A chi lo dici. Non finisce pi�... e tra fine lavoro e riunioni ne ho almeno fino alle 23. :wall:
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Io mi sono raffreddata di nuovo. Di nuovo. Cazzo. Mi cola il naso.
voglio avviare una campagna per l'installazione nei cellulari di dispositivi di autodetonazione ogni qual volta il soggetto comunica dal ristorante su feisbuc o tuitter o salcazzo quello che sta mangiando hic et nunc. me li vedo (li ho visti): hanno il cellulare in tavola (orrore), arriva il cameriere col cibo e, anzich� tirare su la forchetta e mettersi a fare quello per cui hanno alzato il culo da casa propria, tirano su il telefono e fotografano il piatto intonso, commentandosi da soli "mmmh, che bont�" ancor prima di aver assaggiato il primo boccone. che abbiano l'app "inquadrami con la fotocamera, ti dir� che sapore ho"?
ma quando parte il primo tram per urano?
Se aprissi un ristorante la prima cosa che farei sarebbe racchiuderlo in una gabbia di Faraday, � cos� insopportabile la gente che telefona mentre sta a tavola.
Stamattina mi sono fatta violenza per aprire gli occhi e alzarmi dal letto. Speriamo che almeno ne sia valsa la pena.
Pioggia..uff.
Stamattina svegliarmi e' stata una mazzata tra capa e noce di collo :v
A volte vorrei vivere in una dimensione parallela.
ho freddo ma ho fame e devo uscire per procacciarmi cibo al Billa.
A chi lo dici :D
allora, stanotte sogno erotico con tizio realmente esistente anche se mai trombato in real life
corteggiamento spietato per tutto il sogno, io che "no dai non mettermi in ste situazioni, sono impegnata, non porter� a niente di buono". cedo sotto i potenti colpi di charme del mio corteggiatore, che a questo punto si tramuta in amante e i colpi di charme in colpi pelvici. so che la dimensione spaziotemporale nei sogni � distorta, ma posso garantire che � durato tre secondi, dato che anche la me del sogno ci rimane di merda. non contento mi dice "mi devi 5 euro della pizza" mentre si abbottona la patta.
persino il mio subconscio mi fa desistere dal tradire, e che cazzo.
Mi tiri fuori battute che non posso fare.
privata sede, ma non infierire troppo.