5/...=0&b=1&p=0&a=1
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Milioni buttati sul tavolo del poker.
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Citazione:
Originariamente Scritto da
King Kong
Milioni buttati sul tavolo del poker.
Ah, ecco! Io avevo letto investimenti sbagliati e truffe subite, ma vai a sapere...
Becker ha guadagnato 20 mln di sterline nella sua carriera sportiva, Edberg, che oggi invece è ricchissimo, 'solo' 15 mln.
https://sunilscove.files.wordpress.c...4&h=189&zoom=2
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Mah, io no so se offrirei 1000 euro per il mio gatto, se scomparisse… e voi?
E' quel che ha fatto il padrone del gatto Ciccione.
https://images2.corriereobjects.it/m...20180821200955
https://www.corriere.it/cronache/18_...9c67a670.shtml
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Io farei di tutto per riavere il mio gatto, se sparisse.
Poi se uno perde un gatto di razza come quello della foto subentra anche una questione economica.
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Anni fa c'era un gattino nel mio giardino, che tornava sempre ogni volta che mi allontanavo per un paio di giorni. Trovare la porta chiusa non lo scoraggiava. Quando poi l'ultima volta non è tornato ho pensato che fosse morto, invece chissà magari si era stufato di aspettare e si era offeso. Avrà trovato una porta che non era mai chiusa? Buon per lui, perchè io non potevo/volevo fare di più per lui (tipo portarmelo appresso) e lui avrà avuto il diritto di cercarsi una ospitante migliore.
Curioso il proprietario di questo Ciccione...con mille euro magari ci pagava un hotel che ammette gli animali domestici, oppure un cat sitter a domicilio stipendiato e responsabile. Non so insomma...secondo me Ciccione ha fatto bene a cercare di meglio, ma adesso i sensi di colpa del proprietario gli faranno ottenere crocchette di lusso e coccole extra per un bel pezzo :D
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Citazione:
Originariamente Scritto da
King Kong
genau
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http://www.versiliatoday.it/wp-conte...uore-marco.jpg
http://torino.repubblica.it/cronaca/...C6-P23-S1.6-T1
Speriamo che queste lezioni d'amore servano a qualcosa. Io sono molto curiosa e mi piacerebbe assistervi.
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A Trieste non si respira una bella aria: dopo che il sindaco era andato al raduno di Forza Nuova, dopo che ha dato l’ok per quello di Casa Pound nella piazza centrale il prossimo 3 novembre, ha voluto vietare questo manifesto del liceo Petrarca sulle leggi razziali del ’38. Meno male che poi si è ricreduto, ma non si sa ancora se la mostra sarà inaugurata..
https://scontent-mxp1-1.xx.fbcdn.net...da&oe=5C2A27C3
Manifesto “censurato”, a Trieste salta la mostra sulle leggi razziali del ’38
Bufera sul Comune dopo la richiesta di modifica alla locandina dell’evento voluto da liceo Petrarca, Università e Comunità ebraica. Rossi: «Serve prudenza»di Laura Tonero
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• LEGGI RAZZIALI
• COMMEMORAZIONI
14 settembre 2018
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TRIESTE Il prossimo 18 settembre ricorre l’80°anniversario della promulgazione delle leggi razziali. Una data tragicamente significativa per la storia del Paese, che ci si aspetterebbe accompagnata da una condivisione senza sbavature e senza polemiche. Eppure non è così. A dimostrarlo è la nota stonata che arriva proprio da Trieste, città in cui quelle leggi vennero promulgate da Benito Mussolini, assiso su un grande palco montato davanti al Municipio in piazza Unità. Quell’episodio, o meglio le drammatiche conseguenze che innescò, doveva essere al centro della mostra “Razzismo in cattedra”, organizzata dal liceo Petrarca in collaborazione con il Dipartimento di Studi umanistici dell'Università, il Museo della Comunità ebraica di Trieste e l'Archivio di Stato. Mostra che avrebbe dovuto essere inaugurata mercoledì sera nella sala comunale Veruda. Chi però, quella sera, poco prima delle 18, orario indicato per il taglio del nastro, si è presentato nel luogo indicato ha trovato porte sbarrate e le luci spente.
Un “buio” innescato, si è appreso in seguito, da un manifesto, che il Comune ha mal digerito. Di fronte alla locandina scelta per illustrare la mostra (l’immagine in bianco e nero di tre ragazze sorridenti, accompagnata dalla prima pagina del Piccolo, che annunciava la cacciata di studenti e insegnanti ebrei dalle scuole), l’amministrazione, a fronte della coorganizzazione dell’evento e della concessione della sala, ha posto una condizione inaspettata: modificare il manifesto giudicato evidentemente troppo forte. Una richiesta arrivata tardi e senza spiegazioni, tanto da spingere il Petrarca a rinunciare alla mostra, in attesa di trovare una sede alternativa.
