[QUOTE=Xilinx23;957817]Leggende :rotfl:
Meno male che la Fallaci, tanto per dire,
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[QUOTE=Xilinx23;957817]Leggende :rotfl:
Meno male che la Fallaci, tanto per dire,
[QUOTE=erin;957864]Ma
Su Berlusconi d'accordo, cos
[QUOTE=Xilinx23;957903]Su Berlusconi d'accordo, cos
Non ho letto tutti quanti i post quindi magari qualcuno ha già dato questa risposta.
Ma cos'è la destra attuale effetivamente?
Per chi è di sinistra ( non tutti )chi è di destra è sinonimo di fascista,come successo a me quando una persona mi ha chiesto di che schieramento ero,"di destra"faccio io,allora sei un facista mi sento rispondere.
No..ho 41 anni,il fascismo non l'ho vissuto e non posso esserlo ( anche se in diverse occasioni ho ribadito la mia simpatia per l'ideale fascista,non per quello che ha fatto il fascismo,in particolare, dall'alleanza con Hitler in poi ).
Purtroppo ci sono molti partitini che si rifanno al fascismo,anche alcuni grandi esponenti dell'attuale governo prima lodano Mussolini poi ritrattano..
Io dico che serve alla destra scordarsi di Mussolini,magari portando avanti quelle idee sociali nate col fascismo ma in linea con il XXI secolo.
Ad esempio,ci sono ancora dei pregiudizi nei confronti degli omosessuali,a me non hanno fatto nulla ( anzi ho delle care amiche gay ),non sono loro il problema dell'Italia,per me possono anche sposarsi.Sarebbe ora di pensare chi lucra alle nostre spalle invece di pensare ai gay come un problema.
Sarebbe ora di controllare di più le banche,al controllo dei prezzi dei beni primari senza dipendere dal petrolio.
Sarebbe ora di controllare di più l'immigrazione per dare sicurezza non solo agli italiani ma anche a quei tanti stranieri che vivono onestamente in Italia e contribuiscono alla sua sopravvivenza pagando anche loro le tasse.
Magari farli votare,visto che lavorano e pagano le tasse,magari dopo un tot di anni ma hanno anche loro il diritto di votare.
LA destra deve dare più senso alla parola patria,siamo italiani e dobbiamo difendere la nostra cultura e le nostre tradizioni e non imitare gli stati uniti.
Ecco,questo è quello che penso come dovrebbe essere la destra.
[QUOTE=libero;957948]Non ho letto tutti quanti i post quindi magari qualcuno ha gi
Infatti
Esiste anche la destra che ideologicamente è antifascista (anzi non ha mai conosciuto il fascismo in sè) e non ha mai avuto alcun legame, nel passato, con il fascismo, nonchè si ispira ad una cultura tradizionalmente non italica.
E' che in Italia una destra seria non esiste nemmeno, a causa dei retaggi e degli spettri del passato, e se esiste qualche forza politica assimilabile alla destra ne ha spesso snaturati i valori originali.
Storace a me sembra un incoerente, disonesto, immorale e statalista.
Proprio perchè sono di destra nell'animo non voterò mai Storace o la Santanchè. Neanche morto.
Sono solo meteore della politica.
Io sostengo e credo nella destra liberale tendente all'estremismo, non alle buffonate italiche per spartirsi le poltrone, all'affarismo politico od alla lotta fra chi grida di più nel pollaio della politica italiana.
Tutte le finte destre italiche verrebbero spazzate via se si affacciasse il vero uragano del conservatorismo destrorso serio.
