Originariamente Scritto da
axeUgene
questa è una favoletta, a cui qualcuno può anche credere, per carità;
la realtà della morale sessuale e della famiglia che riporti - e che capiscono tutti, chiaramente - è che si tratta di un combinato disposto che continua ad assegnare alle donne un ruolo subalterno;
non prendiamoci in giro: tutti capiscono perfettamente che ragazzi e ragazze hanno gli stessi desideri;
solo che in quel quadro morale della "purezza" come virtù, in realtà nessuno si preoccupa se il figlio maschio cambia fidanzata ogni sei mesi e tromba quanto gli pare; ma se lo stesso lo fa sua sorella, è ancora giudicata male;
70 anni fa non esisteva la contraccezione, e la preoccupazione per le figlie femmine era in qualche modo comprensibile, un po' per tutti;
ma il caso di Franca Viola è esattamente di 60 anni fa; quella ragazza fece notizia e scalpore perché rifiutò il "matrimonio riparatore" al suo stupratore; in quel paradiso di famiglia tradizionale che decanti era considerato normale che se un uomo voleva una donna, poteva farne la sua prigioniera stuprandola e sposandola; perché una ragazza non illibata non l'avrebbe più voluta nessuno, e il matrimonio riparava anche quello che allora era solo un reato contro il buon costume, e non una violenza sulla persona;
ora, pensa a questo: una ragazza, che potrebbe avere l'età delle tue figlie:
a) si sente ancora inquadrata in quella morale;
b) le si affibbiano i famosi "carismi", che la pongono in una posizione di subalternità quanto ad autorevolezza;
c) è giudicata in modo assai diverso se si comporta come suo fratello;
d) constata che, magari con maggiori titoli e risultati nello studio, è penalizzata nel lavoro;
e) vede che una parte cospicua di uomini si comporta ancora come padrona, al punto di uccidere;
ora, secondo te, cosa possono rimuginare quelle ragazze - che potrebbero essere le tue figlie - di una morale e idea delle relazioni e della famiglia come quella che proponi ?
secondo me, a lume di buon senso, solo rancore per essere ancora vittime di un'ingiustizia che grida vendetta; quelle vedono i "cuginetti" islamici coi loro veli e burqa, le guerre contro quel "provare" tutto che è la libertà di fare esperienza, e fanno 2 + 2, come è normale e ovvio;
questa è la realtà;
qui si esortano ragazze - perché quello è il punto; i maschi, faut de mieux, vanno in tangenziale - a non avere esperienze sessuali in un arco di tempo che va dai 15 anni ai 30, quando in media ci si sposa, se ciò avviene; e, assieme a questo, si condanna la contraccezione come peccato mortale;
ovvio: la contraccezione è stato il primo passo per la libertà della donna di auto-determinarsi; nessuno ti può più confinare in un ruolo senza il ricatto della maternità;
non sono mica sceme le ragazze, eh...
secondo me, proprio nell'ottica di famiglie solide, è un gran bene che ci si "provi" e si faccia esperienza di come funziona una coppia; perché nel momento dell'incontro e della seduzione si dà il meglio e si nascondono difetti e inclinazioni sgradevoli, incompatibilità;
se tu carichi dei 16enni o 20enni iper-ormonati delle responsabilità di impegno che in effetti oggi si maturano davvero dopo i 40, con l'esperienza di diverse parabole di coppia, li induci solo a mentire a se stessi e all'altro, fingere sentimenti dove ci sono al più pulsioni, e andare inevitabilmente a sbattere, come un neo-patentato con un'auto troppo potente su una provinciale piena di tornanti;
quelli vedono la realtà, quello che hanno intorno, che raccontano amiche ed amici, le notizie di cronaca e, se ti va bene, pensano tu sia un brav'uomo di un secolo fa, parecchio rintricullito e prigioniero di una favoletta; ma se in effetti ti danno retta, finiscono per pagarla loro, con le loro vite imprudentemente sacrificate a qualcosa che non esiste, solo per quel desiderio di talebanismo "moderato" di esercitare un controllo sulla sessualità femminile; perché di questo si tratta, eh...