Capita a tutti noi, nei momenti difficili, di chiedersi che scopo ha la vita.
Io per
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Capita a tutti noi, nei momenti difficili, di chiedersi che scopo ha la vita.
Io per
ho imparato + da un bad trip che da un viaggio paradisiaco... e lo dico io che sono un edonista
Il senso di solitudine e' probabilmente una delle esperienze piu' universali... e mettere nel calderone dolore sofferenza e solitudine potrebbe aprire un'infinita' di discorsi possibili.
Il dolore e' solo un segnale, di per se' non ha alcun senso... quello devi darglielo tu.
Della serie non sono monocorde.
ho provato TANTO dolore, non so se sono cresciuto.
Dovrei stabilire il mio concetto di crescita prima e per me è roba moltomoltomoltomoltomolto difficile.
Quindi non posso rispondere :-(
Per quanto riguarda le mie esperienze personali, a ogni momento doloroso della mia vita ne é seguito uno di "rinascita", in cui mi sono sentita più forte motivata. Ho sempre pensato che bisogna toccare il fondo per rimbalzare...
Io credo che si cerchi di dare un senso alle esperienze dolorose per alleviarne il peso emotivo.
Sono tutti ragionamenti a posteriori che, forse, possono aiutarci ad evitare tali esperienze in futuro, ma non è detto.
Quando una persona soffre credo che l'unica cosa che desideri veramente sia allontanare la causa del proprio dolore, nel caso delle malattie per fortuna esistono tante medicine.
Per quanto riguarda le sofferenze dell'anima, è molto più difficile curarle perchè noi stessi siamo spesso poco obiettivi ad individuarne le cause vere, comunque io fondamentalmente vedo nella sofferenza una condizione umana da curare o alleviare che non ci insegna granchè e che spesso non ha un senso anche se lo si va a cercare a tutti i costi.
Sono abbastanza d'accordo con mat, il suo tracciato segue le orme di mie esperienze personali.
Ma, visto che odio appiattirmi su un'opinione altrui, sarò bellicoso nel contestare l'uso che fa delle virgole.
Love is the best, most insidious, most effective instrument of social repression.
Questo é verissimo, ci penso sempre.
lo scopo del dolore fisico è quello di annunciarci che c'è qualche cosa che ci sta facendo male
lo scopo del dolore della mente è quello di annunciarci una grave depressione in atto che puo portarci alla morte per suicidio o tossicodipendeza o che.
solitamente questi stati di depressione seguono grossi periodi di stress mal curati o ignorati quindi anche in questo caso , gli attacchi di ansia e depressione sono dei campanelli di allarme che servono a svegliarci da un apatia che non ci fa bene
e quindi dobbiamo fare 2 cose
1) curarci con l'ausilio di un medico
2) rivdere i ns comportamenti , i nostri valori , il nostro modo di vivere e CONVERTIRCI .
per conversione, non intendo qualche cosa di necessariamente religioso
ma una vera e propria INVERSIONE DI ROTTA.
Se fare x y z mi ha portato a non stare bene allora non devo piu fare x y z
se vedere j k h mi crea ansia llora devo non vedere piu j k h
e così via
TAGLIARE , POTARE , FARE LE PULIZIE DI PASQUA , DEMOLIRE E RICOSTRUIRE , FAR PRENDERE ARIA ALLE STANZE DELLA NS MENTE
TUTTO CIO' CHE MI HA PORTATO AD UNA CERTA SITUAZIONE
VA ELIMINATO!
Puo essere egoista , puo essere cinico
ma come disse un budda
SII SAGGIAMENTE EGOISTA
E TROVERAI L'ARMONIA.
Qundi il dolore è un ottima cosa che eistata perchè ci segnala cio che non è armonico e puo diventare una bussola da seguire
QUANDO SCOMPARE SIAMO NELLA DIREZIONE GIUSTA.
certo che se poi per pigrizia o paura non riuscissimo a CONVERTIRE la ns vita , Cioè a cambiare rotta ,
ci troveremmo presto all' INFERNO (in terra )
comunque in questi casi consiglio sempre a tutti 2
cose
farsi vedere da uno psichiatra , che attua un trattamento farmacologico
e dopo 2 mesi di cure andare in pellegrinaggio a TAIZE'
la capirete perchè.
[QUOTE=NewblAckclowN;646602]Ma, visto che odio appiattirmi su un'opinione altrui, sar
è proprio vero . . bellissimo Tread . .
Dolore e Solitudine rendono sicuramente più forti,
come è capitato pure a me.
Mi stavo un po' analizzando e mi chiedevo, se davvero ho mai sofferto e semmai mi sonosentita sola...
Credo di non aver mai provato la sofferenza vera e la vera solitudine.
Ho attraversato anch'io momenti poco sereni, ma mi rendo conto, a posteriori, che erano disturbi e non dolori...
Era un senso di vuoto, ma mai sono stata sola...
In linea di massima, credo che il dolore fortifichi. Ti aiuta ad attutire i colpi successivi...
La solitudine no. Quella a mio avviso rischia di inaridire e non fortifica...
C'è il dolore dell'acqua ossigenata sul taglio e il dolore della ferita che si imputridisce. Uno è un dolore attraverso il quale bisogna necessariamente passare per guaririsi, l'altro è un dolore-allarme che spesso rischia di restare inascoltato, perchè è più sordo del male che fa l'acqua ossigenata. Così spesso resta una sofferenza fine a sè stessa nella quale, se non si è pronti a dar risposta, si finisce per crogiolarsi consolandosi con l'idea che tanto anche l'acqua ossigenata fa male.
Concordo pienamente.
Peccato che la tendenza generale sia quella di allontanare il dolore con qualsiasi mezzo, nonstante sia anch'esso un'emozione del cuore e come tale, meritevole d'essere vissuta a pieno e soprattutto eplorata nelle sue sfumature, al fine di comprenderne radici e conseguenze.
Desidero sottolineare che vivere a pieno non significa crogiolarsi in esso, rantolando ciecamente a destra ed a sinistra.
Il dolore va vissuto con gli occhi spalancati.
Si, piu' che eliminarlo, e' necessario assumerlo. Lasciare che solitudine e dolore penetrino le nostre ossa e il nostro spirito.....un duello all'arma bianca e' controproducente.