Visualizzazione Stampabile
-
Citazione:
Originariamente Scritto da
dark lady
Non ti seguo. E non capisco cosa ti disturbi del mio ragionamento. A posteriori rispetto a cosa?
Non mi disturba, solo che io non ce la faccio a pensarla in termini come i tuoi.
A posteriori tu sai dire se la persona che hai incontrato possa essere la persona adatta a quel momento che, a posteriori, riesci ad individuare come momento giusto.
Ti serve del tempo, credo, per esprimere una valutazione su persona giusta e momento giusto.
-
Citazione:
Originariamente Scritto da
Bauxite
No, non credo fosse una questione di maturità.
Ho compiuto diversi errori e ho sbagliato anch'io verso qualcuno.
Forse, ma non sono sicura, so in cosa non sono in grado di essere "autonoma", cioè so qual è il pezzo mancante che invece qualcuno ha.
Gli altri pezzi mancanti forse rimarrano tali, pazienza.
Beh ci sta. Non tutti siamo uguali.
Io a 25 anni avevo una determinata esigenza. Chiamiamolo pure "pezzo mancante", se vuoi. Quella cosa su cui pensi che il partner possa rispondere ad un tuo bisogno (ovviamente a livello inconscio). Io l'ho capito solo alla fine della relazione, andando in analisi.
Oggi le mie esigenze sono tutt'altre, ad esempio. Ho acquisito consapevolezza, quello di cui avevo bisogno a 25 anni non è quello di cui ho bisogno adesso. Ma lo so perché sono stata in terapia, altrimenti probabilmente non lo avrei mai capito a livello conscio.
-
Citazione:
Originariamente Scritto da
Vega
No, è che siamo una specie tendenzialmente monogama ma che non è detto resti accoppiata per tutta la vita con la stessa persona, da cui il cambio di partner sentendo appunto l'esigenza di cambiare, il calo di desiderio ed emozioni con la persona con cui stiamo.
Invece io non credo che gli esseri umani siano monogami.
Penso che la monogamia sia un costrutto sociale dovuto a determinati periodi storici in cui, specialmente alle donne, è stato inculcato come fattore fondamentale.
Il tutto condito da credo religioso, non solo cattolico.
E da monogama con qualche rimpianto mi rendo conto che potevo fare di più per essere una vera bastian contraria :D
-
Citazione:
Originariamente Scritto da
Bauxite
Non mi disturba, solo che io non ce la faccio a pensarla in termini come i tuoi.
A posteriori tu sai dire se la persona che hai incontrato possa essere la persona adatta a quel momento che, a posteriori, riesci ad individuare come momento giusto.
Ti serve del tempo, credo, per esprimere una valutazione su persona giusta e momento giusto.
Ma ci mancherebbe, non pretendo affatto che tu la pensi come me. E' giusto che ognuno abbia il proprio punto di vista. Lungi da me di volere imporre il mio.
Sono d'accordo, è ovvio che ti serve tempo, non ho mai detto che lo capisci subito. Non a livello conscio, quantomeno. E' qualcosa che scatta più che altro nel tuo subconscio.
Nel momento in cui incontri qualcuno, te ne innamori e intraprendi con questa persona una relazione, vuol dire che tutto si è allineato. Ma non è che consciamente pensi a ste cose. Figurati, quando ci si innamora il cervello è disconnesso :asd:
-
Citazione:
Originariamente Scritto da
Vega
:mumble:
Non so bene cosa vuoi dire, credo che Dark si riferisse al fatto che passata l'onda dell'innamoramento, con dopamina e bassa serotonina, poi rimanga e si crei maggiormente la fase dell'attaccamento, quella con ossitocina e vasopressina:D
.
oltre all'attrazione fisica propriamente sessuale opera un meccanismo di "riconoscimento" che aggancia l'oggetto al pregresso del soggetto in termini di attaccamento/modello; questa individuazione è essenziale perché scatti l'innamoramento;
possono essere tratti somatici familiari, posture, tono di voce, attitudine tattile alla prossimità o alla distanza, ecc...
