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7 di cuori
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Nelle carte da poker ognuna ha un significato simbolico. Quelle di cuori sono collegate con l’amore.
Il sette di cuori indica incertezza, ma allude anche alla possibilità di definire ciò che è rimasto incompiuto in una relazione amorosa interrotta.
Interrotta dal Covid ? Questo ha ucciso un amore con “patologie pregresse”, dopo anni di “ventilazione forzata” ?
Oppure era una storia “asintomatica” che sarebbe vissuta ancora a lungo ?
C’è il rischio del “ritorno di fiamma” ? A volte il legame sentimentale continua a perdurare oppure si desidera ricostruire la relazione per mancanza di un altro/a partner. E si comincia ad ammantare di nostalgia il precedente rapporto, s’immagina che lui/lei ci ripensi e avvenga la riconciliazione tra due dimensioni dell’amore: eros e agape.
Nell’ambito dell’antica filosofia greca agape significava “accogliere con affetto”. A me interessa questo aspetto e non quello religioso cristiano.
Platone nei suoi “Dialoghi” definisce il concetto, le forme e l’oggetto dell’amore.
Nel “Fedro” esalta l’amore dionisiaco e poetico. Ma è nel “Simposio” che l’amore diventa argomento esclusivo degli invitati.
Nell’antica Grecia l’agape ebbe l’estensione semantica da parte dei parlanti e passò a indicare anche l'amore spirituale, invece Eros era associato all’attrazione sessuale.
In Platone l’eros è un amore di tipo ascensivo, animato dal desiderio di possedere la persona amata, considerata come esigenza di completamento.
Eros e agape, di solito vengono contrapposti: Eros allude al desiderio sessuale, agape all’amore spirituale: questo è un amore che non include l’altro/a nel proprio “Io” ma lo valorizza per ciò che è, in modo disinteressato, prescinde dal possesso.
Se Eros e agape vengono considerati in modo complementare, essi inducono gli amanti a stare insieme e la relazione può diventare amore di coppia.
Se c’è eros senza agape l’amore è di tipo passionale, riduce il/la partner a oggetto del proprio piacere. E’ assente la dimensione della fedeltà e della donazione di sé.
L’agape senza eros è un “amore freddo”, anche se è dono di sé. Sublima la passione erotica. Può dar luogo a solide unioni affettive ma senza libido.
Eros e agape si alternano, s’intrecciano, si fondono.
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'sta cosa del sette non la sapevo :v
E gli altri numeri e semi?
Mi ricordavo però di agapé e del significato di caritas e amore fraterno.
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Un po’ di tempo fa trovai per strada un re di cuori
Lo uso come segnalibro :v
Mi girai pure intorno per cercare il re ma niente, ero ad un incrocio e non sapevo nemmeno in che direzione guardare :asd:
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Bauxite ha scritto:
Citazione:
'sta cosa del sette non la sapevo
E gli altri numeri e semi?
Altri due noti numeri sono il 2 di picche e l'asso di cuori. Anche questi interessanti, Specie il 2 di picche. :bua:
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Doxa, in alcuni giochi di carte, burraco, il due si chiama "pinella" e vale come un jolly.
Guardiamola così.
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L'ho letto il simposio di Platone, ed è molto interessante per i suoi contenuti sia perchè i commensali danno una loro interpretazione dell'amore che sia sacro o profano ma anche perchè fa conoscere le sue diverse sfaccettature. Per me l'amore è uno ed è un sentimento che unisce due persone in un legame, e che sia indissolubile o meno dipende dalla coppia ma secondo me si possono dare mille interpretazioni sia positive che non.
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Sicuramente il concetto di agape ed eros è interessante. Sicuramente quando convivono entrambi, la coppia funziona. A volte però uno dei due viene meno, e qui iniziano le difficoltà. La cosa interessante che noto è che di solito nelle coppie di lungo corso Agape permane mentre Eros vacilla.
