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Sesso come...
Piacere condiviso, promesse, amicizia, consolazione, ecc
Da uno scambio di battute sul forum tra utenti, lessi del sesso come consolazione
È stato allora che mi sono ricordata di anni fa, quando una mia coinquilina, di allora, mi parlò del sesso per amicizia
Avevo 19 anni, piccola ancora per molte cose
Mi ero ritrovata da sola per la prima volta a 500 km lontana da casa
Mi ricordo che prima di partire per l’Universita’, mio Padre mi disse: “vai dove vuoi ma l’unica cosa che ti chiedo è quella di non farmi spendere soldi inutilmente”
E io così feci
Condivisi casa nel centro storico di Perugia, con altre quattro ragazze
Casetta a tre piani, io in una stanza doppia, nella zona “attico”
Una stanza poco più grande di un box per auto, dove la mia compagna di stanza (calabra) c’era poco
Al piano terra c’erano Ilana (messicana di madre, romana di padre) ed Alessia (romana della Roma bene)
Alessia saliva su a fumarsi la sigaretta in camera mia
Io matricola, lei 26 enne, non particolarmente avvenente ma di uno spirito vivace, interessante
Mi raccontava spesso delle sue esperienze
Io annuivo solamente, dopotutto ancora non ero partita :v
E ricordo che una volta mi fece: “hai presente quando fai del sesso in amicizia e quel senso di liberazione che ne deriva poi?”
Io: “veramente no” :v
Qualche volta, nel corso degli anni, ho ripensato a quel discorso
Poi ho capito cosa intendesse dire, non per amicizia ma per qualcosa di diverso
Cmq diverso da quello che il resto del mondo identifica come amore
Per voi cosa è stato il sesso?
In cosa lo avete sentito e percepito diverso nel tempo, se lo è stato?
Se passa Cono a snocciolare olive sacla’ pure qua
Lo banno :D
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Immagino ti rivolga ad altre utentesse, perché, in genere,
per noi maschi il sesso per amicizia sarebbe l'ideale... io poi, ero e sono ancora, amico di tante. :mmh?:
Ai miei tempi comunque, essere amico di una tipa, era di impedimento in quanto, si veniva scartati subito. :v
"Meglio restare amici."
Questa era la frase ricorrente che ricevevi ed in genere, era cassazione.
L'esperienza mi ha fatto capire, che voi donne, per trombare, necessitate provare attrazione e coinvolgimento mentale, cosa che non si prova in automatico con l'amico.
Parlo per la mia epoca e posizione geografica, naturalmente.
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Mi rivolgo a tutti, facendomi i fatti vostri, su come e se, si sono evolute per voi la percezione, le sensazioni legate al sesso nel tempo
Per quanto riguarda l’amicizia
Il mio migliore amico, poi con il tempo, ha fatto coming out, per cui stavo in una botte di ferro :D
Poi a lui mai e poi mai avrei pensato per farci qualcosa
Eravamo entrambi ragazzini nella stessa classe al liceo
Almeno ai miei di tempi, a 14 anni avevi addosso tutta l’imbranataggine del mondo, per cui chi si sarebbe mai mosso!
E con l’amico tu ci vorresti andare a fare shopping per avere un parere maschile ma per uscire con quello che ti manda in pappa il cervello, sapevatelo :D
Eh si, siamo perverse :asd: :v
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E quindi confermi quanto da me detto... :D
Le mie esperienze sessuali sono avvenute tutte con ragazze che provavano attrazione per me... e devo dire che io, perverso sentimentale, a
volte evitavo di fare il "vastaso" solo per cogliere il frutto...intanto perché le ragazze lo capivano subito che recitavo... e poi perché, per indole,
non mi piace prendere in giro nessuno, anzi, voglio esser desiderato a mia volta.
