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Non t'amo come se fossi rosa di sale, topazio
o freccia di garofani che propagano il fuoco:
t'amo come si amano certe cose oscure,
segretamente, tra l'ombra e l'anima.
T'amo come la pianta che non fiorisce e reca
dentro di s�, nascosta, la luce di quei fiori;
grazie al tuo amore vive oscuro nel mio corpo
il concentrato aroma che ascese dalla terra.
T'amo senza sapere come, n� quando, n� da dove,
t'amo direttamente senza problemi n� orgoglio:
cos� ti amo perch� non so amare altrimenti
che cos�, in questo modo in cui non sono e non sei,
cos� vicino che la tua mano sul mio petto � mia,
cos� vicino che si chiudono i tuoi occhi col mio sonno.
PABLO NERUDA
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IL NEMICO
Non fu che fosca tempesta la mia giovinezza,
qua e l� solcata da rilucenti soli;
il tuono e la pioggia ne han fatto un tale strazio
da lasciare nel mio giardino solo qualche vermiglio frutto .
Eccomi gi� all'autunno delle idee,
� tempo del badile e del rastrello
per rassodare le terre inondate
in cui l'acqua ha scavato larghe buche come tombe.
E chiss� se i fiori nuovi che vagheggio
troveranno, in un suolo lambito come la riva di un fiume,
il mistico limo che li rinvigorir�...
- O dolore,o dolore! Il Tempo si mangia la vita
e l'oscuro Nemico che ci rode il cuore
cresce e si fortifica del sangue che perdiamo.
C. BAUDELAIRE
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PIOVE
Piove. � uno stillicidio
senza tonfi
di motorette o strilli
di bambini.
Piove
da un cielo che non ha
nuvole.
Piove
sul nulla che si fa
in queste ore di sciopero
generale.
Piove
sulla tua tomba
a San Felice
a Ema
e la terra non trema
perch� non c'� terremoto
n� guerra.
Piove
non sulla favola bella
di lontane stagioni,
ma sulla cartella
esattoriale,
piove sugli ossi di seppia
e sulla greppia nazionale.
Piove
sulla Gazzetta Ufficiale
qui dal balcone aperto,
piove sul Parlamento,
piove su via Solferino,
piove senza che il vento
smuova le carte.
Piove
in assenza di ermione
se Dio vuole,
piove perch� l'assenza
� universale
e se la terra non trema
� perch� Arcetri a lei
non l'ha ordinato.
Piove sui nuovi epistemi
del primate adue piedi,
sull'uomo indiato, sul cielo
ominizzato, sul ceffo
dei teologi in tuta
o paludati,
piove sul progresso
della contestazione,
piove sui work in regress,
piove
sui cipressi malati
del cimitero, sgocciola
sulla pubblica opinione.
Piove ma dove appari
non � acqua n� atmosfera,
piove perch� se non sei
� solo la mancanza
e pu� affogare.
EUGENIO MONTALE
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Fin dall'infanzia mai son stato
come gli altri; mai ho visto
come gli altri vedevano; non potevo avere
le mie emozioni da una comune sorgente;
ma il dolore mai dalla stessa fonte.
Il mio cuore non potevo destare
alla gioia con lo stesso tono di altri;
tutto quel che ho amato, l'ho amato da solo.
Poi, nella mia infanzia, alba
d'una vita assai tormentata,
si deline� da ogni profondit� di bene e male
il mistero che ancora mi avvolge:
da torrente o da fonte,
dal rosso dirupo di montagna,
dal sole che mi volgeva intorno
nei suoi dorati colori autunnali,
dalla luce che nel cielo s'avvicinava
nel suo passarmi vicino,
da tuono e tempesta
dalla nuvola che prese l'aspetto
(limpido era l'altro cielo)
d'un demone a miei occhi.
Edgar Allan Poe
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Coloro che sognano di giorno
sono consapevoli di molte cose
che sfuggono a coloro che sognano solo di notte.
Nelle loro visioni grigie
captano sprazzi d'eternit�
e tremano, svegliandosi, nello scoprire di essere giunti al limite del grande segreto.
In un attimo, apprendono qualcosa del discernimento del bene
e qualcosa pi� che la pura e semplice conoscenza del male.
Edgar Allan Poe
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Un sogno dentro un sogno
Questo mio bacio accogli sulla fronte!
E, da te ora separandomi,
lascia che io ti dica
che non sbagli se pensi
che furono un sogno i miei giorni;
e, tuttavia, se la speranza vol� via
in una notte o in un giorno,
in una visione o in nient'altro,
� forse per questo meno svanita?
