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Uhhh... non parlarmi di Salesiani.
Mio nipote ci è stato in convitto negli anni delle elementari e delle medie, idem mia nipote, quella dalle Canossiane.
Eperienze orribili per entrambi i ragazzi.
Tanto è vero che le superiori le hanno fatte pubbliche.
A parte i soldi, costavano parecchio le rette (peraltro in continuo aumento, anno dopo anno), l'insegnamento delle materie abbastanza discutibile, venivano solitamente assunti dalle direzioni degli itituti insegnati a tempo determinato, ossia per la durata di un anno scolastico o meno; era la vita che si svolgeva all'interno del convitto a disturbarli.
Non voglio entrare nel merito perchè andrei ad aprire una porta già spalancata, ma in quei luoghi se ne sono sentite di tutti i colori, di cotte e di crude. I fatti accadevano alla fine delle lezioni e specialmente nei corridoi o nelle varie stanzette durante le ore di riposo.
Lo potete immaginare.
Poi uno (se ne aveva un barlume) perde la fede.
Credo sia il minimo.
Alcuni ne sono usciti scioccati e non hanno più voluto ritornare.
Noi genitori per fare il bene dei figli alle volte facciamo enormi scioccheze.
Per fortuna il mio ha sempre fatto la scuola pubblica, dall'asilo in poi.
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Originariamente Scritto da
Kanyu
Uhhh... non parlarmi di Salesiani.
.....
Essendo stato chiamato in causa, ho reso testimonianza del mio "vissuto" di persona fortunata. Il mio. "Rara avis", ma é stato cosi. Ben per me.:mmh?:
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Originariamente Scritto da
Vega
Mi sembra ci sia un certo propinare certi luoghi comuni e stereotipi, il padre come figura principalmente preposta a trasmettere questo:
"Ci ricorda che essere padre significa soprattutto saper trasmettere ai figli la capacità di guardare al futuro con fiducia, di desiderare, di cercare la propria strada".
Annamo bbbbeeeeneeeeee!
La figura del padre è fondamentale Laura! Annacquarla o lasciarla evaporare come ai giorni nostri, produce una quantità industriale di problemi.
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dark lady
Cono, risparmiati di postarmi sproloqui scritti da altri perché non li leggo.
Se vuoi argomentare, usa le TUE parole e le TUE idee. Sempre che tu ne abbia, di tue, che non ti sono state inculcate.
Quando si posta un discorso, una frase, una riflessione importante e perdipiu' la si evidenzia in rosso....vuol dire che la si sposa.
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LadyHawke
Ok, si può andare a mangiare una pizza fuori con gli amici ma ci sarebbe qualcosa di male, di sbagliato ad ordinare pizza per tutti, compreso gli amici invitati a casa, e fartela portare a casa dal servizio usato dalla pizzeria?
Certo guardando dal punto di vista di sfruttamento vedere correre e sfrecciare in città consegnanti Just Eat , ti pone delle domande ma a volte per dei consegnati è l'unico lavoro possibile per sbarcare il lunario e sopravvivere.
Mio figlio ad esempio che nella sua vita ha fatto vari lavori per quattro soldini e non dipendere, ha fatto pure il consegnante di pizze in pizzeria da un amico, ma aveva un orario, non correva tutto il giorno.
L'alternativa? Essere un disoccupato.
Ti dò ragione solo sull'ECCESSO di lavoro, lo sfruttamento che non lascia spazi per altro.
Ti ringrazio.
Non si demonizza infatti la pizza on line, può capitare a tutti di ordinarla così: ma tutta la pseudo filosofia che ci sta dietro....
Risparmiare tempo e denaro, consumare tutto in fretta, il più velocemente possibile. Sfruttare la manodopera strumentalizzando come nel tuo caso il bisogno di tuo figlio.
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Io, rider sotto il diluvio: ho rischiato di affogare per un euro di mancia e ho chiesto aiuto alla polizia”
Asif Khan ha 33 anni e sabato sera ha lavorato a Bologna durante l’alluvione. “La piattaforma pretendeva che consegnassi in una strada allagata. Ho fatto 14 consegne, chiedevo alla gente di scendere per fare più fretta, ma nessuno voleva farlo”
https://bologna.repubblica.it/cronac...sta-423571080/
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Originariamente Scritto da
conogelato
Ti ringrazio.
Non si demonizza infatti la pizza on line, può capitare a tutti di ordinarla così: ma tutta la pseudo filosofia che ci sta dietro....
Risparmiare tempo e denaro, consumare tutto in fretta, il più velocemente possibile. Sfruttare la manodopera strumentalizzando come nel tuo caso il bisogno di tuo figlio.
Per favore evita certi paragoni con i rider.
Mio figlio non è stato strumentalizzato, consegnava in auto e neanche sfruttato, svolgeva un lavoro regolare di consegnante, dipendente della pizzeria nel frattempo che trovava qualcosa di meglio per le sue aspettative di vita, perchè mica ci si mantiene facendo solo consegne di pizze.
Qualcuno comunque lo doveva svolgere quel lavoro, se non era lui toccava ad altri.
I rider sono altra cosa.
La filosofia nel caso dei rider non è consumare in fretta ma consegnare in fretta, più consegne fai più "guadagni".
Come al solito fai sempre un gran minestrone di tutto.
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Citazione:
Originariamente Scritto da
conogelato
La figura del padre è fondamentale Laura! Annacquarla o lasciarla evaporare come ai giorni nostri, produce una quantità industriale di problemi.
Hai letto quello che ho postato? Rispondo io, no.