Ricordo Angela, una ragazza che era praticamente cotta di me... e bastava guardarla in viso, per capire che avrei potuto cogliere il frutto a mio piacimento...
non me la sentii di prenderla in giro, uscimmo una sera, fui carino con lei ma poi non accadde nulla. Fu poi lei a dire a Grazia, un'altra ragazza fuori dal gruppo,
che mi piaceva che non ero un ragazzo "Serio". Grazia infatti mi disse, quando mi dichiarai, che io ero come un'Ape, volavo di fiore in fiore. :v
Rosita, una "stronzetta" che giocava al gatto con il topo... le piacevo, ma era in missione.... in pratica lei si occupava di me, per consentire all'amica di mettersi
con il mio migliore amico... una volta rimanemmo soli io e lei in villetta... me la spupazzai tutta ma non arrivammo a fare sesso in senso stretto... mi dissi :
"Bumble, non avere fretta, oramai è fatta.....è cotta".... dopo due giorni partì di nascosto a Milano e la rividi dopo sei mesi!! Mi scrisse una lettera che ricevetti
il giorno del mio compleanno... dicendomi che lei sapeva che sarebbe andata via e quindi la nostra storia non sarebbe mai potuta decollare... persi l'attimo quindi...
da quella volta, ogni volta che ho potuto cogliere il frutto, senza però ingannare nessuno, l'ho fatto.
Con Enza ci scappò un bacio improvviso da parte mia, prontalmente schivato da lei, d'istinto.... ma se lo riprese con gli interessi il giorno dopo. In pratica quel gesto
le aprì la prospettiva che altri, dopo il suo ex, si sarebbero potuti interessare a lei... che a 28 anni, probabilmente, si sentiva già d'altri tempi.
Sono stato sempre un libro aperto, ho dichiarato sempre le mi intenzioni.... e con tutto ciò, non ho mai avuto il piacere di esser definito un "trombamico" così come
si intende oggi questo termine.
Con la mia amica Alessandra, amica per eccellenza, in quanto ebbi funzioni di fidanzato "putativo" e con la quale sono ancora amico... amicizia più che trentennale, ebbene nonostante
ore e ore trascorse insieme, anche a vedere film porno.... è stata lei, di tanto in tanto, a toccarmi le "tette" con entrambe le mani dicendo : "Popy popy", per poi sorridermi e
dirmi che io non potevo fare altrettanto.... e le sue di tette... erano possenti.... all'ennesimo "popy popy", ricambiai il gesto. Avvenne d'istinto... lei non se lo aspettava, ci rimase, e non
mi "toccò" più le tette.... e caspita, l'uomo, non è di legno!! Poi su quelle tette una volta ci piansi... ma questa è un'altra storia.
Una volta mentre guardavamo un film porno tutti insieme, buttati nel salone tipo mucchio selvaggio, io le ero accanto, ad un certo punto, mentre tutti insieme, si assisteva ad un'orgia megalittica,
disse a alta voce "Bumble.... allontana quelle manacce"
Fu uno scherzo.... tutti si misero a ridere dopo un imbarazzante silenzio glaciale... ma io, sebbene avessi mantenuto sempre le mie mani a posto, diventai rosso come un peperone, per la vergogna.
Avere faccia tosta è stato facile per me... a parole... ma con i fatti.... la timidezza che superai a fatica, durante l'adolescenza, mi rimase appiccicata come una cozza ad uno scoglio, quando si doveva
fare sul serio.
Il sesso, è stato ai tempi della mia libertà sessuale, non una semplice valvola di sfogo ormonale... piuttosto la ricerca ed il desiderio di esser desiderato a mia volta.
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Per come la vedo io il sesso e l'amicizia possono essere compatibili, ma solo se le due persone hanno chiari i loro sentimenti e se uno dei due non si fa coinvolgere più dell'altro.
I parametri di relazione sono cambiati ed è diventata cosa comune intrattenere rapporti sessuali con una persona verso la quale non si ha alcun impegno sentimentale.
Tutte le relazioni di coppia si basano comunque su di un'amicizia o un'attrazione e molte iniziano proprio da un rapporto tra amici, quindi penso sia una cosa del tutto naturale che sesso e amicizia vadano d'accordo.
In realtà, come ho detto, i problemi sorgono solo quando si cerca più di una semplice relazione amichevole, ma uno dei due partner non è disponibile in tal senso.
Quando si arriva ad unire il sesso all'amicizia, il maggior problema in cui ci si può imbattere è quello che viene chiamato "relazione tossica", perchè gestire le emozioni a fior di pelle può essere molto difficile, per questo motivo, la relazione deve essere fluida, sincera e, qualora ci si dovesse rendere conto che sta per verificarsi un problema, ognuno si impegni nel cercare una soluzione.