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io ho trovato un 2 di picche, forse una 20ina d'anni: fa; memento sub canetstrum :D infatti, risale a quell'epoca il mio ultimo rimbalzo :rotfl:
secondo me, eros latita proprio perché è Agape a governare; nella coppia originaria l'eros include e gestisce una componente necessaria di aggressività, esclusività complice, riconoscimento del torbido, dell'"ombra" dell'altro;
fisiologia di coppia a parte, quando le circostanze inducono all'istituzionalizzazione tranquilla, anche senza nevrosi particolari, la componente "pericolosa" di quel dialogo viene rimossa, e scava un fossato;
il paradosso è che questo avviene ordinariamente proprio nelle coppie da Mulino bianco, quelle coi figli che diventano oggetto di attenzione primaria di genitori coscienziosi, mentre più frequentemente i genitori "egoisti" - in qualsiasi modo lo siano, sono più capaci di restare coppia, con spazi esclusivi in cui si conserva quella tensione;
oppure, più verosimilmente, il processo è inverso; cioè, sono quelle coppie molto erotizzate in origine, per loro dinamiche, che non diventano mai Mulino bianco, restano imperfette, e per questo capaci di conservare una tensione in cui le circostanze aggressive continuano ad essere metabolizzate nell'eros;
una volta elaborata un'identità di partner sicuro, affidabile, il più delle volte le persone si sentono imbarazzate di fronte all'identità di amante; magari per un po' si può continuare, persino a fare qualcosa di appena estremo, ma se si rimuove quella tensione, dopo un po' finisce comunque tutto: adesso te lo metto nel culo, anche se è un desiderio condiviso e già praticato, non ti viene più, perché quella è una dolce mammina, ha cambiato identità, non può più essere Bonnie Parker, o Porker :asd:
però il bisogno delle "ombre" di entrambi non è che si esaurisce; sta lì e domanda il suo e produce nevrosi, come tutte le componenti aggressive rimosse o sublimate in altro.
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Strana la lettura con le carte da poker, infatti non si riesce a capire quale sia il dritto ed il rovescio della carta dato che il significato cambia.
Secondo l'arte divinatoria.
Numero 7.
Se al dritto - Appoggio. Questa carta simbolizza l'appoggio che ricevono gli esseri da certi spirito o geni, e per il quale trovano la forza che è necessaria per sopportare le contrarietà e realizzare la missione che a ognuno spetta in questa vita.
Se a rovescio- Protezione. genio protettore ed ausiliare dell'uomo,che eleva ed innalza i suoi protetti colmandoli di favori e di beni materiali. In certe occasioni, altri geni malefici impediscono a quello di manifestarsi; ma lascia sempre sentire il suo influsso, che si traduce in una relativa tranquillità di spirito.
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Citazione:
Originariamente Scritto da
axeUgene
una volta elaborata un'identità di partner sicuro, affidabile, il più delle volte le persone si sentono imbarazzate di fronte all'identità di amante; magari per un po' si può continuare, persino a fare qualcosa di appena estremo, ma se si rimuove quella tensione, dopo un po' finisce comunque tutto: adesso te lo metto nel culo, anche se è un desiderio condiviso e già praticato, non ti viene più, perché quella è una dolce mammina, ha cambiato identità, non può più essere Bonnie Parker, o Porker :asd:
però il bisogno delle "ombre" di entrambi non è che si esaurisce; sta lì e domanda il suo e produce nevrosi, come tutte le componenti aggressive rimosse o sublimate in altro.
Poi ovviamente le donne sono le zoccole :v
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Citazione:
Originariamente Scritto da
efua
Poi ovviamente le donne sono le zoccole :v
quanti danni ha fatto la canzone di Ferradini… :asd:
ha fornito un alibi consolatorio al ragazzi gentile ed educato - magari un po' timido e insicuro, e con le tante aggressività che abbiamo tutti - per elaborare una spiegazione falsa e consolatoria delle dinamiche di coppia e del sesso: non è colpa tua, lascia aperta la porta del cuore - che caxxo vuol dire, poi... - vedrai che una donna è già in cerca di teeee :asd:
quello pensa che la coetanea che lo h respinto, in favore del gaglioffo protervo sia una zoccola; poi, trova quella ideale, arriva con l'anello, e si imbarca in qualcosa di cui non capisce il funzionamento; ci siamo passati tutti;
a quel ragazzo o ragazza sarebbe stato più utile qualcuno che spiegasse certi meccanismi e ambivalenze; avrebbe lo stesso sbattuto più volte la chiorba contro il muro, ma almeno imparando qualcosa, avendo un quadro sensato in cui collocare l'accaduto.
