@novembre: la pena di noleggiare un dvd? sicuramente! anche se non
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@novembre: la pena di noleggiare un dvd? sicuramente! anche se non
Grazie ;)
Magnolia è bellissimo e mai come in questo film mi identifico molto nel pensiero del "nulla accade per caso"
Visti
Syriana: trama molto complicata, un po' lento ma ben girato...merita sicuramente una seconda visione
E ieri sera uno dietro l'altro:
Occhi di Cristallo di Eros Puglielli: molto bello, commistione tra thriller, noir e horror un po' splatter. Luigi Lo Cascio è sempre molto bravo e molto dentro il personaggio e ha quello sguardo che sembra trascinarti in un pozzo nero...stranamente non si capisce mai dove sia ambientato il film...si direbbe in una città britannica, visto che scrivono in inglese e le auto della polizia hanno la scritta Police sulla fiancata, ma tutti i personaggi hanno nomi italianissimi, credo proprio sia una scelta del regista e non so se in questo rispecchia il libro da cui è tratto, "l'imbalsamatore".
Wolf Creek: molto "disturbing" come dicono gli inglesi, davvero inquietante se si pensa che si tratta di una storia vera: in Australia vengono dichiarate scomparse circa 30,000 persone l'anno...alcuni vengono trovati nel giro di un mese...altri nel giro di un anno...alcuni non vengono mai più trovati...
Girato con stile documentaristico, dati i precedenti del regista, e con un budget bassissimo e attori tutti australiani, è davvero disturbante.
Mi ha scossa molto l'idea dell'assassino efferato e feroce che, nel bel mezzo del deserto australiano, miete vittime tra ignari turisti, dopo averle torturate anche per mesi, con grande tranquillità, come fosse la cosa più normale del mondo. E posso dirvi che guardarlo in lingua originale in presa diretta è ancora più forte...un pugno nello stomaco...
Ha avuto un grande successo al Sundance Festival dello scorso anno e ora sò perchè...
The Jacket... :Oddio:
L'inizio mi aveva presa alla grande... poi mi sono un po' persa. Carino dai....
non ho visto gli altri film di almodovar ...e nonostante questo film mi sia piaciuto molto, le attrici bravissime calate benissimo nei ruoli assegnati, molto intense ed introspettive, l'ho trovato non solo molto faticoso psicologicamente ma sopratutto la descrizione di queste donne forti a tutti i costi, capaci di gesti efferati per amore filiale o di carne, solidali e sfortunate (ecchecavolo tutte a loro) molto lontane da ciCitazione:
Originariamente Scritto da Kyra
Sacco e Vanzetti, il film del 1971, e Animal House
Idem anche io. Animal HouseCitazione:
Originariamente Scritto da Hristo
Mi sono rivisto per l'ennesima volta el-alamein, e gi
The Libertine.
Così colà...
in her shoes. vale la pena vederlo anche solo x il fisico di cameron diaz
quello di ieri sera su canale 5...con Jennipher Lopez e Clooney...non so il titolo...
Out of sight...
Ieri sera, sul 3, "La sporca dozzina"
Le conseguenze dell'amore. di Paolo Sorrentino
non ci sono parole per definire la bellezza di questo film, e per la regia e il montaggio, e per l'incredibile recitazione di Toni Servillo, grande attore di teatro che si cala alla perfezione nel ruole di Titta Di Girolamo, l'uomo misterioso rinchiuso letteralmente in un albergo che trascorre la sua vita....anzi si fa trascorrere dalla vita, tra una consegna e l'altra di soldi sporchi da riciclare per Cosa Nostra. E Toni Servillo presta il suo volto a quello di un uomo cui è stato rubata la gioia di vivere e che meccanicamente vive una vita che non gli appartiene solo perché vittima di un ricatto.
Un uomo solo, totalmente solo, così solo da non essere "più abituato a parlare", e che è convinto che la vita senza immaginazione sia un inferno e la sua vita è così finquando non alza gli occhi per la prima volta sulla ragazza che lavora al bar...da lì la sua vita non sara' mai più la stessa...quando il suo incontenibile bisogno di amicizia e d'amore faranno scattare una scintilla, qualcosa dentro di lui si incrinerà per sempre e tutto d'un tratto le gigantesche insicurezze e le paure che da sempre affliggono profondamente il suo animo usciranno fuori con irruenza, conducendolo alla svolta della sua vita. E tutto nel giorno del suo cinquantesimo compleanno.
Mi è piaciuto tanto che ho inserito la frase che lui praticamente all'inizio del film appunta sul suo taccuino, nella mia firma....
Jarhead
Di Sam Mendes (regista di American Beauty).
Un film sulla guerra in Iraq del 90...o meglio l'attesa di una guerra che in realtà non toccherà mai da vicino i protagonisti di questo commando di Marine composto in prevalenza da ragazzi giovanissimi, come il protagonista Swofford (Swoff) di soli 20 anni -interpretato da Jake Gyllenhall- e il caporale Troy -Peter Sarsgaard- anche lui estremamente giovane ma dal cui viso traspare una saggezza data dalla costante e attenta osservazione della vita.
Aspettano la guerra questi ragazzi...e nella loro attesa abbiamo l'opportunità di osservare il machismo tutto muscoli della cultura dei marine, la solitudine esistenziale di chi combatte, i costi fisici e psicologici di chi è al fronte: giovani che si arruolano soprattutto per avere un ruolo nella vita, rissosi, arrapati (fantastica l'intervista al protagonista dove praticamente persino l'attesa tra una "sega" e quella successiva sembra dilatarsi come il deserto in cui si trovano).
Sono sporchi, nervosi, aggressivi, solitari, a volte degenerati, eccitati ma al contempo terrorizzati, addestrati ad uccidere ma sempre pronti a disprezzare le alte sfere.
Attraverso lo sguardo del protagonista che diventa adulto in una situazione di caos totale (feroce critica al presunto efficientismo -tanto strombazzato- dei marines) un terribile affresco su chi vive il conflitto tra voglia di sangue e angoscia esistenziale (il film è ispirato al libro autobiografico di Anthony Swofford). Un film intenso, dai sottili intrecci psicologici e che evidenzia al meglio gli orrori e gli errori di ogni tipo di violenza. Visivamente bellissimo (come tutti i film di Sam Mendes) contiene varie scene da antologia. Da ricordarne due in particolare (veri e propri capolavori): la presentazione della famiglia del protagonista, la visione da parte dei soldati di "Apocalypse Now".
E anche questa volta Mendes affida la colonna sonora a Thomas Newman, affascinante nelle sue iperboli musicali come già in American Beauty.