A volte, per esempio, può sorgere una forma di gelosia o, come ho già detto in precedenza, uno dei due può innamorarsi dell’altro. In questo caso, ci si ritrova in un circolo vizioso di "io vorrei, ma non posso, o non voglio" che non conduce da nessuna parte.
Comunque, alla fine, andare a letto con il proprio amico o amica è diventato un modo come un altro di vivere un rapporto che nasce proprio dall’amicizia e si sviluppa in maniera differente rispetto alla classica relazione amorosa. Manca l’impegno, il dovere nei confronti del partner. Molto spesso è una situazione di comodo oppure di pura coincidenza dovuta al fatto che a furia di condividere stati d’animo, segreti o interessi si finisce per sviluppare un'intesa così forte che il rapporto sessuale diventa l'ultimo processo evolutivo dell’amicizia stessa.
Si finisce a letto per puro caso o per una forte attrazione che non ha necessariamente come base l’amore reciproco. In un'amicizia il sesso può essere grandioso proprio perché completamente libero da gelosie, ansie, risentimenti ed elucubrazioni mentali.
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Per me il miglior amico di una donna è gay.
Intanto donne e uomini sono diversi, ragionano in maniera diversa e vivono sentimenti, emozioni, relazioni compresa l'amicizia in maniera diversa, almeno nella maggioranza dei casi.
Per me emblematico è il film Harry ti presento Sally per cui un'amicizia iniziale si trasforma in amore.
L'amicizia per me non deve avere un coinvolgimento sessuale altrimenti non è più semplice amicizia, è una relazione amorosa disimpegnata, cioè non si vuol prendere l'impegno di andare oltre.
Può benissimo esserci ma non è semplice amicizia perchè io con un'amica del mio stesso sesso non ci faccio sesso, l'amicizia non ha un legame esclusivo, non ci sono sentimenti di gelosia ecc...come invece può accadere per una relazione amorosa.
Per questo ritengo che sia molto difficile che tra un uomo ed una donna, che per natura si attraggono, possa esserci solo amicizia pura, spesso ci si adatta e si accetta perchè ci si affeziona e il sentimento amoroso o l'attrazione fisica / sessuale non è corrisposta, quindi piuttosto di niente si accetta il ruolo di amico/a.
Poi ci sarà chi obbietterà che anche l'amicizia è una forma d'amore, ma la relazione d'amore tra due persone a scopo sessuale e sentimentale è qualcosa di diverso.
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A proposito... da ragazza nella compagnia rispondevo "restiamo solo amici" quando un ragazzo mi proponeva di diventare la sua ragazza e uscire insieme e a me non piaceva, non mi attraeva in quel senso e non avevo il coraggio di rispondergli direttamente di "no".:D
Un'amicizia può evolvere in sentimento amoroso, e credo accada più spesso di quel che si pensa, questo sì ma nel momento in cui inizia un coinvolgimento sessuale, fatto di desiderio e ricerca non è più una semplice amicizia.
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La mia prima esperienza sessuale fu con uno dei ragazzi con cui avevo stretto maggiormente amicizia nella compagnia. Avevo avuto fidanzatini, prima, ma non mi ero mai sentita di arrivare al dunque.
Poi a 19 anni conobbi sto ragazzo, calabrese e tre anni più giovane di me, molto focoso. Condividevamo la passione per la musica punk e per la musica in generale (lui suonava il piano, io cantavo e ogni tanto in oratorio improvvisavamo duetti).
In quegli anni la compagnia era in oratorio ma la sera uscivamo sempre per locali.
Lui, che era un gran dongiovanni, ad un certo punto mi aveva detto palesemente e senza troppi giri di parole che era attratto da me e che voleva portarmi a letto. Ovviamente all'inizio ero indignata da un lato (come può esserlo una ragazza ancora vergine e con ben poche esperienze, che si è sempre sentita dire che bisogna fare sesso la prima volta con chi ti prende sentimentalmente), dall'altra intrigata, perché comunque sono sempre stata molto passionale.