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Esattamente
Fortunatamente ho capito che non dovevo sposarmi
Almeno questo me lo sono risparmiata
Poi è andato tutto secondo copione :D
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Citazione:
Originariamente Scritto da
crepuscolo
Strana la lettura con le carte da poker, infatti non si riesce a capire quale sia il dritto ed il rovescio della carta dato che il significato cambia.
Secondo l'arte divinatoria.
Numero 7.
Se al dritto - Appoggio. Questa carta simbolizza l'appoggio che ricevono gli esseri da certi spirito o geni, e per il quale trovano la forza che è necessaria per sopportare le contrarietà e realizzare la missione che a ognuno spetta in questa vita.
Se a rovescio- Protezione. genio protettore ed ausiliare dell'uomo,che eleva ed innalza i suoi protetti colmandoli di favori e di beni materiali. In certe occasioni, altri geni malefici impediscono a quello di manifestarsi; ma lascia sempre sentire il suo influsso, che si traduce in una relativa tranquillità di spirito.
A me 'ste cose hanno sempre incuriosito
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Citazione:
Originariamente Scritto da
efua
Esattamente
Fortunatamente ho capito che non dovevo sposarmi
Almeno questo me lo sono risparmiata
Poi è andato tutto secondo copione :D
se può esserti utile un modesto parere, non c'è stata cattiveria, incuria o menzogna; è proprio che siamo poco attrezzati a gestire la cosa, con i modelli che abbiamo; sarebbe comunque difficile anche avendo esperienza;
fatte le debite eccezioni e riflessioni, di solito, se una cosa è andata bene per più di due annetti di convivenza si può ritenere un successone e risparmiarsi troppi rimpianti e recriminazioni, amarezze, ecc...
meglio custodire con affetto il passato, la sua parte bella; dà più forza e serenità, dispone meglio a quello che arriverà.
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Citazione:
Originariamente Scritto da
axeUgene
se può esserti utile un modesto parere, non c'è stata cattiveria, incuria o menzogna; è proprio che siamo poco attrezzati a gestire la cosa, con i modelli che abbiamo; sarebbe comunque difficile anche avendo esperienza;
fatte le debite eccezioni e riflessioni, di solito, se una cosa è andata bene per più di due annetti di convivenza si può ritenere un successone e risparmiarsi troppi rimpianti e recriminazioni, amarezze, ecc...
meglio custodire con affetto il passato, la sua parte bella; dà più forza e serenità, dispone meglio a quello che arriverà.
Tu mi conosci da anni e un po’ la mia storia la sai
Non c’è stata incuria fino a un certo punto
Da un punto in poi è stato un non voler vedere e sentire il dolore altrui (ovviamente il mio)
E tu sai che io non sono certo una che le cose non te le dice
Nel momento in cui ti metti di traverso per la mia realizzazione personale
Dopo che mi sono messa in stand by per crescere pure la tua di figlia
Non ci sono scuse che tengono
Tu con me hai chiuso
Io sono serena, ho dato tutto e abbastanza a lungo sono stata pure invisibile
Fino a che poi, dopo averci fatto una bella strada in mezzo al dolore, mi sono detta che non avrei voluto sotterrarmi viva
E sinceramente male non mi va
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Citazione:
Originariamente Scritto da
efua
Tu mi conosci da anni e un po’ la mia storia la sai
Non c’è stata incuria fino a un certo punto
Da un punto in poi...
ovviamente, queste cose le vedi e le sai tu;
ci sarà stato un pregresso che ha generato quell'allontanamento, ma può anche essere nell'ordine delle cose; il più delle volte non ci si accorge che le cose prendono una certa piega, un po' perché si rimuove o si è rimosso già prima, o magari proprio perché ci si sforza e lo sforzo si paga;
costa anche elaborare il tutto, perché facendolo ci si concentra molto sulla propria elaborazione, necessaria, e non si vede più l'altro, ci si avvita; il guaio è che se il passato lo vedi come bicchiere mezzo pieno, ti dà forza;
se lo vedi come mezzo vuoto, ti ruba energie e ti vincola a quella narrazione; non sai quanto tempo ci ho perso...
