Ed eccoci all'argomento che forse monopolizzer
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Ed eccoci all'argomento che forse monopolizzer
A me sembra da fastidio sentir parlare di unita', di famiglia, di persone che stanno insieme per il bene dei bambini e associare tutto questo al matrimonio.
Mi sembra ora di abbandonare questo concetto che appartiene solo alla religione. Matrimonio.
Perche' devo sposarmi per avere il riconoscimento legale di una vita di coppia?
Se tanto poi posso divorziare, il vincolo matrimoniale non tutela la stabilita' della vita familiare, ne dei bambini.
Sono completamente d'accordo per quanto riguarda i pacs. Se uno vuole sposarsi, perche' religioso.. che si sposi. Ma che la legge non sia legata ad un concetto che appartiene alla morale cristiana, e di nessun'altra religione.
Mi fai fare un giro sulla tua macchina del tempo?
Ho voglia anch'io di vedere qualche rogo.
Io sono d'accordissimo,anche per quanto riguarda le unioni tra gli omosessuali.
Una qualche regolamentazione in materia credo sia necessaria. Confrontandosi ed ascoltando le varie sensibilità politiche e sociali, si puo' arrivare, secondo me, a varare una normativa seria e condivisa. Senza steccati ideologici e senza reciproci anatemi.
[QUOTE=conogelato;552944]Una qualche regolamentazione in materia credo sia necessaria. Confrontandosi ed ascoltando le varie sensibilit
Cosa che deve avvenire da entrambe le parti pero'. Non ho trovato un papa molto aperto da questo punto di vista. Anzi, da nessun punto di vista.
Libera chiesa in libero stato, Anna.
Che l'uomo in bianco imponga la sua visione delle cose ai suoi fedeli, non si puo' impedire.
Ma che lo si prenda in considerazione quanto un astrologo che da le sue letture sul futuro! Ti immagini una legge che tiene conto dell'oroscopo di Paolo Fox? E il papa non e' tanto di piu'.. forse piu' colto. Ma non ci metterei la mano sul fuoco..
Perche' cio' che dice il Papa, sono parole di un uomo, non di un popolo. Nessuno ha eletto il Papa. Anzi, si puo' dire quasi che il Papa elegga se stesso. Che comandi sugli uomini in rosso, sui preti, sulle suore.. ma non sulla gente. Trovo assurdo che le persone accettino le parole di un dittatore come la parola di Dio. Non ho nulla contro chi crede in Dio, io stesso ho fede in qualcosa. Ma lo tengo per me, dimostro la mia fede vivendo ogni giorno nel modo che la mia fede porta a fare. Un modo di fare che non include l'oppressione, la forza, la scomunica come strumenti di controllo.
Non si puo' vivere in una societa' marcatamente di stampo "religioso". Ho usato le virgolette perche' tutto questo, di religioso non ha nulla, solo il nome.
Il buon vivere civile lo si puo' mostrare in altri modi, non ripetendo cio' che il re dello stato pontificio ritiene giusto in terra, ne promettendo speranze ultraterrene oltre l'umana comprensione.
Non vedo alcun motivo sociale per cui una coppia che vive insieme non possa stare legalmente insieme senza il vincolo del matrimonio.
Lasciamo un po' di fiducia agli uomini, non facciamo loro sentire costantemente il divin fiato sul collo.
per i gay i pacs li farei , cosi hanno l'assistenza reciproca , la pensione di reversabilità , e qualche diritto in piu per l ereditarietà di cio che hanno costruito insieme.
è per gli etero che non li farei
c'è già il matrimonio che è un cotratto nato per regolare un unione perchè c'è bisogno di un altro negozio giuridico ... vuoi dei diritti allora beccati anche i doveri
un vincolo legalistico stretto puo essere un deterrente per quelle coppie che attraversano una cristi e che se non fosse per quella rottura di balline che si chiama divorzio (ass sociale , avvocati , giudici assegni ecc) forse si dividerebbero per sempre.
Di per se non ci sarebbe neppure nulla dimale se cio riguardasse solo la coppia ma se ci sono dei figli allora diventano cavoli amari .
Se poi uno non crede nel matrimonio dei preti , va in municipio ed il gioco è fatto.
Okno, si vuol ridurre Dio e la religione a fatto meramente privato. A un optional...io ce l'ho e tu no, come su una fuoriserie. Ebbene, non posso io, politico credente, professare da un lato la mia fede e spogliarmene quando seggo in Parlamento. Mi segui? I Pacs si faranno, ma come ha detto Falcopellegrino sarebbe bene prevedessero si diritti, ma anche doveri...
Ehm. C'è anche chi non crede nel matrimonio tout-court. Non trovo giusto che due persone debbano per forza stare insieme, anche quando non provano più nulla l'uno per l'altra. E visti che tiri in campo i figli, ti posso dire che conosco molte persone coi genitori separati, per la quale la situazione peggiore era proprio la loro convivenza forzata.Citazione:
Se poi uno non crede nel matrimonio dei preti , va in municipio ed il gioco è fatto.
Cono, io capisco il tuo essere politico e credente, ma tu cerca di capire che non tutti gli italiani si riconoscono nel cattolicesimo, e sono una parte abbastanza rilevante. Non puoi certo costringerli a vivere secondo i tuoi precetti, ti pare?Citazione:
Ebbene, non posso io, politico credente, professare da un lato la mia fede e spogliarmene quando seggo in Parlamento.
E qui ci potrebbe anche stare, ma non voglio siano doveri di natura religiosa...Citazione:
I Pacs si faranno, ma come ha detto Falcopellegrino sarebbe bene prevedessero si diritti, ma anche doveri...
