dunque, dicevamo: "Correva l'anno...."
2 ottobre 1950: Buon compleanno, Charlie Brown!
Allegato 37827
Visualizzazione Stampabile
dunque, dicevamo: "Correva l'anno...."
2 ottobre 1950: Buon compleanno, Charlie Brown!
Allegato 37827
Molti pensano che la sua morte sia avvenuta il 4 ottobre, ossia quando la Chiesa Cattolica lo celebra, ma Francesco d’Assisi morì la sera del 3 ottobre 1226, quando si fece deporre nudo sulla nuda terra: fu spogliato della veste di sacco, la mano sinistra a coprire la ferita sul fianco destro, affinché nessuno la vedesse, come era avvenuto per le stimmate impresse sul suo corpo da quando le ricevette a La Verna nel 1224. Fece chiamare Giacoma dei Settesoli e le chiese, prima che fosse troppo tardi, di non dimenticare di portare con sé i mostaccioli, quei biscotti “boni e profumati” che più volte gli aveva preparato a Roma. In quei drammatici e intensi istanti Francesco si rivolse ai suoi amici più stretti.
Officiò l’Ultima Cena e poi, rivolgendosi ancora ai frati, chiese di essere deposto di nuovo nudo sulla nuda terra, e di lasciarlo giacere dopo la sua morte “il tempo necessario a percorrere comodamente un miglio”. Chiese di essere sepolto sul Colle dell’Inferno, come un qualsiasi malfattore, quel Colle che un giorno si sarebbe chiamato Colle del Paradiso, dove sarebbe stata edificata la Basilica.
Profondamente ascetico, Francesco era conosciuto anche come Il poverello d’Assisi per via della sua scelta di spogliarsi di ogni bene materiale e condurre una vita minimale, in totale armonia di spirito; per questo motivo, la città di Assisi è assurta a simbolo di Pace.
La canonizzazione sarebbe stata una delle più rapide nella storia dei santi, soltanto due anni dopo la morte da parte di Papa Gregorio IX.