Originariamente Scritto da
axeUgene
fondalo tu; se ci è riuscito Grillo, potresti farcela anche tu;
tu non capisci cosa aspettino i parlamentari cattolici veri (non quelli che brandiscono il Rosario e poi respingono i poveracci) a dar vita a un nuovo partito di centro. Aperto. Solidale perché vivi su una nuvola, tutta tua, e non osservi la realtà:
il cattolicesimo politico che intendi è finito da decenni, e i "parlamentari cattolici" lo sanno bene, visto che sono divisi tra diversi partiti, non a caso; se un partito del genere non si costituisce, vuol dire che non c'è una domanda di una cosa del genere, è ovvio; altrimenti qualcuno lo sostituirebbe, se non altro per guadagnare un posto da parlamentare; nemmeno questa risicata prospettiva opportunistica riesce ad allettare chi punta a quel bacino di voti in cui ti identifichi; figurati quanto deve essere esiguo...
tu sei un estimatore del Family Day, no ? ebbene, l'animatore di quella iniziativa è il senatore Pillon, eletto nelle liste della Lega, la quale esprime anche il ministro della Famiglia, Fontana, protagonista di diverse uscite controverse; tutti i sondaggi indicano che una stragrande maggioranza dei cattolici italiani sostiene Salvini e le sue politiche; mentre una minoranza vota per altri partiti;
il partito dei cattolici - quelli che ci sono, italiani in carne ed ossa, con le loro idee e concezioni, marcatamente cosnservatrici - c'è già, ed è la Lega dei vari Fontana e Pillon; per questo nessuno ne fonda uno nuovo, col rischio di prendere percentuali risibili, tipo Alfano, roba dal 2%; se va bene, perché nelle scorse elezioni mi pare fossero allo 0,5%;
alla fine, altri esponenti cattolici di qualche rilievo, o gravitano in area PD, come la Lorenzin, o più a sinistra, come la Bindi; oppure si sono eclissati, coma la Binetti, anche lei ex-PD;
Cono, questo paese è spaccato in due: da Viterbo in su, fatte alcune eccezioni, bene o male si fanno le cose, i servizi funzionano e la maggioranza delle persone è propensa a sperare, a dire "sì", in modi diversi, ma negoziabili;
l'altra metà - fatta qualche eccezione - chiede e vota per una sostanziale conservazione di tutto; è impossibile riordinare i conti di Roma, della Sicilia e di tante amministrazioni locali; ti potrei fare centinaia di esempi, ma non mi voglio ripetere;
all'orizzonte non c'è nessun uomo della Provvidenza, partito cattolico o esponente carismatico in grado di ribaltare questa frattura secolare, per decenni camuffata alla meno peggio con una politica clientelare del debito, divenuto insostenibile;
per il momento, finché siamo nell'UE, c'è un interesse continentale a favorire soluzioni unitarie, anche tecniche; vedrai che, se si fa in tempo, prima o poi arriverà Mario Draghi, sostenuto un po' da tutti, pur fingendo di combatterlo, come per tutti i governi tecnici;
ma se le cose vanno storte e i conti sballano troppo, quella frattura evidente che descrivo da anni produrrà certamente conseguenze politiche serie sullo stato in termini autonomistici; non una secessione formale, ma quella secessione dei ricchi di cui si parla oramai da tempo, e che oramai è nel sentire di molti, entusiasti o a malincuore;
l'accondiscendenza della Lega - il cui obiettivo storico è proprio l'autonomia - nei confronti delle velleità di spesa del M5S è proprio finalizzata ad ampliare la spaccatura, per poi poter approfittare forzando la soluzione autonomista da una posizione di estrema forza; se leggi i titoli dei quotidiani di riferimento del popolo forza-leghista è un continuo bombardamento sui "terroni" del M5S che vogliono essere mantenuti dal nord laborioso e virtuoso;
questa alleanza di governo è tanto stana ed incomprensibile come quella tra nazisti e sovietici nell'agosto del 39, proprio perché prelude ad una guerra tra le due parti, premeditata dalla Lega; ed è incredibile che i 5S non abbiano ancora individuato la prospettiva, proprio come Stalin fu sorpreso dall'Operazione Barbarossa, avendo deciso di ignorare l'obiettivo storico di Hitler, il Drang nach Osten, l'espansione ad est;
tra qualche mese o un anno, tutto questo sarà palese e discuteremo sulla questione dell'unità - sostanziale - nazionale e sulla solidarietà fiscale.