Ma non è che questa Torre di Pisa, presa così un po' dal basso in alto è, freudianamente parlando, un pò fallica? :D
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Ma non è che questa Torre di Pisa, presa così un po' dal basso in alto è, freudianamente parlando, un pò fallica? :D
Certo che lo e’!
L’ho sentita pure scampanellare in quel momento
Salvo poi rendermi conto che a scampanellare fosse il Duomo! :D
Oddio, a me non pare che ci sia tutto sto tabu tra bambini e bambine sulla diversità degli organi genitali. Da piccoli li si fa andare in spiaggia nudi, nella maggior parte dei casi (cosa che peraltro io trovo decisamente poco opportuna, visto la gente che c'è in giro e le insidie che si nascondono ogni dove), sanno benissimo di essere fatti diversamente. Io continuo ad essere assolutamente scettica in merito alle teorie di Freud. Che, peraltro, sono tutt'altro che scientifiche, e che sono state comunque messe in discussione più volte dalla psicanalisi moderna.
qualcuno ha pensato a qualcosa del genere: statua della vergine a S. Teresa di Gallura :D
Allegato 35837
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beh, certo; ma solo finché sono "innocenti";
ma guarda che queste cose di cui ho accennato non sono le "teorie di Freud", ma l'acquis della psicologia clinica, che non è psicanalisi;Citazione:
Io continuo ad essere assolutamente scettica in merito alle teorie di Freud. Che, peraltro, sono tutt'altro che scientifiche, e che sono state comunque messe in discussione più volte dalla psicanalisi moderna.
Freud le ha solo anticipate, a partire da osservazioni ancora molto limitate; ma poi non è rimasto isolato, benché tutta la morale dell'epoca gli andasse contro;
il punto non è psicanalisi sì o no; a me che me frega ?
la questione è che in linea di massima le persone si illudono di essere libere e agire secondo modalità proprie solo perché scelgono determinati schemi comportamentali che sotto il profilo razionale li soddisfano: quello mi dice che devo trombare solo con amore, e io invece lo faccio anche o solo per piacere; sì, va bene, figurati...
però in effetti è piuttosto raro che l'intimità fisica coincida con la capacità di gestire quella comunicazione, sapendo cosa passa per la testa di entrambi;
perché poi quando il meccanismo si rompe, mentre questo succede difficilmente si ha la capacità di capire cosa sta succedendo; oppure si intuisce ma non si sa dove mettere le mani, per imbarazzo, impreparazione, ambivalenza;
io credo ci siamo passati un po' tutti, e sono anche abbastanza certo che se le persone raccontassero sinceramente le proprie esperienze, la cosa verrebbe fuori in modo piuttosto chiaro; ovviamente, non è cosa che qualcuno farebbe qui, se capiss...
Sia nella filosofia che va da Platone a Hegel, sia nella psicoanalisi di Freud e Lacan, la donna è vista semplicemente come non-uomo, come "assenza di" e come "mancanza di".
Si parla dell'organo sessuale, alla fine…
Le foto di Efua e quelle di Axe non portano a pensare che occorrerebbe invece esaltare questa differenza?
“Un tempo gli uomini erano esseri perfetti, non mancavano di nulla e non v’era la distinzione tra uomini e donne. Ma Zeus, invidioso di tale perfezione, li spaccò in due: da allora ognuno di noi è in perenne ricerca della propria metà, trovando la quale torna all’antica perfezione…”
E se lo diceva Platone…
Così, giusto per rappacificare gli animi.
Le foto di efua intendono esaltare Io p me, tu p te… :D
Ma infatti anche questa declinazione al maschile, questo spostamento verso il padre ed il bacchiolio, sarebbe da psicanalizzare nella testa dei soloni della psicanalisi.
Al paziente immagino e spero non venga proprio Raccontato come il manuale. Il fatto è che certe cose, certe spiegazioni, paiono datate e nemmeno proprio più attinenti.
Axe faceva l'esempio delle fasi di Freud. I bambini già nell', utero usano la bocca, le mani, bevono il liquido amniotico, si toccano.
Bisogna uscire un pò da questa sorta di cisti, secondo me, svecchiare, perché non siamo fatti proprio così schematico e nemmeno raccontarla in modo così mitico mi pare non vada più bene. Poi sbaglierò.
Tanti comportamenti, fasi, sono adattamenti, stadi di sviluppo, con un loro perché è funzione, ma non da raccontare in maniera artificiosa.
L'esempio del bambino che usa la bocca e anche il feto, è perché deve esplorare, deve imparare ad ingoiare, testare quello che lo circonda o fare prove prima di nascere, il sistema nervoso che si attiva e matura.
È così il resto. Perché vederci cose "strane" e raccontarla ancora in maniera pittoresca?
Mah, non sono così d'accordo. Quindi, fammi capire, tu ti senti non libero di fare come ti senti, nelle relazioni?
Ma soprattutto, allora per te chi lo è davvero (libero, intendo)?
:lode:
La penso esattamente come te. E' esattamente l'assioma secondo cui la malizia sta negli occhi di chi guarda, soprattutto.
