Originariamente Scritto da
axeUgene
beh, questo succede esattamente quando, per miope opportunismo, le autorità religiose consentono la difesa feticistica del crocifisso nelle sedi istituzionali, che rappresentano un'identità distinta e non di natura religiosa;
questa è tecnicamente una bestemmia, un sacrilegio, perché configura un ricorso improprio di un elemento religioso ad indicare un'identità che si intende culturale o, peggio, "nazionale", esclusiva, proprio laddove la natura di quel simbolo si intende "cattolica", universalista;
tanti onesti cristiani e cattolici infatti si oppongono a questo opportunismo, proprio perché non accettano il sacrilegio; ma l'opportunismo politico prevale;
alla fine, è ovvio che se ammetti la sovrapposizione delle radici cristiane non come circostanza propri, di fede ed esclusiva a chi crede, non sovrapponibile alla società tutta, ma come marcatore declassato a meramente culturale identitario, non ti puoi stupire o scandalizzare se atei bigotti brandiscono rosari, santi e madonne, usati come feticcio politico, a prescindere dal contenuto, che sfugge all'esclusività del Magistero.