Tutto quello che vediamo, quel che sembriamo
non � che un sogno dentro un sogno.
Sto nel fragore
di un lido tormentato dalla risacca,
stringo in una mano
granelli di sabbia dorata.
Soltanto pochi! E pur come scivolano via,
per le mie dita, e ricadono sul mare!
Ed io piango - io piango!
O Dio! Non potr� trattenerli con una stretta pi� salda?
O Dio! Mai potr� salvarne
almeno uno, dall'onda spietata?
Tutto quel che vediamo, quel che sembriamo
non � che un sogno dentro un sogno?
EDGAR ALLAN POE
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Eri per me quel tutto, amore,
per cui si struggeva la mia anima �
una verde isola nel mare, amore,
una fonte limpida, un� ara
di magici frutti e fiori adornata:
e tutti erano miei quei fiori.
Ah, sogno splendido e breve!
Stellata speranza, appena apparsa
e subito sopraffatta!
Una voce del Futuro mi grida
<> � ma e� sul Passato
(oscuro gugite!) che la mia anima aleggia
tacita, immobile, sgomenta!
Perche� mai piu�, oh, mai piu� per me
risplendera� quella luce di Vita!
Mai piu� � mai piu� � mai piu� �
(e� quel che il mare ripete
alle sabbie del lido) � mai piu�
rifiorira� un albero percosso dal fulmine,
ne� potra� piu� elevarsi un�aquila ferita.
Vivo, trasognato, giorni estatici,
e tutte le mie notturne visioni
mi riportano ai tuoi grigi occhi di luce,
a la� dove tu stessa ti porti e risplendi,
oh, in quali eteree danze,
lungo rivi che scorrono perenni.
EDGAR ALLAN POE
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Vorresti essere amata?E tu fa� che il tuo cuore
non si discosti dal sentiero di ora!
Essendo ogni cosa che ora tu sei,
non essere mai altro che non sei.
Cos� i tuoi cortesi modi di vita,
la tua grazia, la tua pi� che bellezza
saranno un tema d�elogio senza fine,
e l�amore � non altro che un puro dovere.
EDGAR ALLAN POE
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PUDORE
Se qualcuna delle mie parole
ti piace
e tu me lo dici
sia pur solo con gli occhi
io mi spalanco
in un riso beato-
ma tremo
come una mamma piccola giovane
che perfino arrossisce
se un passante le dice
che il suo bambino � bello.
ANTONIA POZZI
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Ogni anno, mentre scopro che Febbraio
� sensitivo e, per pudore, torbido,
Con minuto fiorire, gialla irrompe
La mimosa.
(Giuseppe Ungaretti)
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Giochi ogni giorno...
Giochi ogni giorno con la luce dell'universo.
Sottile visitstrice, giungi nel fiore e nell'acqua.
Sei pi� di questa bianca testina che stringo
come un grapolo tra le mie mani ogni giorno.
A nessuno rassomigli da che ti amo.
Lasciami stenderti tra le ghirlande gialle.
chi scrive il tuo nome a lettere di fumo tra le stelle del sud?
Ah lascia che ricordi come eri allora, quando ancora non esistevi.
Improvvisamente il vento ulula e sbatte la mia finestra chiusa.
Il cielo � una rete colma di pesci cupi.
Qui vengono a finire i venti, tutti.
La pioggia si denuda.
Passano fuggendo gli uccelli.
Il vento. Il vento.
Io posso lottare solamente contro la forza degli uomini.
Il temporale solleva in turbine foglie oscure
e scioglie tutte le barche che iersera s'ancorarono al cielo.
Tu sei qui. Ah tu non fuggi.
Tu mi risponderai fino all'ulitmo grido.
Raggomitolati al mio fianco come se avessi paura.
Tuttavia qualche volta corse un'ombra strana nei tuoi occhi.
Ora, anche ora, piccola mi rechi caprifogli,
ed hai persino i seni profumati.
Mentre il vento triste galoppa uccidendo farfalle
io ti amo, e la mia gioia morde la tua bocca di susina.
Quanto ti sar� costato abituarti a me,
alla mia anima sola e selvaggia, al mio nome che tutti allontanano.
Abbiamo visto ardere tante volte l'astro baciandoci gli occhi
e sulle nostre teste ergersi i crepuscoli in ventagli giranti.
Le mie parole piovvero su di te accarezzandoti.
Ho amato da tempo il tuo corpo di madreperla soleggiata.
Ti credo persino padrona dell'universo.
Ti porter� dalle montagne fiori allegri,copihues,
nocciole oscure, e ceste silvestri di baci.
Voglio fare con te
ci� che la primavera fa con i ciliegi.
