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La Bella Addormentata di Pëtr Il'ič Čajkovskij, con il corpo di ballo dell'Odessa National Academic Theater of Opera and Ballet
Un balletto che mi ha trasportato in un altro mondo con la musica, le ricche scenografie, i costumi elegantissimi, le movenze raffinate, precise, sincroniche: un sogno.:love:
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Originariamente Scritto da
follemente
Sono usciti i cartelloni 1918/19 del teatro lirico e di quello di prosa: quante proposte stuzzicanti! :love:
Però nel teatro di prosa ci sono anche i musical, la danza (che magari non è il mio forte), eventi musicali. Tra questi mi attraggono gli Scott Bradlee’s Postmodern Jukebox.
Qualcuno li conosce?
https://www.youtube.com/watch?v=aLnZ1NQm2uk
Fantastici, travolgenti, tutto il teatro in piedi. Mi sono venuti i brividi quando ho ascoltato dal vivo Creep, incommensurabilmente migliore del video (che credo di aver già postato da qualche parte).
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Per la Pazza
Prosa
Il Maestro e Margherita
Romanzo di M. Bulgakov nell’adattamento di Letizia Russo
Tutto sommato l’allestimento non mi è dispiaciuto, credevo di peggio: un grande merito del successo va a Michele Riondino (che forse qualcuno conosce come il giovane Montalbano) che ha offerto una memorabile interpretazione di Woland. Margherita mi è piaciuta molto di meno, per non parlare del Maestro.
Certo, la scenografia di un teatro non può offrire l’ariosità dei luoghi in cui si svolge il romanzo, anche perché è stata scelta una rivisitazione classica, priva di grandi effetti speciali, però nel complesso è riuscita a dare l’idea dei posti in cui svolge la vicenda, lasciando allo spettatore il compito di immaginarli grazie a dei suggerimenti: per esempio al volo di Margherita si è alluso con un’enorme altalena con cui la ragazza raggiungeva quasi il pubblico.
Tuttavia nulla può valere la lettura del romanzo.
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Citazione:
Originariamente Scritto da
follemente
Per la Pazza
Prosa
Il Maestro e Margherita
Romanzo di M. Bulgakov nell’adattamento di Letizia Russo
Tutto sommato l’allestimento non mi è dispiaciuto, credevo di peggio: un grande merito del successo va a Michele Riondino (che forse qualcuno conosce come il giovane Montalbano) che ha offerto una memorabile interpretazione di Woland. Margherita mi è piaciuta molto di meno, per non parlare del Maestro.
Certo, la scenografia di un teatro non può offrire l’ariosità dei luoghi in cui si svolge il romanzo, anche perché è stata scelta una rivisitazione classica, priva di grandi effetti speciali, però nel complesso è riuscita a dare l’idea dei posti in cui svolge la vicenda, lasciando allo spettatore il compito di immaginarli grazie a dei suggerimenti: per esempio al volo di Margherita si è alluso con un’enorme altalena con cui la ragazza raggiungeva quasi il pubblico.
Tuttavia nulla può valere la lettura del romanzo.
Interessante. Terrò presente, grazie.
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http://www.teatrostabile.umbria.it/s...o-e-margherita
Comunque quella che mi è mancata è la leggerezza del romanzo, ma anche la satira: insomma, è stato un po' pesante.
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Massimo Lopez e Tullio Solenghi show a teatro: esilaranti con la verve delle loro gag, fantastici, soprattutto Lopez, nelle imitazioni (due papi, personaggi politici del passato e del presente – un Conte divertentissimo-, showmen, cantanti, tra cui un’indimenticabile Patty Pravo …), bravi cantanti.
Una poesia molto sentita (che mi piacerebbe leggere da qualche parte) dedicata ad Anna Marchesini è stata una pausa intensa su corde più profonde e serie.
Mi sono sembrati molto più… ariosi di Crozza, visto che spaziano dalla politica allo spettacolo ed al nostro quotidiano.
Chissà se torneranno in tv...
https://youtu.be/kWa6i-Y9xRY
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Al teatro lirico un Nabucco imponente nelle scene, con un cast di ottimo livello, costumi sontuosi, uno spettacolare gioco di luci.
https://amfortas.files.wordpress.com...01/insieme.jpg
Magari da Abigaille mi sarei aspettata dei toni di maggior combattività, da cui emergesse la sua illimitata ambizione, ma nel complesso la sua prova e quella degli altri cantanti sono state buone ed addirittura eccezionale quella del coro del Verdi.
https://www.youtube.com/watch?v=2F4G5H_TTvU
P.S. Quest’allestimento è il frutto della collaborazione tra il teatro triestino ed alcuni teatri lombardi, tra cui il Ponchielli di Cremona.
