La Commissione di Giustizia ha appena approvato la proposta di legge sull'omofobia proposta da Paola Concia, che ha ottenuto i voti favorevoli di PD, PDL, Lega, mentre voto contrario da UDC e IDV, per motivi diversi.
Perch
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La Commissione di Giustizia ha appena approvato la proposta di legge sull'omofobia proposta da Paola Concia, che ha ottenuto i voti favorevoli di PD, PDL, Lega, mentre voto contrario da UDC e IDV, per motivi diversi.
Perch
Fare una legge che riguarda una determinata classe di individui (ad esempio, gli omosessuali) equivale a ghettizzarli.
Ogni legge in merito sarebbe sbagliata.
E poi, fossi gay, non vorrei sentirmi una specie protetta.
Senza contare che un gay può avere una lite o essere discriminato indipendentemente da motivi di orientamento sessuale, e poi avvalersi di questa legge.
E non fare una legge equivale a non considerare minimamente la loro esistenza.
Ossia, pensare solo alla categoria dominante di persone.
Uhm... a me non sembra molto democratico...
Nemmeno io.
Ma nemmeno voglio che si faccia finta che non sia una categoria discriminata.
È la solita assurdità delle pari opportunità: non si può avere pari opportunità se si parte dall'idea che siamo tutti uguali e dobbiamo essere trattati allo stesso modo.
Gli etero vengono minacciati in quanto etero? No. I gay in quanto gay sì. Riconoscerlo non è ghettizzare, è aprire gli occhi.
A parte che solitamente c'è un processo e se non ci sono motivi più che validi per pensare ad una discriminazione non c'è pericolo che questa legge venga usata a sproposito (è più probabile che non venga considerata discriminazione che il contrario), non mi vorrai certo dire che è meglio continuare a discriminare che correre il rischio di un'accusa infondata?
Non si capisce perchè condannare comportamenti omofobi porterebbe a non poter più discutere con un gay...
Ma concordo: leggi specifiche significa affermare uan diversità che in realtà non c'è.
Non è che ammazzare un gay è più grave di ammazzare un eterosessuale.
L'omicidio è omicidio, l'aggressione è aggressione.
Sticazzi chi è la vittima, non deve essere diverso.
E il codice penale è già pieno di leggi, non ne servono altre.
L'istigazione alla violenza è già reato, contro chiuqnue.
[QUOTE=Silenzio;1046216]Ma concordo: leggi specifiche significa affermare uan diversit
Ma affermare questa diversità con tanta veemenza è pericoloso più dell'omofobia.
Spero tu te ne renda conto.
Il concetto di discriminazione è stato abbattuto negando le diversità di fatto.
Naturalmente e giustamente.
In base a questa diversità io datore di lavoro avrò il diritto di dire "un omosessuale non lo assumo perchè potrebbe creare problemi in ufficio".
E questo sarebbe assolutamente antisociale, retrogrado.
I nerds non si lamentano di qualche calcio in culo a scuola, proprio perchè il loro silenzio è naturale conseguenza della loro appartenenza alla razza umana, senza discriminazioni.
E non serve puntualizzare che i nerds si lamentano, ma non in quanto nerds, lamentano una violenza subita come persone, non come nerds.
Che i gay facciano lo stesso, lamentino le violenze subite in quanto persone, non in quanto gay.
Sarebbe come darsi la zappa sui piedi, ma non ne verrebbe solo un livido, ma si rischia l'amputazione dell'arto.
E' un terreno scosceso e pericolosissimo.
In quali casi?
A me risulta che appiattendo ogni diversità su una presunta uguaglianza che di fatto non c'era si sia ottenuto soltanto un formale politically correct che nella pratica non ha migliorato di molto la situazione di chi era discriminato.
Anzi, ha contribuito a stemperare la tensione togliendo così forza ai movimenti che chiedevano diritti (alle donne, ai neri, agli omosessuali, ecc)
Scusa, ma cosa c'entra?
La razza umana di cui tu parli non è altro che il gruppo umano dominante.
Niente a che vedere con l'intera umanità.
Silenzio, è ovvio che tu ti lamenti delle violenze subite in quanto persona se sono violenze subite in quanto persona, ti lamenti delle violenze subite in quanto gay se sono violenze subite in quanto gay.
Non si può dire che uno stupro sia una violenza su una persona, quanto è in tutto e per tutto una violenza su UNA DONNA!
Ed è lo stesso discorso.
Che però finora ha dato molti più risultati (e molto più velocemente) dell'assurdo ricorso ad un'arbitraria uguaglianza formale.
Erin non ti sopporto quando scorpori i post.
Io mi scoccio.
Tanto per iniziare se non si fosse negata la diversità ci sarebbero ancora i locali per neri e quelli per bianchi nel mondo.
E' proprio grazie al concetto siamo tutti uguali, dal punto di vista umano che non c'è più differenza, ci sono voluti anni, ma è la strada giusta.
