[QUOTE=Sergui;1130684]ah perch
Visualizzazione Stampabile
[QUOTE=Sergui;1130684]ah perch
Niente voleva fare il duro scrivendo le parolacce.
cosa vi rode esattamente.
e no , non ve lo sto chiedendo , lo sto pensando.
Come già dissi a suo tempo:
Le campagne di sbattezzo dell'UAAR sono una ottima ed UTILE iniziativa, che ha come scopo niente meno che l'annullamento di una INGIUSTIZIA, e cioè l' IDEOLOGICA appropriazione indebita dei poveri ignari nascituri da parte dell'ideologia cattolica.
Con la scusa che siamo tutti battezzati (atei compresi), continuano a dire che l'Italia è un paese intrinsecamente ed irrimediabilmente cattolico.
E' ora di fare vedere che non è proprio così.
E allora forse, anche politicamente, le cose cambieranno sul serio.
[QUOTE=Misterikx;1131429]:approved:
bene cosi
[QUOTE=Sergui;1131421]cosa vi rode esattamente.
e no , non ve lo sto chiedendo , lo sto pensando.
[QUOTE=Misterikx;1131429]:approved:
bene cosi
[QUOTE=Misterikx;1131429]:approved:
bene cosi
[QUOTE=Userro;1126097]
Per quanto riguarda il 5x1000, io preferirei darlo a istituti di ricerca, ma di certo questi istituti potrebbero fare di pi
s
ricerca sulle staminali e' un po' generico come termine. Quello vietato sono le staminali embrionali.
Per le ingerenze della chiesa nella medicina e nella ricerca, io leverei alla chiesa tutte le medicine e l'assistenza medica e poi vorrei proprio vedere se cambiano idea o no
Con le staminali adulte si ottengono esattamente gli stessi risultati. E non si manìpola la vita.
[QUOTE=conogelato;1135108]Con le staminali adulte si ottengono esattamente gli stessi risultati. E non si man
No, sulla STAMPA, giornale a-confessionale
Cellule staminali adulte: a Modena nasce il Centro di medicina rigenerativa
«Rendere curabili patologie devastanti, senza reali terapie, fino ad oggi destinate a trattamenti medici di lunga durata e spesso di limitata efficacia»: nasce con questo obiettivo il Centro di Medicina Rigenerativa «Stefano Ferrari» dell’Università di Modena e Reggio, che si candida come il polo più avanzato a livello mondiale nella ricerca e nelle applicazioni terapeutiche delle cellule staminali epiteliali. Il Centro, guidato dal prof. Michele De Luca, uno dei pionieri in quest’area di ricerca, è stato realizzato interamente grazie al sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Modena che ha finanziato il progetto con un investimento di circa 13 milioni di euro.
La medicina rigenerativa rappresenta oggi una delle più promettenti frontiere della medicina, che studia la biologia e le applicazioni delle cellule staminali finalizzata alla ricostruzione di tessuti danneggiati. E’ basata sulla capacità di espandere in coltura popolazioni di cellule staminali e di condizionarne il differenziamento verso il tipo cellulare caratteristico del tessuto che si cerca di ricostruire.
Il Centro di Medicina Rigenerativa «Stefano Ferrari» dell’Università di Modena e Reggio nasce con l’obiettivo fondamentale di curare - attraverso la ricerca e sviluppo delle cellule staminali adulte - patologie che non hanno terapie alternative: in particolare, è il punto di riferimento a livello mondiale per la ricostruzione degli epiteli di rivestimento compromessi e per la terapia genica di malattie dermatologiche rare ad oggi senza possibilità di cura, quale l’epidermolisi bollosa.
Di particolare importanza la ricerca e le applicazioni terapeutiche delle cellule staminali degli epiteli di rivestimento: ai giorni nostri, infatti, l’impiego in clinica delle cellule staminali degli epiteli di rivestimento è una realtà terapeutica, elemento significativo se si pensa che la maggior parte dei trattamenti basati sull’impiego di cellule staminali è, nelle situazioni più avanzate, in fase di sperimentazione clinica e, ben più spesso, in sperimentazione pre-clinica.
Due le linee di ricerca sviluppate nel Centro: «Terapia cellulare», coordinata dalla prof. ssa Graziella Pellegrini, e «Terapia genica», coordinata dal prof. Fulvio Mavilio.
Oltre alle terapie consolidate che riguardano l’epidermide e la cornea, gli sforzi dei prossimi anni saranno finalizzati allo sviluppo di nuovi protocolli di medicina rigenerativa mediante altre cellule staminali epiteliali per la ricostruzione di tessuti quali ad esempio la mucosa uretrale, la mucosa del cavo orale e, attraverso la collaborazione con ricercatori che si occupano di cellule staminali del tessuto connettivo, all’individuazione di efficaci terapie che si rendono necessarie di fronte a grandi perdite di tessuti come nel caso delle ulcere diabetiche.
Un altro carattere di eccezionalità del Centro è rappresentato dall’essere un «vivaio» di nuove professionalità: infatti qui si creano nuove figure professionali nel campo sia della medicina rigenerativa sia traslazionale, che consentono il trasferimento diretto e l’applicazione immediata dei risultati della ricerca clinica e medica al paziente.
+ Centro di Medicina Rigenerativa
http://www.lastampa.it/_web/cmstp/tm...4&sezione=News