Per fortuna che psicolgi e psicoterapeuti moderni hanno visioni ben differenti della cosa.
chi sei, Renzi ? :D
ma quali sarebbero le cose "strane" ?Citazione:
Tanti comportamenti, fasi, sono adattamenti, stadi di sviluppo, con un loro perché è funzione, ma non da raccontare in maniera artificiosa.
L'esempio del bambino che usa la bocca e anche il feto, è perché deve esplorare, deve imparare ad ingoiare, testare quello che lo circonda o fare prove prima di nascere, il sistema nervoso che si attiva e matura.
È così il resto. Perché vederci cose "strane" e raccontarla ancora in maniera pittoresca?
io ho riportato esattamente la stessa cosa che scrivi tu: la bocca è il primo contatto sensoriale di un essere umano; ed il tramite del principio del piacere, vale a dire la soddisfazione del mangiare a fronte della fame; che c'è di strano ?
che c'è di strano nell'osservare che il controllo dello sfintere è il primo rapporto educativo in cui viene chiesto al bambino di esercitare metodicamente un controllo sul proprio corpo, nel momento in cui passa dai pannolini al vasino ? oh, questo mica è Freud...
però, secondo te nelle isole Trobriand, dove trombavano pure tranquillamente in pubblico o davanti ai bambini, prima che arrivassero gli occidentali, mettevano i pannolini e insegnavano a farla nel vasino ?
qui non è questione di cavillare cose che si possono tranquillamente andare a cercare nei percorsi scientifici, ma di far caso al fatto che l'educazione a gestire le pulsioni nel modo che conosciamo - nel caso del 3d quelle sessuali; ma se ne potrebbe aprire anche uno sull'aggressività - determina degli schemi di comportamento che difficilmente corrispondono alla realtà pulsionale delle persone; quindi, ad un certo punto, generano crisi;
perché uno ha un bisogno, ma non sa qual è, perciò non sa cosa chiedere; quell'altro capisce un'insoddisfazione, magari vive una carenza analoga e un'analoga incapacità; entrambi sono impotenti, non hanno strumenti per capire, la comunicazione va in crisi, e il resto in vacca;
è utile rimuovere la questione con Freud è vecchio, ci sono altre teorie, ecc..?
certo che mi sento non-libero;
cioè, non mi illudo affatto di non essere condizionato da tutto l'apparato educativo-culturale, forme, aspettative...
al più, oggi sarei preparato quanto meno a comunicare meglio e con meno paura i miei bisogni, sebbene non è affatto detto che sarei compreso;
io non sono certo un espertone, ma non vedo queste visioni diverse, né capisco da dove esca fuori la "malizia" su queste cose;Citazione:
La penso esattamente come te. E' esattamente l'assioma secondo cui la malizia sta negli occhi di chi guarda, soprattutto.
Per fortuna che psicolgi e psicoterapeuti moderni hanno visioni ben differenti della cosa.
mi pare che mediamente la prassi terapeutica lavori sempre su quelle stesse cose; quella del profondo, beninteso, non le terapie brevi di sostegno;
volendo riportare quella che è davvero la critica emersa in un secolo alla psicanalisi, un po' di tutte le scuole, ma soprattutto freudiana, la cosa riguarda il limite di quello che si ritiene patologico: in soldoni, una modica quantità di sofferenza psichica e relazionale può essere ritenuta normale, e non è affatto detto che alla fine di un percorso molto lungo e faticoso quella persona via tanto meglio, anche se conosce molto meglio tante cose; è un po' come prendere una o due lauree, ecco...
ma questa cosa sui cui fantasticate, per cui le dottrine moderne avrebbero rimosso la teoria delle pulsioni è falsa; la clinica le adotta come un acquis prezioso; solo che in effetti si occupa operativamente di altro; cioè, magari va a fare un lavoro sull'uomo violento e potenziale femminicida, per cui servono interventi rapidi e non l'analisi del profondo;
poi c'è quest'altra prospettiva che infastidisce, come se quell'analisi delle pulsioni fosse una cosa pruriginosa e "pornografica", laddove si dovrebbe dire il contrario: e cioè che la pornografia ha un tratto che surroga certe funzioni che vengono esercitate dall'analisi; il che spiegherebbe anche bene il perché in tanti qui abbiamo detto che non ci eccita;
o siamo tutti ipocriti, oppure effettivamente ci deve essere altro; o no ?
Axe, non è questione di non ammettere qualcosa per rimozione, vergogna, pulsioni si, pulsioni no (facciamo motivazioni che forse è meglio), quanto, come già detto prima, rivedere i comportamenti, le emozioni, problemi di vario tipo e relative spiegazioni svecchiando il vecchio e pure il linguaggio con cui sono espresse.
Che oggi si debba pensare ancora a Freud e le spiegazioni sullo sviluppo psicosessuale, le fasi e le sue descrizioni, così come sono state da lui tramandate, quelle non hanno più gran senso oggi.
Pensare ancora ad un bambino che se non caca lo fa per vendetta o per un piacere suo (ma ai mal di pancia poi Freud ci pensava?) è roba da pazzi.
Come anche il mito dell'anoressica sul padre e la madre.
Credo poi che nessuno si sogni di negare la variabilità di usi e costumi , della cultura.
Un tabù trasversale però pare essere quello dell'incesto, lo si ritrova in lungo ed in largo nel mondo.