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Citazione:
Originariamente Scritto da
follemente
Al teatro lirico un Nabucco imponente nelle scene, con un cast di ottimo livello, costumi sontuosi, uno spettacolare gioco di luci.
https://amfortas.files.wordpress.com...01/insieme.jpg
Magari da Abigaille mi sarei aspettata dei toni di maggior combattività, da cui emergesse la sua illimitata ambizione, ma nel complesso la sua prova e quella degli altri cantanti sono state buone ed addirittura eccezionale quella del coro del Verdi.
https://www.youtube.com/watch?v=2F4G5H_TTvU
P.S. Quest’allestimento è il frutto della collaborazione tra il teatro triestino ed alcuni teatri lombardi, tra cui il Ponchielli di Cremona.
Nientemeno! Unite anche a distanza allora! ;)
Peccato che poi al Ponchielli la maggior parte degli allestimenti siano tristissime rivisitazioni moderne... :cry:
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Teatro lirico
Total immersion in una Russia che non c’è più e che comunque esercita ancora il suo fascino nel grande affresco popolare di Borodin.
https://amfortas.files.wordpress.com...-principe5.jpg
Il Principe Igor’ di Aleksandr Porfir’evič Borodin è una di quelle opere, poco rappresentate ovunque, che vale la pena vedere sia per l’intrinseco valore artistico sia – e forse più ancora – perché sono lo specchio di una temperie culturale per molti versi peculiare: quella della nascita di un filone operistico russo, con radici ben piantate nella tradizione popolare.
La produzione proviene dall’Odessa National Academic Theater of Opera and Ballet ed è esattamente come me l’aspettavo: tradizionale nell’impianto scenico, imponente con i suoi cento cantanti e ballerini sul palcoscenico, illuminata in modo prevedibile, fastosa e coloratissima nei costumi.
Peccato che io abbia avuto modo di sentire la seconda scelta dei cantanti, con un principe Igor che lasciava a desiderare, ma forse riuscirò ad andare ad ascoltare anche le voci della prima serata.
Per tutti voi, le Danze polovesiane, il balletto più famoso dell’opera.
https://www.youtube.com/watch?v=xLMbf7E5Uxo
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Non so dove postare, lo faccio qui.
Per chi è di Trieste e dintorni, giovedì al teatro Miela, c'è Beatrice Mautino, con "La scienza della cosmesi", ingresso libero.
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Citazione:
Originariamente Scritto da
Escolzia
Non so dove postare, lo faccio qui.
Per chi è di Trieste e dintorni, giovedì al teatro Miela, c'è Beatrice Mautino, con "La scienza della cosmesi", ingresso libero.
Mo' m'informo, grazie!
Anche se l'ingresso libero mi pare molto strano...
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Teatro di prosa
Salomè di Oscar Wilde
Una pièce assai raramente rappresentata in prosa (del lavoro di Wilde infatti si apprezza quasi esclusivamente la celebre versione lirica musicata da Richard Strauss): la vicenda è quella del profeta Iokanaan che Erode Antipa tiene rinchiuso in una cisterna, inquietato dalle sue profezie e dalle sue condanne. Durante un banchetto offerto da Erode e la moglie Erodiade, la bellissima principessa Salomè decide per capriccio di baciare il profeta, che invece la rifiuta con sdegno. In cambio di una danza seducente, la donna ottiene da Erode la testa di Iokanaan su un vassoio d’argento, per poter finalmente baciare le sue labbra.
Nell’allestimento il regista De Fusco ha puntato prevalentemente sull’ossessione di Salomè per Iokaan, mentre il passaggio dalla drammaticità all’ironia, dall’erotismo al grottesco si coglieva solo a tratti.
Superba la prova di Eros Pagni nel ruolo di Erode, meno convincente quella di Gaia Aprea che ha impersonato una Salomè quasi algida, nonostante la sua illimitata passione insana.
Stupenda la scenografia, quasi minimilasta ma dominata da un’enorme luna incombente, il cui pallore evocava la bellezza di Salomè e dove si proiettavano le profezie di Iokanaan.
Devo assolutamente prendere in mano il testo di Wilde, mi ha letteralmente stordita.
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Al teatro di prosa
Sonetti di Shakespeare
https://citynews-romatoday.stgy.ovh/...er-malosti.jpg
Stronco in toto questo spettacolo, soprattutto perché se si mettono in scena i sonetti, si dovrebbe avere una dizione impareggiabile e saper dar voce ed importanza alla singola parola, mentre Valter Malosti non ne è stato capace. Sono stati quasi inutili la coreografia, i copri nudi, le canzoni di Modugno: il perno dovevano essere le parole di Shakespeare e non il contorno. Salvo solo Michela Lucenti e il suo gruppo, uno dei più riconosciuti ensemble di teatro-danza contemporanei, ma nient’altro.