Insomma, una sera d'estate con gli amici facemmo un party sugli spiaggioni di Po, ci divertimmo un sacco, e mi sentivo molto disinibita. Così sulla via del ritorno, mentre gli altri se ne andavano, cedetti ed ebbi la mia prima esperienza, in auto. Da subito chiarimmo entrambi che non volevamo una relazione ma solo divertimento. Andammo avanti a frequentarci due anni e mezzo. Amicizia in pubblico e sesso di nascosto (anche se poi lo sapevano tutti in realtà). E' stato un po' il mio amante storico, perché anche successivamente, nonostante la relazione si fosse interrotta perché prendemmo strade diverse, capitava di trovarsi e finire in posizione orizzontale :asd:
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Citazione:
Originariamente Scritto da
LadyHawke
A proposito... da ragazza nella compagnia rispondevo "restiamo solo amici" quando un ragazzo mi proponeva di diventare la sua ragazza e uscire insieme e a me non piaceva, non mi attraeva in quel senso e non avevo il coraggio di rispondergli direttamente di "no".:D
Un'amicizia può evolvere in sentimento amoroso, e credo accada più spesso di quel che si pensa, questo sì ma nel momento in cui inizia un coinvolgimento sessuale, fatto di desiderio e ricerca non è più una semplice amicizia.
Eccoci :D
Ma secondo me la si chiama amicizia perché ancora non esiste un termine per definirla, o no? :v
Monogamizzata molto, troppo presto
Ho fatto il sesso in amore a lungo
Poi vengono meno carismi e virtù e succede che ti trovi di fronte a situazioni diverse
A me capito’ il contrario
Prima ci feci sesso e poi mi divenne amico :v
In verità non fu nemmeno così
Era proprio la volontà di entrambi di staccare il cervello per due ore dal resto del mondo
Quel tempo era nostro, praticamente ridevamo quasi solamente
Grande intesa, voglia di entrare in empatia con l’altro
Voglia di accudimento
Per questo avevo parlato di sesso consolatorio
Che non ha nulla a che vedere ne’ con l’amore, ne’ con la scopata e via
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Io tendo più a vederlo come sesso ricreativo.
Che è qualcosa a cui ho fatto ricorso spesso, nella mia vita.
Ci sono situazioni in cui c'è attrazione fisica, pure parecchia, complicità, condivisione, ma non quello che viene chiamato "amore".
Qualcosa che inizia e finisce, insomma. Con piacere di entrambi, ma senza impegno.
Io ho sempre trovato che fossero i rapporti migliori.
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Ah, se avessi vissuto al Nord... ai miei tempi!!! :D
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Immagina la stagione invernale, lui e lei, due studenti universitari. E’ una giornata piovosa. Cosa fare ? Andare al cinema ? Meglio risparmiare. L’argent de poche non lo permette.
Lei, vicina di stanza, nell’edificio riservato ai “fuori sede”, gli porta il caffè post prandiale perché ha voglia di dialogare.
Lui/lei è la persona da chiamare quando ci si senti soli.
Può capitare che ciò coincida con un periodo senza partner, perciò è comodo un “amico”/amica.
Fisicamente i due si piacciono, ma non è attrazione fatale.
Si mettono ad ascoltare la musica, ballano, le loro guance si avvicinano, poi le loro labbra si baciano. E si dà inizio al “fuck buddy”, senza complicazione affettiva.
Avere un amico o un’amica del genere su cui contare vuol dire avere una persona con cui si instaura un rapporto, quindi ci deve essere rispetto e confidenza. Unica regola del gioco è quella di essere entrambi consapevoli e d'accordo su quello che si fa, cioè su una relazione sessuale occasionale, senza futuro, senza speranze o illusioni.
Oggi molti ragazzi, non solo maschi, dichiarano di non avere nessuna difficoltà a tener separati il piacevole coitus fine a se stesso dal sentimento amoroso.
Quando le abitudini sessuali mutano, il linguaggio si adegua in fretta e così le donne di New York parlano sempre più spesso fra loro di “sex buddies”, degli amici di sesso.
