MATTINA
M'illumino d'immenso!
GIUSEPPE UNGARETTI
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MATTINA
M'illumino d'immenso!
GIUSEPPE UNGARETTI
Il regno delle donne
C� un regno tutto tuo
che abito la notte
e le donne che stanno l� con te
son tante, amica mia,
sono enigmi di dolore
che noi uomini non scioglieremo mai.
Come bruciano le lacrime
come sembrano infinite
nessuno vede le ferite
che portate dentro voi.
Nella pioggia di Dio
qualche volta si annega
ma si puliscono i ricordi
prima che sia troppo tardi.
Guarda il sole quando scende
ed accende d'oro e porpora il mare
lo splendore � in voi
non svanisce mai
perch� sapete che pu� ritornare il sole.
E se passa il temporale
siete giunchi ed il vento vi piega
ancor pi� forti voi delle querce e poi
anche il male non pu� farvi del male.
Una stampella d'oro
per arrivare al cielo
le donne inseguono l'amore.
Qualche volta, amica mia,
ti sembra quasi di volare
ma gli uomini non sono angeli.
Voi piangete al loro posto
per questo vi hanno scelto
e nascondete il volto
perch� il dolore splende.
Un mistero che mai
riusciremo a capire
se nella vita ci si perde
non finir� la musica.
Guarda il sole quando scende
ed accende d'oro e porpora il mare
lo splendore � in voi
non svanisce mai
perch� sapete che pu� ritornare il sole
dopo il buio ancora il sole.
E se passa il temporale
siete prime a ritrovare la voce
sempre regine voi
luce e inferno e poi
anche il male non pu� farvi del male.
ALDA MERINI
W.H. Auden - Funeral Blues
Stop all the clocks, cut off the telephone.
Prevent the dog from barking with a juicy bone,
Silence the pianos and with muffled drum
Bring out the coffin, let the mourners come.
Let aeroplanes circle moaning overhead
Scribbling in the sky the message He is Dead,
Put cr�pe bows round the white necks of the public doves,
Let the traffic policemen wear black cotton gloves.
He was my North, my South, my East and West,
My working week and my Sunday rest
My noon, my midnight, my talk, my song;
I thought that love would last forever, I was wrong.
The stars are not wanted now; put out every one,
Pack up the moon and dismantle the sun.
Pour away the ocean and sweep up the wood;
For nothing now can ever come to any good.
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Fermate tutti gli orologi, isolate il telefono,
fate tacere il cane con un osso succulento,
chiudete i pianoforte, e tra un rullio smorzato
portate fuori il feretro, si accostino i dolenti.
Incrocino aeroplani lamentosi lass�
e scrivano sul cielo il messaggio Lui � Morto,
allacciate nastri di crespo al collo bianco dei piccioni,
i vigili si mettano guanti di tela nera.
Lui era il mio Nord, il mio Sud, il mio Est ed Ovest,
la mia settimana di lavoro e il mio riposo la domenica,
il mio mezzod�, la mezzanotte, la mia lingua, il mio canto;
pensavo che l�amore fosse eterno: e avevo torto.
Non servon pi� le stelle: spegnetele anche tutte;
imballate la luna, smontate pure il sole;
svuotatemi l�oceano e sradicate il bosco;
perch� ormai pi� nulla pu� giovare.
Ti Adoro
T'adoro al pari della volta notturna,
o vaso di tristezza, o grande taciturna!
E tanto pi� t'amo quanto pi� mi fuggi, o bella,
e sembri, ornamento delle mie notti,
ironicamente accumulare la distanza
che separa le mie braccia dalle azzurrit� infinite.
Mi porto all'attacco, m'arrampico all'assalto
come fa una fila di vermi presso un cadavere e amo,
fiera implacabile e cruda, sino la freddezza
che ti fa pi� bella ai miei occhi.
Charles Baudelaire
QUI TI AMO
Qui ti amo.
Negli oscuri pini si districa il vento.
Brilla la luna sulle acque erranti.
Trascorrono giorni uguali che s'inseguono.
La nebbia si scioglie in figure danzanti.
Un gabbiano d'argento si stacca dal tramonto.
A volte una vela. Alte, alte stelle.