Nel bene e nel male non credo che la destra italiana possa prescindere dal suo retaggio fascista; che piaccia o meno il fascismo è stata un'esperienza centrale e rivoluzionaria, per il mondo intero ed a maggior ragione per il paese che gli ha dato i natali. Può non piacere, ma siamo di fronte ad un fatto storico e come tale incancellabile. I paesi europei di più salda tradizione democratica, come la Francia o la Gran Bretagna, vedono le proprie cosiddette forze di destra ricondurre le proprie radici, attraverso molteplici trasformazioni, alla tradizione liberale otto e novecentesca. Il liberalismo, in Italia, è stato sovvertito, parzialmente assorbito ed infine annichilito dal fascismo, che all'atto di fagocitarlo ha fatto leva sulle sue pulsioni più autoritarie producendo un netto iato nell'evoluzione politica di questo paese. Ragion per cui, in Italia, una destra in grado anche lontanamente di richiamarsi ai valori del liberalismo d'area anglosassone sarebbe possibile solo nella prospettiva assolutamente utopica di riesumare quel che fu l'estinto liberalismo sui generis di Sella e Giolitti. Non per nulla l'attuale partito capofila della destra italiana, il PdL, rappresenta solamente un grosso contenitore che, in nome degli interessi di un singolo, riesce a conciliare le differenti storie di ex socialisti, ex democristiani ed ex fascisti impegnati nel funambolare tentativo di prendere le distanze dagli stivali lucidi alla Starace abbracciando il doppiopetto. Ciò detto ritengo Storace (nomen omen) un orrido bifolco degno del peggior Farinacci.
[QUOTE=Gloucester;958315]Ma cosa diavolo significa simpatizzare con l'ideale fascista senza condividere quanto compiuto dal fascismo ? L'operato del regime entro e fuori dell'Italia non ha rappresentato un puro accidente rispetto al contenuto ideologico propagandato; semmai ne ha rappresentato la coerente applicazione, fatti salvi quei compromessi dettati dal quadro politico, culturale e sociale. Lo svuotamento delle istituzioni parassitate dal PNF, la liquidazione del parlamentarismo e della democrazia sono esiti coerenti col contenuto ideologico del fascismo. [COLOR="Blue"]Lo sterminio dei libici e degli abissini
[QUOTE=Pulsar;958321]Infatti
Che l'Italia fascista sia diventata un modello mondiale è opinabile; sarebbe più corretto sostenere che sia stato il fascismo ad assurgere a modello, e comunque per tutt'altre ragioni rispetto alla presunta (in)capacità di far grande il nostro paese; che, anche all'apice del successo fascista col bagno di consensi del 1936 dopo la proclamazione dell'Impero, rimaneva comunque una potenza mondiale di second'ordine. Un modello perché il fascismo è stato il primo movimento di massa in grado di interpretare le istanze di una società tendenzialmente di massa, scaturita dagli ammaestramenti e dalle trasformazioni della Grande guerra. Ed in questo ha effettivamente fatto scuola, battendo nuove strade non solo nel rapporto con la massa, ma anche nell'approccio agli strumenti che ancor oggi caratterizzano la società massificata. Si pensi, ad esempio, all'utilizzo della radio e della cinematografia nelle loro ricadute propagandistiche, al tentativo totalizzante di manipolare ed orientare anche il tempo libero del cittadino con la fondazione dell'Opera dopolavoro; e si potrebbe andare avanti ancora a lungo. La storia che avrebbe dato vita a partiti imitatori è semplicemente grossolana; essi nacquero autonomamente, ispirandosi soltanto a grandi linee all'esperienza fascista tanto che persino uno storico come De Felice, tacciato di non essere poi così critico nei confronti del regime, li definiva "falsi fascismi".
Questa in particolare è una perla. Certo, mi pare corretto: ora è possibile giudicare solo se si è stati testimoni oculari, quindi la storiografia non avrebbe ragione d'esistere. Peraltro, in base allo stesso principio, non ho capito come faresti ad esprimere poche righe sotto una serie di giudizi sui crimini degli imperi coloniali europei. Eri forse presente, all'epoca della conquista di Cuzco da parte di Pizarro o del Sudan da parte di Kitchener ?Citazione:
se poi il potere ha logorato chi ce l'aveva io non c'ero e non posso giudicare.