Secondo un'indagine del “New York Post” sulle abitudini delle cittadine della Grande Mela andare a letto con qualcuno viene inteso come un evento occasionale, probabilmente divertente e per nulla impegnativo assieme ad una persona che si conosce e ci si può fidare.
Con i "buddies" il preservativo in genere si usa solo le prime volte, poi viene abbandonato.
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Citazione:
Originariamente Scritto da
efua
Eccoci :D
Ma secondo me la si chiama amicizia perché ancora non esiste un termine per definirla, o no? :v
Per me esiste il termine: trombamicizia.
Sono all'antica, non riuscirei mai a far sesso con qualcuno tanto per far sesso o come puro momento di evasione e senza provare affetto stima, minima conoscenza dell'altro. Se un incontro dovesse servire solo come appagamento sessuale non c'è bisogno di un uomo, basta la fantasia e il fai da te.
Il primo ragazzo che ho baciato da ragazza non l'ho baciato per amore e neanche ero presa sentimentalmente o fortemente attratta, in effetti è stata una palestra ma non siamo andati oltre perchè io non volevo, non che lui non ci avesse provato, anzi mi stava pure sulle palle che sembrava avere i tentacoli di un polpo, più ci provava ad allungare le mani e più mi stava sulle palle e avevo ragione a provare una certa antipatia, usciva con me solo per far piacere all'amico che usciva con la mia amica e si usciva a coppie.
Diverso con un altro ragazzo che invece ero cotta, innamorata con colpo di fulmine e avrei tanto voluto invece il destino non ha voluto, vuoi per l'inesperienza nelle relazioni, vuoi il timore di ricevere un due di picche da parte sua se si fosse dichiarato apertamente, vuoi perchè io non l'ho incoraggiato, anzi smontato e buonanotte non s'aveva da fare.
No il sesso solo per gioco non fa per me.
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@ Doxa: forse è meglio chiamarlo semplicemente per nome :D
@ LadyHawke: è una dicitura che non mi è mai piaciuta e che non mi è mai servita a nominare nulla
Io sono partita da lontano, quasi alla Cono praticamente :asd:
Strada facendo ho capito cose che prima non capivo
E il tempo dice e fa tanto
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Ognuno la può chiamare come vuole ma per me un'amicizia per continuare a chiamarsi tale deve rimanere assessuata altrimenti non è più tale, sarà qualcos'altro.
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"Sessualizziamo le amicizie", dicevamo un tempo alle nostre "amiche"... :D
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Nel caso dovesse passare Cono
Per ricordargli una Monica candida
Così molla noi :asd:
Per chi non lo sapesse per Cono
Monica è Divina :D
http://youtu.be/RwELUuSEOKY
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direi che è solo una questione di cultura, di modelli, come per ogni cosa;
80 anni fa - ma anche molto meno - era pensabile in nome della Patria sparare in testa ad un bambino, anche solo per obbedire ad un ordine; figuriamoci quanto può essere facile cambiare i propri comportamenti sessuali, se c'è un modello che li inserisce in un archetipo "virtuoso", accettabile;
questo lo fa la letteratura, di livello o popolare, il cinema, la tv e tutto il resto; nella mia generazione non esisteva un modello diffuso "autonomo" di sessualità a minor intensità di quella della coppia stabile; cioè, esistevano modelli reattivi, d'élite, che ci sono sempre stati, come espressione di potenza o contestazione dell'ordine costituito; dai tradimenti aristocratici dei canti trobadorici - il principe può - a Bukowski - l'intellettuale può - passando per Laclos o Sade, poi Maupassant, Tolstoj - gli aristocratici e i borghesi possono, il popolino no - ecc...
