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Presenza
La tua voce
in questo non potersene uscire le cose
dal mio sguardo
mi spossessano
fanno di me un vascello in un fiume di pietre
se non � la tua voce
pioggia sola nel mio silenzio di febbri
tu mi liberi gli occhi
e per favore
parlami
sempre.
Alejandra Pizarnik
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Mare nostro
Mare nostro che non sei nei cieli
e abbracci i confini dell�isola e del mondo,
sia benedetto il tuo sale,
sia benedetto il tuo fondale.
Accoglie le gremite imbarcazioni
senza una strada sopra le tue onde,
i pescatori usciti nella notte,
le loro reti tra le tue creature,
che tornano al mattino con la pesca
dei naufraghi salvati.
Mare nostro che non sei nei cieli,
all�alba sei colore del frumento,
al tramonto dell�uva di vendemmia,
ti abbiamo seminato di annegati
pi� di qualunque et� delle tempeste.
Tu sei pi� giusto della terraferma,
pure quando sollevi onde a muraglia
poi le abbassi a tappeto.
Custodisci le vite, le vite cadute
come foglie sul viale,
fai da autunno per loro,
da carezza, da abbraccio e bacio in fronte
di madre e padre prima di partire.
Erri De Luca
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Brave ragazze! Su, datemi una mano a mantenere vivo questo spazio.
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Tristezze della luna
Nei suoi sogni la luna � pi� pigra, stasera:
come una bella donna su guanciali profondi,
che carezzi con mano disattenta e leggera
prima d'addormentarsi i suoi seni rotondi,
lei su un serico dorso di molli aeree nevi
moribonda s'estenua in perduti languori,
con gli occhi seguitando la apparizioni lievi
che sbocciano nel cielo come candidi fiori.
Quando a volte dai torpidi suoi ozi una segreta
lacrima sfugge e cade sulla terra, un poeta
nottambulo raccatta con mistico fervore
nel cavo della mano quella pallida lacrima
iridescente come scheggia d'opale.
e, per sottrarla al sole, se la nasconde in cuore.
Charles Baudelaire
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Tristezze della luna
Nei suoi sogni la luna � pi� pigra, stasera:
come una bella donna su guanciali profondi,
che carezzi con mano disattenta e leggera
prima d'addormentarsi i suoi seni rotondi,
lei su un serico dorso di molli aeree nevi
moribonda s'estenua in perduti languori,
con gli occhi seguitando la apparizioni lievi
che sbocciano nel cielo come candidi fiori.
Quando a volte dai torpidi suoi ozi una segreta
lacrima sfugge e cade sulla terra, un poeta
nottambulo raccatta con mistico fervore
nel cavo della mano quella pallida lacrima
iridescente come scheggia d'opale.
e, per sottrarla al sole, se la nasconde in cuore.
Charles Baudelaire
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Saprai che non t'amo e che t'amo
perch� la vita � in due maniere,
la parola � un'ala del silenzio,
il fuoco ha una met� di freddo.
T'amo per cominciare ad amarti,
per ricominciare l'infinito,
per non cessare d'amarti mai:
per questo non t'amo ancora.
T'amo e non t'amo come se avessi
nelle mie mani le chiavi della gioia
e un incerto destino sventurato.
Il mio amore ha due vite per amarti.
Per questo t'amo quando non t'amo
e per questo t'amo quando t'amo.
PABLO NERUDA
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No preguntarte me salva.
Si llegase a preguntar
antes de decir t� nada,
�qu� claro estar�a todo,
todo qu� acabado ya!
Ser�a cambiar tus brazos,
tus auroras, indecisas
de hacia qui�n,
ser�a cambiar la duda
donde vives, donde vivo
como en un gran mundo a oscuras,
por una moneda fr�a
y clara: lo que es verdad.
Te marchar�as, entonces.
Donde est� tu cuerpo ahora,
vacilante, todo tr�mulo
de besarme o no, estar�a
la certidumbre: tu ausencia
sin labios. Y donde est�
ahora la angustia, el tormento,
cielos negros, estrellados
de puede ser, de quiz�s,
no habr�a m�s que ella sola.
Mi �nica amante ya siempre,
y yo a tu lado, sin ti.
Yo solo con la verdad.
Pedro Salinas, La voz a ti debida
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Martiri
Non sono finiti i tempi di Nerone...
la carne cristiana straziata dai leoni
ancora oggi grida la sua vendetta,
nemmeno oggi amare Dio � un diritto.
O, santi martiri, sangue degli innocenti,
mi duole il cuore dalle notizie recenti...
piango per voi, che avete pregato per la pace
e siete morti per la crudelt� delle mani feroci.
Quanto ancora dobbiamo aspettare
la tua gloria, Ges�, che verso il cielo sale.
Vieni a prenderci, Signore, di noi abbi piet�...
Vieni, Signore Ges�, Maranath�.
