la storia la conoscevo; io ti avevo chiesto di spiegare che c'entrasse con la sottomissione, perché - appunto - l'idea mi lasciava perplesso; e tale resto :asd:
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La sottomissione che Gesù insegnava era quella al suo Dio, che per molti era pure padre.
Tu staresti sottomesso ad un padre, che per Gesù era come quel padrone della parabola, che gli ritornava in mente e che i presenti capivano, perché erano operai ....magari disoccupati?.
Le parabole del vangelo, per un credente, dovrebbero ritornare in mente casomai a chi, immaginatosi buon operaio, non abbia acconsentito, all'esito della storia; e se non avesse partecipato con animo lieto al finale della parabola era perché era sordo, cioè non aveva inteso il significato, gli mancava l'orecchio interno del comprendonio:rotfl:.
Una parabola, però, che aguzzava le orecchie dei padroni terrieri in generale, ma quelle dei padroni arcaici, vecchio stile direbbe Prada,, ancora legati alle regole del " Il soldo è mio ma è senza anima, pesca a caso, e qualche volte caso mai:rotfl:, che erano quelli che non trovavano mai lavoro:bua:.
Da quel momento, dopo la parabole, e da quelle parti, il lavoro di chi si prestava a servizio cominciava a decollare, ad avere una giusta rivalutazione con migliori guadagni per gli ex servi promossi, per merito di Gesù:), ad operai tuttofare.
Una parabola del genere mandava in orbita:eek: non solo i padroni terrieri, ma tutti aguzzini:mad: del circondario che sarebbero schizzati, come poi si è detto, addirittura fino alla radiazione di fondo:wall:......del big Bang.:
Che goduriaaa!!!:mmh?:esclamo sottomissione, che c'entra quando la interroghi, e disse: a quale dei personaggi mi identificherei?, poi sborbottò, a quale mi sottometteri?
Chi, meglio di te stesso può risolvere il problema posto alle elementari di Ancona:dentone:, sulla sottomissione?
E non dire che sono andato fuori tema:birre:
posto che non si capisce cosa c'entri la parabola dei talenti, questa storia della sottomissione è una cazzata, un gioco delle tre carte con le parole, e te lo dimostro subito:
"sottomettersi" ha un senso se si tratta di sottomissione ad un soggetto di opinione mutevole, al cui disposto ci si conforma, malgrado quello che sarebbe il proprio volere;
ma se tu scegli di "sottometterti" al Vangelo anziché al Corano, tu sottometti una beata minchia, perché stai semplicemente esercitando un tuo potere di libera adesione ad un qualcosa di conchiuso, finito; non ti sei sottomesso affatto; hai scelto una cosa che ti stava bene;
oltretutto, il paradigma è anche miserabile, per l'uomo, e per la solita circostanza per cui l'implicito è una ritrosia umana al volere divino, per cui non dovrebbe essere possibile all'uomo quel sentimento di giustizia cui esso dovrebbe tendere; cioè, l'uomo dovrebbe sottomettersi e obbedire a qualcosa di cui non capisce effettivamente il senso, perché ove lo capisse, non si tratterebbe di sottomissione;
ora, è ovvio che lo stesso ricorso a quel termine è semplicemente dovuto alla propensione degli amministratori della fede a sottomettere i fedeli a qualcosa di indesiderato, in nome di quel dio amministrato;
il diavolo sta nei dettagli e le parole sono importanti :asd:
La cattiva fede è una bugia, perché sottomettersi a Dio, secondo Gesù, è come sottomettersi alla verità, e sottomettersi alla verità è come sottomettersi a Dio; un dare avere amoroso verso la Verità che è Dio.
Tu che verità vuoi?
Con la lettera maiuscola?:volemose:
se il chi non si presenta di persona, magari cambiando parere, ti stai sottomettendo fittiziamente proprio ad un'idea, conchiusa in uno scritto, di cui puoi valutare la convenienza per te; come se io mi dicessi: mi sottometto al precetto di godermi la vita, farmi i cazzi miei, mangiare, bere e trombare :asd:
la sottomissione è la rinuncia alla propria libertà e volontà in favore di qualcuno che può disporre qualcosa che non ci piace e che senza quella sottomissione potremmo evitare, quindi non la malattia e la morte; tu ti sottometti a Cono e accetti l'eventualità che quello ti dica di cacciare i pappagallini e vivere in casa con tua moglie; ma sottomettersi a qualcosa di cui si può valutare la convenienza è una presa per il culo;
un gioco di parole;
non mi pongo il problema in termini di "Verità"; ancora una volta, le parole sono tutto; la "Verità" implica che chi pensa diversamente sia nel falso; oppure, che non esista una verità, ma molte, col che è irrilevante qualsiasi "Verità";Citazione:
Tu che verità vuoi?
Con la lettera maiuscola?:volemose:
in pubblico discuto del discutibile, cioè della logicità dei ragionamenti, delle idee; tutti i miei commenti riguardano queste cose; le questioni morali personali e di sentimento me le coltivo nel silenzio, ché farne bandierina in pubblico, ostentazione e vanto, sarebbe bestemmia, spudoratezza, oscenità.