-
Citazione:
Originariamente Scritto da
Bauxite
Invece io non credo che gli esseri umani siano monogami.
Penso che la monogamia sia un costrutto sociale dovuto a determinati periodi storici in cui, specialmente alle donne, è stato inculcato come fattore fondamentale.
Il tutto condito da credo religioso, non solo cattolico.
E da monogama con qualche rimpianto mi rendo conto che potevo fare di più per essere una vera bastian contraria :D
Sono del tuo partito. Forse tra vent'anni se ne parlerà così come ora si parla di "genere". Ma prima di allora essere "bastian contrario" si paga.
-
Sta cosa della monogamia o meno mi ha sempre affascinato. Chi stabilisce se l'essere umano è monogamo o meno?
Non è semplicemente una predisposizione individuale? Credo ci siano persone predisposte alla monogamia, altre no. Poi sicuramente c'è anche una componente culturale, ma come per ogni aspetto della nostra personalità, che è condizionata dall'ambiente in cui si cresce e ci si sviluppa.
-
Citazione:
Originariamente Scritto da
nahui
Sono del tuo partito. Forse tra vent'anni se ne parlerà così come ora si parla di "genere". Ma prima di allora essere "bastian contrario" si paga.
Beh, si paga anche quando non si fa un ca'.
Figuriamoci.
-
Citazione:
Originariamente Scritto da
Bauxite
Invece io non credo che gli esseri umani siano monogami.
Penso che la monogamia sia un costrutto sociale dovuto a determinati periodi storici in cui, specialmente alle donne, è stato inculcato come fattore fondamentale.
Il tutto condito da credo religioso, non solo cattolico.
E da monogama con qualche rimpianto mi rendo conto che potevo fare di più per essere una vera bastian contraria :D
La spiegazione sulla monogamia, o sul periodo di monogamia, diciamo così, sembrerebbe dovuto proprio a questioni di adattamento evolutivo, avendo noi ad un certp punto evoluto l'estro nascosto, avendo una prole immatura più a lungo di altre specie, la necessità di sopravvivere e far sopravvivere la prole. La coppia stabile, o stabile per un tot, avrebbe più successo.
Poi sono arrivate pure le pippe culturali.
In natura la monogamia esiste, meno diffusa di altre strategie di accoppiamento ma c'è, anche se con qualche sfumatura. Monogamia sessuale, due individui uniti e che fanno sesso solo frà sé, monogamia sociale in cui due individui restano insieme ma non è detto si accoppino sempre insieme, c'è una percentuale di infedeltà. Negli uccelli troviamo diversi esempi di monogamia.
-
Citazione:
Originariamente Scritto da
Vega
La spiegazione sulla monogamia, o sul periodo di monogamia, diciamo così, sembrerebbe dovuto proprio a questioni di adattamento evolutivo, avendo noi ad un certp punto evoluto l'estro nascosto, avendo una prole immatura più a lungo di altre specie, la necessità di sopravvivere e far sopravvivere la prole. La coppia stabile, o stabile per un tot, avrebbe più successo.
Poi sono arrivate pure le pippe culturali.
In natura la monogamia esiste, meno diffusa di altre strategie di accoppiamento ma c'è, anche se con qualche sfumatura. Monogamia sessuale, due individui uniti e che fanno sesso solo frà sé, monogamia sociale in cui due individui restano insieme ma non è detto si accoppino sempre insieme, c'è una percentuale di infedeltà.
Ci sarà anche la componente evolutiva, ma non puoi negare che l'arrivo dei primi costrutti fideistici e religiosi abbia influito sulle comunità in cui tutto era di tutti.
Figli, padri e madri.
E non vado avanti perché non sono colta.