Tuttavia, ti faccio presente che i diritti sono un qualcosa che hai a prescindere dai doveri...
Ed io conosco bambini curati con psicofarmaci per via delle loro depressioni da separazione genitori.....cio' detto ribadisco che si puo' trovare in parlamento a far venir fuori una buona regolamentazione in materia. Ascoltando le diverse sensibilità.
Ed anche bambini curati con psicofarmaci per violenze subite da uomini di chiesa. Ma qui esagero..
Pero' anche adulti in depressione perche' cresciuti con l'ausilio della morale cristiana e con l'amore di Dio.
[QUOTE=conogelato;554515]Ed io conosco bambini curati con psicofarmaci per via delle loro depressioni da separazione genitori.....cio' detto ribadisco che si puo' trovare in parlamento a far venir fuori una buona regolamentazione in materia. Ascoltando le diverse sensibilit
Ritalin, credo. 2 miei figli frequentano le medie e ad un questionario sulle paure dei ragazzi,la stragrande maggioranza ha risposto "la separazione dei genitori"....
Veh, aspe': l'ansia è un conto, per dei ragazzi. Ma io ti parlo di persone che ci sono passate e con cui ho potuto parlare. Ovviamente avrebbero preferito una famiglia stabile, ma la situazione di convivenza forzata è molto logorante, e ti auguro di non provarla...
[QUOTE=Mr. D.;554543]Veh, aspe': l'ansia
risondo ad Okno
quel ' uomo vestito di bianco non detta legge a nessuno.
semmai da buon pastore, cerca di tutelare e mettere in guardia i cristiani dai casini del mondo.
Ma questo, cono, avviene indipendentemente dal tipo di unione a cui ci si affida. Che sia religiosa, civile o altro, questo certamente non influisce sulla separazione e sulla mancanza di buonsenso delle persone.
@anna: ma questo e' fuori discussione. Ci credo che il Papa crede in quello che dice. Sto solo sostenendo che non e' giusto prendere in considerazione la sua opinione in ambito legislativo.
Esiste il matrimonio, e con lui il divorzio.
Mi spieghi che impegno porta in piu' della convivenza? Se marito e moglie vogliono lasciarsi, si lasciano lo stesso. Non sara' di certo l'impegno del matrimonio ad impedirlo.
Riflessione sul punto 1 : perchè ci si sposa? perchè ad un certo punto della vita di coppia due persone decidono di passarla insieme attraverso un legame riconosciuto dallo stato .
Perchè non ci si sposa? perchè non si crede al vincolo matrimoniale o perchè non ci si fida poi troppo del rapporto che si sta vivendo con il partner e si vuol prima provare com'è o perchè non si hanno i soldi per fare il pranzo con i parenti ed amici .
A parte l'ultimo punto che mi sembra un po forzato ma che è il luogo comune di molte coppie giovani che decidono la convivenza (nessuno ti obbliga di avere 150 invitati)
nessuno obbliga la gente a credere nel vincolo del matrimonio ed è patricamente un contro senso voler legalizzare amministrativamente una rapporto che sussite di fatto .
Se è di fatto è di fatto se lo si regolarizza non è piu di fatto ma è regolamentato e quindi il rapporto di fatto non c'è e neppure il negozio giurdico che lo dovrebbe regolamentare.
Riflessione sul punto 2: Nessuno vuole che i non credenti o i non cattolici vivano secondo i dettami della chiesa ma si assumino le proprie responsabilità dinnanzi alle leggi che il popolo sovrano emana in modo rappresentativo.
Questa non è una necessità della chiesa ma della società .
La legge italiana riconosce a tutti la possibilità di convivere in modo regolamentato attraverso un negozio giuridico che sussite da molto tempo prima dell avvento della chiesa e delle sue tradizioni semitiche cristiane.
si parla di matrimonio nelle culture celtiche , in quelle greco romane etrusche e "barbare" e tutte partono dal presupposto contrattuale che siano un uomo ed una donna i contraenti del contratto.
La chiesa in seguito non ha fatto altro che cristianizzare questi contratti .
e gli stati nazionali l hanno in seguito laicizzato proprio per venire incontro a tutti , quindi i pacs non servono per affermare ulteriormente la propria contrarietà alla chiesa ma per svicolare da alcune giuste responsabilità che i conuiugi si prendono al momento della stipula del contratto .
riflessione sul punto3: Nessuno in Italia puo costringere qualcuno a sposarsi in chiesa e le tante coppie che si sposano in comune stanno proprio a dimostrare la totale autonomia delle persone dalla religione.
Non sono i pacs a determinare questa autonomia ma la libertà di scegliere come vivere la propria sessualità ed il proprio rapporto amoroso , quale tipo di matrimonio contrarre e nel caso di crisi insrmontabili anche il poter decidere di recedere dal contratto.
Si, ma questo accade indipendentemente dalla fede nel cattolicesimo.
E' questo quello che sto cercando di esprimere. Sono d'accordo con te sulla famiglia, lo sai bene, abbiamo gia' avuto modo di confrontarci.
Ma non si puo' dare cosi' tanta importanza alla religione, solo perche' su hai fede in Dio e allora pensi che solo con la fede si puo' migliorare il mondo.
Cominciamo a migliorarlo con i fatti. Non importa nel nome di chi si facciano le cose, l'importante e' che siano giuste. E fatte con buonsenso.
bè io parlo da una che ha vissuto i litigi dei genitori poi passati all'indifferenza più totale e non sai quanto avrei desiderato che ognuno andasse per la sua strada e si rifacesse una vita,pensare che stessero insieme solo per non farci soffrire mi faceva star male anche di più....preferivo saperli felici con altre persone che vedere quelle scene..