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Citazione:
Originariamente Scritto da
conogelato
La figura del padre è fondamentale Laura! Annacquarla o lasciarla evaporare come ai giorni nostri, produce una quantità industriale di problemi.
a parte le opinioni di opportunità, qui c'è proprio l'incomprensione del mondo e della circostanza che certi fenomeni sociali non sono amministrabili;
non è che arriva uno e dice: fate questo, e la gente obbedisce; su queste cose, poi... :asd:
fosse solo Cono... a me pare, forse per eccesso di stimoli e nozioni, che sia venuta meno una capacità critica comune di comprendere la natura categorica di certi soggetti, a quel livello un tempo garantito dalla scuola media, del genere:
sto sistema funziona così e ci so mettere le mani; quest'altro è retto da logiche che mi sfuggono, meglio esser prudenti e se nessuno ne viene a capo meglio, vuol dire che, almeno per il momento, non si può.
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Citazione:
Originariamente Scritto da
LadyHawke
Per favore evita certi paragoni con i rider.
Mio figlio non è stato strumentalizzato, consegnava in auto e neanche sfruttato, svolgeva un lavoro regolare di consegnante, dipendente della pizzeria nel frattempo che trovava qualcosa di meglio per le sue aspettative di vita, perchè mica ci si mantiene facendo solo consegne di pizze.
Qualcuno comunque lo doveva svolgere quel lavoro, se non era lui toccava ad altri.
I rider sono altra cosa.
La filosofia nel caso dei rider non è consumare in fretta ma consegnare in fretta, più consegne fai più "guadagni".
Come al solito fai sempre un gran minestrone di tutto.
Si, ma cosa ci sta a monte? Come ha intitolato il topic Breakthru? Le aberrazioni della società consumistica ci obbligano alla fretta, al fast, al take away, a divorare il massimo nel minimo tempo possibile....
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Citazione:
Originariamente Scritto da
Vega
Hai letto quello che ho postato? Rispondo io, no.
Ma si Laura! Ed oltre ciò che penso io, abbiamo letto prima Galimberti e poi Recalcati. Non c'è 2 senza 3: leggiamo anche Crepet a corredo....
Crepet e la ‘società senza padre’: l’idea banale di libertà trasforma i genitori in complici dei figli.
"Lo psicologo torinese ha detto che i genitori sbagliano oggi a giustificare sempre i ragazzi e che in sostanza larga parte dei drammi delle nuove generazioni scaturiscono anche da questo, cioè dal fatto che anziché esservi la tradizionale figura del padre che incarna la legge, i genitori diventano loro stessi dei bambini non cresciuti, che appoggiano tutto ciò che fanno i loro ragazzi e che anzi sono sempre in prima linea nel giustificarli in tutto ciò che fanno. Quando ciò comporti anche la diatriba con i docenti, che a scuola magari osano ancora criticare i giovani studenti per cose che debbono essere criticate.
Ebbene, i genitori molto spesso anziché solidarizzare con i docenti e sostenere le loro prese di posizione critiche rispetto agli studenti, solidarizzano viceversa con gli studenti stessi, cioè con i propri figli. E questo è un punto non trascurabile della questione. Possiamo dire, sviluppando e approfondendo la tesi di Crepet, che in effetti larga parte dei problemi delle nuove generazioni derivano dal fatto che viviamo nel tempo della società senza padre. La società della evaporazione del padre, come la chiamava Lacan. In effetti, dal ’68 a oggi siamo entrati in un tempo di padre assente, dove domina sotto il cielo la deregolamentazione integrale, non solo la deregulation economica, che pure è egemonica, ma anche la deregulation antropologica, morale, etica, in una sorta di programma della civiltà che oggi trasforma l’abbattimento di ogni limite, di ogni tabù, di ogni legge e di ogni vincolo in punto fondamentale della libertà.
Non stupisce che le nuove generazioni, nate in assenza della figura del padre, vivano in una sorta di deregulation permanente che fa sì che esse pensino che la libertà consista semplicemente nella trasgressione permanente di ogni valore. A ciò si aggiunga il fatto che i genitori stessi, non incarnando più la figura del nomos della legge, diventano semplicemente complici dei loro figli. A questo riguardo si va a ricordare, sempre citando Lacan, che il padre è l’emblema della legge. Il padre è quello che pone in essere dei no che aiutano a crescere, come diceva il titolo di un fortunato libro di qualche anno fa. Sono infatti i no che ci aiutano a svilupparci, a crescere, a maturare. La società senza padre è la società senza legge, è la società in cui tutti diventano, anche i genitori, eterni bambini che godono soltanto e che desiderano illimitatamente. E in effetti a caratterizzare la nostra società è proprio il godimento deregolamentato, l’assenza di limiti, un’idea puberale di libertà come trasgressione di tutte le norme. Ora questa idea puberale e banale di libertà come capriccio si è impadronita non solo della coscienza delle nuove generazioni ma, quel che è più grave, anche dei genitori"
https://www.radioradio.it/2023/11/cr...radioattivita/
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Inutile che copi pipponi per prendere per i fondelli è far finta di aver letto le risposte e di aver risposto in maniera pertinente a tua volta.
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Originariamente Scritto da
conogelato
Si, ma cosa ci sta a monte? Come ha intitolato il topic Breakthru? Le aberrazioni della società consumistica ci obbligano alla fretta, al fast, al take away, a divorare il massimo nel minimo tempo possibile....
Cito Break:
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Quali fragilità e infelicità umane le campagne pubblicitarie sfruttano per poter vendere "il proprio rimedio"?
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ma qui non si doveva parlare di bisogni indotti? Perché mi tocca leggere i soliti pipponi delle altre discussioni sui padri e sulla famiglia.
Qui si parla di shopping sfrenato, suvvia, torniamo in topic.