L'esempio dell'uffico c'entra perchè se ammetti che i gay sono diversi, e devono essere tutelati diversamente in quanto diversi, allora devi accettare anche il rovescio della medaglia, ossia che io datore di lavoro onde evitare diversità nel mio ufficio, onde evitare di dovergli dare un ufficio da solo perchè potrebbe essere oggetti di scherno, oppure perchè potrebbe essere picchiato, o quello che vuoi... non mi voglio complicare la vita e non lo assumo, in quanto gay!
E' così che si discrimina.
Quando una categoria che si dichiara differente, automaticamente, rende possibile la discriminazione.
No no.
Nessuna razza dominante, ci sono le persone e basta.
Se c'è una violenza ver5so un gay, un trans, uno antipatico, un biondo, una donna, un imbecille, un genio, un premio Nobel o quello che sia non va pesata in base alla vittima, va pesata in base a quello che è: un atto di violenza e basta.
E questo che non deve essere tollerato, chiunque sia la vittima.
Sticazzi: se un uomo viene stuprato vien stuprato e basta.
E anche quello è uno stupro.
Succede di meno semplicemente perchè è più difficile.
Ma quella volta che succede non è che non deve essere cosniderato stupro perchè è un uomo!
Cazzo se in tre prendono un tizio in un vicolo e lo portano da qualche parte e se lo fanno a turno per 3 ore, e lo lasciano lì sanguinante dopo averlo riempito di botte è uno stupro punto e basta.
Certo.
Anche girare armati e sparare al prim che ti guarda storto da dei risultati velocissimi.
Ma non è assolutamente una linea di condotta etica, e non può portare a niente di buono.
Se il primo gradino di una strada è sbagliato, tutto il resto lo sarà.
Ammettere la diversità è come tornare indietro di anni, per voi gay.
Poi, fate voi.
Vedi, la discriminazione nasce dall'esistenza del "diverso".
Ora, o siamo tutti uguali, o non lo siamo.
Una legge che protegga i diversi ammette, implicitamente, che i diversi esistono, ovvero che i diversi sono effettivamente diversi.
Non penso che gli omosessuali debbano essere considerati alla stregua dei disabili, dove le differenze sono evidenti e genetiche, in quanto l'omosessualità è un modo di essere (quantomeno lo sarà finchè qualcuno non ne proverà la natura genetica).
Secondo la tua logica, nel momento in cui i cattolici (persone che hanno un orientamento sessuale diverso sia dagli eterosessuali che dagli omosessuali: perseguono la castità) venissero discriminati, allora dovrebbero fare una legge che li protegga e condanni questa discriminazione.
Un bambino, ti assicuro, non percepirebbe mai gli omosessuali come diversi se la sua educazione non facesse perno sull'orientamento sessuale degli individui.
Se come primo passo noi raggiungessimo un'educazione che offre questa visione aperta del mondo, la demoliremmo subito dopo nel momento in cui cominciassimo a parlare di omofobia e di leggi ad hoc, perchè il bambino si chiederebbe il perchè, e si darebbe una risposta: loro meritano un trattamento speciale, cioè sono diversi.
Invece questa linea politica delle leggi da per scontato che la popolazione tratta gli omosessuali come diversi, ma se adottassimo una filosofia di vita per la quale così non fosse, l'omofobia non esisterebbe.
Il cambiamento deve essere fatto a ritroso, non puoi aspettare che gli omofobi spariscano per eliminare le leggi che li riguardano, piuttosto dovresti eliminare le leggi che riguardano gli omofobi, così loro percepirebbero quella strana sensazione che dice "Tu, per la nostra società, non esisti. Le persone come te sono talmente poche che non c'è neanche bisogno di fare una legge, e le tue motivazioni sono così assurde che neanche le prendiamo in considerazione".
E ti assicuro che chi viene ignorato, smette di esistere, perchè l'esistenza ha senso finchè qualcuno ti considera.
Penso sia il paradosso della giustizia: non mi divertirei ad andare nuovamente in gita a fare cazzate semplicemente perchè non avrei professori da fare incazzare.
erin, ora mi spieghi perchè l'omofobia ti sta tanto sulle balle...
saluti
Tornando nel merito della Legge Concia, qui c'è un'analisi piuttosto tecnica sul perchè si tratta di una pessima proposta, fatta da una serie di avvocati.
Non ho detto che si deve illudere i bambini che il mondo sia composto da persone tutte uguali e buone.
Semplicemente non si deve dare peso alla discriminazione.
Se la maggioranza fosse omofoba avremmo leggi contro gli omosessuali (come a Cuba).
In realtà la maggioranza se ne sbatte.
Ma non è questo il punto: crescere con l'allarmismo riguardante il bullismo, ad esempio, farà aumentare i bulli, perchè persone che non erano a conoscenza del fenomeno lo scopriranno proprio con questo allarmismo.