io avevo 17 anni 40 anni fa; nel frattempo, sono scorsi quattro decenni di porno-pop nella cultura popolare, al punto che Rocco Siffredi è un simpatico personaggio che pubblicizza le patatine, senza alcuno scandalo o polemica;
40 anni fa, il 95% dei ragazzi non avrebbe nemmeno contemplato la pratica del sesso orale ad una donna, che oggi è la regola numero 1 della sufficienza, e il lato B era considerato il luogo di una prassi anticoncezionale obsoleta, da contadine che volevano evitare più di 12 figli;
oggi, la cassiera del supermercato trova normale rappresentarsi come la partner di un film di Rocco, e mentre passa allo scan il tuo minetsrone surgelato parla con la collega della fragolina che si è fatta tatuare sulla chiappa sinistra il fine settimana scorso e che esibirà in spiaggia; a prescindere da quello che poi pratica in privato, il messaggio diffuso è chiaro;
ora, fatti salvi giudizi e opinioni personali, è un fatto che le generazioni più giovani siano state per decenni a contatto con modelli di comportamento diversi da quelli standard della mia, diventati pensabili e normali nel quadro di archetipi in cui c'è una qualche forma di ordine, che li rende praticabili in un quadro di normalità;
ognuno interpreta un personaggio archetipico con le sue ragioni e giustificazioni; un'amante in una certa epoca non ce la faceva reggere il ruolo della svergognata, senza giustificazioni; dopo 30 anni di letteratura popolare e cinema ha il suo archetipo eroico di paladina dell'amore vero e sacrificale, degno da rivendicare; mentre il marito-padrone parallelamente lo perde; poi diventa altro, e il femminismo le assegna nuovi valori e disvalori, un nuovo archetipo;
certi sentimenti, come il possesso esclusivo e la sessualità come esclusiva di un contesto impegnato ed esclusivo, possono sembrare eterni; ma ci sta che con un immaginario diffuso diverso molte cose potrebbero diventare normali, nel momento in cui si disattiva il riflesso condizionato per cui quell'intimità genera automaticamente determinate aspettative;
in gran parte, credo che per molte persone sia già così, anche se la mia impressione è che per il momento siamo ancora in una fase di transizione, in cui infatti la cosa viene rivendicata come degna di nota, non ordinaria.
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Citazione:
Originariamente Scritto da
bumble-bee
Ah, se avessi vissuto al Nord... ai miei tempi!!! :D
luogo comune
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Citazione:
Originariamente Scritto da
axeUgene
40 anni fa, il 95% dei ragazzi non avrebbe nemmeno contemplato la pratica del sesso orale ad una donna, che oggi è la regola numero 1 della sufficienza, e il lato B era considerato il luogo di una prassi anticoncezionale obsoleta, da contadine che volevano evitare più di 12 figli;
Per queste informazioni al momento di inoltrare la domanda, può -in un primo momento- valere anche l’auto certificazione :D
E fortunatamente credo di essere fuori dalla fase di transizione :v
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Si, ma Axe raccontaci le tue esperienze, mica le statistiche! :asd:
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Citazione:
Originariamente Scritto da
dark lady
Si, ma Axe raccontaci le tue esperienze, mica le statistiche! :asd:
che vuoi sapere, le esperienze di un cretino ? ti accontento :D
fino ai 35 anni sono stato il "terzo", ma le volevo tutte per me; in un caso ero innamorato davvero; quindi, invece di fare allegramente il trombamico amante autonomo, e cercarmene anche altre, volevo essere assunto in esclusiva e mi struggevo; quelle volevano scopare e io mi volevo fidanzare; sarei stato da prendere a ceffoni per aver buttato alle ortiche tanto ben di Dio; che poi, non capivo; perché come stallone non credo di essere oggettivamente un gran che; ma pensavo di essere il fidanzato ideale :asd:
poi ho sperimentato la coppia a più riprese, in cui sono stato anche in quel caso fedele; qualche cosa fugace negli intervalli, e infine una cosa eccezionale, ma sempre incasinata;
l'ho bell'e detto che faccio parte di una generazione non attrezzata psicologicamente; sono antico nell'animo, io :asd:
in effetti, la circostanza del sesso tra amici credo che vada a sostituire una componente di complicità dell'amore di coppia, quella eversiva; entrambi devono trovare una certa gratificazione anche nel raccontarsi come superiori alle dipendenze di coppia e compiacersene, che è una cosa che oggi capisco.
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Quelle volevano scopare e io mi volevo fidanzare :rotfl:
Da Nobel proprio!!
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:rotfl: :rotfl: :rotfl:
Axe, un mito!
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Per me l'amicizia non combina col sesso ma con l'amore reciproco tra due che si amano...