PABLO NERUDA
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...E ti bacio la bocca bagnata di crepuscolo.
PABLO NERUDA
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"vergine madre, figlia del tuo figlio,
umile e alta pi� che creatura,
termine fisso d'etterno consiglio, 3
tu se' colei che l'umana natura
nobilitasti s�, che 'l suo fattore
non disdegn� di farsi sua fattura. 6
Nel ventre tuo si raccese l'amore,
per lo cui caldo ne l'etterna pace
cos� � germinato questo fiore. 9
Qui se' a noi merid�ana face
di caritate, e giuso, intra ' mortali,
se' di speranza fontana vivace. 12
Donna, se' tanto grande e tanto vali,
che qual vuol grazia e a te non ricorre,
sua dis�anza vuol volar sanz'ali. 15
La tua benignit� non pur soccorre
a chi domanda, ma molte f�ate
liberamente al dimandar precorre. 18
In te misericordia, in te pietate,
in te magnificenza, in te s'aduna
quantunque in creatura � di bontate. 21
Or questi, che da l'infima lacuna
de l'universo infin qui ha vedute
le vite spiritali ad una ad una, 24
supplica a te, per grazia, di virtute
tanto, che possa con li occhi levarsi
pi� alto verso l'ultima salute. 27
E io, che mai per mio veder non arsi
pi� ch'i' fo per lo suo, tutti miei prieghi
ti porgo, e priego che non sieno scarsi, 30
perch� tu ogne nube li disleghi
di sua mortalit� co' prieghi tuoi,
s� che 'l sommo piacer li si dispieghi. 33
Ancor ti priego, regina, che puoi
ci� che tu vuoli, che conservi sani,
dopo tanto veder, li affetti suoi. 36
Vinca tua guardia i movimenti umani:
vedi Beatrice con quanti beati
per li miei prieghi ti chiudon le mani!". 39
Li occhi da Dio diletti e venerati,
fissi ne l'orator, ne dimostraro
quanto i devoti prieghi le son grati; 42
indi a l'etterno lume s'addrizzaro,
nel qual non si dee creder che s'invii
per creatura l'occhio tanto chiaro. 45
E io ch'al fine di tutt'i disii
appropinquava, s� com'io dovea,
l'ardor del desiderio in me finii. 48
Bernardo m'accennava, e sorridea,
perch'io guardassi suso; ma io era
gi� per me stesso tal qual ei volea: 51
ch� la mia vista, venendo sincera,
e pi� e pi� intrava per lo raggio
de l'alta luce che da s� � vera. 54
Da quinci innanzi il mio veder fu maggio
che 'l parlar mostra, ch'a tal vista cede,
e cede la memoria a tanto oltraggio. 57
Qual � col�i che sognando vede,
che dopo 'l sogno la passione impressa
rimane, e l'altro a la mente non riede, 60
cotal son io, ch� quasi tutta cessa
mia vis�one, e ancor mi distilla
nel core il dolce che nacque da essa.
DANTE
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Fragile, opulenta donna, matrice del paradiso
sei un granello di colpa
anche agli occhi di Dio
malgrado le tue sante guerre
per l'emancipazione.
Spaccarono la tua bellezza
e rimane uno scheletro d'amore
che per� grida ancora vendetta
e soltanto tu riesci
ancora a piangere,
poi ti volgi e vedi ancora i tuoi figli,
poi ti volti e non sai ancora dire
e taci meravigliata
e allora diventi grande come la terra
e innalzi il tuo canto d'amore.
(A. Merini)
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Lui mi � sempre sembrato un megalomane stronzo :D, per� alcune sue poesie mi piacciono.
Ama il tuo sogno se pur ti tormenta.
Amalo come se fosse l'unico,
amalo come se avesse l'anima,
amalo e raccontagli di te,
amalo e ricordalo in te,
amane il suo passato, amane il suo presente,ora.
Raggruppa tutto questo amore e raccontalo a me, anima mia,
affinch� io non debba tormentare il nostro sogno:
poter procedere insieme nell'armonia dei nostri sensi uniti,
appagati dal nostro incontro breve sta volta.
Il fiore reciso oggi ci ha lasciato il suo profumo
che nei ricordi accende i sensi
e che nel donarci l'incontro univoco
ci ha lasciato un segno di reciproca appartenenza.
E nell'accarezzarne il tempo,
mia amata, n� ascolter� i sospiri,
per sempre ricorder� quel suono,
per sempre amer� quel nostro sogno,
per sempre ne sottrarr� il suo tormento.
Ama il tuo sogno se pur ti tormenta.
G.D'Annunzio