Il Matrimonio (cristiano e non) richiede una scelta...un impegno preciso davanti a Dio e al partner: Spesso ci si sposa con leggerezza. Col pensiero latente dell'alibi/scappatoia del divorzio.
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Il Matrimonio (cristiano e non) richiede una scelta...un impegno preciso davanti a Dio e al partner: Spesso ci si sposa con leggerezza. Col pensiero latente dell'alibi/scappatoia del divorzio.
Quello "non" di sicuro non l'impegno verso dio.
Poi non esiste nessuna legge cosmica che pretenda che due esseri umani stiano legati a vita, ma leggi e paturnie umane.
Ormai si � visto che chi ne fa pi� le spese siamo sempre noi femminucce, per un verso e per un altro.
Grazie maschietti bigotti e retrogradi, grazie!!
Le spese le pagano sempre i pi� deboli, Laurina: I nostri figli.
Cono, il matrimonio � un negozio giuridico, un'invenzione della cultura, con le sue regole mutevoli come tutto ci� che � culturale;
� culturale anche il fatto che tu lo ritenga un sacramento, mentre altri no; � un fatto relativo;
il divorzio non � un "alibi", ma una clausola di semplice buon senso, presente in qualsiasi rapporto pattizio biunivoco: se tu hai un contratto di lavoro e la tua ditta si sposta a Novara, non � che il datore di lavoro pu� pretendere che tu faccia il pendolare e, in caso contrario, chiederti una penale o importi 10 ore di treno o auto ogni giorno;
se uno dovesse ragionare davvero secondo il principio che sostieni, nessuna persona sana di mente dovrebbe mai sposarsi, dal momento che nessuno � in grado di disporre della volont� del partner;
oltretutto, mi pare che recentemente persino il tuo papa abbia detto: se volano i piatti, lasciatevi; secondo te cosa voleva dire ?
Nulla, tanto ha le sue granitiche paturnie e paranoie, i suoi discorsi schematici e stereotipati a ciclo continuo nella testa.
Ma il matrimonio "non" cristiano per quali misteriose vie piglirebbe un impegno con dio?Citazione:
Il Matrimonio (cristiano e non) richiede una scelta...un impegno preciso davanti a Dio e al partner:
Quello che hanno sempre detto, ovvero che ti puoi separare, basta che non vai ad ammollare il biscotto, perche' a loro quello interessa dove sta il biscotto, tutto il resto si sistema, anche i pubblici concubini sono recuperabili, se rinunciano al biscotto e alle sue opere immonde.Citazione:
oltretutto, mi pare che recentemente persino il tuo papa abbia detto: se volano i piatti, lasciatevi; secondo te cosa voleva dire ?
Pensa un po questi che sognano biscotti e tazze di latte.
beh, per� lo stesso papa ha anche citato una situazione:
ma se una donna separata con quattro figli trova un brav'uomo, come le si pu� dire "no" ?
ovvio che finch� si tratta di parole, non fanno dottrina, ma solo opinione, e tutto resta come prima;
la differenza tra il marketing e la sostanza si vede solo bianco-su-nero, e l� ci vanno prudentissimi;
certo che � un crinale parecchio difficile, perch� se poi alle parole non seguono le encicliche � un po' come per Renzi se non fa quel che dice; con la differenza notevole che il papa il potere assoluto di scrivere e fare quel che crede ce l'ha davvero.
Ma guarda che questi ti fanno pure convivere, se non ammolli il biscotto, quindi il problema della donna con 4 figli che trova un salvadanaio lo risolvono, e' solo la storia del biscotto che ha una profonda e sublime rilevanza divina.
Al che ci si trova con un dio che come un maniaco fa l'ispezione a tutti i biscotti dell'universo.
Ma e' presentabile cio?
Poi metti il copyright sulla vita, la morte e il sesso e campi di rendita fino alla fine dei tempi, ma fra cio' e un dio presentabile ce ne passa.
beh, visto che all'eventuale colazione non presenzia nessuno, nell'eventualit� - per ora remota - avresti gi� tolto lo stigma e di fatto legittimato;
considerato il pragmatismo e cattolico e le molte sofistiche letture della dottrina, il pi� sarebbe fatto; � probabile che, ove mai :D, si tratterebbe comunque di un passaggio relativamente lento e dapprima controbilanciato da riaffermazioni di rigore, a coprire lo scandalo.
A parte che la loro minaccia e sempre la stessa, aggiustata per lo specifico caso, che nella cabina elettorale dio ti vede, il partito no, quindi riga diritto e vota bene.
Lo stesso e' li, dio e' il convitato di pietra ad ogni colazione e mentre ammolli i biscotto lui conta gli ammolli.