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Io non ho capito la domanda e comincio pure ad avere vuoti di memoria :v
Ho una storia molto singolare e demodé. Sono stata molto condizionata da pippe mentali, morali ed ambiente, quindi ho vissuto molta frustrazione erotica. Tornassi indietro farei diversamente, ma non rinnego la mia vita, ero quella persona, in un mondo diverso. Vedo mia figlia e le sue amiche vivere queste cose in modo molto più libero e spontaneo, non c'è l'ansia e l"obbligo di legarsi, come ai miei tempi, e penso che sia un bene.
Io mi affeziono, l'amicizia è il mio modo di amare "sano", e non ho innato il senso dell'esclusivitá, quindi probabilmente sarei stata un'ottima trombamica: la prossima vita, forse :v
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Nahui ha scritto
Citazione:
Sono stata molto condizionata da pippe mentali, morali ed ambiente, quindi ho vissuto molta frustrazione erotica. Tornassi indietro farei diversamente,
Ciao Nahui, la tua frase mi fa pensare che in Occidente si è passati dal concetto di “orgasmo proibito" (perché nel passato considerato peccaminoso) a quello del “diritto all’orgasmo”.
Il cambio di paradigma ha avuto un effetto paradossale: l’orgasmo come costrizione.
Tale “obbligo” coinvolge il coito nell’ansia da prestazione per l’affannosa ricerca del raggiungimento dell’orgasmo, non importa come, e pone un vincolo alla libera espressione della propria sessualità.
Uno studio effettuato da ricercatori dell’università di Chicago evidenzia che il coito finalizzato all’orgasmo limita la possibilità di provare pienamente il piacere sessuale durante le tappe intermedie per raggiungere la “meta”.
Inoltre, lo stesso studio rileva che durante l’amplesso nella maggior parte dei maschi hanno un ruolo determinante le paure, gli stati d’ansia causati:
dal timore della “caduta” dell’erezione durante il rapporto sessuale;
dal confronto da parte della donna con altri uomini avuti in precedenza;
di non saper dare o non riuscire a dare il massimo del piacere alla partner.
Per i maschi è l’orgasmo della donna a dare valore alla loro performance.
Col passar del tempo le “sconfitte” inducono spesso le donne a sottrarsi al coito con la solita frase “tesoro, ho mal di testa. Ma anche gli uomini dopo ripetute défaillances preferiscono sottrarsi al rapporto sessuale per evitare le sgradite conseguenze e dicono di soffrire di “cefalea coitale”, oppure optano per la castità, a detrimento dell' intesa di coppia che viene inevitabilmente minata, con conseguente ricerca di altro/a partner.
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Ho letto "ciofeca coitale".
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Bauxite ha scritto
Citazione:
Ho letto "ciofeca coitale".
Capita di rivelarsi tale. Le conseguenze ? Ti va di raccontarle ?
Ciofeca è un’interessante parola. Durante la seconda guerra mondiale alludeva ad una bevanda di cattivo sapore usata come succedaneo del caffè,. Di questo ce n'era poco in circolazione e veniva acquistato dai benestanti.
La ciofeca era ottenuta con l’orzo tostato, oppure le fave, la cicoria ed altro.
Il noto attore Totò usò il lemma in alcuni film: "Questo caffè è una ciofeca!".
Per estensione con ciofeca s’intende ciò che fa schifo, che è di scarsa qualità, che vale poco in confronto a come dovrebbe essere.
Invece l’orgasmo coitale è determinante nella relazione di coppia.
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Citazione:
Originariamente Scritto da
doxa
Inoltre, lo stesso studio rileva che durante l’amplesso nella maggior parte dei maschi hanno un ruolo determinante le paure, gli stati d’ansia causati:
dal timore della “caduta” dell’erezione durante il rapporto sessuale;
dal confronto da parte della donna con altri uomini avuti in precedenza;
di non saper dare o non riuscire a dare il massimo del piacere alla partner.
Per i maschi è l’orgasmo della donna a dare valore alla loro performance.
Per le donne è uguale
Vedere l'uomo godere è profondamente soddisfacente
Per quanto riguarda gli stati di ansia, io stento a credere che tra due persone che stanno condividendo un momento di intimità ci siano tutte queste domande di mezzo
Meno domande, procedi libero
Godi e fai godere!