credo ormai sia noto e l'avete visto tutti
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credo ormai sia noto e l'avete visto tutti
E' inutile fare la vittima dopo aver sperperato tutto quel che si è messo da parte.
Ci sono parecchi casi disperati simili e nessuno li considera... Poi per carità mi fa piacere che grazie al risvolto mediatico stiano cercando di aiutarlo. Solo vorrei che ciò venisse fatto per le migliaia di persone che non hanno un tetto sulla testa...
Mi associo al coro : pensiamo anche a chi non ha neppure l'auto.... come giaciglio, grazie a giudici inflessibili ed ex partner induriti
Il problema non è la legge o i giudici: con uno stipendio medio si riesce a malapena a mantenere una famiglia, figuriamoci se lo si divide in due, due case, doppie bollette, ecc.ecc.
Non è da tutti saper gestire la fortuna che ti capita. Alcune persone quando si ritrovano tra le mani cifre considerevoli, non le sanno amministrare, pensano oggi ho guadagnato 10 e ne spendono 12, non sapendo se poi effettivamente riusciranno ad avere sempre entrate di un certo rilievo. Si innesca un pericoloso meccanismo, ed in molti finiscono per perdere tutto.
A certi livelli , dello spettacolo intendo ci si mette in mano altrui , manager agenzie dove chiedono percentuale sui guadagni , non è più sotto il tuo controllo e non è così semplice giostra si al meglio , spesso si paga prima per avere il contratto , quello potrebbe essere lo sperpero , non si può denunciare perché altrimenti sei fuori dal giro , i guadagni non arrivano ma le spese continuano e in un attimo ti trovi a dormire nella auto , mi spiace leggere tanto cinismo quando si tratta di un uomo e non di una donna
Dovremmo ricordare tutti la fiaba della formichina e la cicala, un buon esempio di economia domestica.
La verità è che di questi tempi, nonostante tutte le accortezze che possiamo mettere in atto, potrebbe capitare a tutti di finire in povertà da un momento all'altro.
Non credo di fare differenza tra uomo e donna, dico che c'è una generale diseducazione rispetto al cercare di gestire le proprie risorse (umane e materiali).
Gli errori e le sfighe capitano a tutti, ma molti tendono a confidare un po' troppo nella fortuna o nelle proprie capacità e fanno il passo più lungo della gamba, oppure non sono pienamente consapevoli di ciò che fanno.
Conosco un signore, ora anziano, che ha una pensione da fame, ma essendo consapevole di aver versato ben pochi contributi, non si lamenta e si è premunito in altri modi. Ergo non dorme in auto.
Più che altro non mi è chiara la situazione che descrive.
Se uno è indigente, non è che può essere obbligato a pagare degli alimenti... se non ha versato.. insomma...
ci sono dei dubbi eh
Il legale della donna risponde al comico di Zelig, che ha sostenuto di essere costretto a vivere in macchina perché dopo la separazione gli è stata pignorata la partita Iva. "Quello che dice non corrisponde al vero, le sue condizioni dipendono esclusivamente dal suo stile di vita. Era evasore totale e ha ricevuto cartelle esattoriali"
http://www.ilfattoquotidiano.it/2017...-2013/3927106/
L’ex moglie non avrebbe mai chiesto il mantenimento per sé e, sostiene l’avvocato, l’assegno per i figli non verrebbe versato dal comico ai due figli minori dal lontano 2013: “Nemmeno i libri di scuola gli ha mai pagato. Tanto che la signora ha dovuto trovare un lavoro per provvedere a loro e a sé stessa”.
http://www.oggi.it/attualita/notizie...ne-non-centra/
Questo purtroppo è verissimo. Al giorno d'oggi può capitare davvero a chiunque, la classe media si impoverisce costantemente. Basta perdere il lavoro all'improvviso, e cadi nel baratro. Certo, per un po' puoi vivere con quello che hai messo via, ma prima o poi anche le scorte si esauriscono, se non riesci a trovare un lavoro nuovo...
purtroppo non è sempre così , ho acquistato anni fa un locale per una attività commerciale , pagato 180mila euro , al momento di realizzare la vendita ne ho intascati 120 con fatica , anzi correvo il rischio restasse abbandonato , dunque sono 60 mila euro che equivalgono a 120 milioni guadagnati lavorando e molti sacrifici gettati
questo per rimanere in tema , se mia moglie in quel momento mi avesse abbandonato io ora dormirei in auto con il marchio di fallito
si deve evitare lo sperpero , eticamente non è accettabile , ma la vita spesso ci fa strani scherzetti e se la gioca con noi , conoscevo un bravo ragazzo che ha aperto una impresa ed ha investito tutti i suoi guadagni per fare il tinteggiatore , la crisi lo ha sfiancato e una mattina leggo sul giornale che si è impiccato
be'... diciamo che il consumismo è un modo di pensare che fa perdere alle persone il senso della realtà... nel senso che invita a spendere, senza pensare che le cose costano e che per avere le risorse, bisogna lavorare molto. Tutti vorremmo continuamente comprare cose nuove, perché la pubblicità ci martella, ma nella storia dell'umanità no c'è mai stato un tempo in cui la gente abbia avuto così tanto come abbiamo oggi in occidente
I rovesci della sorte non sono una colpa e possono capitare a chiunque, povero o ricco.
