del discutere di discutere
ricordo una volta che lessi da qualche parte questa cosa che mi accingo a raccontare, premettendo però una piccola precisazione: siccome io c'ho una memoria del piffero, non mi ricordo bene i dettagli, non mi ricordo i frangenti precisi della cosa, mi ricordo solo il principio ed il concetto espresso.
c'era un po di tempo fa un'equipe (mi pare inglese) di scienziati che aveva bisogno di un grosso finanziamento per effettuare una ricerca sugli elettroni (mi pare), ma anche se non erano elettroni era qualcosa comunque del genere.
praticamente per scoprire quella cosa che li incuriosiva, dovevano costruire una "galleria" particolare, circolare (fatta a cerchio), con determinati componenti di materiali e di strumenti, molto lunga (qualche centinaia di metri) e dal costo esorbitante.
quando andarono a chiedere i finanziamenti la regina (mi pare) gli rispose molto semplicemente che non aveva capito una mazza delle ragioni per cui loro erano così interessati a scoprire quello che gli interessava, onde per cui se non lo aveva capito lei, non avrebbe nemmeno potuto spiegare alla nazione intera il perchè destinava così tanti soldi per una scoperta tanto incomprensibile, e decise di porre come vincolo per poter discutere sul dare o meno i fondi il fatto per cui questi cavolo di scienziati dovevano spiegare in parole umane cosa si accingevano a studiare.
la cosa non fu affatto semplice, visto che loro erano abituati a parlarsi in termini alquanto tecnici, fino a quando arrivò un genio (secondo me) che produsse un testo di questo genere (più o meno a memoria mia, quindi vacillante):
avete presente, sua maestà, quando c'è una festa nella sua dimora, tutti i festeggiati si divertono allegramente ed ogni tanto arriva qualche invitato nuovo importante e magari, la gente si muove per andarlo a salutare, quando lo vedono, e si crea un po di scompiglio....
ecco, bene.
ciò non accade ovviamente quando entrano ospiti "qualsiasi", ne converrà.
adesso, sua maestà, lei si sarà accorta che a volte, durante una festa, alla sola notizia che sta per arrivare una certa celebrità, le persone presenti cambiano un attimino atteggiamento quando apprendono la notizia, e magari, ogni qual volta si affaccia qualcuno alla sala per entrare, un nuovo ospite (oppure meglio: quando suona il campanello dell'uscio) tutti si voltano speranziosi di vedere la celebrità.
quindi anche se non è entrata fisicamente la celebrità, al solo immaginare che sta per entrare le persone nella sala sono influenzate da questa attesa che non arriva o sta per arrivare (ma nel concreto non c'è ancora, quindi se nessuno sapesse che deve arrivare il "clima" all'interno della sala sarebbe diverso, anche se il campanello dell'uscio suona in continuazione).
ecco, disse lo scienziato, con lo stesso principio noi tentiamo di scoprire come mai l'elettrone che non c'è ma sta per arrivare....
tutto sto popò di favoletta lo scrivo qua, in forum feedback per un semplice motivo: io (personalmente) ho notato che spesso capita di leggere commenti di alcune persone molto criptici e comunque abbastanza offensivi (stasera l'ho notato per l'ennesima volta), soprattutto di determinati utenti che prima attaccano (se hanno qualcosa da dire) e poi al massimo spiegano (se per qualche motivo scende la bontà su di loro dal cielo), ma mica sempre lo fanno.
partendo dal presupposto che la libertà vige (per me) uber alles... mi domando semplicemente: ma che bisogno c'è di attaccare se poi non si vuole spiegare?
e perchè non c'è nessun provvedimento verso questo atteggiamento?
che alcuni siano più "scienziati" di altri è fuor di dubbio, ma in effetti (nela realtà) uno scienziato difficilmente si sofferma a parlare con un contadino di elettroni e quantistica... o lo ignora o quanto meno gli parla della composizione dell'atomo a grandi linee, ma non lo offende e basta (credo).
non sto parlando di casi personali (quanto meno, anche a me succede di entrare nella fascia del "contadino" con determinati elementi, ma alla fine questo mio appunto non vuole diventare assolutamente una questione personale (anche perchè stasera non è successo nemmeno a me)) [doppia parentesi, figo], e quindi vorrei far notare due cose:
la prima ai diretti interessati, con un esempio (esempio) banale: sappiate che prima o poi anche voi (forse si o forse no) avrete a che fare con dei figli, e vi accorgerete che spiegare alcune cose (molto semplici a volte) a bambini può diventare molto difficile, in quanto il loro vocabolario è molto ristretto ed oltretutto molto poco formato (un termine lo hanno magari catalogato, ma se non è un oggetto ma bensì un verbo, un aggettivo e via dicendo molte volte ne hanno un'idea molto incompleta) e la "grande intelligenza" non è conoscere a memoria il vocabolario intero e saperlo spiegare agli ignoranti con tutti i vocaboli che si conosce (secondo me) ma saperlo spiegare anche a chi quel vocabolario lo conosce talmente poco che per dirgli qualcosa si è costretti a ridurre il proprio vocabolario agli elementi più semplici... (e l'esempio dei bimbi e del vocabolario è solo un esempio: perchè se dicevo la società ed un discorso, o un concetto, non si capisce bene, ma questa attitudine è molto importante in generale, non solo "in famiglia"). quindi magari o la smettete di rompere le palle con le vostre lucide fiammate criptiche offensive nei confronti dei poveri "stupidi" o magari siate intelligenti al punto di riuscire a spiegare un po decentemente quello che vi frulla per la testa (se più di una persona vi critica quando vi esprimete e solo dopo il vostro chiarimento ritorna la pace fra quasi tutti gli utenti, chi sbaglia siete voi) e poi magari date pure la fiammata criptica di sfottò.
la seconda è rivolta a voi capi di questo forum: forse delle volte è il caso di prendere provvedimenti non in merito solamente ai vocaboli "sporchi" utilizzati dagli utenti, ma anche per i concetti che, seppur spogliati di volgari termini, esprimono una sorta di offesa.
thank you for the readin'
rimango a disposizione per chiarimenti, ed eventualmente, tramite pm, porterò esempi pratici di quello che intendo, se serve, almeno magari ci si riesce a capire senza fraintendimenti.
bonne soirèe a tous le monde