[QUOTE=N3m0;1181367]Questa dialettica da stadio proprio non mi appartiene, ed
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[QUOTE=N3m0;1181367]Questa dialettica da stadio proprio non mi appartiene, ed
[QUOTE=bvzpao;1181446]vedi come cambiano le cose: per me la tua
[QUOTE=erin;1181490]Pazienza, sopravviver
Quote:
bumble-bee http://www.discutere.it/centura/buttons/viewpost.gif
Diritto che permetterebbe anche ad un non cattolico di farsi una cultura sul cattolicesimo, senza dover abbracciare per forza questo credo religioso.
Cultura che garentirebbe anche ad un non cattolico di ricevere di crediti.
Erin : Cosa che si può tranquillamente fare senza bisogno dell'insegnamento a scuola. Siamo circondati dal cattolicesimo, pensi sia così difficile da conoscere?
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Questo è un tuo parere personale, molta gente non sa e non capisco perchè non debba poter approfondire questa materia che lo stato ha il diritto/dovere di proporre come materia alternativa.
Ora siccome siamo circondati... tutti sappiamo.... ma dai, ammetti che ti sta sulle palle tutto ciò che gira intorno al cattolicesimo, perlomeno parliamo del vero problema che "vi" assilla, senza girarci intorno.
Poi ripeto : esiste una legge che consente l'insegnamento di questa materia e chiunque ha il diritto di poterne usufruire, diritto dal quale nessuno è escluso e tanto basta (per me) a considerare il termine "privilegio" non attinente.
Poi ognuno può girare la frittata come vuole, ma la sostanza è la stessa.
Avere diritto ad un privilegio non cambia la sostanza.
[QUOTE=bumble-bee;1181512]
Questo
dovrebbero farti santa, per la pazienza che hai :lode:
[QUOTE=erin;1181490]
Quindi, dato che evidentemente a tuo parere lo stato non deve darti gli strumenti per scegliere da solo la strada, ma darti direttamente una strada univoca che si fa, si istituisce pure un'ora di politica? Intesa, ovviamente, non come dibattito critico ma come inquadramento?
Per me le due cose sono simili.
Lo stato non pu
Eh ma io ho letto, sai? E contesto la parte sottolineata : Non è un privilegio il fatto che quelle lezioni esistono.
E anche per te, svale il discorso che se continui ad ignorare questo mio punto di vista, la cosa non cambia.
Ma vedo che è più facile farmi passare per uno che non capisce. Ma va bene lo stesso anche questa è strategia.
che ognuno la pensi come vuole e va bene così, evviva i santi.
[QUOTE=rubyn;1181652]L'ora politica
[QUOTE=bumble-bee;1181653]Eh ma io ho letto, sai? E contesto la parte sottolineata : Non
io le mie motivazioni le ho date. Per me e per chi la pensa come me sono valide per te e per chi la pnsa come te non sono valide.
Chi è nella ragione?
Io ho anche citato (e mi trovo d'accordo) con le motivazioni del Consiglio di Stato. Però pare che a te non stiano bene.
Quindi se permetti io rimango della mia idea che ritengo valida.
e poi non è voler fare la vittima e che alla lunga, il ritornello... stanca.
ciao
Se valgono anche i ciechi ideologici sappi che ho già fatto all'attivo un paio di miracolati :asd:
[QUOTE=erin;1181657]Frasi come queste dimostrano che
[QUOTE=rubyn;1181699]No, la scuola deve anche educare, la famiglia non ci pu
Ti sbagli erin l'ho già detto che sarei d'accordo a togliere dal controllo dalla curia gli insegnanti di religione. Ho detto tante cose che si potrebbero fare in alternativa, piuttosto che eliminare la religione.
Perchè un conto è dire che gli insegnanti sono privilegiati, un'altro è dire togliamo l'ora di religione perchè gli insegnanti sono privileggiati.
A mio avviso non è così. Togliamo il privilegio, facciamo fare lo stesso percorso formativo, come per tutti gli altri, anche a questi insegnanti, ma permettiamo lo stesso la possbilità di usufruire dell'ora di religione. Ora di religione che deve essere insegnata con come catechesi, ma come fatto culturale. Che poi ciò non avviene, allora battiamoci per ottenerlo.
Ho scritto tante cose erin... però .. siamo sempre lì. alla fine nel cul de sac ci finisco sempre io e la cosa comincia davvero a stancarmi.
Fai come ti pare, pensa ciò che vuoi, le cose si possono sistemare, senza essere eliminate.
[quote=rubyn;1181652]L'ora politica
[QUOTE=BiO-dEiStA;1182017]
Il concetto di giustizia secondo rubyn, grazie per la delucidazione.
Della serie: ci
È questa la boiata, a mio avviso.