Quanto al risolvere mi sembra che si sia risolto nel piu' semplice dei modi, mandandoli a cagare insieme a tutti i loro contatori.
Ancora lo ricordo quanto erano interessati al "quante volte"?
aspetta, astrai un momento dal merito e guarda la cosa dal punto di vista del marketing:
adesso hai una platea di fedeli, pi� per nascita che per convinzione, sempre pi� restii a identificarsi e manifestare l'identificazione, principalmente proprio a causa delle dottrine sulla colazione;
nel momento in cui rimuovi lo stigma sociale e lasci uno spazio discrezionale - perch� poi, sulle dannazioni le procedure sono complesse e le vie del ricollocamento infinite - hai rimosso un ostacolo davvero pesante in termini identitari; sul piano del marketing sarebbe una mossa "forte", che libererebbe tutta quella dottrina da un profilo parecchio frenante e dissuasivo.
Ma gli ci vogliono due o tre generazioni di preti per rimuovere la prassi applicata materialmente sul territorio.
Preti che ormai vengono dal terzo mondo e come i nostri di 100 anni fa sono piu' mossi dalla fame che da una fede in qualcosa di innovativo.
Lo si vede con le processioni che inchinano le madonne ai mafiosi e le operazioni immobiliari quanto contano i proclami del papa anche formalmente e platealmente comunicati urbis et orbis.
Nel frattempo si fa prima a sbolognarli, al che chi gradisce si piglia quello che gli decora l'ambiente e chi non gradisce semplicemente li ignora.
Un po come la benedizione delle case di una volta dove era automatico che il prete si presentasse a tutte le porte, poi la cosa fu su chiamata e ora mai piu' visti da nessuna parte e anche nelle chiese trovarci un prete fuori dall'orario di apertura al pubblico e' un'impresa.
Di questo passo scompaiono dal tessuto prima di adattarsi allo stile di vita di quel tessuto.
E intanto sono scomparsi crocifissi e madonne fatti guardiani dei talami.
Mica era un caso che nella sede clssica del trombaggio italiano ci fosse il guardiano in posizione panoramica a monito e minaccia, con il contatore sempre attivato:asd:
capisco; ma � pur sempre un endorsement alla nuova famiglia; infatti:
veramente lui ha parlato di "lasciare", che � parola ben diversa;
comunque, ha solo parlato, non scritto, perci� vale quel che vale...
vedo che l'abitudine al confronto coi preti ha eroso quella che dovrebbe essere l'univocit� delle parole e la chiarezza;
come diceva quello a proposito del "s�" che deve essere si, e "no" che deve essere no ?
Infatti per Ges� "si,si" e "in verit� in verit�..." era la stessa cosa e spesso tradotto c'� la ripetizione, ma il senso � questo: " si,si" equivale al "si dei si", il si fermo e risolutivo, e cos� anche la "verit� delle verit�" che in oriente rappresentava il massimo..
Sicuramente mi sono introdotto a sproposito e di questo ve ne chiedo ammenda: quant'� axeUgene:(???
Non e' che gesu' acquisisca una marea di punti per il premio divinita' di luglio.
Si aiuta, ma non e' detto che accada, accontentati perche' niente obbliga nessuno ad alcunche' e se si dovesse rendere conto ad una qualche regola qua resterebbe solo un cimitero abbandonato.
Per forza, non si sa pi� niente di lui, considera che il vangelo pi� vecchio � quello di Marco e non c'� n� nascita e n� resurrezione ma una tomba vuota ed un messaggio da riportare a Pietro: vi aspetto in Galilea, come per dire vi aspetto a casa.
Poi tutto � possibile
Sei un po' scorretto....
"Se volano i piatti lasciateli volare. Ma poi fate pace!"
https://it.notizie.yahoo.com/papa-fa...164200903.html
Il Matrimonio non � invenzione umana, carissimo. E' la prima cosa che Dio pensa creando l'Uomo e la Donna....
"Non � bene che l'Uomo sia solo. Voglio dargli una presenza che gli sia simile....Per questo l'uomo abbandoner� suo padre e sua madre e si unir� a sua moglie. E i due saranno una sola carne!" (Genesi 1,2,3)
Meraviglioso :love:
ah, grazie; non sono io ad essere scorretto, ma la fonte, ho sbagliato a fidarmi...
mi fa piacere, perch� sono sempre inquieto quando i conti non tornano :D
fantasia pura;Citazione:
Il Matrimonio non � invenzione umana, carissimo. E' la prima cosa che Dio pensa creando l'Uomo e la Donna....