Non prendiamoci in giro: non siamo in una società omofoba, la gente ha di meglio a cui pensare che agli omosessuali.
Esiste una minoranza disriminante.
Questa minoranza come la sradicheresti? Reprimendola con le leggi? Sbagliato! Psicologicamente daresti loro più importanza di quella che hanno già!
Se in televisione vi sarà un boom mediatico sulle violenze contro gli omosessuali, come c'è stato con stupri e immigrazione, allora la gente che prima era disinteressata al caso sentirà il bisogno di schierarsi, e qualcun'altro si schiererà dalla parte dei violenti facendo aumentare i casi sotto accusa.
Inoltre pensi davvero che un anno in più di galera rispetto alla norma possa distogliere l'attenzione dei nazisti che pestano un omosessuale?
Voglio dire, un crimine lo si commette sempre confidando nella speranza di farla franca, tre anni bastano già, quattro non faranno la differenza.
A meno che non diamo l'ergastolo a chi picchia gli omosessuali,ecco, questo potrebbe intimorire i nazisti.
Riguardo il livello giuridico, ti rammento che giuridicamente l'identità è fine all'identificazione del soggetto, quindi non vi è alcuna necessità che una persona sia burocraticamente riconosciuta come eterosessuale o omosessuale.
Il genere sessuale, inteso come l'organo genitale che Dio ti ha dato in dotazione, è l'unica caratteristica che può tornare utile alla legge per giudicarti.
Quindi un transessuale sulla carta d'identità (o sui documenti necessari ad identificarlo) deve semplicemente specificare il suo genere sessuale e i relativi cambiamenti apportati.
Oddio, su questo non sono nemmeno lontanamente d'accordo.
La maggior parte delle persone dice di sbattersene, perche' in fondo non e' mica bello doversi inquadrare come sessisti, omofobi o razzisti, ma nei fatti si comporta diversamente.
E' l'esempio lampante di tutti i discorsi che iniziano io ho tanti amici gay, ma.. oppure non ho nulla contro i gay, pero'.. e ancora ci sono tanti immigrati onesti, e' solo che..
Ci siamo capiti.
[QUOTE=hancock;1046891]
Ma non
Credo ci sia un errore di fondo nel modo in cui le persone omossessuali siano passate dall'incognito assoluto all'ostentazione sfacciata del proprio stato (vale come discorso generico) rinchiudendosi da se in un gruppo quasi elitario, che cerca la rivalsa, la riscossa sui "normali" e che ovviamente viene discriminato, allontanandosi di fatto da quello stato di normalit
Cerca la riscossa sui normali?
Quando? E in che modo?
Ultimamente il movimento omosessuale si sta inginocchiando ai piedi del potere chiedendo "per piacere, considerateci normali, siamo persone".
Mi pare tutto tranne che sentimento di rivalsa, sinceramente.
[QUOTE=AliceIsCrazy;1046964]Non servono leggi per i gay, piuttosto bisognerebbe far applicare quelle che tutelano la persona indifferentemente dalla razza, religione o status sessuale, il che
vabbè va, mi sembra di parlare di diritti per le donne con un'estremista femminista, ci rinuncio :D
Ma Perche'!!!!!!!!!!!!!!!!!11 Dho!!!
Saluti
[QUOTE=hancock;1047142]vabb
certe volte per
[QUOTE=barbara55;1048540]certe volte per
[QUOTE=barbara55;1048540]perch
Non è vero quello che scrivi.
Già il Codice Penale del 1930 prevede numerose aggravanti che dipendono dalle condizioni personali della vittima del reato.
Ad esempio l'omicidio del coniuge è punito più gravemente dell'omicidio compiuto in danno di un estraneo.
Sono considerate inoltre previste aggravanti che riguardano condizioni particolari di "minorata capacità di difesa" della vittima.
Voglio dire che il principio di aggravare o diminuire la pena a seconda della "particolarità" della vittima non è un'eccezione nel sistema penale ma la regola.
Secondo me si tratta di valutare se questa particolare considerazione abbia un fondamento reale e non solo politico.
[QUOTE=barbara55;1048540]certe volte per
In ogni caso la legge sconcia non è passata (com'era facilmente prevedibile).
In tutta questa buffonata, persone esterne al movimento (Concia e Alicata), dopo essere andate in ginocchio non solo da Alemanno, ma anche da Casa Pound, ci hanno praticamente venduti alla destra, al duro prezzo di perdere gran parte dei diritti fondamentali che rivendichiamo (non si parla più di crimini d'odio, non si parla più di trans, nulla).
Cosa le sia saltato in mente, alla Concia, di venderci così, io ancora non l'ho capito...
Oggi è stata ufficialmente respinta la proposta di legge.
Ma mi domando: veramente i gay erano felici di farsi mettere sullo stesso piano degli handicappati o di chi ha ritardo mentale?
Per quanto mi riguarda, no.