Ti ricordo poi che da sempre e ben prima della comparsa dell'uomo, gli organismi muoiono, competono, si predano.
Di che tipo di armonia parla dio per la natura e l'uomo?
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Ti ricordo poi che da sempre e ben prima della comparsa dell'uomo, gli organismi muoiono, competono, si predano.
Di che tipo di armonia parla dio per la natura e l'uomo?
Se hai letto e non bypassato gli articoli di ieri, hai già la risposta....
La Bibbia non è un libro di Scienze, Laura. Non interessa, alla Bibbia, esporre un trattato sulla vita fisica, capisci? Interessa unicamente descrivere CHI E' l'Uomo. CHI E' Dio. Quale la natura dei rapporti fra l'Uno e l'Altro. Andare cioè oltre l'immanente per arrivare ad estrapolare un significato ultimo al nostro vivere, lottare, gioire e soffrire quaggiù, sotto le stelle. :)
Ma tu non vivi in un mondo fantastico, delle fiabe, vivi in questo mondo, nella realtà, come me e tutti gli altri per cui se parli di immortalità, morte, armonia, è ovvio che te ne chiedo conto. Quindi per correttezza e onestà dovresti spiegare che intendi ed alla luce proprio di come funziona realmene il mondo, creazione del tuo dio visto che credi lo abbia fatto lui.
Non puoi cavartela tutte le sante volte sgamando con le scuse patetiche che la bibbia non è un libro di scienze, che tu sei un povero nessuno e altre frasi fatte.
evidentemente, per lo stesso motivo per cui tu mandi metodicamente in vacca ogni tentativo di discutere razionalmente di qualcosa che sostieni, e che sottrai sempre a qualsiasi criterio di convenzionalità, ai principi aristotelici di identità e non contraddizione, lasciandoti unico arbitro della "discussione"; del resto, da qualcuno devi aver pure imparato :asd:
Ma carissima, sei te che fai invasione di campo: In questo spazio si tratta della Vita, della Morte, dell'Amore e di Dio partendo dall'ottica spirituale. Dal lato spirituale dell'Uomo, voglio dire. Te pretendi che me ne spogli e mi riduca a parlarne dal punto di vista solamente scientifico. Non è colpa mia se la gran parte degli argomenti e degli interventi su questo Forum chiamano in causa l'Anima e la Coscienza, l'Etica e la Morale, dell'Uomo. Anzi, ti dirò che ciò è perfettamente normale. Visto che toccano le nostre corde più profonde e sensibili....
No guarda, ribadisco che se parli di morte e di altre questioni, non ti puoi esimere dalla realtà, da ciò che esiste e che tu da credente attribuisci all'opera creatrice di dio. Se tiri fuori, morte, immortalità, armonie col creato, quindi la natura, devi mettere in connessione tutto questo col mondo reale e spiegare, giustificare cosa intendi e non sgamare con le scuse solite.
Sta a te a questo punto dimostrare che ciò che dici ha senso, è vero e reale.
Cono, il problema è che proprio perché nei discorsi religiosi si parla di etica - cioè si coinvolgono in giudizi morali anche gli altri - non si possono porre limiti alle critiche, perché vorrebbe dire la pretesa di avere una maggior autorità morale degli altri;
il tuo appunto avrebbe un senso se Vega fosse intervenuta in modo inopportuno in una disquisizione di teologia rarefatta tra esperti; ma qui col pretesto dello "spirituale" si pretende di dire cosa dovrebbero fare le donne, come si dovrebbe vivere, amare e morire;
insomma, chi enuncia una morale e si sottrae al contraddittorio non fa una gran figura, né la fa fare alle proprie idee.
Il fatto è che in religione non ci può essere il contraddittorio poiché non esistono regole che si possono risolvere altrimenti si sarebbero risolte. E' inutile che ti sforzi perché i tuoi sforzi sono vani in quanto portano sempre fuori dalla religione in menzione. Ci vuole un altro modo di pensare che spesso è quello di lasciarsi prendere dalle persone e dalle cose senza essere quelle persone e quelle cose. E' necessario, una come tante, vedere dentro ciò che è fuori e scoprire fuori ciò che è dentro, una fusione tra il mio io ed il mio ambiente per scoprire ciò che è diverso da quello che penso e da me stesso.
Se non hai un approccio del genere è più facile partorire un io piuttosto che un Dio.
hai tirato lo sciacquone su 3 millenni di filosofia e teologia... io sarei un capellino più prudente :asd:
è come dici tu se non concepisci una discussione, ma il catechismo della tua tesi; ma, a meno di non incontrare una mente fragile ed essere molto capace e carismatico, più delle pernacchie non rimedi;
se invece ti rivolgi a persone minimamente lucide, le devi convincere sulla base di argomenti comunque espressi in modo razionale, anche se afferenti a postulati di fede.
Ho buttato nello sciacquone e tirato giù l'acqua anche me stesso:asd:.
Sto tanto bene a casa mia per conto mio, così devo convincermi da solo:rotfl:.....e mi lascio facilmente convincere:asd:
Da quando in qua la gente si fa convincere dalle religioni, io direi piuttosto che gli va bene stare dentro altrimenti va fuori.
Ormai è 20 anni che cono cerca di convincerti:asd:, con che risultato?
Grazie per avermi reso allegro.:asd:
ripeto, non c'è solo il catechismo o la conversione; si può discutere della solidità e della sensatezza di un sistema di idee; posso laicamente discutere con una persona e convincerla che un credente non è necessariamente un superstizioso, con argomenti logici; o che un sistema religioso può avere una sua coerenza ed essere meno afflitto da circostanze attribuitegli da un pregiudizio, o altro;
ti sembra una cosa stupida, priva di senso ? a me no.