Un momento, frenaaa! Caso mai, detto da me, è un'idea che non mi abbandona se la posso riscontrare nel mio mondo reale, od e-s-p-e-r-i-m-e-n-t-a-r-e .
Esperimentare spesso coincide coll'idea del bene e del male, che non ti sto a dire perché altrimenti la pissa "se brugia".....quale pezza?
Tu puoi anche non crederci a quello che ti dico ma per me il massimo è la pizza napoletana con abbondanti acciughe e molti capperi ben piazzati, dal bordo scrocchiante, ed in mezzo morrrrrrbida con mozzarella calda e pomodoro sciolto:birre:.
Oooh, ma e te non piace:asd:.
io ti credo, ma perché parlare di sottomissione ?
segui un'idea che ti sembra opportuna, che ti piace o che ti offre un sollievo morale; non ti sottometti a nessuno, perché è un processo che in nessun momento sfugge al tuo controllo; infatti, nel tempo hai cambiato opinione sulla doverosità di dottrine, precetti ecc...
puoi dire che hai capito meglio, ma è sempre un processo che è avvenuto sotto il tuo controllo discrezionale;
si sottomette chi rinuncia alla propria facoltà di decidere di se stesso affidandola a qualcuno che intervenga di persona a dettare comportamenti contrari alla volontà dell'interessato; ma il dominatore ci deve essere, in carne ed ossa; troppo facile "sottomettersi" a qualcuno di cui si dispone il pensiero interpretando uno scritto :asd:
quando la gente parla di sottomissione mi insospettisco, perché c'è sempre il cetriolo che gira e va a finire che sarei io quello che si deve sottomettere a qualcosa che un predicatore dice di conoscere come "Verità" :asd:
quello che puntualmente si può constatare nei predicozzi che leggiamo, dove il predicatore esautora, o cerca di esautorare la dignità morale altrui, declassandone i motivi a peccaminosi in nome del suo precetto divino.
Perché la tua esperienza dovrebbe farti intendere che cosa significhi, per te, bene o male; allora se vuoi perseguire il bene devi sottometterti al tuo padrone-padre del bene per non farti sopraffare dal male, identificato da Gesù come "avversario" che semina zizzania invece che grano.
La culla del dubbio, non è vuota come suggerisce cono, ma si è fermata un attimo:birre:.
Io direi che potrebbe cominciare a sfuggirti quando l'insicurezza entra lentamente come un gas inodore.
Difronte ad una calamità dove è più importante fuggire a più non posso che pensare di essere sicuro che nulla sfugge al tuo controllo perché potresti non pensare più:dentone:; da noi si chiama "cagona":asd:........ed inonda pure gli altri che hanno attivato i neuroni-specchio, scoperti, dopo tanti riflessi :dentone:, da uno scienziato italiano.
Buona cena:birre:.
ma se sei tu a scegliere un testo conchiuso, un patto, che sottomissione è mai ??? è una finzione retorica;
puoi parlare propriamente di sottomissione solo se accetti a scatola chiusa l'arbitrio di un soggetto in carne ed ossa, in grado di impartirti ordini a te ora ignoti, al quale deleghi l'esercizio della tua volontà; che è ciò che i predicatori vorrebbero dai fedeli: fai come ti dico io, che è ciò che vuole Dio;
parti volontario in un esercito, e non sai ciò che ti comanderà il generale; può darsi che ti manderà al sicuro in artiglieria, o fante in prima linea, a farti massacrare; ma un libro non ti presenta alcun arbitrio, capriccio, o incognita;
ti sei scelto un quadro che ti piace, quello evangelico, attribuendoti persino la libertà di contemplarne interpretazioni che senti personalmente più veritiere, alla faccia delle istituzioni ecclesiastiche e dottrinarie; ma non ti sottometti al Profeta; e allora, per il musulmano sei solo uno che ha scelto di fare quello che gli pare, come in effetti è; che razza di sottomissione sarebbe mai ???
è solo l'esercizio di una tua libertà;
se io eleggessi a "Dio" il marchese de Sade, potrei dire di sottomettermi alla sua volontà e precetto cercandomi una Giustina da sodomizzare e prendere a scudisciate, oppure un Crapulone che mi prescrive di mangiare, bere e gozzovigliare, per poi recitare la parte: eh, difatti, purtroppo... me tocca fa 'sto sacrificio; ma come sono virtuoso... :asd:
beh, certo: potresti essere musulmano, ateo, oppure conformarti in ogni aspetto al magistero e obbedire a Cono, no ?
invece, fai quello che credi meglio in libera coscienza;
non è che ti sottometti a qualcuno di cui non saprai cosa ti comanderà;
ma che c'entra questo ? se è per questo Gesù era un ebreo osservante; sei un ebreo osservante tu ?Citazione:
Gesù ha forse scelto di morire?:mumble:
Intendendo così che Gesù è il mio maestro.