Come può una disciplina trascendentale, basata su rivelazioni fatte migliaia di anni fa, avere lo stesso peso didattico di scienze dimostrate e dimostrabili che parlano davvero dell'uomo e degli elementi che lo ciorcondano?
Ragazzi, siamo seri: qui si parda di personaggi dei quali non c'è prova d'esistenza, i quali hanno scritto libri ispirati che poi sono stati più volte rimaneggiati nel corso dei millenni a uso e consumo dei poteri che li avevano in gestione; libri tendenzialmente di tipo splatter contenenti massacri e bestialità inenarrabili che, secondo certi, andrebbero "interpretate" e nei quali risorgono morti, sgorga acqua dalla secca roccia e un sacco di altre chicche narrative.
Oltretutto il mondo ne è disseminato; ogni continente ha le sue favole mistiche scritte da qualcuno a volte identificato (ma non per questo esistito) altre volte anonimo.
Ogni popolazione ha il suo credo, e tutti sono convinti di aver ragione e che tutti gli altri non hanno capito una sega o, nel migliore dei casi, abbiano mal interpretato " il Libro" e vadano aiutati (spesso con l'uso delle armi) a ritrovare la via della Verità.
Ti pare questo un metodo didattico accettabile per la crescita culturale di un ragazzino?
Il Cattolicesimo è cultura in Italia? No. È tradizione, che è ben diverso.
La Cultura, laddove la si intenda come istruzione e vantaggi da essa annessi, ha connotati diiversi.
La spiritualità, così diversa da individuo a individuo, da popolo a popolo, non dovrebbe essere istituzionalizzata.
È come insegnare "fidanzamento", "corteggiamento" o "meditazione" nella scuola pubblica: per favore, siamo seri!
Eh, vabbe', secondo me lo stato dovrebbe fondarsi sul concetto di Malgioglio, invece.
A 'sto punto...
[QUOTE=rubyn;1180776]Perch
Potrebbe invece essere una questione interessante tenendo presente che la realtà delle cose fatte necessita a monte di due componenti, ovvero il saperle fare, degli ingegnari o in generale dei tecnici realizzatori e il perchè farle dei gestori in generale che, ciacuno nella propria "aspirazione astratta", non fa che decidere quale sogno sognato e pure astratto deve prendere forma e consitenza nella realtà tangibile del ferro.Citazione:
È questa la boiata, a mio avviso.
Come può una disciplina trascendentale, basata su rivelazioni fatte migliaia di anni fa, avere lo stesso peso didattico di scienze dimostrate e dimostrabili che parlano davvero dell'uomo e degli elementi che lo ciorcondano?
Da ciò deriva che una formazione generale di chi non si sa quale ruolo in seguito ricoprirà abbia almeno le basi di tutte le funzioni che concorrono all'azione, ovvero sappia destreggiarsi nella gestione del perchè astratto fare qualcosa e come in concreto realizzare materialmente il qualcosa deciso, anche perchè le due componenti non sono a separazione stagna e debbono saper reciprocamente comunicare visto che la traduzione del sogno nel ferro sognato implica un dialogo complesso e bidirezionale fra chi opera nel suo ruolo, ciò implica sempre una competenza di base del ruolo altrui e un liguaggio comune, altrimenti non ci si capisce pur comprendendo, ma solo il propprio e non ci si parla pur sapendo dire il proprio, ne consegue che quello che doveva essere amore:D usci con una imprevista forma di calesse che nemmeno funzionava:( e tutti poi si chiedono perchè:wall: se tutti nel loro ruolo, ma solo in quello, erano geni di chiara fama.
Leducazione dello spirito quindi, che va definire i perchè delle azioni, ti entra nelle necessità educative generali e se anche non si condivide la dottrina della fede di una specifica religione ciò non toglie che nel pensiero religioso in senso ampio si gestiscano i massimi sistemi del perchè fare ciò che si farà in seguito e non a caso manovrano la vita, la morte, la forza dei gruppi e dei singoli, etc, tutti motori alquanto potenti che poi determinano le scelte realizzative dei tecnici.
E nella rotine si trovano sempre i politici a decidere, poi ingegneri e generali specialisti a fare ciò che il pensiero astratto ha prima solo sognato e poi ha dato incarico di fare.
Pensare di decapitare questo meccanismo in nome di una concretezza che, da sola, risponde a tutto non appare una scelta felice.
Poi nella conflittualità del perchè fare una cosa pittosto che un'altra è comprensibile che le varie posizioni astratte cerchino di ammazzarsi, però tentare di ammazzare la concorrenza è cosa diversa dall'eliminare la funzione in quanto tale, contando solo sulla capacità tecnica di fare, visto che senza perchè validi uno se ne va al mare, altro che a riempirsi di rogne per realizzare quello degli altri.