"Non � bene che l'Uomo sia solo. Voglio dargli una presenza che gli sia simile....Per questo l'uomo abbandoner� suo padre e sua madre e si unir� a sua moglie. E i due saranno una sola carne!" (Genesi 1,2,3)
Meraviglioso :love:
se fosse come sostieni tu, gli esseri umani si sarebbero dovuti sposare da sempre; invece � assolutamente provato e certo che l'istituto matrimoniale sia un'invenzione relativamente recente nella storia umana; quello indissolubile, poi, una bizarria circoscritta ad un periodo ancora pi� recente e al solo Cattolicesimo; e si tratta di fatti provati e inconfutabili;
capisco che a te piaccia pi� nutrirti di fantasie, e se la cosa ti fa star bene, io non ho nulla in contrario, ma la realt� � un'altra cosa.
Cio' implicherebbe presentare a monte come vera la teoria del creazionismo, perche' altrimenti ci troviamo con soggetti che venivano da lontano andando lontano senza discontinuita' nel mezzo che il contratto matrimoniale, diverso pure da un libero rapporto monogamico non sconosciuto a diverse specie di cosiddetti animali, non se lo sognavano propri.
E con cio' l'invenzione divina va a farsi benedire solo dai preti che ci mangiano sopra.
Mo te la senti di venirci a dire che dio' paracaduto' qua adamo ed eva, quindi li marito' con il contratto oggi in vigore?
Oggi ho visto un documentario su France24 dove mostravano hotel-vacanza per famiglie mussulmane; piscine divise uomini donne,rigorosamente vestite ai bordi di esse,cibi e movimenti controllati in un clma di sospetto E SILENZIO..
CHE TRISTEZZA DI VACANZE!:no:
Guarda che la Genesi � stata scritta millenni prima del Cattolicesimo, amico. Ti consiglio proprio di cambiarla, la tua fonte :D
Tantopi� che � Ges� Cristo stesso a ribadirne il concetto....
In quel tempo, si avvicinarono a Ges� alcuni farisei per metterlo alla prova e gli chiesero: �� lecito a un uomo ripudiare la propria moglie per qualsiasi motivo?�.
Egli rispose: �Non avete letto che il Creatore da principio li fece maschio e femmina e disse: �Per questo l�uomo lascer� il padre e la madre e si unir� a sua moglie e i due diventeranno una sola carne�? Cos� non sono pi� due, ma una sola carne. Dunque l�uomo non divida quello che Dio ha congiunto�.
Gli domandarono: �Perch� allora Mos� ha ordinato di darle l�atto di ripudio e di ripudiarla?�.
Rispose loro: �Per la durezza del vostro cuore Mos� vi ha permesso di ripudiare le vostre mogli; all�inizio per� non fu cos�. Ma io vi dico: chiunque ripudia la propria moglie commette adulterio�. (Matteo 19)
Stimo ancora agli usi e costumi dei farisei per regolarci sulla vita nostra?
la tua chiesa ha adottato quella versione, cos� com'�; quindi, qual � la differenza ?
appunto Cono: quei si fa esplicito riferimento al ripudio unilaterale da parte del soggetto socialmente pi� forte e dominante, che � congruente con la predicazione di Ges�;Citazione:
Tantopi� che � Ges� Cristo stesso a ribadirne il concetto....
In quel tempo, si avvicinarono a Ges� alcuni farisei per metterlo alla prova e gli chiesero: �� lecito a un uomo ripudiare la propria moglie per qualsiasi motivo?�.
Egli rispose: �Non avete letto che il Creatore da principio li fece maschio e femmina e disse: �Per questo l�uomo lascer� il padre e la madre e si unir� a sua moglie e i due diventeranno una sola carne�? Cos� non sono pi� due, ma una sola carne. Dunque l�uomo non divida quello che Dio ha congiunto�.
Gli domandarono: �Perch� allora Mos� ha ordinato di darle l�atto di ripudio e di ripudiarla?�.
Rispose loro: �Per la durezza del vostro cuore Mos� vi ha permesso di ripudiare le vostre mogli; all�inizio per� non fu cos�. Ma io vi dico: chiunque ripudia la propria moglie commette adulterio�. (Matteo 19)
al contrario, sarebbe inconcepibile in una lettura autentica del Vangelo una nozione afflittiva del matrimonio, da conservare a qualsiasi costo; ma non � una mia idea, bens� la dottrina di tutto il cristianesimo non cattolico; vedi un po'...