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Citazione:
Originariamente Scritto da
axeUgene
ovviamente, queste cose le vedi e le sai tu;
ci sarà stato un pregresso che ha generato quell'allontanamento, ma può anche essere nell'ordine delle cose; il più delle volte non ci si accorge che le cose prendono una certa piega, un po' perché si rimuove o si è rimosso già prima, o magari proprio perché ci si sforza e lo sforzo si paga;
costa anche elaborare il tutto, perché facendolo ci si concentra molto sulla propria elaborazione, necessaria, e non si vede più l'altro, ci si avvita; il guaio è che se il passato lo vedi come bicchiere mezzo pieno, ti dà forza;
se lo vedi come mezzo vuoto, ti ruba energie e ti vincola a quella narrazione; non sai quanto tempo ci ho perso...
Io il bicchiere lo vedo pure più di mezzo pieno, per la verità
Fatto sta che tra la famiglia di la’ e tempo di qua
Mi sono state sottratte energie che a un certo punto non ho voluto mettere più in campo
La morale era che qua era il paradiso ed avrebbe dovuto piacermi
Il posto mio me lo sono trovato (nel 2009 dissi a me stessa che a Pisa ci sarei ritornata pure da morta), mi sono fatta il mio spazio nel mondo dove volevo
In mezzo alla gente che volevo
Aspetto solo di andarmene
Io mi dico le cose per come sono effettivamente andate
Senza amareggiarmi ne’ per il passato
Tantomeno voglio farlo per il futuro
Ho bisogno di vivere per come mi fa stare bene e come mi fa stare bene lo so
Detto questo, aprite i confini :D
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Io credo che molto dipenda anche da come una coppia sa evolversi nel tempo: negli anni i desideri, le aspirazioni, le peculiarità del singolo individuo cambiano, mentre troppo spesso le coppie rimangono ferme, bloccate in una dimensione precedente che non risponde più a quelle che sono le necessità di chi la compone. E questo inevitabilmente, prima o poi, genera la crisi. L'ho provato anch'io, sulla mia pelle. Se le esigenze dei singoli cambiano, devono cambiare anche le risposte che la coppia sa dare. Se questo non accade, spesso si crea un punto di rottura. E' che queste cose le capisci e le impari con l'esperienza, anche sbattendoci contro il muso. Purtroppo nessuno nasce maestro e certe dinamiche si comprendono solo vivendo.
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Nel mio post iniziale ho scritto che il sette di cuori indica incertezza, ma allude anche alla possibilità di definire ciò che è rimasto incompiuto in una relazione amorosa interrotta, specie se l’addio temporaneo avviene con una telefonata, con un messaggio o con un msn. Peggio tramite videoconferenza. Lasciarsi così è più doloroso, evidenzia l’antropologo Franco La Cecla in due suoi libri: uno titolato “Essere amici” (edit Einaudi), l’altro “Lasciarsi. I rituali dell’abbandono in epoca social” (edit. Eleuthera).
Se si decide di concludere la laison è meglio farlo subito e non lasciare al/la partner l’illusione della vita insieme. Ma di solito gli innamoramenti e gli amori non finiscono all’improvviso, quasi sempre hanno lo “strascico”.
Comunque l’antropologo consiglia il no assoluto al “ghosting”: non si deve lasciare intendere la possibilità di riannodare la relazione interrotta.
Ci sono diversi modi per chiudere un rapporto: c’è quello diretto, il vis a vis”, e quello indiretto tramite i media, alcuni dei quali permettono alla fine della relazione di coppia di rimanere nel Limbo, consentono di rivedere immagini dell’altro/a, di dare un’occhiata ogni tanto al profilo dell’ex. Più che garantire una presenza, Internet imprigiona in una costante assenza.