Tania Rybac
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Donna, avrei voluto essere tuo figlio, per berti
il latte dai seni come da una sorgente,
per guardarti e sentirti al mio fianco e averti
nel riso d'oro e nella voce di cristallo.
Per sentirti nelle mie vene come Dio nei fiumi
e adorarti nelle tristi ossa di polvere e di calce,
perche' il tuo essere passasse senza pena al mio fianco
e uscisse nella strofa -puro d'ogni male-.
Come saprei amarti, donna, come saprei
amarti, amarti come nessuno seppe mai!
Morire e amarti
ancor piu'.
E ancor piu'
amarti,
di piu'.
PABLO NERUDA
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Il bambino negro non entr� nel girotondo
Gerardo Bessa Victor
Il bambino negro non entr� nel girotondo
dei fanciulli bianchi � i fanciulli bianchi
giocavano tutti in un vivo girotondo
di canzoni festive, e allegre risate�
Il bambino negro non entro nel girotondo.
Arriv� il vento accanto ai bambini
-e ball� con loro e con loro cant�
le canzoni e le danze delle dolci brezze
le canzoni e le danze delle aspre tempeste.
E il bambino negro non entr� nel girotondo.
Uccelli, in stormo, volarono cantando
Sulle testine belle dei bambini
E si posarono tutti intorno. Alla fine,
volarono i loro voli, cantando i loro inni�
E il bambino negro non entr� nel girotondo.
�Vieni qua, negretto, vieni a giocare�
disse uno dei bambini con la sua aria felice.
La mamma, premurosa, corse subito ai ripari;
il bambino bianco non volle pi�, non volle pi��
E il bambino negro non entr� nel girotondo.
Il bambino negro non entr� nel girotondo
dei fanciulli bianchi. Desolato, assorto,
rest� solo, fermo con lo sguardo di cieco,
rest� solo, zitto con la voce di morto.
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Il bacio
Ti mander� un bacio con il vento
e so che lo sentirai,
ti volterai senza vedermi ma io sar� li
Siamo fatti della stessa materia
di cui sono fatti i sogni
Vorrei essere una nuvola bianca
in un cielo infinito
per seguirti ovunque e amarti ogni istante
Se sei un sogno non svegliarmi
Vorrei vivere nel tuo respiro
Mentre ti guardo muoio per te
Il tuo sogno sar� di sognare me
Ti amo perch� ti vedo riflessa
in tutto quello che c�� di bello
Dimmi dove sei stanotte
ancora nei miei sogni?
Ho sentito una carezza sul viso
arrivare fino al cuore
Vorrei arrivare fino al cielo
e con i raggi del sole scriverti ti amo
Vorrei che il vento soffiasse ogni giorno
tra i tuoi capelli,
per poter sentire anche da lontano
il tuo profumo!
Vorrei fare con te quello
che la primavera fa con i ciliegi.
PABLO NERUDA
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Mare nostro che non sei nei cieli
E abbracci i confini dell'isola e del mondo
Sia benedetto il tuo sale
Sia benedetto il tuo fondale
Accogli le gremite imbarcazioni senza una strada sopra le tue onde
I pescatori usciti nella notte
Le loro reti tra le tue creature
Che tornano al mattino con la pesca dei naufraghi salvati
Mare nostro che non sei nei cieli all'alba sei il colore del frumento
Al tramonto dell'uva di vendemmia
Ti abbiamo seminato di annegati pi� di qualunque et� delle tempeste
Mare nostro che non sei nei cieli tu sei pi� giusto della terraferma
Pure quando sollevi onde a muraglia poi le abbassi a tappeto
Custodisci le vite
Le visite cadute come foglie sul viale
Fai da autunno per loro
Da carezza da abbraccio, bacio in fronte
Di Madre e Padre prima di partire
Erri De Luca - 20 aprile 2015
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Era un p� lunghina da trascrive.... Comunque ascoltatela se non la conoscete, perch� merita davvero!
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Citazione:
Originariamente Scritto da
Morwen
Mare nostro che non sei nei cieli
E abbracci i confini dell'isola e del mondo
Sia benedetto il tuo sale
Sia benedetto il tuo fondale
Accogli le gremite imbarcazioni senza una strada sopra le tue onde
I pescatori usciti nella notte
Le loro reti tra le tue creature
Che tornano al mattino con la pesca dei naufraghi salvati
Mare nostro che non sei nei cieli all'alba sei il colore del frumento
Al tramonto dell'uva di vendemmia
Ti abbiamo seminato di annegati pi� di qualunque et� delle tempeste
Mare nostro che non sei nei cieli tu sei pi� giusto della terraferma
Pure quando sollevi onde a muraglia poi le abbassi a tappeto
Custodisci le vite
Le visite cadute come foglie sul viale
Fai da autunno per loro
Da carezza da abbraccio, bacio in fronte
Di Madre e Padre prima di partire
Erri De Luca - 20 aprile 2015
Da brividi.