Decalogo teologico contro il divorzio
Dieci regole proposta alle coppie da padre Antonio Rungi, teologo moralista esperto di comunicazione
Per superare indenni tutte le tempeste, gli sposi debbono �non avere altra idea se non quella di salvare comunque e sempre il matrimonio e la famiglia�. � questa la prima regola di un �decalogo� proposto alle coppie da padre Antonio Rungi, teologo moralista esperto di comunicazione. Il secondo �comandamento� � un invito a fare i conti con la realt�: �non cullare l�illusione che lasciando tua moglie o tuo marito ti ritroverai felice con un altro partner o compagno per il resto della tua vita. Se � fallito un matrimonio non pu� riuscire bene un altro�. I dati, del resto, sembrano dar ragione a padre Rungi, �nove famiglie su dieci attraversano momenti di crisi e solo una su dieci sembra vivere apparentemente felice: per questo - spiega - occorre un�attenzione pastorale particolare per le coppie che sono in crisi o a rischio di crisi, di fratture e divisioni irreversibili�. Il �decalogo� proposto dal religioso spazia dai comportamenti interpersonali dei coniugi a quelli del nucleo familiare nel suo insieme in apporto anche all�ambiente sociale e vitale. - �Non litigare continuamente - recita il terzo comandamento - in casa o fuori per futili motivi o per gelosia. Ma cerca il dialogo e nella massima sincerit�, se ti � possibile, cercando di capire e se necessario perdonare�. �Ricordati - raccomanda il quarto - di rispettare tutti nella tua famiglia, sia i piccoli che i grandi, senza creare attriti e contrasti tra i vari componenti del nucleo familiare ristretto o allargato�. �Non usare parole offensive che toccano la sensibilit� del partner, dei figli, dei parenti e degli affini; ma adotta un linguaggio adeguato ad una sana educazione civile e morale�, chiede il quinto comandamento, mentre il sesto non poteva che richiamare i temi dell�etica sessuale: �non alimentare rapporti extraconiugali e fuori dell�etica naturale e cristiana, ma rispetta il tuo partner anche se dovesse star male�. Il settimo e l�ottavo ugualmente attualizzano i comandamenti biblici �non rubare� e �non dire falsa testimonianza� affidati a Mos�: �non improntare il tuo matrimonio e la tua famiglia sui soli beni materiali, sul successo e sulla carriera; ma cura adeguatamente gli interessi spirituali e sociali degni dell�essere umano e di un gruppo familiare� e �cura con particolare attenzione il bene supremo della famiglia mediante un rapporto coniugale improntato a verita��. Per padre Rungi, del resto, �la menzogna e la falsit� sono la tomba del matrimonio e la distruzione del nucleo familiare�. Il nono, come nel decalogo dettato da Jahv�, torna sul tema della fedelt� sessuale: �non desiderare il partner dell�altro, alimentando nel pensiero e nella vita l�idea del tradimento o della vendetta. Chi pensa e fa questo non vive sereno e si ammala nel fisico e nella mente, perch� la perversione non porta a nessuna conclusione�. E, sempre sulla falsariga dell�originale, il decimo ricorda agli sposi di �non desiderare soldi e beni materiali oltre il necessario�. �L�ansia e l�insoddisfazione che derivano da una vita improntata su queste cose - conclude padre Rungi - distruggono lentamente i rapporti coniugali pi� significativi e belli. Il dio denaro � sempre una mina vagante per ogni ogni nucleo familiare�. Produrre, vendere e comprare i �botti� rappresenta �un grave atto immorale sapendo che simili ordigni possono mettere a repentaglio la propria ed altrui vita�. Lo afferma il teologo Antonio Rungi che condanna �l�uso improprio e distorto di veri e propri ordigni di morte come sono certi fuochi artificiali pericolosi e potenti�. In proposito, padre Rungi, che risiede in Campania, a Mondragone, fa appello �non solo alle Forze dell�Ordine che gi� stanno operando da tempo in questo campo perprevenire sofferenze e morte a causa dei botti di Capodanno�, ma si rivolge anche �ai vescovi, a tutti i sacerdoti impegnati nella cura delle anime, soprattutto nel Meridione d�Italia, perch� in questi giorni conclusivi portino avanti una vera e propria catechesi sulla difesa della vita, parlando anche dei tanti rischi che arrivano alla integrit� della persona umana dai botti di Capodanno o da altri comportamenti in netto contrasto con il valore della vita umana, quali l�uso degli stupefacenti e quello incontrollato dell�alcool�. �Tutti insieme - auspica - possiamo vincere la piaga dei botti di Capodanno che semina sofferenza e morte in tante famiglie italiane nel passaggio al nuovo anno�. �Mi auguro - conclude il religioso campano - che la recessione mondiale in atto e soprattutto la crisi economica che sta vivendo l�Italia porti a far ragionare ed agire meglio coloro che spendono, a volte, migliaia di euro per una notte di follia e pazzia, evitando di sparare i botti di capodanno e destinare tali somme per cose pi� utili per s� e per i propri cari�.
http://www.lastampa.it/2008/12/27/bl...wK/pagina.html