-
Citazione:
Originariamente Scritto da
Bauxite
Monogamia seriale sarebbe? Un altro modo per dire che il monogamo è uno sfigato?
no; è che siamo selezionati per riprodurci con soggetti sempre diversi, perché la varietà genetica della prole aumenta le probabilità di sopravvivenza a fronte di fattori ambientali sfavorevoli;
per cui, l'ottimo dei cacciatori-raccoglitori era 3, 4 anni di accudimento del piccolo, fino a un minimo di autonomia, e poi cambio di partner; siamo agricoltori solo da 10mila anni, con un pregresso selettivo di centinaia di migliaia da ominidi e poi sapiens.
-
Citazione:
Originariamente Scritto da
axeUgene
no; è che siamo selezionati per riprodurci con soggetti sempre diversi, perché la varietà genetica della prole aumenta le probabilità di sopravvivenza a fronte di fattori ambientali sfavorevoli;
per cui, l'ottimo dei cacciatori-raccoglitori era 3, 4 anni di accudimento del piccolo, fino a un minimo di autonomia, e poi cambio di partner; siamo agricoltori solo da 10mila anni, con un pregresso selettivo di centinaia di migliaia da ominidi e poi sapiens.
OK, ma non avevo mai sentito usare la definizione di "monogamia seriale"!
-
Dovremmo avere la macchina del tempo per andare nella preistoria, però è probabile che avendo ad un certo punto evoluto l'estro nascosto ed un'attrazione verso l'altro che dura più a lungo, il formare la coppia, abbia avuto il vantaggio per il maschio di fecondare la compagna al momento giusto durante l'avulazione, più la sopravvivenza degli individui prendendosi cura reciprocamente e della prole.
-
Citazione:
Originariamente Scritto da
Vega
Dovremmo avere la macchina del tempo per andare nella preistoria, però è probabile che avendo ad un certo punto evoluto l'estro nascosto ed un'attrazione verso l'altro che dura più a lungo, il formare la coppia, abbia avuto il vantaggio per il maschio di fecondare la compagna al momento giusto durante l'avulazione, più la sopravvivenza degli individui prendendosi cura reciprocamente e della prole.
considera che l'accudimento era di gruppo/tribù, finché non si è istituita la proprietà terriera trasmissibile.
-
Citazione:
Originariamente Scritto da
dark lady
Per come la vedo io, la gente che si separa, cambia città e si fa carico di figli altrui è mossa alla base da una insoddisfazione di quella che è la sua attuale vita. Se stai bene dove sei e con quello che fai, col cavolo che prendi e te ne vai per inseguire qualcuno. Come l'amica mia che ha mollato tutto e si è trasferita sul lago "per seguire l'amore". In realtà, è scappata da una situazione che aveva qui e che le stava stretta. Sono più che convinta che se avesse avuto qui una vita ideale credo avrebbe fatto scelte diverse.
Se scegli di spostarti per seguire l'amore è perché di base sei già predisposto ad un cambio di vita.
questo però contrasta con l'idea della "chimica", per cui uno dovrebbe mollare anche la situazione "ideale" se si innesca il tutto per via chimica;
c'è anche che uno può non avere idea prima di un incontro e pensare che la propria situazione sia ragionevolmente appagante, proprio perché quella persona era fuori da radar, apre prospettive di esistenza e identità che erano sepolte o ignote;
nel cambiamento c'è sempre un vedersi dall'esterno come infelici, svalutati, rattrappiti, e la decisione: non voglio più essere "la persona che vive male con Tizio, basta !"
ma tanto nella rottura, quanto nell'innamoramento c'è una rivoluzione dell'identità che si elabora di sé stessi;
se manca questo ripensarsi non è innamoramento, oppure non c'è la rottura, nel caso di una sofferenza in coppia;
puntualmente, succede spessissimo che in fase avanzata di analisi, la persona rompa la coppia, perché ha rielaborato la propria identità; chi sta con un partner in analisi lo avverte, e pure lo stesso paziente, che non di rado abbandona la terapia perché avverte quel percorso come una pressione a ribaltare tutto, e magari non vuole.