Queste tre righe sono veramente la fiera della banalità e del qualunquismo, a prescindere dal fatto che è del tutto assurdo paragonare esperienze distanti fra di loro quattro secoli come la genesi dell'impero coloniale spagnolo e del cosiddetto Impero italiano; senza considerare che il primo vede il proprio arco cronologico estendersi dai primi del Cinquecento ai primi dell'Ottocento, mentre il secondo è durato appena nove anni dall'atto della sua proclamazione alla sua dissoluzione. Ciò detto, in merito alla pubblicizzazione dei cosiddetti crimini del colonialismo, è vero esattamente il contrario; le responsabilità spagnole, portoghesi, inglesi, francesi e belghe sono da tempo ampiamente documentate. Non per nulla, in merito al dominio iberico nel Nuovo mondo, ha potuto prender corpo sin dal XVI secolo la famosa leyenda negra a base di efferatezze variamente amplificate ed esagerate. In Italia, al contrario, sino a dieci anni fa un giornalista del calibro di Montanelli poteva affermare in assoluta buona fede che in Etiopia non erano mai state utilizzate armi chimiche; non parliamo di venti o trent'anni fa, quand'era ancora radicata una congiura del silenzio ed associazioni di reduci delle campagna abissina erano perfettamente in grado, spalleggiate dalle principali forze politiche di questo paese, di intimidire impunemente uno storico del colonialismo del calibro di Del Boca ostacolandone inaccettabilmente le ricerche (si legga in merito la prefazione a "I gas di Mussolini", recentemente pubblicato da Editori Riuniti; beninteso, non mi aspetto che lo si faccia veramente). Faccio inoltre notare che la prima storia ufficiale della campagna italo-etiopica pubblicata dall'Ufficio Storico dello Stato Maggiore e basata sulle più recenti acquisizioni della critica, risale ad appena tre anni fa; opera che comunque si dimostra ancora inaccettabilmente reticente in alcuni punti, continuando a perpetuare il mito degli "italiani brava gente" (si legga a tal proposito la recensione firmata da Labanca, altro eccellente storico del colonialismo; anche in questo caso, si intende, non mi aspetto che tu la legga davvero).Citazione:
Mussolini voleva dare all'Italia quelle colonie che essa non aveva al contrario di Inghilterra,Francia,Spagna e Portogallo.
La Spagna ha distrutto intere civiltà come i maya,gli incas e gli aztechi,gli inglesi hanno schiavizzato mezza africa ma di questo no,non si parla.
Non è fascismo-razzismo-schiavismo questo quanto fatto da inglesi e compagnia bella???
Complimenti, noto che i deliri sul complotto pluto-giudaico continuano a riscuotere ampio successo; attendo trepidante nuove rivelazioni sui templari, il Graal e la setta degli Illuminati.Citazione:
Ma l'europa cosa ha realmente fatto contro lo sterminio degli ebrei??? Te lo dico io"NULLA".
Gli ebrei al tempo erano i padroni del commercio e delle banche,lo sterminio ha ridato il potere dei soldi alle varie nazioni.
A parte il fatto che Cesare Mori era un prefetto e non un magistrato; omettendo questo insignificante dettaglio, faccio notare che l'opera di Mori si arrestò, dopo duri colpi assestati alla bassa manovalanza ed agli strati medi delle cosche mafiose, quando iniziò (guarda tu il caso) a svelare i rapporti di connivenza intercorrenti fra i capi delle cosche e gli alti vertici politici appartenenti non solo al vecchio stato liberale ma anche al nuovo stato fascista: tanto che Mori era riuscito ad ottenere l'espulsione dal PNF di Alfredo Cucco, ex membro del Gran Consiglio del Fascismo ed esponente di spicco dei fasci siciliani. Nel 1929 Mori venne esonerato da servizio e, promoveatur ut amoveatur, nominato senatore del Regno. Si consiglia un maggiore discernimento nei propri approfondimenti.Citazione:
Perchè evidentemente il fascismo comunque aveva fatto cose importanti,come ad esempio,eliminare la mafia dalla sicilia...con un giudice antifascista (Mori ) che ha combattuto contro gli squadroni fascisti
Cantami o diva del colto Gloucester l'ira funesta ...
Consiglio per Libero : se ti appresti a duellare con Gloucester a base
di considerazioni storiche, chiedi l'aiuto del pubblico e la telefonata a
casa a tuo cugino chino sulla Treccani.
Preghiera per Gloucester : per favore non rovinarmi Libero,
ecco perch