O la croce nera di una nave.
Solo.
A volte albeggio, ed � umida persino la mia anima.
Suona, risuona il mare lontano.
Questo � un porto.
Qui ti amo.
Qui ti amo e invano l'orizzonte ti nasconde.
Ti sto amando anche tra queste fredde cose.
A volte i miei baci vanno su quelle navi gravi,
che corrono per il mare verso dove non giungono.
Mi vedo gi� dimenticato come queste vecchie �ncore.
I moli sono pi� tristi quando attracca la sera.
La mia vita s'affatica invano affamata.
Amo ci� che non ho. Tu sei cosi distante.
La mia noia combatte con i lenti crepuscoli.
Ma la notte giunge e incomincia a cantarmi.
La luna fa girare la sua pellicola di sogno.
Le stelle pi� grandi mi guardano con i tuoi occhi.
E poich� io ti amo, i pini nel vento
vogliono cantare il tuo nome con le loro foglie di filo metallico.
Pablo Neruda
Xenia
Dicono che la mia
sia una poesia d'inappartenenza.
Ma s'era tua era di qualcuno:
di te che non sei pi� forma, ma essenza.
Dicono che la poesia al suo culmine
magnifica il Tutto in fuga,
negano che la testuggine
sia pi� veloce del fulmine.
Tu sola sapevi che il moto
non � diverso dalla stasi,
che il vuoto � il pieno e il sereno
� la pi� diffusa delle nubi.
Cos� meglio intendo il tuo lungo viaggio
imprigionata tra le bende e i gessi.
Eppure non mi d� riposo
sapere che in uno o in due noi siamo una sola cosa.
Eugenio Montale
Alla vita
Amici ci aspetta una barca e dondola
nella luce ove il cielo s'inarca
e tocca il mare, volano creature pazze ad amare
il viso d'Iddio caldo di speranza
in alto in basso cercando
affetto in ogni occulta distanza
e piangono: noi siamo in terra
ma ci potremo un giorno librare
esilmente piegare sul seno divino
come rose dai muri nelle strade odorose
sul bimbo che le chiede senza voce.
Amici dalla barca si vede il mondo
e in lui una verit� che precede
intrepida, un sospiro profondo
dalle foci alle sorgenti;
la Madonna dagli occhi trasparenti
scende adagio incontro ai morenti,
raccoglie il cumulo della vita, i dolori
le voglie segrete da anni sulla faccia inumidita.
Le ragazze alla finestra annerita
con lo sguardo verso i monti
non sanno finire d'aspettare l'avvenire.
Nelle stanze la voce materna
senza origine, senza profondit� s'alterna
col silenzio della terra, � bella
e tutto par nato da quella.
MARIO LUZI
Verr� la morte e avr� i tuoi occhi
Verr� la morte e avr� i tuoi occhi
questa morte che ci accompagna
dal mattino alla sera, insonne,
sorda, come un vecchio rimorso
o un vizio assurdo. I tuoi occhi
saranno una vana parola,
un grido taciuto, un silenzio.
Cos� li vedi ogni mattina
quando su te sola ti pieghi
10 nello specchio. O cara speranza,
quel giorno sapremo anche noi
che sei la vita e sei il nulla.
Per tutti la morte ha uno sguardo.
Verr� la morte e avr� i tuoi occhi.
Sar� come smettere un vizio,
come vedere nello specchio
riemergere un viso morto,
come ascoltare un labbro chiuso.
Scenderemo nel gorgo muti.
CESARE PAVESE
Donna
Tieni sempre presente che la pelle fa le rughe,
i capelli diventano bianchi,
i giorni si trasformano in anni�.
Per� ci� che � importante non cambia;
la tua forza e la tua convinzione non hanno et�.
Il tuo spirito � a colla di qualsiasi tela di ragno.
Dietro ogni linea di arrivo c`e` una linea di partenza.
Dietro ogni successo c`e` un'altra delusione.
Fino a quando sei viva, sentiti viva.
Se ti manca ci� che facevi, torna a farlo.
Non vivere di foto ingiallite�
insisti anche se tutti si aspettano che abbandoni.
Non lasciare che si arrugginisca il ferro che c`e` in te.
Fai in modo che invece che compassione, ti portino rispetto.