ecco, una delle poche buone azioni che mi siano riuscite è stata quella di convincere una coppia di amici a non comprare una casa in più, una dozzina d'anni fa, coi prezzi al picco; venivamo da uno storico irreale di crescita gonfiata dei prezzi, per vari motivi, assolutamente privo di fondamento nella realtà dei valori;
ho dovuto rompere loro le palle da mane a sera, avvocato e funzionaria Giustizia, non due sprovveduti; ma intrisi del pensiero magico per cui le case crescono di valore;
con mi' ma', ovviamente, non m'è riuscito; sia mai che dia retta a'i figliolo... :asd:
no, dai... il controllo lo perde solo chi si crede furbo e spende soldi grossi senza avere la padronanza della materia; ognuno di noi conosce bene un determinato settore commerciale - anche solo de relato, senza fare necessariamente il commerciante - e si rende perfettamente conto di ciò che verrà sempre apprezzato e ciò che ha un valore gonfiato; l'errore sta nel non rendersi conto che le cose funzionano esattamente nello stesso modo per tutto e nell'avventurarsi in terre incognite senza la necessaria preparazione; sai quante volte mi capita di essere tentato dal guadagno facile guardando i prezzi, ma mi trattengo perché mi rendo conto di non avere competenze sufficienti per gestire la cosa ?
cacciare i soldi è facilissimo; farli rientrare molto meno, perciò è necessario un sistema di allarme interiore che ti fa essere sempre presente a te stesso.
ma guarda , conosco il mio lavoro , ebbene c'è stato il momento di investire per l'assistenza sui telefoni mobili , il primo etacs non so se ti ricordi , quelli con l'antenna estraibile come una radiolina , fatto contratto su insistenza delle case che assisto... speso 8 milioni di lire per analizzatore di spettro della HP by america , dovevo rientrare nel giro di un anno e incominciare coi guadagni , ma ne ho visto una decina in riparazione , poi è nato il gsm e i telefoni fuori garanzia dove si doveva guadagnare si buttano , come per gli smarphone , valore attuale di quell'HP nullo , se vado alla discarica mi fanno pagare come rifiuto speciale
ora o io sono un coglione che investo nel mio lavoro o non è possibile capire l'andamento commerciale ...perché ti danno la tecnologia in base ai loro programmi di cui io che sono nel giro sono tenuto alla larga
ti darei ragione se non vedessi in giro così tanta gente con in mano cellulari nuovi e vestiti alla moda.
Concordo che non è periodo di vacche grasse e che le sfighe possono capitare a tutti, però c'è anche che molta gente considera indispensabile robe che non lo sono.
Cioè io ho un divano che ha 23 anni e ancora me lo tengo, per dire. Conosco della gente che non considero stupida, anzi, tutt'altro, però magari ha un divano da 2000 € in casa e mi viene a dire che è sotto in banca di 2000 €. Ecco io ste robe non le concepisco.
appunto: quando una variabile essenziale del tuo lavoro sfugge al tuo controllo, dovrebbe accendersi la lucina della prudenza e la vecchia saggezza per cui nessuno ti regala nulla: se l'assistenza fosse stata lucrosa, le grandi imprese l'avrebbero internalizzata, assumendoti; se la esternalizzano loro, vuol dire che le prospettive - che hanno già analizzato - non sono buone; e questo vale per i franchising; ha'voglia a spiegare in termini di flessibilità, perché quella la cercano proprio pèer speculare sul breve; una volta che lo sai, ti sposti su settori dove la tua competenza è infungibile e il mercato lo fai tu;
ti racconto del mio socio buonanima: nel 1992, al picco del mercato dei cd, il negozio fatturava 60 mln di lire al mese, soprattutto con cd di metal, anche estremo, che andava allora; parevano belle cifre, ma il rischio era altissimo, dato che con quei ricarichi bassi bastava un flop per mangiartisi quel classico 10-13% di utile netto del settore; nel momento di picco, lui disse: basta così ! tutti buttavano il vinile, nonostante il ricarico fosse del 50% sul nuovo - 4mila al distributore, 8 alla vendita per una ristampa - e solo del 10% sul cd - 24/27; giustamente, lui pensò di rivolgersi al mercato dei collezionisti, servito poco, mentre il nuovo contava decine di negozi;
noi cominciammo ad andare in Inghilterra ogni mese, e poi negli Stati Uniti; nel giro di due anni avevamo il negozio più fornito d'Europa, e veniva gente apposta che girava l'Italia per turismo; i negozi di nuovo cominciarono a vendere gadget e casalinghi, per poi chiudere, e noi andavamo avanti, sempre più grandi; alla fiera di Novegro, attorno al 2003, avevamo uno stand di 20 mt, il doppio di quello più grande che ci fosse mai stato,
il succo è che il socio vendeva un servizio di cui sarebbe stato lui stesso cliente e di cui conosceva tutti gli ingranaggi; un servizio allora molto di nicchio, ma con una concorrenza ridicola che ribaltavamo solo con lo spostamento d'aria; siamo arrivati ad aiutare un concorrente con prezzi più alti dei nostri perché avevamo bisogno di consolidare l'alta fascia di mercato, dato che da soli rischiavamo di essere invisi per i prezzi alti, senza nessun riferimento "altro".