La vicenda è stata resa pubblica mercoledì sera al Teatro Miela di Trieste, dov’è stato proiettato il documentario “1938 Vita Amara” realizzato dagli stessi alunni del Petrarca. Proiezione avvenuta di fronte ad una sala stracolma, in cui mancavano però i rappresentanti del Comune. Assenza non casuale, evidentemente, e impossibile da non notare per i presenti.
Ma com’era nata l’idea di “Razzismo in cattedra?”. Il liceo Petrarca, appunto nell'anno dell’80° anniversario dalla proclamazione delle leggi razziali, aveva deciso di avviare un progetto di alternanza scuola-lavoro, coordinato dall'insegnate Sabrina Benussi, che prevede una serie di iniziative per raccontare l'espulsione di alunni e insegnanti ebrei proprio dal liceo di via Rossetti. Per realizzare la mostra, il Petrarca invia al Comune una richiesta di poter disporre della Sala Veruda e la coorganizzazione dell'iniziativa, con oneri di stampa del materiale di promozione dell'iniziativa a carico dell'amministrazione.
La sala è inizialmente assegnata. Alla giunta viene poi inviato il materiale preparato per promuovere la mostra. «Il 31 agosto, la referente del progetto viene convocata dall'assessore alla Cultura Rossi, e nel corso dell'incontro, le viene chiesto di modificare il manifesto dell'iniziativa - racconta la dirigente del liceo, Cesira Militello.- A quel punto ho scritto chiedendo dettagli sulle modifiche richieste. Ma non ho più ricevuto risposta, come non ho ricevuto conferma della disponibilità alla coorganizzazione e per questo, a ridosso dell'inaugurazione, abbiamo inviato comunicazione di rinuncia alla sala».
Rossi, da parte sua, ammette di aver stoppato il manifesto, anche per paura di innescare un “caso Abramovich 2”. «Chi conosce il mio vissuto sa che sono una persona liberale - replica l’assessore della giunta Dipiazza -. Di fronte alla locandina della mostra però, io, in accordo con il sindaco, ho scelto di muovermi con prudenza e memore di tutta una serie di precedenti - da una contestata mostra dedicata alla Palestina al recente manifesto della Barcolana -, ho chiamato una referente del liceo chiedendo una proposta alternativa al volantino in questione, che però non è stata fornita. Ma ricordo che coorganizzare significa condividere le cose e non imporle».
Nessun commento sulla vicenda dal sindaco (irrintracciabile ieri nonostante i molti tentativi telefonici). A intervenire invece è il rettore Maurizio Fermeglia. «Premetto che, a mio avviso, quella locandina, che raccoglie immagini storiche, non andava modificata, - spiega -. Mi rammarico però che non si sia trovato un punto di convergenza: l’obiettivo era portare quelle testimonianze sotto al Comune».
«Collaboriamo in modo proficuo con il Petrarca così come con il Comune - afferma il presidente della Comunità ebraica di Trieste, Alessandro Salonicchio -. Quello che è accaduto è un inghippo che non mi ha fatto piacere. Mi sento con il sindaco quotidianamente e dalle sue parole avevo colto la volontà di evitare polemiche, e di lasciar procedere l’iniziativa così inizialmente come disposto dal Petrarca».
Sulla vicenda interviene anche la consigliera Pd, Fabiana Martini, presente alla proiezione al Miela. «È una vergogna che tra il pubblico non ci fosse nessuno del Comune». «L’assenza è stata grave - commenta Luisa Fazzini, presidente dell’associazione Italia-Trieste del capoluogo giuliano - perché la vicinanza avrebbe ancor più rafforzato il valore e l’autorevolezza di una simile iniziativa. In queste occasioni - conclude - le autorità civili dovrebbero essere presenti in tutta la loro forza rappresentativa».
Ieri
http://ilpiccolo.gelocal.it/trieste/...ref=hfpitsea-1
Oggi
http://ilpiccolo.gelocal.it/trieste/...ref=hfpitsea-1
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Assurdo! Il braccio di ferro tra il Comune ed il liceo continua ancora! Ed è lapalissiano che il sindaco non può e non deve cancellare la storia, così com'è avvenuta.
http://ilpiccolo.gelocal.it/trieste/...ref=hfpitsel-1