Quando a causa degli anni non potrai correre, cammina veloce.
Quando non potrai camminare veloce, cammina.
Quando non potrai camminare, usa il bastone.
Per� non trattenerti mai!!!
Madre Teresa di Calcutta
Marzo
Poi, quando arriva marzo che daffare!
Tutto vuole pulire e lucidare;
con le scrosciate di pioggerellina
lustra nei prati l�erba fina;
pulisce l�aria, lava il rosso ai tetti,
rinnova l�acqua dentro ai ruscelletti,
con la corsa del vento spazza i cieli,
per portar via i grigi ragnateli.
Quando nell�orto del sole ridente
tutto scintilla, nitido e lucente,
marzo, allora, si volge indietro a dire:
�Oh, primavera, adesso puoi venire.�
PIERA ANTICO
E' primavera
sfiora
la tenace carezza
del rinvigorito sole
le montagnose cime,
l'ultima neve rimasta
si scioglie
pian piano,
la terra
che nel rigido inverno
in trepida attesa
custod� nel grembo i semi
mostra ora i rigogliosi
figli.
Grandi miracoli
l'occhio vigile ed attento
scorge
in un vento che tace
in un bimbo che ride
in un fiore che nasce
in un bozzolo che s'apre.
Sui petali aperti
la nuova farfalla
ondeggia leggera
e par che ad un'ape
confidi la sua gioia...
� primavera!
Anonimo
Non so come tu canti, mio Signore!
Sempre ti ascolto
in silenzioso stupore.
La luce della tua musica
illumina il mondo.
Il soffio della tua musica
corre da cielo a cielo.
L'onda sacra della tua musica
irrompe tra gli ostacoli pietrosi
e scorre impetuosa in avanti.
Il cuore anela di unirsi al tuo canto,
ma invano cerco una voce.
Vorrei parlare, ma le mie parole
non si fondono in canti
e impotente grido.
Hai fatto prigioniero il mio cuore
nelle infinite reti
della tua musica.
TAGORE
Credo che potrei andare a vivere con gli animali,
Sono cos� placidi e dignitosi.
Sto a guardarli a lungo:
non si lamentano della loro condizione
e non giacciono svegli nell'ombra
a piangere i loro peccati.
Non mi fanno venire la nausea
discutendo dei loro doveri verso Dio.
Nessuno di loro � insoddisfatto
e nessuno di loro impazzisce
per la mania di possedere le cose.
Nessuno di essi � rispettabile o infelice
su tutta la terra.
(W. Whitman)
Il cunicolo
Un uomo sta fermo
davanti a casa mia
da giorni. Lo spio
dalla finestra del
salotto e la sera,
non riuscendo a prendere sonno,
con la torcia elettrica
illumino il prato.
� sempre l�.
Dopo un po�
socchiudo appena
la porta e gli ingiungo
di andarsene dal giardino.
Strizza gli occhi
e geme. Sbatto
la porta e mi precipito
in cucina, poi su
in camera, poi di nuovo gi�.
Piango come una scolaretta
e faccio gesti osceni
alla finestra. Scrivo
messaggi enormi sul proposito
di suicidarmi e li espongo
in modo che li legga facilmente.
Distruggo gli arredi
del salotto per dimostrare
che non posseggo nulla di valore.
Lui resta impassibile
e allora decido di scavare un cunicolo
che sbocchi nel giardino vicino.
Separo lo scantinato
dai piani superiori
con un muro di mattoni. Scavo
come un matto e il cunicolo
� subito finito. Lascio sotto
il piccone e la pala,
sbuco davanti a una casa
e resto l� troppo stanco
per muovermi o parlare, sperando
che qualcuno mi aiuti.
So di essere osservato
e a tratti sento
la voce di un uomo,
ma non succede niente
e sono giorni che aspetto.
Mark Strand
He Wishes for the Cloths of Heaven
Had I the heaven�s embroidered cloths
Enwrought with golden and silver light
The blue and the dim and the dark cloths
Of night and light and the half-light,
I would spread the cloths under your feet:
But I, being poor, have only my dreams;
I have spread my dreams under your feet;
Tread softly because you tread on my dreams
William Butler Yeats